#14.radiosmu – Con IngDan l’IoT italiano vola in Cina Fino a fine gennaio l'azienda seleziona progetti da mostrare alla maker faire di Shenzen

La quattordicesima puntata di Start Me Up inizia dalla Puglia e più precisamente da Bari, dove qualche settimana fa la scuola media Don Lorenzo Milani ha lanciato il progetto I have 3D dreams. Ne parlo con il promotore, il professore Nicola Sasanelli che, coinvolgendo alcune realtà locali, ha deciso di acquistare una stampante 3D per gli studenti della scuola. “Pensiamo che una materia come progettazione necessiti di uno strumento come la stampante 3D per permettere agli studenti di toccare con mano e in tempo quasi reale ciò che hanno disegnato”. L’aspetto più interessante di tutta la vicenda a mio avviso è il numero di enti coinvolti in I have 3D dreams. Da Cesare De Palma, presidente del distretto della meccanica pugliese, ai ragazzi di Apulia Makers, l’open lab costituito nel centro di Bari. Fondamentale poi l’apporto di Alessio Lorusso, produttore delle stampanti 3D Roboze che forse ricorderete perché è stato ospite di Start Me Up durante la scorsa stagione e che ha fornito materialmente la stampante. “La scuola attinge risorse dal territorio – dice il professore – e lo ripaga con le competenze degli studenti che poi possono essere messe al servizio delle imprese”. In questi giorni I have 3D Dreams sta muovendo i primi passi, per seguirne le evoluzioni basta tenere d’occhio il sito della scuola dove verranno esposti i prototipi realizzati dagli studenti. “La stampante 3D non verrà utilizzata solo per i progetti tecnici, – conclude il prof. Sasanelli – ma verrà messa al servizio delle altre discipline, stimolando la creatività degli studenti di tutta la scuola”.

Il secondo ospite di questa puntata è Marco Mistretta, amministratore delegato di IngDan in Italia. IngDan è una società che fa parte del gruppo Cogobuy – la più grande realtà di e-commerce di microchip della Cina – e che si pone come un ponte per portare l’innovazione Made in Italy nel mercato hardware IoT (Internet of Things) cinese, ad oggi, il più grande al mondo. Alla Maker Faire 2015, IngDan ha presentato Road to success, una call che mira a selezionare 40 progetti rigorosamente pensati in Italia che verranno esposti alla maker faire di Shenzen. Di queste ne verranno selezionate 4 a cui verrà offerto un percorso formativo che illustri le varie fasi della filiera produttiva. Per partecipare c’è tempo fino a fine gennaio e le modalità di partecipazione sono indicate su ingdan.com.

Chi si è già affidato alle competenze di Ingdam è Measurance, startup che ha sviluppato una piattaforma IoT che permette al proprietario di un esercizio commerciale di scoprire i comportamenti dei propri clienti. Lo racconta Elio Narciso, pugliese, che si divide tra gli Stati Uniti e l’Europa (quando abbiamo registrato l’intervista lui era a New York). Lo scopo di Measurance è quello di tracciare attraverso particolari sensori il comportamento dei consumatori nei vari punti dell’esercizio commerciale. “L’osservazione dei comportamenti degli utenti di un sito ha portato a una incredibile evoluzione – dice Elio – dell’e-commerce. Attraverso Measurance ci auguriamo di fare lo stesso con i negozi tradizionali.” Il progetto è al momento incubato da Cisco, e ha investitori in Silicon Valley (Acceleprise) e in Europa (IMPACT Accelerator) con sedi a New York, Dublino e Milano. “Quando siamo partiti abbiamo scoperto grazie a una ricerca che il 92% del PIL americano appartiene al mondo fisico. C’è quindi una grossa fetta di mercato che potrebbe essere interessata a Measurance”. La società ha un forte interesse nel comunicare le evoluzioni del progetto, per questo motivo vi invito a visitare measurance.com o ancor meglio seguire il loro account twitter.

 

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