Buyer Personas: perché sono importanti e come crearle da zero.

Quando abbiamo immaginato un appuntamento per la nostra community dedicato alle Buyer Personas abbiamo subito pensato a un laboratorio. Anzi, a due… In realtà è uno, ma in due parti.

Come già fatto con il Business Model Canvas, abbiamo messo a disposizione Start Me Up e i suoi dati e grazie alla preziosa collaborazione di lita.co e la disponibilità di Co-start, insieme a Antonio Lazzari abbiamo costruito le Buyer Personas di Start Me Up.

Lo abbiamo fatto giovedì scorso durante una sessione riservata ai membri della community. Tutto perduto quindi? Niente affatto! Abbiamo presentato i risultati del laboratorio, venerdì 31 luglio alle ore 17:00 sul canale youtube di Start Me Up. La registrazione dell’incontro è nell’archivio dei contenuti riservati alla community.

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Buyer Personas: profilare gli utenti per immaginare percorsi e strategie di successo.

L’esercizio delle Buyer Personas è “una profilazione predittiva dei clienti”, per usare le parole di Antonio. Ma il percorso di costruzione delle Buyer Personas non si limita alla descrizione del “cliente tipo”. Cogliere le caratteristiche di ciascuna “persona” ci è utile per offrire un servizio all’altezza delle aspettative e dei bisogni dei propri utenti. Nel caso di Start Me Up, ad esempio, si tratta di scegliere contenuti di interesse per i propri lettori e lettrici. E poi, conoscere le Buyer Personas aiuterà a immaginare le varie tappe del customer journey, analizzandone così i punti di forza e migliorando i punti deboli.
Le Buyer Personas hanno degli effetti anche sulla raccolta dei feedback: non più sondaggi o domande da rivolgere alla “massa dei clienti” ma pareri mirati da indirizzare al target per cui abbiamo immaginato un servizio/prodotto.

Un momento del workshop di venerdì 30 sulle Buyer Personas

Quando è il miglior momento per creare le Buyer Personas?

Risposta breve: in qualsiasi momento!
Risposta lunga: l’uso delle Buyer Personas è fondamentale quando si è all’inizio di un percorso imprenditoriale, quando cioè non si conosce il proprio mercato e la strategia è ancora tutta da costruire. “E quindi dobbiamo costruire con dei mezzi più scientifici possibili un possibile cliente, un possibile target e su questo iniziare a lavorare”, ci ha detto Antonio.
Naturalmente, l’esercizio delle Buyer Personas è utile da fare anche quando la propria impresa è ben avviata: in questo caso è fondamentale per orientarsi verso i giusti segmenti di clientela.

Buyer Personas: schema

Chi è Antonio Lazzari?

Antonio Lazzari è un esperto di comunicazione in ambito sostenibilità sociale ed ambientale, mentor per molti incubatori ed esperto di Open Marketing su cui ha scritto il primo libro in italiano con la prefazione di DB Hurley, guru del mondo open source. Si occupa di sviluppo di comunità, con particolare riferimento allo sviluppo sostenibile e coesivo di ambiti locali per i quali crea ecosistemi ibridi tra imprese e no profit. Appassionato di Marketing Automation e del mondo del marketing etico.

Link al secondo laboratorio sulle buyer Personas

Un laboratorio in due parti

Quello delle buyer Personas è un laboratorio in due parti. Se non fai parte della community di Start Me Up, ci dispiace, ma hai perso entrambi gli appuntamenti. Poco male, però, perchè la registrazione integrale dei due appuntamenti è custodita in archivio ed è pronta per essere guardata quando e come vuoi.

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Quali sono i contenuti riservati alla community di Start Me Up (fino a qui)?

N.B.: L’articolo è in continuo aggiornamento

La community Telegram di Start Me Up è attiva da aprile 2019 e da allora sono stati prodotti una serie di contenuti riservati ai soli membri. Sono momenti di incontro e di approfondimento che hanno dato la possibilità ai partecipanti di capire di più temi di loro interesse e conoscere persone con cui condividere passioni e quesiti comuni.

I format video creati appositamente per i sostenitori di Start Me Up sono Web-café, Community-café e Casi Studio. Mentre c’è un podcast speciale di nome Spam – è tutto grasso che cola (attualmente sospeso).

  • Il web café è un webinar con un esperto del mondo dell’innovazione del Sud Italia: lo scopo è imparare un po’ di più su un determinato argomento o sviluppare in modo corretto una particolare competenza. Lo stile è informale e durante i web-café i partecipanti contribuiscono alla realizzazione del contenuto ponendo domande prima o durante la diretta.
  • Il Community Café è invece un momento di riflessione sulla community e sui progetti portati avanti dai membri del gruppo. Sono incontri nati su iniziativa del gruppo Telegram che ha sentito la necessità di incontrarsi da remoto per discutere di temi di interesse generale pertinente allo spirito del format.
  • Casi Studio è una videochat di 45 minuti incentrata sulla strategia dietro una startup di successo che viene raccontata direttamente dal suo founder. I partecipanti hanno così modo di conoscere le mosse che hanno portato al successo un progetto di impresa che arriva dal Sud Italia. Chi partecipa alla diretta può fare delle domande e ha a disposizione la registrazione e un piccolo report testuale.
  • Spam – è tutto grasso che cola. Un podcast minimale e settimanale che si concentra su un particolare tema. Ogni lunedì Fabio parla di qualcosa che ha che fare con il mondo dell’innovazione (e anche un po’ del Sud Italia, ma non solo), solo per il gusto di parlarne.  Spam è come il grasso che, colando, dà il gusto alle cose. Ed è anche qualcosa di indesiderato, non richiesto, che arriva prepotente nelle vostre caselle mail. Sta a voi prendervi il coraggio di accettarlo e ascoltarlo.

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Perché è importante sostenere economicamente Start Me Up?

Grazie alle donazioni mensili riusciamo a mantenere una serie di contenuti che si rivolgono a tutti.

Il podcast mensile

È l’appuntamento fisso ormai dal 2014 (nel 2013 Start Me Up andava in onda su una radio locale messinese) per chi vuole saperne di più sul mondo dell’innovazione nel Sud Italia. All’attivo abbiamo 7 stagioni, più di 290 podcast pubblicati e orientativamente possiamo dire di aver dato voce ad almeno 300 progetti nati nel Sud Italia. In questi anni abbiamo contato più di 190mila download e non sappiamo quante persone nel frattempo abbiamo ispirato a fare qualcosa di nuovo nel luogo in cui vivono.


Ascolta Start Me Up dove e quando vuoi


Un calendario editoriale mensile

Da qualche mese il blog di Start Me Up cerca di avere una pubblicazione regolare composta di base da quattro rubriche mensili.

  • Biblosmu: ogni mese un libro che ruota intorno alle tematiche del digitale e dell’innovazione recensito per voi. Recensito significa che lo leggiamo veramente e poi ne scriviamo qui, sottolineando le cose che più ci hanno colpito e perché – secondo noi – è una lettura che vale la pena fare.
  • Bacheca: gli annunci di lavoro per chi vuole lavorare nelle startup del Sud Italia (e non solo). Sono quelli che trovate nel gruppo facebook (ne parliamo più giù) e che una volta al mese finiscono in un articolo. Oltre agli annunci ci sono anche bandi e opportunità per chi vuole trovare i fondi per il proprio progetto imprenditoriale, culturale o sociale.
  • HowTo: ogni mese un piccolo consiglio da adottare nel proprio lavoro quotidiano. Cerchiamo di condividere cosa abbiamo imparato in questi anni lavorando e ascoltando quelli più bravi di noi. Vi consigliamo video e/o articoli trovati in giro per la rete che possano ispirarvi e ci auguriamo che vi aiutino a risolvere quell’aspetto del vostro lavoro che non vi piace.
  • Camera a Sud: è lo spazio che dedichiamo ai progetti che sono passati da qui e che ci piace vedere crescere. Non solo: dalla scorsa stagione Camera a Sud è anche uno spazio che tiene accesa la luce su quello che dal punto di vista politico, sociale ed economico succede al Sud Italia. Una volta al mese trovate articoli, video o riflessioni che parlano della complessità di questa parte di Italia e ci aiutano ad avere una visione critica e più ampia possibile.

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Cosa si trova nell’archivio riservato alla community Telegram di Start Me Up?

I nostri appuntamenti dedicati alla community Telegram (quella, lo ricordiamo a cui ha accesso solo chi fa una donazione mensile) hanno trattato gli argomenti più di sparati. Qui trovate un elenco in aggiornamento dei contenuti pubblicati fino a qui. In alto ci sono i contenuti più recenti.

Casi Studio

Web-Café

Community-Café

Spam – è tutto grasso che cola

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Foto di copertina di Nathan Dumlao via Unsplash

Misura l’impatto positivo della tua azienda

Spesso negli eventi o nei podcast di Start Me Up abbiamo evidenziato l’importanza di avere un impatto positivo attraverso le nostre aziende. Lunedì 26 aprile alle ore 18:30 abbiamo compreso in cosa consiste questo impatto e come possiamo misurarlo insieme a Lavinia Pastore di Open Impact durante il laboratorio online: “Misura l’impatto positivo della tua azienda”.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con LITA.co e la diretta è stata trasmessa sulla pagina Facebook di Start Me Up. Se l’hai persa e vuoi accedere alla registrazione e inoltre vuoi avere un canale privilegiato per entrare in contatto con il nostro ospite, entra a far parte della community di Start Me Up.

Voglio vedere il laboratorio con Lavinia Pastore di Open Impact

L’importanza di creare, monitorare e mostrare l’impatto positivo della propria azienda

Con “impatto positivo” si intende tutte quelle ricadute che le azioni di una azienda hanno in termini economici, sociali e ambientali. Sono aspetti che non possono essere ignorati per almeno due motivi. Il primo è il fattore etico: è sotto gli occhi di tutti che il periodo storico che stiamo vivendo è caratterizzato da catastrofi generate anche da un uso sconsiderato delle risorse naturali. In più, le questioni legate all’impatto positivo hanno ricadute importanti dal punto di vista promozionale. Sempre più spesso i consumatori scelgono un’azienda rispetto ad un’altra in virtù dell’impatto che essa ha sul territorio.

La teoria del cambiamento come punto di partenza

La teoria del cambiamento è una metodologia che ci permette di impostare l’impatto positivo di un qualsiasi ente: startup, azienda o PA. Immaginando gli obiettivi che si intendono raggiungere nel lungo periodo si ripercorrono a ritroso le tappe intermedie che ci permetteranno di arrivare alla meta.

La teoria del cambiamento è il punto di partenza di una azienda che vuole lasciare un impatto positivo nel mondo, un requisito sempre più necessario da affiancare ai business model di qualsiasi impresa.

Non potevamo perciò non partire da questa metodologia per poi definire i parametri principali di un impact framework che possa andare bene per la propria attività.

Il laboratorio è rivolto principalmente a chi porta avanti progetti profit digitali, ma siamo certi che la registrazione possa rappresentare un’ottima risorsa anche per chi amministra un ente pubblico, una PMI o una azienda tradizionale. Tutti infatti possono avare un impatto positivo sul proprio territorio. Lo trovi nell’archivio dei contenuti speciali riservati alla community.

Guarda il laboratorio con Lavania Pastore

Open Impact e LITA.co

Il laboratorio “Misura l’impatto positivo della tua azienda” è organizzato da Start Me Up in collaborazione con Open Impact e LITA.co.

Open Impact è una piattaforma che supporta l’intero ciclo di vita dell’impatto, abilitando i decisori a compiere scelte sempre più consapevoli, rafforzando la sostenibilità economica delle imprese sociali e facilitando l’incontro tra finanza e impatto sociale.

Open Impact è una startup innovativa e spin-off della ricerca dell’Università di Roma Tor Vergata. Nasce dall’incontro di esperienze e competenze diverse provenienti dal mondo dell’Accademia, dell’impresa sociale e dell’impresa digitale. Coniugando cultura digitale e impatto sociale, abilita nuove forme di creazione di valore condiviso.

LITA.co è la prima piattaforma crowdfunding specializzata nell’impact investing, cioè per aziende e investimenti sostenibili e a impatto positivo.

Su LITA – grazie all’equity crowdfunding – investitori, crowd e professionali, possono investire in aziende sostenibili con un impatto sociale e ambientale positivo e misurabile, con un ritorno economico e sociale anche per le comunità locali.

Gli investimenti a impatto sono investimenti orientati a generare un impatto sociale o ambientale misurabile e, al tempo stesso, un rendimento economico. LITA.co è nata in Francia e opera in Italia dal 2019.

Come vedere il laboratorio “Misura l’impatto positivo della tua azienda”

Per vedere la registrazione del laboratorio “Misura l’impatto positivo della tua azienda” con Lavinia Pastore di Open Impact e organizzato in collaborazione con Lita.co, scaricare le slide e avere il contatto diretto con il nostro ospite, entra a far parte della community di Start Me Up.

Voglio entrare a fare parte della comunity di Start Me Up

Foto di copertina di Volkan Olmez via Unsplash  

Un dono speciale, anzi cinque! Il Natale 2020 di Start Me Up

È stato un anno molto strano e il Natale che ci apprestiamo a vivere lo sarà ancora di più. Anche per questo motivo quest’anno ho voluto che Start Me Up ricambiasse il supporto che in questi mesi ha ricevuto da parte della community. E l’ho fatto con un dono speciale, anzi cinque!

Più di cento alberi da frutto piantati in zone povere del mondo

Sì, perché qualche giorno fa ciascun membro della community di Start Me Up ha ricevuto il codice attraverso il quale ha piantato cinque alberi da frutto in una zona povera del mondo. Questi alberi rappresentano una speranza e un grande aiuto per le popolazioni locali: per loro un albero piantato vuol dire lavoro. Ma non solo, più alberi piantati significano anche meno CO2 nell’atmosfera. Con questo regalo quindi la community di Start Me Up ha indirettamente aiutato il pianeta; stiamo parlando di più di 100 alberi tra Haiti, Kenya e Tanzania.

Tutto ciò è stato possibile a Ecofactory. L’azienda siciliana, il cui titolare è tra i sostenitori di Start Me Up, ha messo a disposizione i regali e mi ha aiutato a recapitare a ciascun membro della community le indicazioni su come piantare gli alberi. Ho già ringraziato privatamente sia Francesco che tutta Ecofactory, ma mi sembra bello farlo anche qui.

Per rendere ancora tutto più speciale, il regalo è stato recapitato sia virtualmente che “fisicamente” attraverso una cartolina realizzata per l’occasione da Daniele Tofi Morganti. In questo modo gli auguri di Start Me Up hanno raggiunto tutti i sostenitori nel totale rispetto delle norme vigenti.

L’amore per l’innovazione che trasforma in meglio la vita delle persone

collage Cartolina auguri Natale 2020 Start Me Up

Start Me Up in questi anni mi ha dato modo di conoscere molte persone interessanti e da cui ho tanto da imparare. La community mi ha permesso di stringere ancora di più questi rapporti. E gli alberi e la cartolina non sono che un modo per esprimere la mia gratitudine verso chi mi sta supportando a portare avanti questo progetto. In più, le reazioni che ho registrato in questi giorni dimostrano quanto questo gruppo ami quel tipo di innovazione che porta un cambiamento reale e in meglio nella vita delle persone. L’innovazione di cui Start Me Up quotidianamente vuole farsi non solo portavoce ma agente primo.

È questo l’augurio che vi (e mi) faccio per queste strane feste.

Macingo è il caso studio di Start Me Up di dicembre

Macingo è una delle startup “storiche” del panorama italiano. L’azienda calabrese è un marketplace che si rivolge a privati e PMI che intendono trasportare merci di vario tipo e dimensione in Italia e all’estero e facilita il match tra domanda e offerta di trasporto.

Il co-founder Samuele Furfaro ha raccontato ai membri della community di Start Me Up i passaggi fondamentali della crescita di Macingo. Puoi vedere questo appuntamento di “casi studio” quando e dove vuoi: dona adesso!

Fai la tua donazione di almeno 15 € + IVA

Ripensare il mondo della logistica dalla provincia di Reggio Calabria

Nata nel 2013, Macingo in questi anni ha saputo ritagliarsi un ruolo importante nel mondo della logistica italiana. I dati aziendali parlano chiaro: oltre 20mila trasporti effettuati, più di 10mila richieste di trasporto, un team di 15 persone che lavora principalmente a Polistena, in provincia di Reggio Calabria. Insieme a Samuele abbiamo cercato di capire come una startup può raggiungere il primo cliente.

Abbiamo inoltre ripercorso la storia di Macingo identificando quali sono stati i bandi che hanno permesso all’azienda di crescere. In più, abbiamo parlato di lavoro da remoto visto che dal 2016 il team di Macingo è distribuito in varie parti di Italia.

Questi temi, insieme alle numerose domande che sono state poste in diretta da parte dei membri della community, sono stati trattati durante l’appuntamento di dicembre 2020 di “Casi Studio”. Puoi vederlo adesso, basta fare una offerta di almeno 15€ + I.V.A..

Dona adesso e vedi l’appuntamento di “Casi Studio”

Come funziona Macingo?

Macingo si rivolge alle aziende che devono trasportare della merce e a privati che hanno la necessità di traslocare o trasportare oggetti delicati e ingombranti (dagli strumenti musicali ai mezzi di locomozione). Si inserisce la propria richiesta sul sito di Macingo con le specifiche necessarie e in breve tempo i trasportatori che hanno una disponibilità di carico compatibile da un punto di vista geografico, temporale e dimensionale inviano la propria offerta economica. Sarà il cliente a decidere l’offerta migliore direttamente online e si impegnerà a pagare il servizio alla consegna delle merce.

Per approfondire puoi visitare il sito dell’azienda.

Cosa è Casi Studio?

Grazie a Casi Studio puoi scoprire le strategie che hanno permesso alle startup di successo di crescere. Mese dopo mese, i founder di alcune tra le migliori startup del Sud Italia raccontano ai membri della community di Start Me Up le mosse e le strategie che hanno permesso ai loro progetti di portare valore a sempre più persone.

Dona almeno 15€ (+ IVA): avrai accesso all’archivio dei Casi Studio passati.

Fai la tua donazione e accedi all’archivio di “Casi Studio”

Foto di copertina di Daniel von Appen via Unsplash

“Innamorati del problema, non della soluzione”

Quando si sviluppa una nuova idea di impresa la tentazione è spesso quella di focalizzarsi troppo sull’idea, innamorandosene, tralasciando il problema che quella idea dovrebbe risolvere. È un comportamento diffuso e spesso causa grossi rallentamenti al corretto sviluppo del progetto. Per questo motivo durante il web café di ottobre abbiamo parlato dell’importanza di innamorarsi del problema. Lo abbiamo fatto con Antonio Russolillo che attraverso esempi e casi concreti ha esposto la teoria “Love the Problem” utile sia a chi fa startup ma anche a chi si trova all’interno di una azienda strutturata.

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Perché tra soluzione e problema dovresti voler bene di più al secondo

Il processo creativo gioca spesso brutti scherzi. Uno di questi, il più classico, è quello di farci vedere la nostra soluzione come la migliore in assoluto. E quasi inconsapevolmente, una volta trovata, non facciamo altro che rinforzare la nostra convinzione anziché trovare i punti deboli che ci permetterebbero di migliorarla. Questo si spiega anche con il cosiddetto “condizionamento”, un gioco che la nostra mente fa e che ci induce a giudicare ciò che vediamo non attraverso i dati reali ma attraverso l‘interpretazione che ne facciamo.

Come risolviamo tutto ciò? Amando il problema, concentrandoci su di esso, osservando il nostro target di riferimento e utilizzando lo schema che ci è proposto dal processo lean. E soprattutto chiedendo i pareri alle persone giuste.

Sono tutti argomenti e temi che abbiamo trattato durante il web café di ottobre con Antonio Russolillo. Il web Café è un contenuto riservato ai sostenitori di Start Me Up. Dona adesso! Con poco meno di 10 centesimi di euro al giorno ti garantisci l’accesso a questo e all’archivio di tutti i web café registrati fino a qui.

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Chi è Antonio Russolillo

Antonio Russolillo è un Management Consulting, appassionato di tecnologia, innovazione e modelli di sviluppo, che ha seguito la propria attitudine imprenditoriale, accompagnando prima l’impresa familiare e poi come consulente e formatore. Supporta le persone e le imprese a rendere concrete le proprie idee imprenditoriali, aiutandole a focalizzare meglio le energie ed allocare in modo più efficiente tempo e risorse. Ha appreso la metodologia Lean Startup e questo lo ha condotto ad avere un approccio analitico alle situazioni ed appassionarsi ai problema più che alle soluzioni. Per lui “Love the Problem” è la visione, intesa come ricerca dell’opportunità di evoluzione dell’individuo prima, e dell’idea di business poi.

Innamorati del problema non della soluzione - web café con Antonio Russolillo

Cos’è il web cafè?

Il web café è un webinar con un esperto del mondo dell’innovazione del Sud Italia: lo scopo è imparare un po’ di più su un determinato argomento o sviluppare in modo corretto una particolare competenza. Lo stile è informale e durante i web café i partecipanti contribuiscono alla realizzazione del contenuto ponendo domande prima o durante la diretta.

Solo i membri della community di Start Me Up possono partecipare ai web café. Come si diventa membro della community? Basta donare solo 3$ al mese (10 centesimi al giorno) e accedi a questo e ad altri contenuti riservati: sono webinar su comunicazione, digital marketing, comunicazione e tanto altro. Scoprili tutti!

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La foto di copertina è di Paulo Vizeu via Unsplash.

I prodotti bio dagli agricoltori ai consumatori: il Caso Studio è Biorfarm

Ha creato una vera e propria azienda agricola digitale che permette a chiunque lo desidera di ricevere i prodotti biologici direttamente dagli agricoltori. Lui è Osvaldo De Falco, che ha fondato, insieme a Giuseppe Cannavale, Biorfarm.

Biorfarm è il caso studio di Start Me Up di ottobre. Osvaldo De Falco ha raccontato ai sostenitori di Start Me Up come ha creato l’azienda che dà una mano agli agricoltori e permette a chiunque di avere prodotti bio sulla propria tavola. Dona almeno 15€ (più IVA) adesso e vedi l’appuntamento di ottobre.

Sostieni Start Me Up e vedi il “Casi Studio” con Osvaldo De Falco

La distribuzione basata sugli agricoltori e il consumatore finale dai numeri interessanti

Biorfarm ha registrato in questi anni numeri davvero interessanti. Grazie a una una campagna di crowdfunding nel 2018 l’azienda ha raccolto 30.000€, cifra che gli ha permesso di avere all’incirca 20 mila utenti attivi all’interno della propria piattaforma con un numero di alberi adottati pari circa a 15 mila. Nel 2019 questo bacino di utenza si è visto recapitare direttamente a casa oltre 100 tonnellate di frutta biologica, scelta tra le 70 varietà di prodotto presenti sulla piattaforma. Tutto ciò ha portato Biorfarm a dichiarare un fatturato pari a 340.000€ nel 2019*.

Perché fare impresa: esperienza personale e Minium viable product.

Osvaldo, partendo dalla sua storia, ha sottolineato alcuni aspetti utili del fare impresa. Un esempio è il modo in cui si decide di creare un nuovo prodotto o servizio. È fondamentale partire dall’ambito che si conosce meglio, o perché si è studiato o, come nel caso di Osvaldo, perché lo si frequenta da tempo. Biorfarm nasce perché Osvaldo si era reso conto dell’enorme difficoltà che l’azienda ortofrutticola del padre riscontrava nel vendere al giusto prezzo la propria merce.

Questa intuizione ha spinto Osvaldo a creare un e-commerce gestito interamente da lui: questo, a tutti gli effetti un Minimun Viable Product, ha permesso a Osvaldo di capire che la sua idea era valida e ha continuare a lavorare a Biorfarm. L’esperienza gli ha suggerito che il modello e-commerce non funzionava e così è arrivato alla soluzione di permettere agli utenti di adottare gli alberi.

Vedi l’episodio completo con Osvaldo di Biorfarm

Cosa fa Biorfarm

Biorfarm è la prima comunità Agricola digitale nata per rivoluzionare la relazione tra le persone ed il cibo che arriva sulla nostra tavola.
Fondata su due pilastri, i piccoli produttori e consumatori finali, la startup che ha sede in Calabria vuole far riscoprire il contatto con la natura, valorizzando la qualità e le tradizioni di piccoli agricoltori biologici garantendo allo stesso tempo la creazione di un sistema più sostenibile, dal punto di vista ambientale e sociale.

Cosa è Casi Studio?

Grazie a Casi Studio puoi scoprire le strategie che hanno permesso alle startup di successo di crescere. Mese dopo mese, i founder di alcune tra le migliori startup del Sud Italia raccontano ai membri della community di Start Me Up le mosse e le strategie che hanno permesso ai loro progetti di portare valore a sempre più persone.

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*Fonte: themapreport.com

Foto di copertina: Scott Warman, via Unsplash

La sostenibilità sociale di impresa al centro di Casi Studio di Settembre

L’appuntamento di casi studio di settembre è focalizzato su un aspetto sempre più centrale nella vita di un’azienda: la sostenibilità sociale aziendale. Un particolare che tradizionalmente cozza con elementi come il mercato o il fatturato ma che in realtà sempre più aziende e startup stanno prendendo in considerazione, complice anche l’istituzione delle norme che regolano la responsabilità sociale d’impresa (o CSR, dall’inglese Corporate Social Responsibility). 

Chi da sempre ha tenuto in considerazione la sostenibilità sociale, declinandola non solo in termini ambientali ma sociali e urbanistici è Andrea Paoletti, l’ospite di questo appuntamento di Casi Studio di settembre.

Sostieni Start Me Up e vedi il “Casi Studio” con Andrea Paoletti

Da Biella a Matera nel segno della rigenerazione e sostenibilità sociale

Andrea è un architetto biellese che da tempo vive in Basilicata. Negli ultimi anni si è sempre più concentrato nel recuperare edifici e borghi interi non solo da un punto di vista strutturale. Nel suo caso il termine rigenerazione acquista un nuovo significato perché in tutti i suoi progetti è chiaro l’intento di dare nuovo valore e nuova vita ai luoghi. 

Lo ha fatto nel 2012 con Casa Netural con la creazione di un luogo che negli anni è diventata una sede per il co-living, un co-working, un incubatore e tanto altro. Oppure con Wonder Grottole, un progetto che sta restituendo nuova vita a Grottole, paese a 30 km da Matera. 

Rigenerazione e sostenibilità al centro di Casa Netural

Foto via

In ognuna di queste iniziative c’è di mezzo l’innovazione sociale, un nuovo modo di fare impresa e nuovi modi per pensare il turismo. “Il turista non vive più in maniera passiva il territorio, neppure vive delle semplici esperienze offerte dai locali bensì diventa lui stesso protagonista perché porta e scambia competenze, valori con il territorio, le sue risorse e i suoi abitanti.” si legge sul sito di Wonder Grottole.

Far coincidere la sostenibilità economica e sociale

Nell’appuntamento di Casi Studio abbiamo parlato principalmente degli aspetti che hanno più funzionato nei progetti portati avanti da Andrea. Il modo in cui è possibile far coincidere sostenibilità economica e sociale e soprattutto come scalare e far crescere in maniera armoniosa i propri progetti imprenditoriali. Il tutto senza perdere di vista la contemporaneità caratterizzata da eventi devastanti come la pandemia da Covid-19 e fenomeni come il South Working.

Come sempre siamo partiti dall’esperienza diretta del nostro ospite che ha risposto alle domande di chi ha partecipato in diretta. Puoi vedere la registrazione facendo adesso la tua donazione.

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Cosa è Casi Studio?

Grazie a Casi Studio puoi scoprire le strategie che hanno permesso alle startup di successo di crescere. Mese dopo mese, i founder di alcune tra le migliori startup del Sud Italia raccontano ai membri della community di Start Me Up le mosse e le strategie che hanno permesso ai loro progetti di portare valore a sempre più persone.

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La creatività? Cercala in un semaforo.

La creatività può arrivare in qualsiasi momento e può essere legata a un oggetto qualsiasi. Come un semaforo. Ne è pienamente convinto Fabio che in queste ultime settimane ha scoperto alcune storie che ruotano attorno a questo oggetto. Quali? Per scoprirle basterà ascoltare il nuovo podcast targato “Spam – è tutto grasso che cola”.

Spam – è tutto grasso che cola

Spam tutto grasso che cola - podcast copertina: oggi si parla di social network

Un podcast minimale e settimanale che si concentra su un particolare tema. Ogni lunedì Fabio parla di qualcosa che ha che fare con il mondo dell’innovazione (e anche un po’ del Sud Italia, ma non solo), solo per il gusto di parlarne.

Spam è come il grasso che, colando, dà il gusto alle cose. Ed è anche qualcosa di indesiderato, non richiesto, che arriva prepotente nelle vostre caselle mail. Sta a voi prendervi il coraggio di accettarlo e ascoltarlo.

Spam si ascolta solo tramite Patreon ed è riservato a chi dona almeno 10$ al mese.

La foto di copertina è di Harshal Desai on Unsplash.

Marshmallow Games è il caso studio di luglio di Start Me Up

Anche per l’appuntamento di “Casi Studio” di questo mese abbiamo attinto agli ospiti che ci sono venuti a trovare in questi anni a Start Me Up. A luglio abbiamo parlato di videogiochi e app dedicate ai bambini e lo abbiamo fatto con Cristina Angelillo di Marshmallow Games. L’appuntamento può essere visto da chi sostiene Start Me Up.

Sostieni Start Me Up e guarda “Casi Studio” con Cristina Angelillo

L’ultima volta che abbiamo avuto ospite Cristina di Marshmallow Games era stato all’indomani di una campagna di equity crowdfunding che si era rivelata stra-vincente (avevano raccolto più di quanto previsto). Oggi l’azienda che ha sede a Bari ha raccolto circa un milione di euro tra grant e investimenti e conta poco più di dieci dipendenti. In più lavora in un ambito, quello dei videogiochi per i più piccoli che da sempre è croce e delizia di chi vi opera, diviso tra i guadagni e i rischi a cui sono esposti gli utenti finali, cioè i più piccoli. 

Il team di Marshmallow Games

L’azienda co-fondata da Cristina Angelillo negli anni ha collezionato anche numerose collaborazioni con grosse aziende italiane. Per alcune ha realizzato dei prodotti ad hoc, altre invece hanno investito in questa realtà che dal 2014 ha continuato a crescere e rappresentare bene il concetto di chi fa impresa al Sud Italia in modo serio. 

L’incontro come sempre è stato ricco di spunti e Cristina si è rivelata un vero e proprio vulcano. Chi ha partecipato all’evento ha potuto vedere l’energia e l’entusiasmo che traspariva dal suo racconto. Può vederlo chi, ogni mese, decide di sostenere Start Me Up con una offerta di 15$ al mese.

Fai la tua donazione e guarda “Caso Studio” di luglio

Cosa fa Marshmallow Games?

Marshmallow Games crea app educative per bambini in età prescolare che stimolano l’apprendimento attraverso un mix di gioco e racconto in rima.

Marshmallow Games propone una nuova esperienza di apprendimento basata sul gioco che possa avvicinare il mondo dei genitori al mondo dei figli. Realizzano applicazioni mobili educative per bambini in età prescolare (3-5 anni) che stimolano l’apprendimento attraverso un mix di gioco e racconto.

Cosa è Casi Studio?

Grazie a Casi Studio puoi scoprire le strategie che hanno permesso alle startup di successo di crescere. Mese dopo mese, i founder di alcune tra le migliori startup del Sud Italia raccontano ai membri della community di Start Me Up le mosse e le strategie che hanno permesso ai loro progetti di portare valore a sempre più persone.

Dona almeno 15$: avrai accesso all’archivio dei Casi Studio passati.

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Nella Foto di copertina: Il team di Marshmallow Games, via.