04. Il valore (anche) economico dell’impresa culturale



In occasione della presentazione alla cittadinanza di FaRo – Fabbrica dei Saperi a Rosarno ospitiamo in questo quarto podcast Erica Astolfi e Ettore Guerriero. I due fanno parte del team che ha permesso al progetto di essere tra i 7 vincitori del bando Culturability 2017. L’obiettivo di FaRo è riattivare e trasformare la Mediateca “Foberti” di Rosarno (in provincia di Reggio Calabria) da luogo di semplice consultazione di libri a centro di formazione, produzione e accesso alla cultura e all’informazione, offrendo servizi utili e nuovi per la cittadinanza.La citazione di Erica

Con Erica e Ettore ripercorriamo la storia che ha portato questi ragazzi che vivono in varie parti di Italia a mettersi insieme per ridare vita a questo luogo situato in un palazzo che una volta ospitava il Comune della città calabrese. La volontà di fondo è creare un polo che possa attirare tutti gli abitanti della piana di Gioia Tauro e mettere in risalto il buono che a Rosarno c’è e che troppo spesso purtroppo non trova spazio sulla stampa locale e nazionale.

Come nasce FaRo?

FaRo è un progetto che nasce dall’esperienza di alcuni festival di rigenerazione urbana e muove i primi passi da Kiwi, deliziosa guida di Rosarno che i più attenti forse ricorderanno perché è già stata citata da Ciccio Mannino quando è venuto a trovarci durante la passata stagione di Start Me Up. E nei piani di FaRo c’è proprio l’intenzione di creare una piccola casa editrice che possa dar vita a esperienze simili e possa raccontare la vita degli abitanti di questi luoghi.

Impresa culturale

Impresa culturale non significa necessariamente Volontariato

Un lavoro che ha in sé una forte connotazione sociale che non può e non deve essere confuso con il volontariato. Oltre al riscatto per Rosarno e i forti legami con Kiwi in questa intervista risuona forte la voglia di sottolineare che ci sono professionalità in gioco e che questi ragazzi fanno sul serio. La citazione di Ettore di FaroUn aspetto non da poco e siamo contenti che Erica e Ettore lo evidenzino più volte. Il volontario è sicuramente un punto di partenza, ma successivamente è necessario riconoscere il valore anche economico di un progetto culturale come FaRo.

Un valore che a poco a poco, viene riconosciuto anche grazie a bandi come Culturability e le numerose esperienza che in tutta Italia, seppur a fatica, ogni giorno coniugano ricchezza economica e culturale.

Foto, via.