Un Sud che fa squadra mentre la politica sembra dividerlo

Un Sud che fa sempre più squadra mentre la politica sembra volerlo dividere. È un po’ questa la sintesi del Camera a Sud di aprile che apre con l’analisi che lo Svimez fa sul DEF 2019. Dopo vi segnaliamo un nuovo tassello nella storia de La Scuola Open Source che lo scorso primo aprile ha avviato l’iter per diventare una cooperativa. Così come la Fondazione Ampioraggio che ha raccolto le manifestazioni di interesse e si avvia a diventare giuridicamente una fondazione. Infine, segnaliamo ben due startup weekend che si svolgeranno in Puglia e in Campania nel mese di maggio.

Il DEF 2019 e il Sud Italia: il parere dello SVIMEZ

Non possiamo non aprire questo nuovo numero di Camera a Sud senza partire da ciò che lo SVIMEZ per bocca di Carmelo Petraglia, collaboratore dell’Istituto e professore all’Università delle Basilicata, dice riguardo il DEF 2019 approvato dal Governo qualche giorno fa.

Nell’articolo pubblicato sull’Huffington Post il professore mette in evidenza il sempre più crescente divario che esiste tra Nord e Sud. Un divario che non è solo strutturale ma è presente nella visione di questo Governo. Scrive Petraglia:

I suoi due azionisti parlano a due Italie diverse, geograficamente delimitate dal confine tra Nord e Sud. Due Italie che si vuol far credere siano divise da interessi contrapposti, dalle quali si assume provengano domande di politiche inconciliabili e alle quali, perciò, vengono offerte soluzioni distinte. Così si spiegano l’introduzione nel contratto di governo dell’autonomia delle regioni del Nord da un lato e, dall’altro, del reddito di cittadinanza, identificato impropriamente come una misura specifica per il Sud.

Qui l’articolo completo -> huffingtonpost.it/svimez/

Ampioraggio diventa Fondazione

Qualche settimana fa si è conclusa la fase di pre-adesione al progetto esecutivo della Fondazione Ampioraggio. L’ente ha dichiarato di aver raccolto 142 manifestazione di interesse che arrivano da 14 regioni italiane. Adesso parte l’iter giuridico per il riconoscimento effettivo della Fondazione.
In programma ci sono già alcune attività come una nuova edizione di Jazzin, l’evento che ha messo insieme jazz e innovazione a Pietrelcina (ne abbiamo parlato qui).
Anche Start Me Up ha chiesto espressamente di essere parte della Fondazione Ampioraggio a cui auguriamo il meglio!

La SOS diventa cooperativa

Il primo aprile c’è stata l’assemblea straordinaria davanti al notaio che ha di fatto dato il via all’iter normativo per trasformare la Scuola Open Source in Società Cooperativa. Dal sito specificano che non si tratta di uno scherzo e che dietro questa decisione ci sono una serie di riflessioni. Il punto di partenza è l’essere una comunità: da qui la decisione di una forma societaria che – si legge sul sito – “si presta decisamente meglio a rispondere alle esigenze di cui sopra, dato che – all’interno dell’ampia Comunità de La Scuola Open Source – già si verifica pienamente la prevalente mutualità degli scambi”.

Nel post poi vengono spiegati l’iter che ha portato a questa decisione, i possibili rischi e i benefici connessi e vengono illustrati i prossimi passi. Abbiamo parlato della SOS in due occasioni, qui e qui.

A maggio due Startup Weekend al Sud Italia

Più che un aggiornamento, chiudiamo questo numero di Camera a Sud con l’annuncio di due Startyp Weekend. Il primo (in ordine temporale) si svolgerà a Brindisi (10-12 maggio) e sarà la prima volta che questo format viene organizzato in questa città. Il secondo invece, in programma il fine settimana successivo (17-19 maggio), si svolgerà a Salerno e sarà verticale sullo sport. Inutile dire che, se siete in zona e avete voglia di mettervi alla prova, dovreste andare. Se poi avete bisogno di motivazioni ulteriori, qui ne trovate dieci.

Immagine di copertina, via.

Startup Weekend Catania: l’evento attraverso la voce dei protagonisti



Quello passato è stato un fine settimana ad alto tasso di innovazione, almeno per chi si trovava a Catania. Tra il 27 e il 29 ottobre c’è stato infatti lo Startup Weekend Catania che quest’anno aveva come tema “Smart City”.

L’evento è stato organizzato dall’associazione non profit catanese Youth Hub Catania, in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e con il supporto di numerosi stakeholder ed imprenditori del Sud Italia. C’eravamo anche noi come Media Partner e, in questo podcast speciale, abbiamo cercato di racchiudere nelle parole di alcuni dei protagonisti tutto l’entusiasmo e la voglia di creare qualcosa di bello. Ai nostri microfoni sono passati: Francesco Spampinato, membro di Youthub e organizzatore dell’evento, Mirko Viola di Vulcanic, che è stato chiamato a giudicare le idee di impresa, Vanessa Coppola, cofondatrice di Vinoled che è stata uno dei mentor di questo Startup Weekend e Federico Tudisco che era nel team Coorto, l’idea che ha conquistato il primo posto.

SwCatania 2017: foto di gruppo

Startup Weekend Catania: alcuni numeri.

Sono state oltre 200 le persone di ogni età a coinvolte a vario titolo a dar vita a questo Startup Weekend Catania – Smart City.

Sono state circa 90 le persone che hanno deciso di partecipare a questo Startup Weekend Catania, messo in piedi da 11 organizzatori e altri 12 volontari che hanno coordinato i lavori durante le 54 ore dell’evento. Sono stati invece 20 i mentor, provenienti da varie parti della Sicilia e di Italia, che hanno aiutato i ragazzi a portare avanti le proprie idee di impresa e, come richiesto dall’evento, 1 solo mentor. I team che hanno lavorato sono stati 12 per altrettante idee che sono state valutate da 6 giudici, scelti tra imprenditori e esperti del settore.

I team vincitori sono stati:

1° posto: Coorto, piattaforma di matchmaking per soddisfare le esigenze di chi vorrebbe coltivare il proprio orto ma non ha uno spazio per farlo e chi lo possiede ma non ha interesse a sfruttarlo;

2° posto: Immersivart, app sulla realtà aumentata che mostra tutte le opere archiviate all’interno di un piccolo spazio;

3° posto: Ticketup, un’app per incrementare la vendita dei biglietti dei mezzi pubblici tramite la gamification.


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Ascolta la playlist con le canzoni scelte dagli ospiti di Start Me Up

Promuovere processi innovativi sul territorio: Alberthon e 012 factory



Prima parte del podcast dedicata all’Alberthon, hackathon promosso dalla Fondazione Mario Diana con la collaborazione di 012 factory e Gdg Campania. Il 28 ottobre a partire dalle 10 e per le 24 ore successive circa 60 persone hanno preso parte alla maratona per sviluppare una applicazione che ruotasse intorno al mondo dell’istruzione universitaria e della formazione professionale dei giovani studenti al fine di semplificare la gestione del percorso formativo. Solo 3 squadre sono arrivate alla fine del percorso: ha vinto il team dei disagiati che adesso avrà altri 45 giorni per portare a termine quanto progettato e assicurarsi così il premio di 10.000 euro messo in palio dalla Fondazione Mario Diana.
L’iniziativa si è svolta nei locali di 012 factory, il primo centro di contaminazione in Europa per l’imprenditoria innovativa che ha sede a Caserta. Forse lo ricorderete perché in trasmissione ne abbiamo parlato più di un anno fa e poi perché lo scorso settembre sono stato ospite da loro per un appuntamento della Academy, il loro corso di formazione imprenditoriale.

Innescare processi innovativi: la mission di 012

In questo podcast parlo con Fabrizio Lapiello che oltre ad essere un membro fondatore di 012 è anche parte attiva del GDG Campania. È stato lui a organizzare l’Alberthon, «una iniziativa che parte dall’esigenza della Fondazione Mario Diana di sviluppare il progetto Prometeo attraverso la realizzazione di una app». Così, in pieno stile 012 factory si è deciso di portare un hackathon tra le mura dell’accademia per dare la possibilità a giovani sviluppatori di mettere a frutto le loro competenze da un lato e innescare processi innovativi all’interno del territorio. Fabrizio lo racconta nell’intervista che naturalmente vi consiglio di ascoltare.

La nostra forza? Il team

Raccontano la loro esperienza diretta il team dei disagiati (si chiamano proprio così), che finita la maratona adesso sono al lavoro per rifinire la soluzione che gli ha permesso di vincere questo primo turno e avere così quasi in tasca i 10.000 euro di premio (li avranno non appena consegneranno la versione beta della app, tra 45 giorni circa). A rappresentare tutto il team ci sono Vincenzo Santopietro e Francesco Battistone che raccontano alcune specifiche del progetto e come sono riusciti a arrivare alla fine di questo percorso e a sopratutto a vincerlo. Curioso, ma non poi tanto, come sia stata la forza del team a permettere loro di vincere questa competizione. Quindi non le competenze o la preparazione, ma solo il rapporto che i cinque disagiati coltivano anche fuori da questa esperienza (sono amici e colleghi). Tutto vero, vi basta ascoltare l’intervista.

Startup Weekend Messina: una occasione per crescere

Nell’ultima parte del podcast si parla di Startup Weekend Messina che tra l’11 e il 13 novembre arriva per la seconda volta in riva allo Stretto. Start Me Up è media partner e fa parte dell’organizzazione che è coordinata da Startup Messina. Ho chiesto a Sebastiano Longo di raccontare la sua esperienza, visto che l’anno scorso è stato uno dei partecipanti e quest’anno è parte attiva del gruppo promotore. Ne viene fuori uno spaccato interessante di un evento che nella sua semplicità riesce a catalizzare tante energie e, più che l’aspetto imprenditoriale, lavora sulla formazione delle persone. Così è stato l’anno scorso per la community messinese e la speranza è quella che si possa replicare anche quest’anno.
Già che ci sono vi ricordo che i biglietti sono ancora disponibili: potete trovarli, così come tutte le informazioni, su www.swmessina.it.

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Le citazioni degli ospiti di questo podcast

Startup Weekend Catania: la parola ai protagonisti Podcast speciale dedicato a Startup Weekend Catania 2016



Il format Startup Weekend si conferma un grande catalizzatore di idee e entusiasmo e un modo per mettere insieme parti di un ecosistema locale che altrimenti non si parlerebbero. Sono solo due degli effetti che si sono visti lo scorso fine settimana a Catania, nei locali della Vecchia Dogana. Nei tre giorni dell’evento se avete seguito i profili social del programma facebook, twitter e Instagram, avrete sicuramente visto il racconto dei lavori per immagini e frasi rubate qui e li. Ho concentrato tutto in un podcast speciale dove ho raccolto le impressioni di alcuni dei protagonisti di Startup Weekend Catania 2016.

Youth Hub riporta dopo un anno Startup Weekend a Catania

I primi sono i ragazzi di Youth Hub Catania, associazione che ha accettato la sfida di riportare ai piedi dell’Etna lo Startup Weekend dopo l’esperienza siracusana del 2015. Una sfida vinta su tutti i fronti grazie alla collaborazione di un gruppo di circa 20 soci appartenenti a tre generazioni diverse. Raccontano tutto ai microfoni di Start Me Up Antonio Musumeci, Omar Amato, Luciano De Franco e Alessandro Scuderi.

Per conoscere e seguire le attività di Youth Hub, basta tenere d’occhio i profili facebook e twitter e il sito youthhub.net.

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«Il segreto è il talento imprenditoriale»

Lo speciale prosegue poi con l’intervista a Roberto Magnifico, presidente di Angel Partner Group del gruppo LVenture chiamato a ricoprire il ruolo di giudice. Con Roberto parliamo della sua impressione su Startup Weekend Catania per poi conoscere da vicino il suo lavoro e le caratteristiche che a suo avviso non devono mancare in un team di successo.

iospedisco.it punta sui giovani di talento

Tra gli sponsor che hanno supportato lo Startup Weekend Catania c’era anche iospedisco.it che ha approfittato dell’evento per trovare nuove forze per la propria sede di Catania. Lo spiega Marco Puma, co-fondatore insieme alla sorella.
iospedisco.it ha messo a disposizione 15 biglietti per sviluppatori e designer che in questa settimana sono chiamati a dimostrare le loro capacità. In corso d’opera è stata data questa possibilità anche a studenti di economia, presenti all’evento. Per conoscere meglio il concorso basta mandare una mail o visitare il sito iospedisco.it.

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Hashbag, una storia tutta da scrivere

Lo speciale su Startup Weekend Catania si chiude con Giulia Ferrara, team leader di Hashbag, startup che ha conquistato il primo posto alla competizione. Hashbag è una piattaforma che permette agli utenti di creare una borsa personalizzata secondo i propri gusti. Un’idea che Giulia ha portato allo Startup Weekend e che ha convinto sia le persone che sono entrate a far parte del team che i giudici. Da tutta la redazione di Start Me Up il miglior in bocca al lupo possibile e non vediamo l’ora di raccontare le evoluzioni del progetto.

Torna Startup Weekend Catania all’insegna della qualità

Dopo due anni di assenza torna Startup Weekend Catania. Il format di Techstars e Google for Entrepreneurs fa tappa sotto l’Etna tra il 14 e il 16 ottobre per una edizione all’insegna della qualità. L’obiettivo è “sviluppare progetti innovativi, trasformando idee fuori dal comune in opportunità di valore”. Non verrà sottovalutata la natura delle idee che dovranno avere le radici piantate nel terreno con un’ottica globale.

Come ogni Startup Weekend anche Catania segue il programma standard: il venerdì pomeriggio è dedicato all’accoglienza dei partecipanti, alla scelta delle idee da portare avanti e la divisione in team. Sabato si inizia con il lavoro che andrà poi avanti fino a domenica pomeriggio quando gli investitori saranno chiamati a giudicare i lavori degli aspiranti startupper.

Da chi è composta la giuria di Startup Weekend Catania?

Scorrendo le fila dei giurati di Startup Weekend Catania troviamo Roberto Magnifico, collaboratore in LUISS ENLABS, consigliere di LVenture Group e partner di InnovActionLab, Giovanni De Caro, conoscenza di lunga data degli ascoltatori di Start Me Up e Gianni Di Matteo che dopo Messina ripete l’esperienza da giurato a Catania. Ci sono inoltre Mario Scuderi che torna a Catania come Investment Manager presso Invitalia Ventures, Mirko Viola di Impact Hub Siracusa (altra conoscenza dei nostri ascoltatori) e Dario Maccarrone, che dal 2014 guida e coordina i lavori dell’Acceleratore TIM WCAP di Catania.
Il facilitatore invece è Enzo Notaristefano, Partner di Digital Magics e Augmentum e CEO di Sistema Italia, partner ufficiale per l’Italia di Techstars. La lista dei mentor è in progress e solo per campanilismo segnaliamo Giuseppe Arrigo e Marcello Perone, di keedra.com.

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L’organizzazione di Startup Weekend Catania è a cura di Youth Hub Catania, associazione che abbraccia tre generazioni di appassionati al mondo dell’impresa: studenti universitari, giovani professionisti e imprenditori. Negli anni l’organizzazione ha cambiato forma, crescendo nel numero ma mantenendo intatta la volontà di costruire un ecosistema imprenditoriale compatto, fatto di persone che vivono il territorio.

Startup Weekend Catania: come partecipare?

Partecipare allo Startup Weekend Catania è facilissimo: basta acquistare il biglietto sul sito ufficiale. Non ci sono limiti di età e non è obbligatorio avere una idea imprenditoriale: basta essere pronti a mettersi in gioco. A proposito di giochi, ce n’è uno che vi permetterà di avere un biglietto gratuito ed è promosso dalla community Instagramers Catania. Fino alla mezzanotte di sabato 8 ottobre basterà condividere una foto che racconti l’eccellenza del lavoro usando i tag #SWCatania e #IgersCatania. L’autore del migliore scatto vincerà un biglietto per Startup Weekend Catania.

Giovedì 6 ottobre prima tappa del Roadshow

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Per conoscere meglio l’evento infine, vi segnaliamo la tappa del roadshow organizzata da AIESEC e GDG Catania, associazioni partner dell’evento. L’incontro è un laboratorio su temi di business che si terrà giovedì 6 ottobre alle 19 presso i locali di TIM WCap Catania. Un’ottima occasione per entrare in contatto con il mondo Startup Weekend Catania e iniziare a respirare l’atmosfera che la settimana dopo permetterà alle persone di passare dall’idea all’impresa in sole 54 ore. Non ci credete? Perché non provate?