Competenze e un sogno: la storia del Birrificio Messina



stabile birrificio messina

Lo scorso luglio il Birrificio Messina ha celebrato l’ennesimo successo: grazie a un accordo commerciale con Dibevit Import società del gruppo Heineken la Birra dello Stretto Premium Lager e la Birra dello Stretto Non Filtrata vengono distribuite in tutto il mercato Nazionale.
Questo traguardo assume un sapore del tutto particolare se si conosce la storia che ha portato alla nascita di questo birrificio. La raccontiamo in questo podcast attraverso la voce di Mimmo Sorrenti, rappresentante della cooperativa che oggi gestisce il Birrificio Messina.

Heineken lascia Messina: l’inizio di un nuovo corso

La storia del Birrificio Messina è legata al colosso Heineken. Quando la multinazionale decise di lasciare l’allora stabilimento della città siciliana il futuro di quei lavoratori che avevano deciso di non andarsene era sempre più incerto. Dopo quell’abbandono c’è stato un tentativo da parte di un imprenditore locale di recuperare lo stabilimento ma dopo poco più di un paio d’anni, anche questo tentativo è fallito. Poteva essere l’ennesima storia di lavoro mancato al Sud Italia, ma grazie alla caparbietà di 15 uomini e l’affetto di una città oggi possiamo raccontare qualcosa di diverso.

L’affetto (ricambiato) con la città e il territorio

con Mimmo Sorrenti del birrificio messina

L’aspetto dirompente della storia del Birrificio Messina è il legame che la città ha dimostrato a questo prodotto e ai 15 operai. Sin dal giorno dell’inaugurazione l’affetto dimostrato è stato tanto, un affetto che si dimostra ancora oggi quando ogni messinese sorseggiando una birra dello Stretto afferma con orgoglio di sentire il sapore di casa.

I 15, da parte loro, ricambiano con un prodotto buono e – sopratutto – con una attività che ha una buona ricaduta sul tessuto economico della città. Ascoltando il podcast più volte Mimmo Sorrenti sottolinea la volontà di valorizzare l’estro e l’imprenditorialità giovanile. Anche attraverso i nostri microfoni invita gli ascoltatori a fare qualcosa, qualsiasi cosa in cui si crede. Se il segreto della birra dello Stretto è la bontà delle materie prime, quello del Birrificio è la forza della volontà di 15 persone che hanno puntato sulle proprie competenze e un sogno.

La citazione di Mimmo del Birrificio Messina

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Un Sud che fa squadra mentre la politica sembra dividerlo

Un Sud che fa sempre più squadra mentre la politica sembra volerlo dividere. È un po’ questa la sintesi del Camera a Sud di aprile che apre con l’analisi che lo Svimez fa sul DEF 2019. Dopo vi segnaliamo un nuovo tassello nella storia de La Scuola Open Source che lo scorso primo aprile ha avviato l’iter per diventare una cooperativa. Così come la Fondazione Ampioraggio che ha raccolto le manifestazioni di interesse e si avvia a diventare giuridicamente una fondazione. Infine, segnaliamo ben due startup weekend che si svolgeranno in Puglia e in Campania nel mese di maggio.

Il DEF 2019 e il Sud Italia: il parere dello SVIMEZ

Non possiamo non aprire questo nuovo numero di Camera a Sud senza partire da ciò che lo SVIMEZ per bocca di Carmelo Petraglia, collaboratore dell’Istituto e professore all’Università delle Basilicata, dice riguardo il DEF 2019 approvato dal Governo qualche giorno fa.

Nell’articolo pubblicato sull’Huffington Post il professore mette in evidenza il sempre più crescente divario che esiste tra Nord e Sud. Un divario che non è solo strutturale ma è presente nella visione di questo Governo. Scrive Petraglia:

I suoi due azionisti parlano a due Italie diverse, geograficamente delimitate dal confine tra Nord e Sud. Due Italie che si vuol far credere siano divise da interessi contrapposti, dalle quali si assume provengano domande di politiche inconciliabili e alle quali, perciò, vengono offerte soluzioni distinte. Così si spiegano l’introduzione nel contratto di governo dell’autonomia delle regioni del Nord da un lato e, dall’altro, del reddito di cittadinanza, identificato impropriamente come una misura specifica per il Sud.

Qui l’articolo completo -> huffingtonpost.it/svimez/

Ampioraggio diventa Fondazione

Qualche settimana fa si è conclusa la fase di pre-adesione al progetto esecutivo della Fondazione Ampioraggio. L’ente ha dichiarato di aver raccolto 142 manifestazione di interesse che arrivano da 14 regioni italiane. Adesso parte l’iter giuridico per il riconoscimento effettivo della Fondazione.
In programma ci sono già alcune attività come una nuova edizione di Jazzin, l’evento che ha messo insieme jazz e innovazione a Pietrelcina (ne abbiamo parlato qui).
Anche Start Me Up ha chiesto espressamente di essere parte della Fondazione Ampioraggio a cui auguriamo il meglio!

La SOS diventa cooperativa

Il primo aprile c’è stata l’assemblea straordinaria davanti al notaio che ha di fatto dato il via all’iter normativo per trasformare la Scuola Open Source in Società Cooperativa. Dal sito specificano che non si tratta di uno scherzo e che dietro questa decisione ci sono una serie di riflessioni. Il punto di partenza è l’essere una comunità: da qui la decisione di una forma societaria che – si legge sul sito – “si presta decisamente meglio a rispondere alle esigenze di cui sopra, dato che – all’interno dell’ampia Comunità de La Scuola Open Source – già si verifica pienamente la prevalente mutualità degli scambi”.

Nel post poi vengono spiegati l’iter che ha portato a questa decisione, i possibili rischi e i benefici connessi e vengono illustrati i prossimi passi. Abbiamo parlato della SOS in due occasioni, qui e qui.

A maggio due Startup Weekend al Sud Italia

Più che un aggiornamento, chiudiamo questo numero di Camera a Sud con l’annuncio di due Startyp Weekend. Il primo (in ordine temporale) si svolgerà a Brindisi (10-12 maggio) e sarà la prima volta che questo format viene organizzato in questa città. Il secondo invece, in programma il fine settimana successivo (17-19 maggio), si svolgerà a Salerno e sarà verticale sullo sport. Inutile dire che, se siete in zona e avete voglia di mettervi alla prova, dovreste andare. Se poi avete bisogno di motivazioni ulteriori, qui ne trovate dieci.

Immagine di copertina, via.

19. La cooperativa non è solo impresa sociale



Se credete nell’equazione: cooperativa = impresa sociale, allora dovete ascoltare questo podcast. L’ospite è Simone Piceno di Impact Hub che, domanda dopo domanda, smonta questo falso mito, vivo e vegeto in Sicilia. L’occasione ci è data dal bando CoopUp Siracusa che si rivolge a tutti i siciliani interessati a creare nuove imprese che sceglieranno come forma giuridica la cooperativa. Il bando si rivolge anche a chi vuole creare una impresa sociale è chiaro, ma non solo, ascoltare per credere. Il termine ultimo per la scadenza delle domande è il 31 gennaio.

Link utili

La citazione di Simone

Simone Piceno, impact Hub Siracusa

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#17.radiosmu – La Scuola Open Source nascerà a Bari È uno dei progetti vincitori del bando che fare, l'unico del Sud Italia

La Scuola Open Source è uno dei tre vincitori del bando Che Fare 2015, l’unico del Sud Italia. Ne parlo con Alessandro Tartaglia dello studio di design della comunicazione FF3300 che insieme a altri soggetti (in tutto 27 e tutti di Bari) stanno costruendo La Scuola Open Source. “La scuola una volta a regime dovrà erogare diverse tipologie di offerta didattica a diverse tipologie di persone” dice Alessandro. Una scuola quindi che spazierà dall’artigianato a materie più teoriche diversificando le metodologie di insegnamento; alcune di esse ricalcheranno alcuni progetti già portati avanti dall’azienda come l’XYLab o altre invece saranno ispirati al modello della Singularity University. Al momento tutti i soggetti sono impegnati nella costituzione della società: successivamente si reperiranno i fondi previsti dal bando e si acquisirà l’immobile dell’isolato 47 a Bari Vecchia, dove sorgerà la scuola (proprio di fronte alla biblioteca di Santa Teresa dei Maschi). Si possono seguire le evoluzioni del progetto attraverso il sito della Scuola Open Source o quello di FF3300, oltre che seguire il live blogging del progetto sulle rispettive pagine facebook, quella della scuola e quella dello studio.
Il commercio tradizionale è forse l’ambito che più di tutti ha subìto una scossa nel bene e nel male la nascita dell’internet 2.0, imponendo ai commercianti l’imperativo: innovare per restare in vita. Alcuni ce la fanno, altri purtroppo no, altri ancora decidono di studiare soluzioni per chi è in difficoltà e aiutarli così nel processo di digitalizzazione. È il caso di Sincreo, azienda campana guidata da Massimiliano Catalano. Sincreo oltre a vantare esperienza nel campo dell’e-commerce e della sincronizzazione dei dati provenienti dal magazzino offre il dropshipping e il Fordrops, servizi che permettono a qualunque commerciante e/o artigiano tradizionale di smistare all’interno della piattaforma il proprio catalogo. “Non un semplice passaggio di dati, ma una vera e propria gestione da parte di Sincreo, che studia caso per caso gli utenti e li indirizza verso i mercati più appropriati” precisa Massimiliano. Un servizio che Sincreo sta sperimentando con successo in questo periodo e che è possibile avere creando un account personale su sincreo.it.
Chiudiamo questa puntata con Mirko Viola, vulcanico (è proprio il caso di dirlo) animatore dell’incubatore catanese Vulcanìc. Qualche giorno fa infatti è stata lanciata Da Idea a Progetto, un’iniziativa curata dall’incubatore catanese, che, grazie al contributo di investitori, sponsor e partner commerciali mette a disposizione tre programmi di accelerazione, uno per ogni tema specifico.

  • HortoinHotel, promossa in collaborazione con lo Sheraton Hotel di Catania punta alla realizzazione di un orto di prodotti biologici a servizio del ristorante gourmet Il Timo.
  • La Call CoopUp invece promossa grazie a CoopUp di Confcooperative finanzia progetti imprenditoriali in fase pre-startup che intendono valorizzare lo spirito cooperativo per dare vita a nuove economie.
  • Infine la Call Innovazione Sociale Digitale mira a finanziare progetti imprenditoriali in fase pre-startup che intendono realizzare imprese digitali al servizio del sociale.

La scadenza per la presentazione delle domane è fissata per il 15 febbraio e il percorso di accelerazione prenderà il via dopo tre step come indicato sul sito vulcanic.it.

L’immagine di copertina è stata presa qui