#30.radiosmu – La Lean Startup Machine sbarca a Palermo Ed è alla ricerca dell'immagine che la rappresenti. Inoltre parliamo di Splitit e di “Un futuro migliore per l’Europa"

Come forse ricorderete, all’inizio di questa stagione di Start Me Up abbiamo ospitato Paola Di Rosa di Atfactory perché aveva da poco lanciato la campagna per portare la Lean Startup Machine a Palermo. Allora più di cinquecento persone votarono e così tra il 27 e il 29 maggio la Sicilia ospiterà per la prima volta questo format. «L’evento – dice Paola Di Rosa di AtFactory – si rivolge agli innovatori e ai sognatori. Chiunque abbia già una startup, i maker o ancora professionisti con una attività già avviata: lo scopo è quello di offrire un approccio a un nuovo modello economico che ti focalizza sul cliente e il mercato». Anche se l’iscrizione è singola, i partecipanti possono riunirsi in team per poter lavorare alla propria idea di impresa.
In questi giorni inoltre è stato lanciato un altro contest in collaborazione con Italia Startup (l’associazione) e Startupitalia! (la rivista) che va alla ricerca dell’immagine che rappresenti l’evento di fine maggio. «Cerchiamo un’immagine ad alto impatto emotivo e visivo – spiega Paola – che rappresenti i siciliani innovatori e sognatori. Questa immagine verrà poi utilizzata in tutto il materiale relativo alla comunicazione dell’evento».
Se partecipate al contest fotografico trovate tutte le informazioni qui. Se invece siete interessati alla Lean Startup Machine, qui potete acquistare il biglietto. Attenzione! Per gli ascoltatori di Start Me Up c’è la possibilità di avere uno sconto del 20%: vi basterà ascoltare il codice pronunciato durante l’intervista.

Splitit il barattolo digitale nato in Australia e residente a Catania

splititi_playerDa circa un anno dei ragazzi catanesi hanno trovato la soluzione per velocizzare le collette per i regali da fare ai propri amici e parenti in occasioni di particolari ricorrenze. Fanno la spola tra Catania e Milano anche se l’idea è nata in Australia. Ci riferiamo a Splitit, un «barattolo digitale», come lo definisce Ornella Barbagallo, account manager di questa startup, ai microfoni di Start Me Up. Splitit ti permette di creare un vero e proprio sito dedicato all’evento per cui si vuole fare il regalo e, una volta raccolto il denaro, l’organizzatore potrà tranquillamente spostarlo sul proprio conto corrente. Pensato per le feste, Splitit può potenzialmente essere utilizzato per diversi scopi: da collette per opere di beneficienza a addirittura come fondo cassa tra coinquilini per gestire al meglio le spese di casa. Come scrivevamo prima Splitit nasce in Australia quattro anni fa quando «Carlo Graziano – l’ideatore di Splitit, spiega Ornella – ha dovuto raccogliere dei soldi tra diverse persone con un carico di responsabilità anche abbastanza grosso». Questa esperienza ha indotto Carlo a trovare una soluzione e così un anno fa ha fondato questa startup. Nei piani futuri c’è lo sviluppo di una applicazione e l’internazionalizzazione del servizio, nel frattempo potete iniziare la vostra raccolta su splitit.it.

L’Europa a Siracusa nel nome dell’integrazione

SIEuropeSi è parlato di integrazione l’11 e il 12 aprile all’Impact Hub Siracusa durante Un futuro migliore per l’Europa: innovazione, integrazione e migrazione. L’evento rientra nel progetto Social Innovation Europe, promosso dalla Commissione Europea ed è stato organizzato da Common Ground in collaborazione con l’Hub di Siracusa. Con Vincenzo Di Maria facciamo un po’ il bilancio dell’evento che ha voluto guardare a tutte quelle politiche e pratiche di integrazione sociale tra i migranti in ottica di innovazione sociale. «Un evento che nasce dall’incontro di più reti – spiega Vincenzo – Social Innovation Exchange, network mondiale di imprenditori e innovatori sociali, un’organizzazione francese che si chiama AEIDL molto vicina alla Commissione Europea, il network di Impact Hub Siracusa e tutti coloro che lavorano con i migranti». L’evento arriva alla conclusione di una prima fase dei lavori e voleva essere quindi l’occasione per fare il punto su quelle che sono le politiche e le pratiche messe in campo nell’ambito dell’integrazione dei migranti.«È da circa dieci anni che assistiamo in Sicilia agli sbarchi di persone che arrivano dai paesi non europei – continua Vincenzo – adesso dobbiamo fare i conti con le politiche messe in atto per permettere loro di essere inseriti nella vita di tutti i giorni: come facciamo a tessere relazioni durature e a lungo termine?». L’analisi ha riguardato sia gli interventi messi in atto da parte dei vari Governi che hanno deciso di affrontare la questione che alle azioni di imprenditori sociali o enti privati che si sono spesi in questi anni. In tutto sono state analizzate nove esperienze provenienti da ogni parte d’Europa.
Come abbiamo scritto in precedenza Un futuro migliore per l’Europa… rientra nel progetto Social Innovation Europe, un network di professionisti e di innovatori sociali che guardano a diverse tematiche e cercano di affrontarle da punti di vista diversi. «Lo scopo principale – dice Vincenzo – è quello di avvicinare il mondo delle Istituzioni con quello di chi innova sul territorio». In tutto questo attraverso Common Ground, l’agenzia di design che Vincenzo gestisce cerca di raccontare l’innovazione sociale. «Per farlo ci vuole molta capacità di storytelling – spiega Vincenzo – e ci vuole anche capacità di visualizzare cosa vuol dire innovazione sociale. Il fine è quello di rendere visibili attraverso foto, video e schemi i processi di innovazione sociale che hanno portato a dei risultati e replicarli in altri contesti». Questo genere di attività rientra nella mission di Impact Hub Siracusa che mette insieme i Mediterranean Change Maker, attori del cambiamento sociale che usano tecniche di impresa in ambito sociale. Naturalmente in questo network rientra anche Common Ground.

In chiusura di intervista Vincenzo ci consiglia alcuni link per restare aggiornati. Il primo è il blog di Hub Siracusa, dove presto verrà pubblicato un report sulla due giorni (nel frattempo potete leggere la descrizione dell’evento), poi c’è il sito di Social Innovation Exchange dove si potranno seguire gli sviluppi del progetto Social Innovation Europe.


#23.radiosmu – Dress the black Amarelli e TAG alla ricerca del design perfetto E inoltre conosciamo Eclettica a Caltanissetta e Hair Truck che ha vinto Perlana4Women

Dress the black è il primo contest di idee dedicato al Food Design promosso dall’azienda Amarelli Fabbrica di Liquirizia in partnership con Talent Garden Cosenza. “La Amarelli non è mica nuova alle innovazioni – come dice Fortunato Amarelli A.D. dell’azienda – se pensate che il primo sito aziendale risale al 1996”. Questa volta la storica azienda di liquirizie è alla ricerca di grafici e creativi che realizzino il packaging di una Special Edition della tradizionale scatoletta in metallo. “Stiamo cercando un prodotto che racconti la nostra storia attraverso colori e forme. Qualcosa che guardi al futuro ma con un forte legame alla tradizione: siamo pur sempre un’azienda che ha più di un secolo di storia”, continua Fortunato. Il contest è diviso in due parti: le proposte possono essere inviate fino all’11 aprile. Successivamente, si terrà una selezione finale in cui i promotori dei progetti selezionati dovranno trascorrere 3 giorni all’interno della Fabbrica Amarelli di Rossano (CS) per conoscere da vicino il lavoro degli operai e toccare con mano i luoghi che hanno reso questa azienda famosa in tutto il mondo. Infine a maggio si terrà la Final Competition in cui si decreterà il vincitore. Tutte le informazioni sono sul sito del TAG Cosenza, partner dell’evento: qui potete scaricare il regolamento completo, mentre su amarelli.it potete conoscere meglio l’azienda Amarelli.

Grazie a Eclettica Caltanissetta dà nuova vita alla vecchia pista di pattinaggio

Eclettica è uno dei tre progetti che ha vinto Boom – Polmoni Urbani, iniziativa promossa da Movimento 5 Stelle Sicilia e Farm Cultural Park – Favara che intende finanziare con un contributo di 120.000 € lordi a fondo perduto progetti che hanno a che fare con la rigenerazione urbana (ne avevamo parlato qui). Eclettica, associazione presieduta da Alessandro Ciulla ha deciso di dare nuova vita alla vecchia pista di pattinaggio rimasta inutilizzata da più di 15 anni. I 3000 mq sono destinati a evolversi “in uno spazio 4.0 – come lo definisce lo stesso Alessandro – dedicato allo sport (principalmente quello su rotelle), all’arte contemporanea e alla sostenibilità”. L’associazione non ha intenzione di lavorare da sola, anzi, sono previste diverse modalità di collaborazione: la più semplice è forse quella di portare i propri scarti affinché i ragazzi di Eclettica possano riusarli come elementi di arredo urbano: “Se hai un copertone o un vecchio pallett, noi possiamo farne un cestino per i rifiuti o una panchina” dice Alessandro. Il progetto è ambizioso e prenderà tre anni per realizzarlo. Alessandro non si sbilancia ma lui spera di avere le prime aree complete già a maggio. Per seguire le evoluzioni del progetto e per sapere come dare il proprio contributo basta andare su streetfactory.it.

Hair Truck, il parrucchiere ambulante che ha vinto Perlana4Women

Arriva dal Salento e al grido di “mai più un capello fuori posto” ha conquistato la giuria di Perlana4Women, contest organizzato dalla nota marca di detersivi che premia l’imprenditorialità femminile. I 20.000 € in palio sono stati vinti da Francesca Lattante e Michela Pulieri con il progetto Hair Truck, un coiffeur itinerante che almeno nella fase iniziale girerà per tutto il Salento. “Abbiamo pensato di fornire una soluzione per tutti i turisti che dopo aver passato una giornata in spiaggia vogliono uscire la sera senza rinunciare ad avere una bella acconciatura” dice Francesca. Ma Hair Truck ha anche un risvolto sociale: se infatti in estate il target è rappresentato da chi frequenta le spiagge di una delle regioni più gettonate d’Italia, in inverno Hair Truck potrà girare tra i paesini e raggiungere così persone che solitamente non frequentano saloni di bellezza. “La nostra intenzione è anche quella di arrivare negli ospedali per offrire un servizio a chi non può muoversi per motivi di salute”: non sono infatti da sottovalutare i benefici psicologici che si possono avere dall’avere i capelli in ordine nelle persone anziane o che soffrono. Hair Truck non avrebbe visto la luce senza l’apporto di cOFFice Galatone (realtà di cui mi riprometto di parlarvene presto): “Senza di loro – dice Francesca – non avrei saputo di Perlana4Women e inoltre sono state fondamentali nella fase di progettazione e scrittura del progetto”. Adesso si apre la fase operativa e i primi passi da fare riguardano gli aspetti burocratici. In bocca al lupo quindi a Francesca e Michela e non vediamo l’ora di vedere Hair Truck tra le strade del Salento.


Resto al Sud Academy riapre i battenti. Per raccontare il Sud con altri occhi Una scuola digitale per arginare il fenomeno dello spopolamento del Sud

Riapre i battenti la Resto al Sud Academy, l’incubatore di talenti 3.0 che mira a arginare il fenomeno dello spopolamento del Sud. Come l’anno scorso il portale restoalsud.it creerà una vera e propria scuola sull’editoria digitale rivolta a ragazzi che vivono in quartieri disagiati del Sud Italia.

Per accedere all’academy è necessaria una inclinazione per l’innovazione e i social media, un’età compresa tra i 23 e i 29 anni, un titolo di studio universitario e la conoscenza della lingua inglese. I primi a essere ammessi saranno 4 ragazzi che vivono nelle periferie di Bari, Cosenza, Caserta, Palermo e Lampedusa. Il corso sarà interamente gratuito e gli iscritti avranno rimborsi per gli spostamenti e i soggiorni relativi ai workshop. Tutti gli studenti avranno un tablet con connessione a internet che potranno tenere anche dopo la fine dei corsi. Le lezioni si svolgeranno tra gennaio e dicembre 2016 e si prevede un impegno di 15 ore a settimana con un programma personalizzato che ogni studente può definire con il proprio docente-coordinatore.

A dirigere la Resto al Sud Academy è Roberto Zarriello, docente a contratto nel master in New Media dell’Università di Foggia-Lecce, autore di uno dei blog dell’Huffingthon Post e collaboratore de L’Espresso.

La seconda edizione della Resto al Sud Academy è stata presentata la scorsa settimana al TAG di Cosenza. Questa edizione arriva dopo il successo dello scorso anno che ha visto sei ragazzi provenienti da Scampia (Napoli), Tamburi (Taranto), Zen (Palermo), Librino (Catania), Carbonia (Sulcis) e Case post sisma (L’Aquila) raccontare i loro territori attraverso i blog e i video su youtube (sono presenti random su restoalsud.it).

Per partecipare basterà inviare una mail a talenti3.0@restoalsud.it entro il 20 novembre 2015. Per i dettagli sulle modalità su come presentare la propria candidatura consultare la sezione apposita su restoalsudacademy.it.

Medimex 2015: grazie a Spreaker la voce ufficiale potresti essere tu Partecipa al contest e vai in diretta dal salone dell’innovazione musicale

Spreaker sta cercando le tre voci ufficiali del Medimex 2015, il salone dell’innovazione musicale che per la quinta volta si svolge a Bari tra il 29 e il 31 ottobre. Tre giorni di musica dal vivo, incontri, panel, presentazioni, workshop e attività professionali con i protagonisti dell’industria musicale.

Spreaker da la possibilità a tre suoi utenti di raccontare tutto questo. Basta caricare un audio provino di max 20 secondi sul proprio profilo personale inserendo nell’apposito campo l’hashtag #medimex (pena esclusione dal concorso). Una giuria curata da Spreaker valuterà i tre speaker più bravi che dal 29 al 31 ottobre in diretta da Bari daranno vita alla web radio ufficiale dell’evento. C’è tempo fino al 4 ottobre per inviare la propria candidatura. Tutte le info necessarie sono qui.

Il Medimex è promosso da Puglia Sounds e trasformerà i 20.000 mq complessivi del nuovo padiglione della Fiera del Levante di Bari in una vera e propria città della musica. Una città ideale con strade, una piazza, una scuola, un mercato e teatri interamente dedicati alla musica che ospiteranno le attività del salone.

Un grande spazio tematico con oltre 100 stand in cui scoprire le novità del mercato e i più innovativi strumenti e servizi in ambito musicale, 6 sale dedicate ad incontri d’autore, panel, presentazioni e networking e 6 palchi dedicati alla musica dal vivo con un programma di live ancora più ricco che si svolgerà su tre palchi per i concerti serali e su tre palchi attivi per l’intera giornata.

In programma inoltre un’ampia sezione dedicata all’innovazione in ambito musicale con le principali startup e più interessanti makers italiani.

Grazie a Spreaker tre utenti potranno vivere tutto questo e raccontarlo attraverso la radio. Non è fantastico? Cosa aspetti allora? Invia subito la tua candidatura!

DIVERSIEINSIEME: Aied e Cocoon per la diversità di genere Entro il 28 maggio presenta la tua idea su diversieinsieme.it

#DIVERSIEINSIEME è il concorso di idee promosso dall’ormai collaudato duo Aied Roma e Cocoon Project che dopo affrontato temi come la violenza sulle donne e la sessualità consapevole, adesso accendono i riflettori sulla valorizzazione della diversità di genere.
#DIVERSIEINSIEME è stato lanciato il 17 aprile scorso e si rivolge a persone tra i 18 e i 35 anni a cui viene richiesto di realizzare un progetto innovativo che valorizzi la diversità di genere. Il contest – si legge sul comunicato stampa – nasce dalla convinzione che essere consapevoli di chi si è e di chi si può essere, al di là degli stereotipi, permette di non aver paura della diversità, ma di apprezzarla e imparare da questa.

Così fino al 28 maggio c’è la possibilità di accaparrarsi un premio di 10.000 euro (di cui 3 in denaro offerti da Aied e il restante in servizi di consulenza erogati da Cocoon Projects) caricando il proprio progetto su diversieinsieme.it e sottoporlo al giudizio del web. Successivamente verrà sentito il parere del Comitato, così da decretare 5 finalisti che il 13 giugno parteciperanno al pitch contest presso il Grand Hotel de la Minerve di Roma.

 

#DIVERSIEINSIEME arriva dopo il successo di #GIOVANI #LIBERIDIAMARE che ha visto Sara Negrosini e Francesca Mamo del team Love Sex creative Express vincere sugli altri progetti (potete ascoltare l’intervista qui). Un collaborazione, quella tra Aied e Cocoon, che personalmente ammiro perché riesce a coniugare la serietà di problemi sociali reali e la creatività di ragazzi propositivi e volenterosi.

Tutte le altre informazioni sono sul sito diversieinsieme.it e inoltre non dimenticate di ascoltare l’intervista a Claudia Pellicori di Cocoon Project nel podcast di questa settimana.