#3.radiosmu del 4 dicembre #Giovani #Liberidiamare, Love Sex Creative Express e l'acceleratore Fiware

Ne avevo parlato solo nel blog perché aspettavo che i vincitori venissero annunciati per averli come ospiti in studio: mi riferisco al contest #Giovani #Liberidiamare che vi ho raccontato qualche post fa e a cui è dedicata la prima parte della puntata di Start Me Up. Una puntata che si apre quindi con l’intervista a Sara Negrosini e Francesca Mamo le due ideatrici di Love Sex Creative Express. Il progetto adesso verrà seguito da Cocoon Projects per studiarne la fattibilità e la sostenibilità.

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Sara e Francesca di Love Sex Creative Express

È quello che ha spiegato Claudia Pellicori, co-founder di Cocoon e membro del team di #giovani #liberidiamare. Come scrivevo anche l’altra volta il contest nasce dalla collaborazione tra Cocoon e l’Aied Roma, che da sessant’anni è impegnata al fianco di chi sceglie di vivere in maniera libera e consapevole quel che riguarda la propria salute e la propria sessualità.

Seguite l’evoluzione di Love Sex Creative Express tramite liberidiamare.it

Seconda parte della trasmissione è invece dedicata a Fiware, la piattaforma messa su dalla Comunità Europea basata su tecnologia cloud su cui è stato fatto un investimento di 80 milioni di euro destinati a PMI e startup che saranno obbligate a utilizzare questa piattaforma totalmente pubblica, aperta e libera da royalties. Ne parlo cfilfeston il prof. Massimo Villari perché lo scorso 2 dicembre nell’Aula Magna dell’Università di Messina si è tenuto il Convegno dal titolo Acceleratori FIWARE: Smart Cities e le opportunità di finanziamento europeo per Start-Up e PMI (ve ne accennavo qui). Il professore è il responsabile scientifico ICT del progetto europeo frontierCities, uno dei sedici acceleratori di Fiware dedicato alla smart mobilities (qui il testo del bando nel caso foste interessati a partecipare alla call).

Infine faccio un piccolo accenno al FIL fest, festival della felicità interna lorda, di cui potete leggere in maniera più approfondita qui.

Nella foto un momento della Conferenza all’Università di Messina