I Cavalieri Digitali tornano alle basi del marketing digitale

Per la quinta edizione i Cavalieri Digitali hanno deciso di tornare ai fondamentali. E così il 23 e il 24 settembre 2022 a Capo D’Orlando (ME) e nel Metaverso, offriranno una due giorni di formazione pratica sul marketing digitale.

12 tra relatori e relatrici per 2 giornate dedicate al marketing digitale

Sono dodici, scelti tra i maggiori esponenti italiani del mondo della comunicazione digitale che, per due giornate di intensa formazione, condivideranno la loro esperienza e affronteranno sessioni dedicate ai principali temi legati al digital marketing.

Il tema di questa quinta edizione di Cavalieri Digitali è “Back to Basics” e ha l’obiettivo di fornire una formazione pratica a tutti i partecipanti.

Cavalieri Digitali nel metaverso grazie alla collaborazione con Coderblock

Quest’anno l’evento potrà essere seguito anche online grazie alla collaborazione con Coderblock, azienda che porterà Cavalieri Digitali direttamente nel metaverso, garantendo un’esperienza immersiva di networking e apprendimento.

Cavalieri Digitali è un evento ideato e promosso dalla content agency Sintagma, ed è pensato per professionisti, freelance e web agencies che credono nella formazione di alto livello sul digital marketing e vogliono venire in Sicilia per averla.

I dettagli su luoghi, programma e prezzi sono sul sito ufficiale dell’evento.

È di nuovo quel momento dell’anno per pensare a come evolve il mondo del lavoro

È di nuovo quel momento dell’anno in cui vi consigliamo di prendere parte alla discussione sul futuro del lavoro nel modo meno convenzionale possibile.

È infatti tempo di pensare all’Ohana Meetup che quest’anno si svolgerà il 24 e 25 giugno. Dove? Il luogo ancora non c’è: come da tradizione infatti, la sede dell’evento verrà scelta in base alla provenienza degli iscritti.

Cosa è l’Ohana Meetup?

Ohana Meetup 2022 - Copertina

L’Ohana Meetup è un abilitatore dell’ecosistema per l’intera tribù di professionisti, rivoluzionari, agenti del cambiamento, persone appassionate che vogliono far evolvere il mondo (del lavoro)”. Questo è quello che puoi leggere sul sito ufficiale dell’evento.

Per esperienza personale ti posso dire che l’Ohana Meetup è un incontro di due giorni che permette a tutti i partecipanti di discutere in modo totalmente libero e appassionato del futuro del mondo del lavoro.

Se pensi quindi di essere un vero e proprio agente del cambiamento, durante l’Ohana avrai modo di incontrare tanti che come te desiderano e lavorano affinché ciò avvenga. E non ci sono limiti di professioni (essere interessatə all’argomento basta) o di preparazione. Per capire l’atmosfera è necessario esserci, ma dare un’occhiata al video della passata stagione può aiutare.

Come partecipare all’Ohana Meetup?

Oltre alla tradizionale della scelta del luogo in base alla provenienza dei partecipanti, l’Ohana Meetup ha da sempre due tipi di biglietti: uno per chi è sicurə di volerci essere e l’altro per chi ci sta pensando, ma non vuole comunque perdere l’opportunità di partecipare.

  • Biglietto Ohana Party 80€ + IVA

Il biglietto “Ohana Party” ti dà la possibilità di accedere all’intero evento. Occhio che le vendite terminano il 15 maggio 22.

  • Biglietto Ohana Supporter 10€ + IVA

Il ticket “Ohana Supporter” ti consente di supportare l’evento anche se non puoi essere presente. Se però in seguito dovessi liberarti e decidi di partecipare, puoi cambiare il tuo biglietto in uno “Ohana Party” tra il 16 e il 31 maggio 2022.

Ohana Meetup 2022 - Partecipanti ed 21

L’Ohana Meetup è un evento internazionale e si svolgerà in lingua inglese. È promosso da Cocoon Pro, azienda specializzata nell’evoluzione del mondo del lavoro. Uno dei founder, Stelio Verzera, è stato spesso ospite di Start Me Up. 

Se vuoi saperne di più, visita il sito ufficiale dell’evento.

TEDx: una miniguida e un elenco delle edizioni del Sud Italia.

Il TEDx è un’iniziativa creata a livello locale, che ricalca lo spirito del TED: come la manifestazione americana anche i TEDx vanno alla ricerca di quelle “idee che vale la pena diffondere”.

Forse stiamo andando troppo veloce. Ok, facciamo un passo indietro.

Cosa è il TED (senza la “x” finale!!!)

Foto TED talk

foto, via.

Il TED è un acronimo che sta per Technology Entertainment Design (Tecnologia, Intrattenimento e Design). Dietro questa sigla vengono raccolte una serie di conferenze, chiamate anche TED talks, gestite dall’organizzazione privata non-profit statunitense Sapling Foundation.

TED è nato nel febbraio 1984 come evento singolo e dal 1990 si è trasformato in una conferenza annuale. Come è facile intuire, all’inizio gli interventi erano dedicati a tecnologia e design, (è pur sempre un evento che nasce dentro la Silicon Valley). In seguito la manifestazione ha esteso il suo raggio di competenza al mondo scientifico, culturale e accademico.

Durante un evento TED si susseguono una serie di speaker. Ognuno ha un certo periodo di tempo (solitamente ogni intervento dura meno di 20 minuti) per raccontare il proprio progetto relativo a una “idea che vale la pena diffondere”. La struttura dell’intervento e la scenografia in cui l’oratore è inserito seguono delle linee guida specifiche.

Vista l’esclusività degli eventi TED (partecipare tra il pubblico è relativamente costoso) e l’enorme successo che questo format ha registrato nel tempo, gli organizzatori hanno deciso di dare la possibilità a gruppi locali di organizzare degli eventi nel luogo in cui vivono. Questi eventi prendono il nome di TEDx e, ogni anno, se ne svolgono in ogni parte del mondo almeno 3000, come dichiarato sul sito ted.com.

Cosa è il TEDx (con la “x” finale)

tedx sala

foto, via.

I TEDx sono perciò degli eventi organizzati da individui appassionati che vanno alla ricerca di scoperte e ricerche che abbiano avuto un impatto all’interno della propria comunità. I TEDx offrono la possibilità a queste persone di amplificare queste idee e condividerle dal vivo durante un evento specifico e poi online, attraverso la condivisione delle registrazioni delle singole conferenze.

Gli eventi TEDx sono organizzati in modo indipendente sotto una licenza gratuita concessa da TED. Questo significa che questi eventi non sono controllati direttamente da TED, ma gli organizzatori accettano di rispettare il format e ricevono istruzioni precise per quanto riguarda l’allestimento della sala, il modo in cui i relatori dovranno raccontare la propria esperienza e in generale, come gestire l’intera organizzazione dell’evento.

Solitamente i TEDx hanno il limite di 100 persone. Solo chi nel team ha qualcuno che ha partecipato a un evento TED ufficiale ha la possibilità di organizzare un evento con un pubblico superiore a quella cifra.

Chi organizza un TEDx e come vengono scelti gli speaker

Il primo passo di chi decide di organizzare un TEDx è quello di chiedere la licenza attraverso il form online. L’evento nasce per identificarsi come comunità, per questo motivo la richiesta deve essere fatta da una singola persona che rappresenti un gruppo il più possibile eterogeneo. Gli organizzatori si impegnano a lavorare gratuitamente e l’evento dovrà essere sostenuto attraverso sponsor e il denaro ricavato dalla vendita dei biglietti.

In virtù di questo spirito “identitario” il nome dell’evento non prende mai quello della città in cui si svolge, ad eccezione di quegli appuntamenti riservati a più di 100 partecipanti. Le linee guida consigliano di riferirsi a un quartiere o a un elemento che identifica quella comunità proprio per accentuare questo aspetto.

tedx team

foto, via.

Ogni gruppo organizzatore sceglie liberamente i relatori, solitamente lasciandosi guidare da un tema specifico che ogni edizione ha. Le linee guida generali mettono dei paletti sulla scelta degli speaker: sono ad esempio da evitare interventi che pubblicizzano apertamente libri o servizi realizzati dagli oratori, oppure sono vietati tutti quegli argomenti che le linee guida identificano come “bad science”; quelle ricerche cioè non supportate da dati scientifici, o da dati poco trasparenti.
Il tutto è demandato alla sensibilità degli organizzatori locali che devono tenere a mente che lo spirito di un evento TEDx è quello di stimolare il dibattito e spingere a pensare fuori dagli schemi, non mettere persone l’una contro le altre.

Come si scrive e si pronuncia TEDx

TEDx si scrive con le prime tre lettere maiuscole e la “x” minuscola (sarebbe da mettere in apice). A questa sigla segue il nome del posto in cui l’evento è organizzato che si scrive tutto attaccato, ad esempio TEDxCapoPeloro o TEDXGiardinodellaMinerva.
La “x” può essere pronunciata in italiano “ics” o in inglese “ex”. A voi la scelta.

Cosa si fa durante un TEDx e perché si dovrebbe partecipare almeno una volta nella vita

Chi decide di partecipare a un evento TEDx dovrà perciò aspettarsi degli interventi dal vivo (senza la possibilità di poter rivolgere domande agli oratori) e tra un intervento e l’altro avrà la possibilità di vedere anche video di interventi passati, selezionati dall’archivio TED (è tutto materiale che viene rilasciato in Creative Commons). Gli interventi sono spesso intervallati anche da coffee-break in cui è possibile confrontarsi con i presenti e i relatori stessi.
In generale, è un’esperienza che consigliamo a chiunque stia leggendo questo articolo. Una scusa per sapere cosa si muove nel territorio in cui si vive e fare nuove conoscenze.

Quali e quanti sono i TEDx al Sud Italia

Ogni TEDx è frutto di organizzazioni locali e le licenze vengono concesse di anno in anno. Pertanto è possibile che qualche edizione locale non sia più attiva. In questo elenco, trovate i TEDx citati sul sito ufficiale ted.com. Ne manca qualcuno? Fatecelo sapere!

La mappa dei tedx al Sud Italia

Molise

Campania

Basilicata

Puglia

Calabria

Sicilia

Sardegna

Foto di copertina, via.

Cinque eventi al Sud Italia nel segno della ripartenza

In questi giorni di riapertura abbiamo sentito spesso il mantra della “ripartenza”. Si dice un po’ dappertutto che questi sono i giorni in cui “si riparte”. Riparte l’Italia, ripartiamo noi, e così via. Per ripartire davvero abbiamo selezionato cinque eventi che sono promossi da enti che conosciamo bene. Sono summer school, design jam e manifestazioni in cui è possibile formarsi, imparare, confrontarsi e mettere in piedi progetti che possano aiutarci a immaginare il mondo dopo (o con) il Covid19. Tutti nel senso della ripartenza, è ovvio!

Utopie Situate – Design Jam

8/10 luglio – online

Utopie Situate - Cinque eventi al Sud Italia nel segno della ripartenzaUtopie Situate – Design Jam è la maratona che si svolgerà sia on che offline (a Napoli) e che ruota su concetti come Rigenerazione urbana, quotidianità e relazioni, ecosostenibilità, cultura e intrattenimento, istruzione e formazione.
L’evento è costruito su cinque quesiti posti dai quattro parchi che supportano la Jam. Ogni partner mette in palio residenze di una settimana. L’obiettivo finale è permettere ai team vincitori di realizzare ciò che è stato pensato durante i tre giorni di luglio.
Utopie Situate – Design Jam è ideata e prodotta da Pessoa Luna Park e organizzata in collaborazione con Scostumat* e il DiARC (Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II). In più vede la collaborazione di

Tutte le info sono su utopiesituate.it.

Campdigrano

12/18 luglio – Caselle In Pittari (SA)

Campdigrano - Cinque eventi al Sud Italia nel segno della ripartenza

Anche quest’anno i giorni che precedono il Palio del Grano saranno accompagnati dal Camp di Grano. A Caselle in Pittari nel cuore del Parco Nazionale del Cilento ci si prepara a vivere una settimana di vita rurale. Insieme agli antichi contadini cilentani si potrà imparare l’arte delle mietitura tradizionale e di tutti i processi di lavorazione del grano. Sono numerosi i partner coinvolti nell’edizione di quest’anno di Campdigrano che come sempre rappresenta un tuffo nella vita rurale senza però quella vena nostalgica che contraddistingue questo tipo di eventi.

Per saperne di più paliodelgrano.it.

JazzInn 2021

26/31 luglio – Pietrelcina (BN)

JazzInn e JazzOut 21 - Cinque eventi al Sud Italia nel segno della ripartenza

Si intitola Butterfly effect l’edizione di JazzInn di quest’anno. Un evento che abbiamo spesso raccontato e che quest’anno rinnova il proprio appuntamento tra il 26 e il 31 luglio a Pietrelcina (BN). Il format rimane lo stesso: appuntamenti in formato “slow dating” in cui si ha la possibilità di presentare delle sfide all’interno di tavoli condivisi. Questi diventano occasioni di confronto e future collaborazioni.

Mentre scriviamo è aperta la call per i case giver, cioè le persone/enti che vogliono proporre un tema da affrontare durante i giorni dell’evento.

Inoltre quest’anno, si svolge per la prima volta Jazz’Out, un contest dedicato a chi ha tra i 18 e 29 anni a cui si chiede come sarà il borgo del futuro.

Maggiori informazioni sui singoli contest: fondazioneampioraggio.it/jazz-out-2021-bando-delle-call.

Abitare le distanze – Summer School di Rena

2/5 settembre – Matera.

Rena Summer School 21 - Cinque eventi al Sud Italia nel segno della ripartenza

Mai come nell’anno passato abbiamo sperimentato il concetto di distanza. L’undicesima edizione della scuola promossa dall’associazione Rena vuole capire come abitare questi spazi nella convinzione che solo da lì è possibile ripartire. Si parlerà di lavoro, informazione e diversità insieme a ospiti di rilievo e in specifici momenti di confronto. Al momento è possibile inviare la propria candidatura per partecipare.

Tutte le informazioni sono su progetto-rena.it/summer-school-2021.

Countless Futures – Intensive School

9/18 settembre – Favara (AG)

Countless Cities Summer School - Cinque eventi al Sud Italia nel segno della ripartenza

Countless Cities è la biennale delle città del mondo promossa da FARM Cultural Park. Oltre ai padiglioni (aperti quest’anno fino al 16 gennaio 2022) la manifestazione prevede due summer school sul clima e le possibili soluzioni dettate dagli obiettivi di sostenibilità promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. Sono due appuntamenti “Countless Futures – People will live here” e “Countless Futures -Design for climate action” rivolti a professionisti e designer e dedicati alla progettazione e al design. Le due scuole sono promosse da Push e Glocal Impact Network.

Maggiori informazioni su countlessfutures.wepush.org.

Foto di copertina di Brian Matangelo via Unsplash.

I Cavalieri Digitali quest’anno ti aspettano intorno alla loro tavola rotonda

È una vera e propria tavola rotonda quella che il 16 e il 17 ottobre verrà allestita per chi vorrà saperne di più sul marketing digitale. Una tavola accessibile anche da remoto per chi, in quei giorni non potrà raggiungere la “compagnia” a Capo d’Orlando, in provincia di Messina. Ad organizzarla sono i Cavalieri Digitali e sia che tu voglia farne parte da remoto o in presenza Start Me Up ti dà la possibilità di partecipare a un prezzo scontato.

Accesso alle competenze digitali a due passi dal mare

Il gergo medioevale è d’obbligo, lo usiamo ormai da tre anni, da quando cioè ha preso vita Cavalieri Digitali, l’iniziativa che vuole garantire l’accesso alle competenze digitali di qualità ai professionisti del Sud Italia senza obbligarli a viaggi lontani. E a due passi dal mare, visto che si svolge a Capo d’Orlando, stupenda cittadina sulla costa tirrenica a metà tra Messina e Palermo. L’edizione di quest’anno sarà una tavola rotonda, uno spazio di 100 posti che gli iscritti condivideranno con i Gran Maestri di questa terza edizione. Niente palco quindi, ma una formazione “alla pari” con tanto di esercitazioni pratiche. La tavola rotonda ti permetterà tra una lezione e l’altra di parlare e confrontarti con i formatori e il resto dei partecipanti su casi studio reali.

I temi di questa terza edizione spazieranno da lead generation, UX writing e neuromarketing con un occhio all’uso di strumenti come Google Ads e Linkedin. Qui tutti i nomi dei Gran Maestri e gli argomenti di questa terza edizione. In più, tutti i partecipanti alla tavola rotonda accederanno ai contenuti online sia gratuiti che a pagamento che i Cavalieri Digitali hanno prodotto nei mesi scorsi.

Start Me Up ti fa sedere alla Tavola Rotonda a prezzo scontato

L’ingresso alla tavola rotonda dei Cavalieri Digitali è riservato a solo 100 persone ed è a pagamento. Il prezzo finale dell’evento è di 190€ ma chi segue Start Me Up potrà accedere all’evento a soli 99€. Come? Basta mandare una mail e farne esplicita richiesta.

Richiedi il tuo codice sconto adesso

Cavalieri Digitali è un progetto nato tre anni fa da Anna Rachele Caporlingua e Federico Rinoldo dell’agenzia Sintagma. Un evento che seguiamo con affetto dalla prima edizione e che siamo felici di supportare e promuovere. Nel tempo Cavalieri Digitali è cresciuto nei temi e in prestigio, mantenendo inalterato l’obiettivo di portare con serietà le competenze pratiche e specifiche di marketing digitale al Sud Italia. È cresciuto nonostante gli organizzatori ci tengano a sottolineare che il loro è l’evento più piccolo e intenso del Sud Italia. Per questo devi garantirti il tuo posto alla tavola rotonda oggi stesso.

Jazz’Inn 2019 Pietrelcina: lo speciale in tre podcast di Start Me Up

Dal 28 al 31 luglio 2019 siamo stati a Pietrelcina in provincia di Benevento per raccontarvi uno degli eventi più interessanti tra quelli dedicati all’innovazione in tutto il panorama italiano.

Ci riferiamo a Jazz’Inn, il festival nato ormai 3 anni fa proprio in provincia di Benevento come ancora di salvezza per “Jazz sotto le stelle”, storica rassegna di musica jazz che si svolge da tempo nel paesino di S.Pio. Per chi non ricordasse la storia può ascoltarla nel podcast che abbiamo pubblicato un anno fa circa (ci arrivate cliccando sull’immagine che trovate di seguito).

Jazz e innovazione: concerti

Clicca sull’immagine per ascoltare il podcast “Jazz e innovazione per una storia che vale la pena raccontare”

Jazz’Inn 2019: un format “costruttivo”

I tavoli di lavoro di Jazz'Inn rappresentano la vera innovazioneIl modello di Jazz’Inn è quanto di più semplice ci possa essere: nei giorni precedenti l’evento si chiede a aziende, startup o semplici appassionati di proporre un tema e/o un problema di cui discutere. Queste richieste diventano tavoli di lavoro a cui i partecipanti decidono di iscriversi. Nel giro di due sessioni da un’ora ciascuno i partecipanti ai tavoli cercano – ognuno con il proprio punto di vista – una possibile soluzione al problema proposto. La formula funziona principalmente perché spesso al tavolo siedono persone con competenze ed esperienze diverse: le restituzioni dei vari tavoli (che avvengono alla fine di ogni giornata) rilevano il livello di creatività e di confronto che i partecipanti sperimentano in modo costruttivo. Non è infatti un modo di dire che il vero lavoro per chi partecipa a Jazz’Inn inizi proprio alla fine dell’evento. Seppur la manifestazione sia al terzo anno, si sono già registrati casi di progetti nati tra i tavoli di lavoro di Jazz’Inn, per non contare le collaborazioni nate dalla semplice connessione delle persone.

Il modello slow dell’innovazione di Ampioraggio

Il punto di forza di Ampioraggio, la fondazione che organizza Jazz’Inn è il modello slow legato al mondo dell’innovazione. Sembra un paradosso, in realtà la scelta è motivata e vincente. Motivata perché parlare di lavoro e nuovi progetti tra un bicchiere di vino e un concerto jazz è sicuramente più piacevole. Vincente perché nel corso degli anni Jazz’Inn è cresciuto in quantità e qualità. Per la prima volta quest’anno il format è stato replicato a Lagueglia, in Liguria ottenendo un buon riscontro. Inoltre, l’edizione 2019 di Pietrelcina ha potuto contare – tra gli altri – sul sostegno di Invitalia e Azimut.

Lo speciale di Start Me Up dedicato a Jazz’Inn: un racconto corale

Nel corso di Jazz’Inn Start Me Up ha pubblicato tre podcast speciali raccogliendo le voci dei protagonisti che hanno preso parte all’evento. Li abbiamo pubblicati direttamente dal posto, uno al giorno. Per comodità mettiamo il link alla fine di questo articolo: vi basterà cliccare sull’immagine per ascoltare il podcast.

Jazzinn al via con l’Invitalia day – podcast #01

È stata ridefinita Invitalia Day la prima giornata di Jazzinn 2019 che si è svolta sul Sannio Express e a Pietrelcina presso la sede di CFP RICERCHE INNOVAZIONE SRL. Si parla di Invitalia Day perché Invitalia oggi ha avuto modo di presentare alcune idee di impresa nate grazie alle misure promosse da questo ente. Ma… Leggi tutto

player podcast speciale 1

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L’innovazione di Jazz’Inn passa tra i tavoli di lavoro – podcast #02

Secondo podcast speciale dedicato a Jazz’Inn 2019 di Pietrelcina. In poco più di trenta minuti ripercorriamo insieme il secondo giorno dell’evento, il primo in cui erano previsti i tavoli di lavoro. Ci aiuta a farlo il primo ospite di questo podcast, Anna Elisa Fersini della Fondazione Ampioraggio a cui abbiamo chiesto un bilancio di questa… Leggi tutto

il player del secondo podcast speciale su jazzinn

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Contaminazione e entusiasmo la ricetta di Jazz’inn – podcast #03

Non ci sono parole migliori per descrivere la seconda giornata dell’edizione 2019 di Jazz’Inn: contaminazione e entusiasmo. Proviamo a raccontarvelo – nonostante la stanchezza – anche in questo terzo speciale che dedichiamo a questo evento e che ci porta inevitabilmente a fare anche un bilancio dell’intera edizione. Come negli altri due speciali poi, cerchiamo di… Leggi tutto

Il player del terzo podcast speciale dedicato a jazzinn

Le interviste video

Nel corso dell’evento abbiamo anche realizzato delle brevi interviste video ad alcuni dei protagonisti di JazzInn 2019 – Pietrelcina. I video sono stati pubblicati nel canale ufficiale di Fondazione Ampioraggio e sono stati realizzati grazie alla preziosa collaborazione di Diamante Content.

Italian Master Startup Award nel segno della sostenibilità e dell’innovazione

L’appuntamento è per venerdì 17 maggio all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Qui si svolgerà il 13° Italian Master Startup Award (IMSA) che vedrà quindici startup contendersi il premio istituito dall’Associazione PNICube per le aziende nate dalla ricerca accademica che hanno dimostrato le migliori performance sul mercato.
Un premio – si legge nel comunicato stampa – che si muove nel segno della sostenibilità e dell’innovazione in un anno che ha registrato una crescita di investimenti – sono stati oltre 520 i milioni di euro raccolti dalle startup italiane nel 2018 (+384% rispetto al 2017) – ma che purtroppo ha visto poche exit e poche partnership strategiche con le grandi imprese. L’intento di questo 13° Italian Master Startup Award (IMSA) è proprio promuovere la sostenibilità di impresa e la contaminazione tra investitori, istituzioni italiane ed estere, startup e spinoff.

Ascolta l’intervista a T4i, la startup vincitrice dell’IMSA 2018

Tante le novità in programma

La tredicesima edizione dell’Italian Master Startup Award è come sempre promosso da PNICube che quest’anno è stato supportato dall’Ateneo di “Tor Vergata” che ha portato qualche novità al format per come lo conosciamo. A partire dal potenziamento dell’Expo, in cui sarà possibile conoscere da vicino non solo le startup in gara, ma anche i migliori progetti di impresa innovativa dell’ultima StartCup Lazio, e dall’istituzione di una sessione specifica di incontri one-to-one con gli investitori nel primo pomeriggio. Spazio poi alla cerimonia di premiazione che come sempre sarà anticipata da una tavola rotonda sul tema “Sostenibilità, Innovazione e Startup” e dalla sfida tra le 15 finaliste che, in brevi pitch, illustreranno percorso fatto e obiettivi futuri. A giudicarli una Giuria composta da operatori di fondi di investimento, specialisti di early-stage financing e manager d’impresa.

 

Ascolta lo speciale dell’edizione 2017 dell’IMSA

Le startup finaliste concorreranno anche per i Premi Speciali

Le startup finaliste che, lo ricordiamo, sono quindici e sono elencate nel sito ufficiale dell’IMSA, si contenderanno il premio principale IMSA e i seguenti Premi Speciali:

  • Laudato Si’, menzione speciale istituita dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede;
  • Young Enterprise Initiative, assegnato dall’Ambasciata di Francia in Italia;
  • Bright Future Ideas Award, promosso dal Department for International Trade dell’Ambasciata del Regno Unito e Consolato Britannico in Italia, congiuntamente a Smau;
  • LVenture-Peekaboo, offerto dall’omonimo fondo di capitali di rischio per lo sviluppo di imprese innovative e dall’Associazione di innovatori Peekaboo;
  • Expanding in China, assegnato da Gianluca Fabbri, Cluster Manager Open City Smart Lab;

I quindici finalisti potranno inoltre accedere con una modalità agevolata alla piattaforma di equity crowdfunding Mamacrowd e al network di piccoli investitori di SiamoSoci con l’obiettivo di raccogliere i capitali necessari al consolidamento sul mercato.

L’ IMSA 2019 è organizzato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, per il tramite del CTiF (Center for Teleinfrastructure) sede operativa della StartCup Lazio e con la collaborazione della Fondazione Inuit e del main partner Almaviva.

Speciale CreativeMornings Italia

Speciale in due podcast che Start Me Up dedica a CreativeMornings Italia. Attraverso le voci di chi ogni mese organizza un evento legato a questo format cerchiamo di capire cosa è CreativeMornings e come viene declinato in Italia. Nel primo podcast cerchiamo di capire come CreativeMornings arriva in Italia, quali sono gli effetti sulla città e sul team organizzatore e quali sono le difficoltà e le cose belle che l’organizzazione di un evento simile comporta.

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Nel secondo invece esploriamo gli aspetti più pratici che stanno dietro l’organizzazione di un CreativeMornings: non solo colazioni, ma come scegliere gli ospiti, come far crescere la community e tanto altro!

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Lo facciamo ascoltando le voci di:

Cosa è CreativeMornings?

CreativeMornings è una serie mensile di colazioni-lezioni per la comunità creativa. Sono degli eventi gratuiti composti da un talk di 20 minuti e una colazione. Il format è stato creato nel 2008 da Tina Roth Eisenberg, anche nota come Swissmiss, con l’obiettivo di creare un evento più accessibile e continuo per la comunità di creativi di New York. Da allora questo format si è diffuso in tutto il mondo e in Italia è a Milano, Torino, Roma, Palermo, Firenze e Ancona.

Perché questo speciale?

Lo speciale CreativeMornings Italia (o per gli addetti, “specialone”) nasce per dare il via alla partnership che Start Me Up ha sancito con CreativieMorings Palermo. Da aprile 2019 almeno un podcast al mese sarà dedicato a uno speaker di CreativieMorings Palermo. Il team palermitano collaborerà con noi dandoci una mano con la realizzazione delle grafiche e di alcuni testi. Un modo per dare un ulteriore forza alla community palermitana di CreativieMorings e a quella che segue Start Me Up.

Le citazioni degli ospiti

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foto di copertina, via.

FaRo, Fabbrica di saperi a Rosarno: finalmente ci siamo!

Sabato 20 ottobre alle ore 17 FaRo – Fabbrica dei Saperi a Rosarno (RC) apre ufficialmente! Dopo un anno di lavori il centro apre le sue porte ai cittadini, alle idee, alla manualità e alla voglia di stare insieme: lo scopo è dar vita ad un nuovo centro culturale in Calabria. E noi non possiamo che esserne felici!

Cosa è Faro – Fabbrica di saperi a Rosarno

Faro è uno dei progetti vincitori del bando Culturability del 2017. L’obiettivo era riattivare e trasformare la Mediateca “Foberti” di Rosarno da luogo di semplice consultazione di libri a centro di formazione, produzione e accesso alla cultura e all’informazione, offrendo servizi utili e nuovi per la cittadinanza. Poco meno di un anno fa Start Me Up aveva intervistato Erica Astolfi e Ettore Guerriero, due membri del team che hanno lavorato al progetto. Avevano da poco festeggiato l’inizio dei lavori che li ha visti impegnati per tutto l’anno e che si concluderanno questo sabato.

Faro - fabbrica dei saperi player

Il programma dell’inaugurazione di FaRo

Il programma di FaRo - fabbrica dei saperi a RosarnoQuesto sabato la festa di inaugurazione partirà alle ore 10 del mattino con “Che futuro FaRei?”:  un grande foglio bianco verrà messo a disposizione dei cittadini più piccoli che saranno liberi di colorare e immaginare la città dei propri desideri. Alle 16 ci sarà poi l’esibizione della Banda giovanile di Laureana di Borrello che animerà le vie cittadine e alle 17, infine, l’apertura ufficiale del centro FaRo, alla presenza delle istituzioni e delle autorità.

Per seguire le attività e restare in contatto con FaRo – Fabbrica di Saperi a Rosarno facebook.com/FaroRosarno.

Foto di copertina: un’immagine della festa del 6 novembre 2017, via.

Pronti a imparare i segreti dei cavalieri digitali?

Non poteva che fare riferimento alla poetica cavalleresca l’evento dedicato al digital marketing che si svolgerà il 12 e il 13 ottobre a Capo d’Orlando, in provincia di Messina. Capo d’Orlando, magnifico centro tirrenico posto tra i monti Nebrodi e le isole Eolie, deve infatti il suo nome a una presunta sosta del paladino Orlando nel suo viaggio verso la Terra santa. Ma se allora bastò il passaggio di un solo cavaliere chissà cosa accadrà a ottobre quando otto maestri offriranno 16 ore di lezione ai primi 100 aspiranti cavalieri che acquisteranno il biglietto.

Gli otto maestri di Cavalieri Digitali

Arrivano tutti dal mondo digitale – manco a dirlo – i sette maestri che sono stati chiamati a raccontare la loro esperienza e condividere con i presenti le loro conoscenze in ambito digitale. Le competenze vanno dalla narrazione in podcast dell’innovazione al sud Italia (raccontata indovinate da chi?) al copywriter, passando per il marketing digitale vero e proprio. Il tutto con un occhio al social media management che non guasta mai. Parliamo solo di sette cavalieri e non di otto perché l’ultimo non è stato ancora annunciato.

Come acquistare il proprio biglietto

Cavalieri Digitali è pensato per “sole” 100 persone. Il biglietto comprende l’ingresso all’evento per entrambi i giorni, i pranzi con i maestri e un buono sconto su un titolo a scelta della collana Professioni Digitali di FrancoAngeli Editore, partner dell’evento. Tutte le informazioni sono su cavalieridigitali.com. Pronti a imparare i segreti dei cavalieri digitali?

Foto di James Pond, via Unsplash