Il design tra i dati e le parole ma sempre per le persone

“UX/IA design: tra dati e parole” è l’evento che porterà domani, 6 ottobre, alle ore 18 da Innesta, l’incubatore e spazio di coworking di Messina, Yvonne Bindi e Carlo Frinolli.

I due, aiutati da Mauro Curcuruto e Francesco Stagno D’Alcontres nelle vesti di moderatori, parleranno di come, in un mondo caratterizzato da continui mutamenti dovuti all’avvento di internet e delle nuove tecnologie, lo Human-Centered Design riesca a creare soluzioni che aggiungano valore alla vita delle persone. Un modo per far comprendere che questo approccio, caratterizzato dall’analisi di bisogni, aspettative e modalità di interazione dell’utente, permette di migliorare la progettazione di prodotti, servizi, interfacce e spazi.

Per questo motivo “UX/IA design: tra dati e parole” si rivolge a studenti, startupper, imprenditori e a tutte le figure professionali che ruotano attorno al mondo della comunicazione, del design, del business e più in generale del digital. I partecipanti potranno così avere una visione d’insieme più chiara del mutamento in atto e migliorare le relazioni sia all’interno del proprio ambiente di lavoro che nel rapporto coi committenti.

I due relatori di "Ux/Ui design tra dati e parole" Yvonne Bindi e Carlo Frinolli

I due relatori di “Ux/IA design tra dati e parole” Yvonne Bindi e Carlo Frinolli

“UX/IA design: tra dati e parole” è organizzato da Startup Messina, in collaborazione con Innesta, Smartwork, Idib Group, UX Book Club – MessinaNois3.

L’incontro fa parte del WUD Tour, il percorso di appuntamenti che precedono il World Usability Day, in programma per il 9 novembre 2017 a Roma. Messina rientra quindi, come Bari e Perugia, tra le tappe che l’organizzazione di WUDRome ha scelto per accrescere la propria community in tutta Italia.

L’accesso a “UX/IA design: tra dati e parole” è gratuito ma è necessario registrarsi attraverso la piattaforma eventbrite.

Oppure guarda il video


foto, via.

Siracusa ospita l’innovazione siciliana City Innovation Barcamp come nuova metodologia di scambio e incontro



L’innovazione siciliana si da appuntamento a Siracusa per il City Innovation Barcamp in programma il 25 novembre nella Galleria Civica Montevergini di Ortigia. È una iniziativa dell’Amministrazione Comunale che, come dice l’assessore all’innovazione del Comune di Siracusa Valeria Troia ha voluto far incontrare tutti gli attori del panorama imprenditoriale siciliano per fare il punto sull’ecosistema siciliano e proporre nuovi metodi di dialogo e incontro. A Siracusa ci saranno le imprese, gli incubatori, le università e naturalmente le startup.

Alcune avranno la possibilità di partecipare a un contest che permetterà loro di accedere a mentorship e incubazione da parte delle aziende presenti. Le candidature sono aperte fino al 24 novembre: basterà mandare una mail a siracusacityinnovation@gmail.com descrivendo il proprio progetto.

L’ingresso a City Innovation Barcamp è gratuito: basta registrarsi una volta arrivati sul posto oppure su eventbrite.

Se la Street Art incontra la realtà aumentata, l’immaginazione è pubblica

push workshop immagine pubblicaSin da Borgo Vecchio Factory Push si è interessata alla Street Art. Torna a farlo a inizio dicembre con il workshop di immaginazione pubblica. Nel primo fine settimana di dicembre si potrà scoprire la bellezza della Street Art palermitana con la possibilità di arricchire questo linguaggio attraverso la realtà aumentata. Lo scopo è aumentare la consapevolezza di questo linguaggio per impadronirsi ancora di più di questi luoghi e quindi migliorarli. Ne parlo con Mauro Filippi di Push che sottolinea nell’intervista che potete ascoltare in questo ottavo podcast di Start Me Up, quanto l’interesse del gruppo palermitano nei confronti dei graffiti sia dettato non tanto da fattori estetici, bensì dalla possibilità di considerarlo una chiave di lettura degli spazi urbani.
Il workshop è aperto a tutti, è gratuito, ma ci sarà una selezione: solo chi si mostrerà fortemente motivato potrà entrare a far parte dei 20 partecipanti. Tutte le informazioni sono sul sito di Push.

Overworld conquista il primo posto allo Startup Weekend Messina

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Se in questo podcast avete notato un mio abbassamento di voce sappiate che è tutta colpa di Startup Weekend Messina. Lo specifico per scusarmi, ma soprattutto perché c’è un collegamento con il terzo ospite di questa puntata. Lui è Claudio Branca, team leader di Overworld, progetto che ha vinto l’edizione 2016 della maratona imprenditoriale messinese. Overworld vuole spostare il concetto di laser game al mondo virtuale e a quello della realtà aumentata, creando dei luoghi in cui le persone possano giocare e vivere una reale esperienza totalmente immersiva. L’idea è venuta a Claudio insieme al fratello Marco e durante lo startup weekend i due hanno coinvolto Pietro Di Chio, Andrea Migliarditi e Jacopo Gargiulo, completando il team almeno in questa prima fase. L’intervista che sentite nel programma è tratta da Audaci Buddaci, format a cura di Startup Messina, che va in onda tutti i lunedì tra le 21 e le 23 su radiostreet.it.

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Le citazioni degli ospiti

#25.radiosmu Riccio di Unicredit:«Puntiamo sulla formazione per far crescere le startup del Sud Italia» È quello che fa Unicredit con gli incontri che sta organizzando in giro per l'Italia. Inoltre parliamo di Mulini social e Sharing School

Lunedì 29 febbraio sono stato a Reggio Calabria in occasione del Workshop L’idea imprenditoriale, organizzato dallo Sportello ImprediReggio Calabria, gestito come certamente saprete dall’inossidabile Angelo Marra presidente di Confindustria Giovani – Reggio Calabria. Il pomeriggio – che si è svolto nella sede reggina di Confindustria – era una delle tappe del ciclo di presentazioni di Unicredit Start Lab, bando promosso dal gruppo bancario che intende raccogliere le migliori idee di business nell’ambito del LifeScience, ICT/Web/Digital, CleanTech e Innovative Made in Italy. Lo spiega ai microfoni di Start Me Up Antonio Riccio, stakehoder and territorial development manager di Unicredit:«È una piattaforma continuativa perché chi si è iscritto lo scorso anno e non è riuscito a ottenere il finanziamento può migliorare la propria idea e riprovarci quest’anno – spiega. Questo non significa che chi ci voglia provare per la prima volta non possa farlo». A Start Me Up abbiamo già parlato di Unicredit Start Lab: qualche mese fa abbiamo presentato infatti Bulbixin, startup calabrese che è entrata nel programma Unicredit e che rappresenta uno dei pochi casi positivi nel Sud Italia. «C’è un problema di qualità – continua Riccio – infatti le idee del Sud Italia che sono riuscite a entrare nel programma di Unicredit sono solo due al momento. Per questo motivo abbiamo pensato a dei momenti formativi come quello di Reggio Calabria per poter aiutare ulteriormente quanti fossero interessati a preparare al meglio la propria candidatura».
Il termine ultimo per presentare la propria idea imprenditoriale a Unicredit Start Lab è il 30 aprile e potete trovare tutte le informazioni su unicreditstartlab.eu.

In Calabria il mulino a pietra si finanzia con il crowdfunding

grano

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Forse ne avete già sentito parlare perché la notizia sta veramente facendo il giro di tutti i giornali ed essendo una storia che arriva dal centro della Calabria – per essere precisi, San Floro (CZ) – non potevo non raccontarla. Mi riferisco a Mulinum, il progetto portato avanti da Stefano Caccavari che attraverso il crowdfunding sta recuperando il più antico mulino a pietra naturale della Calabria per inserirlo in un ciclo produttivo di prodotti da forno. Il Sole 24 ore lo ha già definito il primo mulino social e la raccolta è in dirittura d’arrivo «Siamo all’80% della somma prevista» dice Stefano a Start Me Up. Quello di San Floro non è un mulino qualunque in quanto è uno dei pochi rimasti a pietra naturale. Al di là dell’evidente valore storico c’è anche un vantaggio dal punto di vista produttivo perché la macinatura ottenuta da questo tipo di pietra è unica e difficilmente replicabile. Inoltre anche il grano che si intende macinare presenta delle qualità nutritive particolari «Come il resto della Calabria anche a San Floro cresce un tipo di grano ricco di fibre e povero di glutine rispetto ai cosiddetti grani moderni». Stefano non è nuovo a simili iniziative: quando San Floro ha rischiato di diventare la più grande discarica d’Europa ha dato vita a orto di famiglia: «Siamo ripartiti dalla terra per dire che il nostro territorio è a vocazione agricola e non a vocazione di rifiuti industriali e pericolosi». E infatti oggi chi vive nei pressi di Catanzaro può comprare a km zero frutta e verdura coltivati senza concimi chimici. Anche se manca poco c’è ancora modo per contribuire alla realizzazione del mulino. Per farlo si può contattare Stefano sul suo profilo facebook oppure andare su mulinosanfloro.it e fare una donazione libera o acquistare in anticipo il kit farina bio.

Partita la seconda edizione della Sharing School a Casa Netural

sharing-school_MateraDopo circa un anno torno a sentire Andrea Paoletti di Casa Netural, che in Basilicata offre uno spazio dedicato al coworking e al co-living. Uno dei servizi offerti è l’incubatore di sogni, un pacchetto che permette a chi ha un’idea di metterla in pratica attraverso mentoring e assistenza. In quest’ottica assume più valore la collaborazione con materahub (già sentiti anche loro, in questo podcast) che permetterà a chi frequenta Casa Natural di poter usufruire di ulteriori servizi. Con Andrea si parla anche della seconda edizione della Sharing School, pensata per progettisti e operatori pubblici che vogliono approfondire le tematiche dell’economia collaborativa. Spazio verrà dato anche alla legge che in questi giorni si sta discutendo e che mira a normare tutti i servizi che rientrano nella sharing economy «Il programma è molto vasto – dice Andrea a Start Me Up – ma l’apporto di docenti come Christian Iaione, Guido Smorto o Paolo Venturi di AICCON aiuterà i partecipanti a definire meglio gli aspetti centrali di questa bozza di legge». La scuola si svolgerà tra il 27 aprile e l’1 maggio 2016 e c’è tempo per mandare la propria candidatura fino al 30 marzo ore 23.59. Tra tutte le domande pervenute sarà data priorità a 35 partecipanti, di cui 5 “portatori” di progetti collaborativi, coerenti con il programma, da studiare e implementare insieme durante i giorni della Sharig School. Trovate tutte le informazioni su sharingschool.it.

Nell’immagine di copertina un momento del workshop L’idea imprenditoriale, via