La Best Nine di Start Me Up: i 9 podcast più ascoltati del 2020.

In questi giorni ti sarai accorto che su Instagram fioccano i Best Nine: ogni account raccoglie in un unico post le immagini che hanno raccolto più like nel corso del 2020. Io non ti spiegherò come farlo, mica sono Aranzulla.

Qui a Start Me Up invece forzo un po’ la mano e ti propongo i nove podcast più ascoltati del 2020 di Start Me Up. Come ogni classifica che si rispetti, si parte dall’ultimo posto per scoprire alla fine il podio.

(Per ascoltare i singoli podcast basta cliccare sull’immagine che accompagna ciascuna descrizione).

9. Emanuele Quintarelli

Fallisci meglio con Emanuele Quintarelli

Emanuele Quintarelli ha deciso di lasciare il proprio lavoro dopo vent’anni di carriera. Una carriera che gli ha dato tante soddisfazioni e che lo aveva portato a occuparsi a vari livelli di digital transformation. Con il tempo però Emanuele si era reso conto che avere il guadagno come unica prospettiva lavorativa non aveva più senso per lui. Nel suo quotidiano, contavano sempre di più infatti l’ambiente in cui la società viveva e il rispetto verso le persone, i clienti e i dipendenti.

Dopo alcuni tentativi di cambiare le cose “dall’interno” Emanuele ha capito che l’unica cosa da fare era mollare gli ormeggi e partire per un nuovo viaggio. Il podcast racconta questo processo.

8. L’impegno di Libera a Foggia

manifestazione di Foggia gennaio 2020

È il podcast che ha aperto il 2020 di Start Me Up ed è stato pubblicato subito dopo #Foggialiberafoggia. La manifestazione organizzata da Libera come risposta a quel fenomeno mafioso identificato nei primi tempi come “semplici” faide clandestine. Libera però ha tenuto alta l’attenzione su ciò che accadeva nel capoluogo pugliese e anche grazie all’opera di sensibilizzazione portata avanti dall’associazione di Don Ciotti questi crimini hanno iniziato a guadagnare la giusta attenzione da parte dei media e della società civile.

Ce lo ha raccontato a inizio anno Daniela Marcone, foggiana e vicepresidente nazionale di Libera, protagonista di questo podcast.

7. Il potenziale dove mancano le infrastrutture

Il potenziale necessario per permettere alle idee di venir fuori

Un podcast dalla prospettiva anomala per Start Me Up: evidentemente ciò non ha turbato gli ascoltatori, visto il numero di ascolti. Sì, perché in questo podcast non si parla di un progetto particolare del Sud Italia, ma di creazione di valore in zone povere di infrastrutture e ricche di potenziale.

Il protagonista è Eythor Jonsson, docente presso la Copenhagen Business School ed esperto di innovazione. Eythor durante la sua carriera ha accompagnato numerose startup e scaleup attraverso la creazione di programmi specifici nel Nord Europa. Nonostante le differenze geografiche però, la sua esperienza non è poi così lontana da chi, alle nostre latitudini, lavora affinché innovazione e impresa producano un impatto reale sulla vita delle persone.

6. Turismo lento e sostenibile: in Sicilia è vero rinascimento?

Turismo Lento in sicilia

Sembra strano, ma a inizio febbraio a Start Me Up si parlava della rinascita del turismo lento al Sud Italia. Lo facevo confortato da quello che leggevo sul New York Times che aveva indicato la Sicilia tra le mete da raggiungere nel 2020. Previsioni fallite a parte, il quotidiano statunitense citava tra le altre cose anche Etnambiente, applicazione che permette alle persone di denunciare le microdiscariche presenti sul territorio dell’Etna.

L’iniziativa coinvolge più attori (istituzioni, associazioni, operatori del turismo e liberi cittadini) che hanno sposato l’idea di Christian Liistro, presidente di Etnambiente, direttore commerciale di Tenuta delle Terre Nere e ospite di questo podcast che si piazza al sesto posto della classifica dei podcast più ascoltati nel 2020 di Start Me Up.

5. Musica, industria 4.0 e automotive: storia di un ecosistema.

b-rain - primo piano. Parte di un ecosistema

A metà classifica si piazza uno degli ultimi podcast pubblicati. Mi riferisco al piccolo audiodocumentario su quello che ho definito “ecosistema Messina”.

Partendo infatti dalla storia di B-rain sequencer, uno strumento musicale nato da un’idea dei tre messinesi Alessio Zaccone, Peppe Ruggeri e Vincio Siracusano, il podcast parla di altri due progetti che hanno sempre sede a Messina e che, seppur indirettamente, sono legati a B-rain. Si tratta di arancino.cc, una scheda realizzata da Smartme.io che mette insieme le caratteristiche di arduino e raspberry e di Stretto in Carena, il team motostudent dell’Università di Messina.

Tre storie che dimostrano la potenza del network e la possibilità di essere ecosistema semplicemente portando avanti i propri progetti e lasciando la porta sempre aperta a eventuali collaborazioni.

4. Da dipendente a lavoratore autonomo: l’esperienza di Valerio di Inspector

Il lavoratore autonomo controlla sempre l'ora

Un’altra storia di qualcuno che decide di mettersi in proprio e porta avanti un suo progetto personale. In questo caso parliamo di Valerio Barbera, programmatore siciliano che vive ormai da tempo a Napoli. Valerio è a capo del team che ha creato Inspector, un tool che aggiorna in tempo reale i programmatori su eventuali errori e/o malfunzionamenti del software che stanno sviluppando.

Come è facile immaginare, Inspector nasce da un’esigenza reale riscontrata dallo stesso Valerio che negli anni ha visto e sentito di troppe lamentele da parte del cliente finale agli sviluppatori perché un software non funzionava come doveva.

La storia di Valerio e di Inspector fotografa bene, tra le altre cose, anche il fermento che in questi anni vive Napoli e l’intera Campania dal punto di vista dello sviluppo software.

3. Fai delle tue passioni un lavoro e impara dai tuoi fallimenti: la storia di Housatonic

Copertina di Falliscimeglio con Alfredo Carlo: Fai delle tue passioni un lavoro e impara dai tuoi fallimenti: la storia di Housatonic

Saliamo sul podio e al terzo posto troviamo un’altro podcast del ciclo “fallisci meglio”. Il protagonista è Alfredo Carlo, facilitatore grafico, designer dei processi creativi e fondatore di Housatonic. In questo podcast Alfredo racconta della sua prima impresa, Stockbridge, che è stato costretto a chiudere dopo 7 anni di attività.

Come ogni podcast di “fallisci meglio” anche in questo cerco di capire quali sono stati i fattori che hanno portato il protagonista a mettere la parola fine a questa prima esperienza lavorativa. E soprattutto gli chiedo di condividere con tutti noi gli insegnamenti che lui per primo ne ha tratto.

2. La lotta per la parità dei diritti passa anche dalla tecnologia

lotta per la parità di diritti

Il secondo posto di questa speciale classifica di Start Me Up se lo aggiudica la storia di Babaiola. Babaiola è il portale dedicato al turismo LGBT ideato e sviluppato in Sardegna da Federica Saba, Enrico Garia e Nicola Usala.

Di Babaiola ne abbiamo parlato a luglio in un momento in cui il turismo stava lentamente riprendendosi. A me è sembrato giusto porre l’attenzione su quel tipo di viaggiatori che non godono delle stesse libertà di tanti altri. Ancora oggi infatti ci sono parti di mondo in cui una persona LGBT potrebbe rischiare la vita se esprimesse pubblicamente le proprie preferenze sessuali. La storia di Babaiola mostra il lato bello del digitale, quello cioè che rende il mondo un posto migliore.

1. Per il rilancio del Sud Italia partiamo dal lavoro a distanza

Il lavoro a distanza per il Sud Italia

Non poteva essere altrimenti. In cima alla Best Nine di Start Me Up troviamo il podcast dedicato al South Working, che probabilmente è stata la parola più cercata dell’anno dopo DPCM e Coronovirus.

Insieme a Elena Militello, ideatrice di South Working, parliamo della genesi di questo progetto e delle implicazioni sociali ed economiche che si porta dietro. Sono aspetti che dimostrano come il South Working possa essere sì un fenomeno di costume ma abbia in sé implicazioni che possono rappresentare realmente un cambio radicale della società del Sud Italia.

L’impatto mediatico è stato imponente, anche il primo posto di questa speciale classifica lo dimostra; nel 2021 capiremo se su queste basi si costruirà qualcosa di concreto. Qui a Start Me Up facciamo il tifo per loro!

Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Apriamo il mese di ottobre con una finestra – o meglio, una camera – su ciò che è successo nel mondo dell’innovazione del Sud Italia. C’è un nuovo bando di Invitalia mentre il fenomeno South Working continua a fare discutere. In più le startup del Sud Italia continuano a distinguersi tra premi, nuovi prodotti e nuovi servizi.

Bravo Innovation Hub al via con una call da 20.000€ per le startup culturali del Sud

Bravo Innovation Hub tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Si chiama Bravo Innovation Hub ed è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese innovative del Mezzogiorno. La sede è a Brindisi, presso il settecentesco Palazzo Guerrieri, che si trasforma così in un vero e proprio centro di innovazione, ricerca e sviluppo.

“La progettazione e gestione dei programmi tematici – si legge sul sito di Invitalia – sono affidate ad acceleratori di livello nazionale o internazionale selezionati da Invitalia con bando pubblico sulla base delle competenze possedute. Anche le imprese destinatarie dei programmi sono selezionate da Invitalia con avviso pubblico.”

E fino al 3 novembre è possibile candidare il proprio progetto al programma di accelerazione “Bravo Innovation Hub + Turismo + Cultura” promosso da Invitalia, Fondazione Giacomo Brodolini e Destination Makers.

Il programma mette in palio 20.000€ ed è pensato per supportare startup e nuove imprese a velocizzare l’ingresso nel mercato. L’attività delle imprese partecipanti che devono avere sede in una delle Regioni del Sud Italia deve riguardare soluzioni innovative per la filiera turistico-culturale.

Tutte le info su Bravo Innovation Hub sono qui, mentre qui è possibile leggere i dettagli di Bravo Innovation Hub + Turismo + Cultura.

Si continua a parlare di South Working

Mentre il primo Sea Worker è pronto a salpare, si continua a parlare più o meno bene di South Working. È un segno che l’argomento è importante e pone degli interrogativi interessanti per come fino ad oggi abbiamo inteso il mondo del lavoro e dell’innovazione nel nostro Paese.

Riassume bene l’idea che ci siamo fatti anche noi del fenomeno Ilaria D’Auria che, ripercorrendo la propria esperienza personale, racconta in questo articolo su Medium cosa è stato per lei il South Working.

Delle quattro domande che l’autrice pone alla fine dell’articolo ci ha colpito la prima “Come cavalcare l’onda dell’effetto “wow”, senza ridurre il Sud ad una cartolina?”. Non che le altre non siano meno interessanti ma ci sembra che di tutto il fenomeno South Working il racconto che spesso troviamo nelle varie testate che affrontano questo argomento si riduca a “al Sud si lavora al sole e al Nord con la nebbia”.
Il South Working è una proposta per riportare a casa quel capitale umano che – nato in un luogo – oggi è costretto a lavorare altrove senza dover rinunciare al proprio posto di lavoro. È qualcosa di impensabile fino a qualche anno fa e sarebbe il primo passo per ripopolare un Sud Italia che invecchia sempre più. Inoltre, questa modalità lavorativa permetterebbe di alimentare una massa critica che in questi anni è mancata al Sud Italia e così attivare nuovi modelli di sviluppo.
Ce lo ha spiegato la stessa Elena Militello – ideatrice e promotrice del fenomeno – qualche mese fa ai nostri microfoni.

MegaRide è la startup con i migliori risultati sul mercato del 2020

MegaRide vincitrice IMSA tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

MegaRide vince l’IMSA 2020. L’Italian Master Startup Award è il premio che decreta la migliore startup venuta fuori da un progetto di ricerca che è riuscita a farsi valere nel proprio mercato di riferimento.

MegaRide è risultata la prima grazie al lavoro compiuto in questi anni nel campo dell’automotive, sviluppando modelli avanzati per la simulazione in real-time di dinamica veicolo su strada e realizzando prodotti software per l’ottimizzazione delle prestazioni dei veicoli e della mobilità smart.
Un percorso partito all’interno dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con cui continua a collaborare per gli aspetti riguardanti la ricerca, e che ha portato MegaRide a collaborare con aziende del calibro di Maserati o Ducati (nel campo della Moto GP), giusto per dire solo due nomi.

Il rapporto azienda/ricerca è stato ampiamente trattato quattro anni fa nell’intervista che abbiamo registrato insieme a Flavio Farroni, cofondatore di MegaRide.

Intendime lancia il suo kit e un contest per averlo

Kit Intendime tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

IntendiMe è una startup sarda che si occupa di offrire un servizio alle persone sorde. Attraverso un sistema di smartwatch e sensori il servizio permette a chi ha problemi di udito di avere pieno controllo degli oggetti della propria casa. La scorsa settimana il team ha finalmente realizzato il kit che permetterà di fruire del servizio e presto sarà disponibile sul mercato. È stato lanciato nel frattempo un contest che permetterà di vincere il kit e l’abbonamento al servizio per un anno.

IntendiMe è stata una delle prime startup passate dai microfoni di Start Me Up. La notizia del kit ci dà la possibilità di riascoltare l’intervista che Alessandra Farris – founder di IntendiMe – ha rilasciato qualche anno fa.

SERP Checker 360° ultima novità in casa SEO Tester Online

SERP Checker tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

SEO Tester Online, startup con sede a Catania, ha aggiunto un nuovo strumento alla sua offerta (che era già molto ricca). Si chiama SERP Checker 360° ed è disponibile in versione beta.
SERP Checker 360° permette di analizzare la SEO dei propri competitor su Google, Bing, Yahoo & Yandex. Ed è quindi un valido aiuto per migliorare il proprio posizionamento analizzando:

  • I backlink e l’authority dei risultati in prima pagina;
  • Le strategie di SEO Copywriting usate dai propri competitor;
  • L’engagement sui social dei contenuti presenti in SERP.

Abbiamo ospitato più volte SEO Tester Online a Start Me Up, l’ultima in ordine di tempo è stato durante l’appuntamento di Casi Studio di marzo, quando Giancarlo Sciuto ha raccontato alla nostra community come questo team ha costruito da zero un tool digitale che sta letteralmente spopolando.

SEO Tester Online tra le cinque notizie dal mondo dell'innovazione del Sud Italia

In copertina, il team di MegaRide