Rapporto SVIMEZ, Seppie e Black Friday: ecco la camera a Sud di novembre.

Rileggendo questo numero di Camera a Sud di novembre mi sono accorto che somiglia più a una mail di una newsletter (tra l’altro, lo sapete che Start Me Up ha anche una newsletter?) che a un post di un blog.

Ci ho messo dentro come al solito quello che secondo me di interessante è successo al Sud Italia più qualche aggiornamento sui progetti che sono passati dai microfoni di Start Me Up in questi anni. In più c’è anche un piccolo elenco di offerte relative al black friday che arrivano da aziende e startup del Sud Italia.

Poi non dite che non vi penso.

Cosa Mi porto dietro dalla presentazione del Rapporto SVIMEZ

Lo scorso 24 novembre durante una diretta facebook di un paio di ore è stato presentato il rapporto SVIMEZ 2020.
Tralasciando i dati e le stime del rapporto che potete leggere qui, vi posso dire quello che mi è rimasto della diretta della presentazione (che se avete due ore di tempo potete recuperare qui).

Rischiando di apparire di parte, riporterò solo due note tratte dall’intervento dell’economista Lucrezia Reichlin che insegna alla London Business Economics e che ha fondato a Siracusa la Ortygia Business School.

La professoressa ha messo in evidenza come dai vari rapporti redatti in questi anni dallo SVIMEZ il Sud Italia non sia un deserto, ma un territorio “scassato” al cui interno si muovono delle eccellenze. A suo avviso queste eccellenze non possono essere ignorate, ma anzi devono essere coinvolte nel processo di rivalutazione del territorio. Ci si potrebbe richiamare alla cosiddetta responsabilità sociale di impresa: sono certo che tante di queste eccellenze sarebbero felici di mettersi al servizio del territorio in cui risiedono. Nei podcast in questi anni ho raccolto un sacco di testimonianze di imprenditori che lavorano al Sud e che già in qualche modo contribuiscono nel loro piccolo alla rivalutazione dei loro territori. Potenziare questo aspetto con un intervento strutturale produrrebbe un effetto con un impatto molto più grande.
E poi la professoressa Reichlin ha messo in evidenza un aspetto che trovo paradossale. Quando si è trovata a commentare le varie misure di sviluppo e rilancio del Sud Italia che sono state adottate in questi anni ha fatto presente che le misure potevano essere sì risolutive o ben strutturate ma in molti casi non venivano pensati i criteri per valutarle. Come si può controllare l’efficacia di determinati strumenti se non si misurano? “Quello che si fa deve essere valutato – ha detto – e se non funziona, si cambia strumento”. Mi sembra particolarmente ovvio.

South Learning e tutto quello che di bello sta portando la Rivoluzione delle Seppie

South Learning - L'esperienza al Sud della rivoluzione delle seppie

foto via larivoluzionedelleseppie.org

Mentre in Sicilia si sperimentava il South Working e a Brindisi lanciavano l’esperienza di Sea Working, in Calabria si metteva in piedi il primo esperimento di South Learning. Ci hanno pensato i ragazzi della Rivoluzione delle Seppie che a Belmonte Calabro lavorano già da tempo. E lo fanno da sempre insieme alla London Metropolitan University con una formula di stage settimanali periodici. In un momento storico in cui tutti sono fermi e non si può viaggiare, i ragazzi della Rivoluzione delle Seppie anziché rinviare l’edizione 2020 o trasporla online hanno pensato di prolungare il periodo di residenza degli stagisti utilizzando gli spazi di cui dispongono, trasformandoli in aree coworking e sale studio. Un gigantesco esperimento di rigenerazione urbana che coinvolge tutta la comunità di Belmonte Calabro.
In più la Rivoluzione delle Seppie ha inaugurato una sezione podcast molto bella che vi consiglio di ascoltare. E se tutto ciò vi è piaciuto, partecipate al loro crowdfunding su eppela: i fondi andranno alla costruzione di Casa di Belmondo. Io ho già contribuito!

Giuseppe De Nicola tra gli uomini illuminati

Tra i 20 candiati al premio Uomini Illuminati c’è anche Giuseppe De Nicola, presidente e deus ex machina della fondazione Ampioraggio (lo hai ascoltato parecchie volte qui a Start Me Up). Giuseppe si è guadagnato questo riconoscimento grazie alla capacità di aver creato un vero e proprio ecosistema nazionale per l’innovazione e aver favorito l’open innovation e la coesione territoriale attraverso la fondazione Ampioraggio.

locandina premio uomini illuminati - dal Sud Giuseppe De Nicola

Il premio “Uomini illuminati” è promosso dall’alleanza tra le donne, una rete tra donne e associazioni provenienti da tutte le regioni d’Italia che ha risposto all’appello #Oraomaipiù degli Stati Generali delle Donne per costruire un legame basato su una unitarietà di intenti e di proposte.

Il premio sarà assegnato il 28 novembre 2020. In bocca al lupo, Giuseppe!

Samuele Sciacca ti fa giocare nello Spazio

Chi ascolta Start Me Up ricorderà Samuele Sciacca per averci raccontato il mercato dei videogiochi indipendenti. Nei mesi successivi Samuele non si è mai fermato (da quando lo conosco non credo lo abbia mai fatto) e dopo aver creato un videogioco basandosi su una improbabile dichiarazione di Albano, uno su Sgarbi che viene portato via di peso dal Parlamento, un altro molto interessante per aiutare i ragazzi a riconoscere le fake news, Samuele ha deciso di prendere il largo o meglio, lo spazio.

Questo bruttissimo gioco di parole mi serve per raccontare l’ultima fatica di Samuele: un videogioco sulla vita nella stazione spaziale internazionale commissionato direttamente dall’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. Insieme a Samuele hanno collaborato alla realizzazione del videogioco Manolo Saviantoni e Jeff Sisti.

Esa Space Quest - di Samuele Sciacca

Lo scopo di Esa Space Quest è promuovere la collezione ‘Esa ugly sweater’, una serie di gadget e apparel, tra cui felpe, magliette e mug, ispirata ai ‘maglioni brutti’ di natale in tema spaziale in vendita nello shop online di Esa. Si tratta di cinque minigiochi all’interno di cinque stanze differenti, che rappresentano le zone della stazione che orbita nello spazio. Chi raccoglierà più punti avrà la possibilità di essere sorteggiato e ricevere così degli omaggi da spendere all’interno dello shop.

Black Friday Corner

Oggi è il black friday e anche alcune startup e aziende del Sud Italia hanno deciso di promuovere i propri servizi con degli sconti particolarmente vantaggiosi:

  • Seo Tester Online offre il 72% di sconto su tutti i suoi tool online;
  • Post Pickr offre il 40% di sconto su tutti i suoi piani annuali;
  • Nello shop di Gspectacles trovate parecchi modelli scontati;
  • Putia Art Gallery, non per il black friday ma per “trasferimento online” ha una serie di sconti niente male su quel che rimasto sul suo catalogo.

Due cose sugli argomenti più dibattuti nella mia bolla

Volevo scrivere una cosa su ciò che è successo a Letizia Battaglia che ha preso parte al progetto di Lamborghini ma poi ho letto questo articolo della brava Alessandra Rigano e ho pensato che qualsiasi cosa avessi potuto scrivere sarebbe stato superfluo (tra l’altro, se avete tempo perdetevi un momento a leggere i commenti al suo post di facebook: ci sono cose parecchio interessanti).

Ho pensato se mettere o no qualcosa su Maradona. Alla fine credo che più di tutto parli questa foto.

La foto di copertina è presa da larivoluzionedelleseppie.org

Per il rilancio del Sud Italia partiamo dal lavoro a distanza



C’è un detto in Sicilia che recita “Cu nesci, arrinesci”, cioè chi esce, chi emigra, si afferma. Se questo proverbio spinge le persone a partire e a “conquistare” il mondo, dall’altra parte sottolinea la rassegnazione di chi sa che il luogo dove è nato non potrà mai cambiare. La storia che raccontiamo in questo podcast ci permette di leggere questo detto sotto un altro punto di vista: forse questo “uscire” non è necessariamente legato alla fisicità o alla geografia di un territorio. Forse per affermarsi è necessario “uscire” da quelle che sono le nostre convinzioni e abitudini.

È ciò che sta facendo la protagonista di questa storia che possiamo quindi definire “rinisciuta” (affermata). Non tanto perché ha vissuto per dieci anni fuori dall’Italia, ma perché, tornando, ha deciso di sfidare un sistema che in questi anni non ha funzionato, che non ha prodotto quello che prometteva.

Questa introduzione è necessaria per sottolineare che South Working proposto da Elena Militello – questo il nome della protagonista di questo podcast – non è semplicemente lavoro a distanza, ma un programma di rilancio del Sud Italia e delle aree periferiche di questo Paese.


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South Working: il lavoro come agente di coesione del Paese

South Working è un progetto di advocacy volto a creare un movimento di opinione sulla possibilità di lavorare a distanza in via principale e finalizzato al miglioramento della coesione economica, sociale e territoriale tramite il mezzo dei contratti di lavoro permanenti o principale a distanza.
Lo ha immaginato Elena Militello che per dieci anni ha vissuto e lavorato con un contratto di post doc in diritto fuori dalla Sicilia, la Regione in cui è nata. Il suo poteva essere il destino di tante ragazze e ragazzi che ogni anno lasciano il Sud Italia alla ricerca di un lavoro o di un corso di studio (per conoscere i numeri di questa vera e propria emorragia, leggi il rapporto 2020 su profilo e occupazione dei laureati presentato da Almalaurea a giugno scorso).

Elena rientrando a casa a causa delle restrizioni dovute al contenimento della pandemia da Covid-19 ha immaginato e poi sperimentato il lavoro a distanza. Da lì l’intuizione di mettere a sistema – sfruttando le leggi italiane in vigore – la possibilità dei lavoratori di rimanere nel luogo di origine mantenendo però gli incarichi presso strutture e uffici dislocati altrove.

Rendere l’Italia un Paese più coeso grazie al lavoro a distanza

Ma se ci fermassimo alla sola questione del lavoro sminiuremmo la portata rivoluzionaria di South Working. Il sistema, per come è stato immaginato da Elena, rappresenterebbe la chiave per rendere più coeso il nostro Paese e permettere alle aree interne di trovare lo stimolo e le risorse per colmare il divario esistente. Come? È la stessa Elena a spiegarlo durante l’intervista.

Al momento Elena Militello, supportata dalla sezione palermitana dell’associazione Global Shapers, sta raccogliendo i dati per fornire un quadro sull’esistente da inserire nel prossimo rapporto SVIMEZ. I dati serviranno soprattutto per creare un portale che possa assistere tutti quei lavoratori che vorrebbero tornare nei propri luoghi di origine mantenendo il proprio lavoro.

La citazione di Elena di South Working su lavoro a distanza nel Sud Italia

Solo il tempo ci dirà se South Working vedrà una sua attuazione concreta e porterà gli effetti sperati. Noi ce lo auguriamo, ovviamente. In ogni caso il pregio di questo progetto al momento è quello di aver proposto un modello altro a qualcosa di già visto e che – nei fatti – ha dato prova di non essere adatto a risolvere un problema che si trascina da troppo tempo. Elena Militello con South Working è uscita da quegli schemi e solo per questo si è già affermata. E il successo e l’eco che ha generato fin qui ne è la dimostrazione.


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La foto di copertina è di Vilija Valeisaite via Unsplash