51. Il Signor Nessuno che educa attraverso l’arte, il DIY e l’open Source



Mr. None è un art toys open source che nasce per designer. Se non fossero termini tecnici non li avrei usati tutti insieme, lo giuro! Il successo riscontrato tra i ragazzi ha indotto i creatori a investire di più sull’aspetto didattico ed educativo. Così il Signor Nessuno è diventato un oggetto utile a promuovere concetti come l’arte, il DIY (il fai da te) e l’open source nelle scuole. Gli istituti infatti stanno sempre più aprendosi a queste discipline e un pupazzo che puoi modificare a tuo piacimento, prima di stamparlo oppure colorandolo successivamente, si è rivelato un aiuto valido per sviluppare la creatività degli studenti. Raccontano tutto questo Gianfranco Pulitano e Daniela D’Andrea, che insieme a Daniele Morganti hanno creato Mr None e lo stanno promuovendo tra le scuole e le varie Maker Faire.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Per capire come un progetto possa evolvere in base ai gusti del pubblico a cui lo si propone
  • Per conoscere un aspetto della scuola italiana solitamente non visibile nei vari media

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Link utili

La citazione di Daniela

Ciccio Mannino

La citazione di Gianfranco

La citazione di Gianfranco

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#06. radiosmu del 15 ottobre – Sharing Economy e Open Source #iostoconguidemeright, Maker Faire Rome e @antirez

Una startup sarda ripropone il famigerato problema dell’inquadramento delle logiche della sharing economy all’interno della legge. Questa volta il settore ad essere attaccato è quello del turismo e la startup in questione è la sarda Guide Me Right. Una settimana fa circa l’applicazione è stata accusata dalla ConfGuide Toscana di non rispettare la legge in quanto permetteva a chiunque di fare da guida turistica dietro un compenso senza i relativi permessi. Il founder di Guide Me Right Luca Sini ha risposto alle accuse attraverso un articolo, dando vita a #iostoconguidemeright, campagna social a sostegno della piattaforma. “È stata una cosa totalmente inaspettata e naturalmente ci ha fatto molto piacere – dice ai microfoni di Start Me Up – sopratutto perché siamo stati difesi anche da persone che non sono registrate sulla piattaforma ma ne hanno intuito il potenziale”. Luca respinge le accuse ponendo la questione proponendo un cambio di prospettiva: l’utente di Guide Me Right non è alla ricerca di una guida, bensì di qualcuno del posto che lo cali nella realtà locale. Non a caso i ciceroni di Guide Me Right si chiamano Local Friend. “Credo che la differenza stia nel tipo di esperienza che l’utente ha intenzione di fare” continua Luca: c’è chi paga per avere un servizio che deve essere impeccabile e chi invece ha voglia di frequentare qualcuno del posto e fare un giro fuori dai canoni standard del turismo. Ma questo non significa che l’uno sia incompatibile con l’altro. Aldilà della campagna social che sfocerà in una serie di eventi organizzati in Toscana per questo fine settimana, Guide Me Right è in piena campagna crowdfunding: l’intento è quello di sviluppare ulteriormente la piattaforma e includere nuovi servizi. In cambio di qualche premio potete fare la vostra offerta su eppela.com.

In maniera un po’ insolita si parla poi della Maker Faire di Roma che apre i battenti oggi per chiudere il 18 ottobre. Avrei potuto chiamare chiunque ma l’occasione era troppo ghiotta per avere come ospite Paolo Mirabelli di DroniLab, un vero e proprio innovatore del Sud Italia (nonché Digital Champion) che elenca ai microfoni di Start Me Up i motivi per cui non dovreste perdervi questa terza edizione della Maker Faire. Non preoccupatevi perché in caso non poteste andarci c’è Periscope. Sia Paolo che il suo socio Digital Champion Massimiliano Aiello trasmetteranno l’evento. Gli account per seguire le dirette sono @paolomirabelli1 e @akamasensei.

L’ultimo ospite di questa sesta puntata arriva da PAC’15, evento di cui abbiamo parlato abbondantemente nelle scorse settimane e che ha visto tra i protagonisti anche Salvatore Sanfilippo, meglio conosciuto come antirez. Salvatore ha creato in licenza open source Redis un tool che simula la memoria a breve termine del nostro cervello per i portali web. Pensate che questo sistema è utilizzato anche da Twitter! Salvatore dice delle cose molto interessanti mischiando etica hacker con il mondo startup, facendo notare che la prima ha molto da insegnare al secondo. L’altra parte dell’intervista si concentra invece sul futuro dell’open source e delle minacce che arrivano da grossi colossi e in parte anche dal cloud. Un’intervista da ascoltare tutta d’un fiato.