Cosa significa per noi di Start Me Up il nove maggio

In questo nuovo appuntamento di “Spam – è tutto grasso che cola”, Fabio si lascia andare al significato che il nove maggio ha per Start Me Up e del perché in questo podcast si parla di mafia in un certo modo.

I link a cui facciamo riferimento si trova nella descrizione di questo podcast che potrete ascoltare solo se fate una offerta mensile di almeno 10$ a Start Me Up.

Spam – è tutto grasso che cola

Spam tutto grasso che cola - podcast copertina

Un podcast minimale e settimanale che si concentra su un particolare tema. Ogni lunedì Fabio parla di qualcosa che ha che fare con il mondo dell’innovazione (e anche un po’ del Sud Italia, ma non solo), solo per il gusto di parlarne.

Spam è come il grasso che, colando, dà il gusto alle cose. Ed è anche qualcosa di indesiderato, non richiesto, che arriva prepotente nelle vostre caselle mail. Sta a voi prendervi il coraggio di accettarlo e ascoltarlo.

Spam si ascolta solo tramite Patreon ed è riservato a chi dona almeno 10$ al mese.

La foto di copertina è di Octavian Rosca via Unsplash.

I 20mila di Foggia che dicono no al fenomeno mafioso



Nel primo podcast del 2020 di Start Me Up facciamo un salto a Foggia, in Puglia perché venerdì 10 gennaio circa 20mila persone (il dato è degli organizzatori) sono scese in piazza per dire no alla violenza mafiosa che sta interessando la città ormai da troppo tempo. La manifestazione è stata indetta da Libera e aveva come slogan #Foggialiberafoggia. Ne parliamo con Daniela Marcone, foggiana e vicepresidente nazionale di Libera.

Un percorso studiato per mettere in luce parti dimenticate di Foggia

Il dato dei 20mila partecipanti non può non lasciare sorpresi visto che gli stessi organizzatori se ne aspettavano “solo” 3mila. È il primo numero che ci dà Daniela che da vent’anni lavora attivamente sul territorio foggiano sensibilizzando i cittadini attraverso le attività di Libera. Un corteo che ha seguito un percorso specifico, condiviso con parte della cittadinanza che ha voluto mettere in evidenza parti della città spesso dimenticate: la partenza, ad esempio, è stata fissata in viale Candelaro dove il 2 gennaio scorso è stato ucciso il commerciante d’auto Roberto D’Angelo. La manifestazione del 10 gennaio arriva dopo la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si è celebrata a Foggia nel 2018: è quindi una testimonianza di come l’associazione continua a mantenere alta l’attenzione e continua a lavorare in questa parte della Puglia.

La citazione di Daniela di Libera, Foggia

Un lavoro necessario visti anche i recenti fatti di cronaca che documentano una vera e propria escalation di violenza nella città di Foggia. Daniela, nella seconda parte dell’intervista, ci fornisce una analisi precisa del fenomeno mafioso della zona, descrivendone caratteristiche e mettendone in luce le particolarità. Il dato evidente è che fino a qualche mese fa gli eventi criminosi sono passati pressoché inosservati alla Stampa nazionale, relegando il tutto a faide interne senza intravederne la matrice malavitosa.

Una manifestazione non può certo fermare il fenomeno mafioso (il giorno dopo si è registrata l’ennesima bomba esplosa in un locale commerciale), serve però a creare quel senso di appartenenza utile affinché le cose cambino. Inoltre, non possiamo non sottolineare la fragilità del territorio foggiano che vive sì di turismo in estate, ma che il resto dell’anno fatica a trovare una via di sviluppo. La presenza di questi eventi violenti indirizzati principalmente a settori della società produttiva poi non aiuta certo a incentivare la voglia di fare impresa.

La presenza di Libera, continua e silenziosa

In questo senso il lavoro continuo e silenzioso di Libera e dei Sindacati, ci dice Daniela, è prezioso perché cerca di far leva sulle scuole e la parte sana della società per presentare modelli di sviluppo distanti dalla violenza che si vede nelle strade. Sono dei presidi di legalità che, attraverso attività ahinoi gratuite e volontarie, rappresentano una reale alternativa. Una prima risposta è la presenza massiccia alla manifestazione del 10 gennaio: è importante proseguire su questo percorso, la strada è lunga, ma tracciata.


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foto di copertina, via.

36. In Calabria lavoro contro la malavita: la storia di Goel



Nel cuore della Calabria, Goel gruppo Cooperativo è attivo concretamente contro le mafie e la malavita. E lo fa nel modo che a noi piace di più, proponendo lavoro, alternative reali di sviluppo partendo dalle tradizioni e le peculiarità della Calabria. Moda, turismo, agricoltura sono i tre ambiti in cui si muovono i tre prodotti che Vincenzo Linarello racconta in questo podcast: Cangiari, Locride e Goel Bio. Un percorso che oltre alle ricadute effettive che Goel ha registrato in Calabria ha permesso a Vincenzo di entrare a far parte di Ashoka, la più grande rete mondiale di innovatori sociali. Un podcast che racchiude il buono che c’è nel Sud Italia e speriamo ad alto tasso di emulazione.

Link utili

La citazione di Vincenzo

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Conoscenza contro la mafia Ospite a Start Me Up Pierpaolo Farina, co-founder di WikiMafia



Crede nel valore della conoscenza e sa che questa è l’unica arma che possa sconfiggere la mafia. Pierpaolo Farina, l’ospite del quattordicesimo podcast di Start Me Up ha fondato insieme a Francesco Moiraghi WikiMafia e successivamente ha creato Mafia Maps. I due strumenti permettono a chiunque di contribuire per sconfiggere il fenomeno mafioso. Pierpaolo ha raccontato la sua esperienza durante il TEDx SSC, dove l’ho incontrato e gli ho fatto alcune domande.

Chi è Pierpaolo Farina?

Pierpaolo Farina è nato nel 1989 a Milano è un blogger, sociologo e scrittore. Nel 2009 ha creato enricoberlinguer.it, mentre nel 2010 Qualcosa di Sinistra. Insieme a Francesco Moiraghi ha ideato e sviluppato WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie e qualche anno dopo Mafia Maps.

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Link utili

La citazione di Pierpaolo

Pierpaolo Farina Wikimafia

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Nella foto di copertina: Pierpaolo farina durante il Tedx SSC

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