Perché usare i bot nella propria strategia di comunicazione? Perché usare principalmente Telegram? Quale sono le potenzialità di questo mezzo di cui tutti ormai parlano e sembra essere ormai un must have per chi gestisce qualcosa che ha a che fare con la tecnologia. Stefano Borzì è un giovane sviluppatore di Paternò (CT) che, vista la sua esperienza, è stato chiamato a tenere un workshop su questi temi durante il Google I/O Extended di Catania. In questo podcast anticipa i temi del laboratorio (abbiamo registrato l’intervista prima) e spiega perché ormai non è possibile fare a meno di questo strumento.
Perché ascoltare questo podcast?
- Per scoprire qualcosa in più sui bot sia dal punto di vista tecnico che strategico
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Link utili
- Cosa è il Google I/O Extended Catania: l’articolo di Start Me Up che ne parla.
La citazione di Stefano
Leggi la trascrizione del podcast
[FABIO] Ciao e benritrovato qui a Start Me Up, il format che parla di innovazione tecnologica e sociale al Sud Italia. Questo è il podcast 49 e io sono fabio Bruno. Start Me Up è prodotto da Smartwork, idee digitali per il mondo reale in collaborazione con Keedra hosting, servizi web per il tuo business.
[FABIO] Torniamo a parlare di Bot, uno dei trend più in voga del momento e uno di quelle azioni che chi si occupa di marketing digitale dovrebbe pensare di mettere in atto. Ne ho parlato con Stefano Borzì prima del suo workshop sull’argomento organizzato durante la terza edizione del Google I/O Extended di Catania. L’intervista è registrata dal vivo e per questo c’è un po’ di eco.
Ciao Stefano e benvenuto a Start Me Up
[STEFANO] Salve
[FABIO] nel tuo workshop immagino ti focalizzerai sugli aspetti tecnici di un bot, giusto?
[STEFANO] Assolutamente sì: spiegherò come creare da zero un bot.
[FABIO] Ci spieghi un po’ meglio cosa succederà?
[STEFANO] Inizialmente spiegherò come funzionano i bot su Telegram, perché usarli e perché Telegram è un prodotto sicuro e perché uno si può affidare tranquillamente a Telegram. Poi spiegherò come creare un bot da zero utilizzando Python, affiancato da un framework per semplificare l’implementazione. E niente, farò creare un bot da zero ai presenti.
[FABIO] Restando in ambito tecnico. C’è differenza nel creare un bot per telegram, uno per whatsapp o altri servizi di messaggistica?
[STEFANO] La logica è ovviamente la stessa. Diciamo che Telegram semplifica molto le cose perché online ci sono molte guide, è molto famoso. In realtà la scelta di Telegram non è perché si possono creare dei bot su Telegram, perché in realtà si possono creare su molte piattaforme, forse Whatsapp no. La scelta di Telegram è dettata dalla sua sicurezza. Da un protocollo creato dai fondatori. In più molti digital marketers o anche youtubers e bloggers, si affidano a Telegram perché permette loro di creare i canali che non ci sono su Whatsapp. Telegram presenta una serie features che magari negli altri strumenti di messaggistica non sono presenti.
[FABIO] Ok, non è solo per essere più nerd, o una moda, ma perché oggettivamente è uno strumento più potente, giusto?
[STEFANO] Si, è più comodo. Ad esempio se io sono un blogger e pubblico dei miei articoli nel mio sito programmatori.it. A me basta associare un bot al mio canale Telegram e ogni volta che pubblicherò un articolo questo bot di Telegram pubblicherà un messaggio nel canale Telegram. E io non dovrò pensare più al bot. Anzi per crearlo non serve neanche una competenza informatica, a meno che uno non voglia fare un bot più complicato che magari dà anche assistenza. Ma se si tratta solo di marketing è molto facile creare un bot per sponsorizzarsi.
[FABIO] Un po’ mi hai bruciato la domanda, ma te la faccio lo stesso. Spesso mi è capitato di imbattermi in articoli che dicono come costruire un bot anche senza conoscenze avanzate, credi sia possibile?
[STEFANO] Assolutamente si. Esistono bot di Telegram che permettono di creare altri bot, solo tramite Telegram. Quindi se tu sei fuori al cellulare o al pc puoi creare un bot di Telegram tramite Telegram stesso.
[FABIO] E questo vale solo per Telegram, giusto?
[STEFANO] Si, che io sappia si. Se non erro di recente Facebook ha creato una piattaforma con diversi framework per creare bot su Messenger, però io purtroppo non li ho ancora esplorati. Io sono abituato con Telegram, ne ho da poco sviluppato uno per il mio dipartimento, per migliorare l’interazione tra gli studenti e l’università per ottenere maggiori informazioni e migliorare la comunicazione. Anziché uscire per andare in segreteria per chiedere informazioni sugli orari delle lezioni o altro, lo chiede direttamente al bot.
[FABIO] State ascoltando Start Me Up e al microfono c’è Fabio Bruno. Stiamo trasmettendo l’intervista che ho registrato a Stefano Borzì, giovane programmatore della provincia di Catania protagonista del Google I/O Extended della città etnea.
Stefano, passando a un livello più strategico. Qual è l’ambito che a tuo avviso è l’ideale per un bot?
[STEFANO] Questa è una bella domanda e purtroppo la risposta non può essere secca. Ovvero il bot lo si può creare per moltissime cose. Ad esempio, una cosa che fino ad ora non ho citato: l’IoT, la domotica. C’è una azienda che si chiama Domy, fondata dal manager del GDG di Gela, che fornisce complementi di domotica, in particolare e nel dispositivo principale che gestisce tutte le componenti… Per domotica intendo tutte le apparecchiature e i dispositivi che permettono di gestire le cose di casa. Per esempio il dispositivo che lo chiami e ti apre la casa. Questa azienda, Domy, ha scelto Telegram per fare interagire l’utente con il concentratore, cioè il dispositivo principale che gestisce gli altri dispositivi. È una cosa molto bella e loro hanno scelto Telegram proprio per la sicurezza.
[FABIO] Dopo che i miei utenti hanno utilizzato il mio bot, come faccio a trattenerli nella chat? Non c’è il rischio che una volta usufruito del servizio, loro disinstallino il bot?
[STEFANO] Non disinstallano il bot, quando uno installa Telegram e ci accede, può accedere a un sacco di bot. Tu intendi, come fai poi a tenerli lì.
[FABIO] Esatto.
[STEFANO] Dipende. Ad esempio esiste un bot, trackbot, che ti permette di tracciare la spedizione dei pacchi. Quando un mio pacco passa da Milano a Catania, questo bot si aggiorna tramite le API del corriere del pacco che tu gli hai inviato e ti aggiorna “Guarda, c’è stato un cambiamento”, “il pacco si è spostato da Milano a Catania”, “Il sito dice che il pacco arriva domani”. E te lo dice direttamente lui, senza che tu vada sul sito. Quindi io trackbot l’ho usato avantieri ed era tre mesi che non lo usavo, però mi è tornato utile.
[FABIO] Stefano, riguardo alla tua esperienza: quali sono i bot che ti hanno dato più soddisfazione?
[STEFANO] Il bot che mi ha dato più soddisfazione è il DMIbot, DMI sta per Dipartimento di Matematica e Informatica. È un bot particolare, l’ho creato all’inizio per i miei colleghi, poi a mano a mano è diventato un prodotto educativo. Altri miei colleghi informatici mi hanno aiutato a migliorare il bot, a creare diverse features. Ma in particolare io parlo da rappresentante del Dipartimento e quindi penso di mandare le informazioni ai miei colleghi. Ad esempio ho implementato una funzione di iscrizione a una newsletter. Tutti gli utenti che hanno parlato con il bot vengono registrati. No, nome e cognome ma con un id, per motivi di privacy. Questo mi permette di mandare una mail a tutti i miei colleghi.
[FABIO] C’è un bot che ti ha sorpreso nel risultato? Nel senso credevi che non funzionasse e invece ha avuto una buona presa sulle persone?
[STEFANO] Si. Una volta ho fatto un bot che si collegasse a un server di un gioco, privato. Ora questo bot si collegava come amministratore e poteva muovere comandi.
[FABIO] Ma è legale?
[STEFANO] Si, certo, altrimenti non lo avrei detto. L’idea è di collegare un bot a un qualsiasi server. Io lo posso collegare a un server di Arduino o a un gioco, generico. A me serviva una cosa urgente e ho utilizzato un bot di Telegram.
[FABIO] Qual è il primo passo per un giovane programmatore che vuole saperne di più sui bot?
[STEFANO] Io consiglio sempre di appassionarsi, metterci passione in quello che si fa. Io un bot l’ho creato perché quest’anno mi hanno commissionato un sito e-commerce e mi avevano proposto di inserire un avviso che per mail avvertisse il capo ogni volta che ricevevamo un ordine. Io ho pensato di usare un bot di Telegram, visto che il mio capo usava Telegram. E a lui è piaciuta moltissimo. Telegram dà supporto a quello che fai. La cosa più importante è l’idea, ocme sfruttarla.
[FABIO] La mia domanda era più su c’è qualche sito che tu consiglio, al di là della passione e della creatività che è fondamentale.
[STEFANO] Nel modo dell’open source chiunque può mettersi a studiare il codice, le API. Io farò riferimento al framework Python che è il più utilizzato. Poi se uno vuole usare altri framework, sicuramente ci riuscirà. Chiunque può scrivere codice per creare un bot di Telegram, non è un problema che ha un programmatore.
[FABIO] Grazie per essere stato con noi!
[STEFANO] Di nulla!
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