Il ruolo delle aree interne nel settore turistico e culturale italiano



Quando si parla di aree interne spesso si minimizza l’aspetto forse principale: cioè che queste zone, nel complesso, rappresentano il 60% dell’intero territorio nazionale. Anche per questo motivo è impossibile non immaginare un ruolo di questi territori all’interno del settore turistico e culturale italiano.

In questo podcast partiamo da un’analisi su ciò che le aree interne oggi rappresentano. Uno sguardo che non può non considerare quella fetta di popolazione che ha cominciato a pensare questi luoghi come posto dove vivere dopo l’impatto della pandemia del 2020. Se l’immaginario verso le aree interne è cambiato però, è anche vero che queste restano aree in cui mancano i servizi essenziali.

Lo sottolinea bene in questo podcast Massimiliano Ventimiglia di Onde Alte. In più, in questo quarto appuntamento del ciclo Bebravo raccontiamo le storie di due startup: Hearth e Holiders. Per farlo ci affidiamo alla voce dei co-founder: rispettivamente Massimiliano Imbimbo e Giampiero Ammaturo.


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Aree interne: i protagonisti di questo podcast targato Bebravo.

Le voci delle persone che puoi ascoltare all’interno di questo quarto podcast del ciclo Bebravo e i progetti che portano avanti.

Massimiliano Ventimiglia di Onde Alte

La citazione di Massimo Ventimiglia sulle aree interne

Massimiliano Ventimiglia è founder e CEO di Onde Alte. Appassionato di tecnologia e digitale, si laurea in Economia Aziendale all’Università Ca’ Foscari, nell’indirizzo Marketing e Comunicazione Aziendale. Nel 2004 è cofounder di H-FARM e nell’aprile 2005 fonda H-ART. A maggio 2018 fonda Onde Alte, azienda che si occupa di progetti che combinano sostenibilità economica e ritorno sociale.

Massimiliano Imbimbo di Hearth

la citazione di Massimiliano Imbimbo su aree interne

Hearth propone un prodotto tecnologico ambizioso, attualmente in fase di sviluppo. Il progetto ha un impatto sociale. La sua finalità è la valorizzazione dei territori turistici meno frequentati con una piattaforma digitale che consente a imprese, pubbliche amministrazioni, DMO ed enti/associazioni di promozione territoriale, di cooperare attraverso un unico strumento per la piena digitalizzazione dell’offerta turistica del territorio. L’idea imprenditoriale si basa su esigenze del territorio ed il bisogno è stato validato con stakeholder territoriali.

Giampiero Ammaturo di Holiders

La citazoine di Giampiero di Holiders su aree interne e turismo

Holiders è una piattaforma di sharing economy che opera nel settore del turismo culturale. Mette in contatto esperti locali con turisti che vogliono visitare quella specifica area: grazie a logiche di data-mining il sistema è in grado di analizzare il sentimento degli utenti e creare filtri di preferenza personalizzati.

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia.
Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

Cosa è Bebravo

Bebravo è la serie di cinque podcast che va alla scoperta delle dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.
La serie è prodotta in collaborazione con Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka. Bebravo non sarebbe stata possibile senza l’enorme contributo di Federica Fulghesu che ha coordinato tutte le interviste e ha curato i rapporti con gli ospiti.

Ascolta tutta la serie: radiostartmeup.it/specialebravoinnovationhub.


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Foto di copertina di Alessio Bachetti via Unsplash 

I borghi, le aree interne e il ruolo degli eventi europei

Questo mese una lunga e interessante riflessione sui borghi e le aree interne, proprio mentre Pietrelcina grazie anche all’operato di Ampioraggio diventa “borgo del futuro” e un piccolo approfondimento su cosa realmente sono le Capitali Europee della Cultura proprio mentre festeggiamo Procida Capitale italiana della cultura 2022.

Il tutto mentre vi racconto cosa festeggia Nastartup, cosa fa TAG al Sud Italia e cosa dice lo SVIMEZ sui piani del Governo sul Recovery Plan.

Pietrelcina è uno dei borghi del futuro

Il momento di apertura di Jazzinn con Invitalia

Il momento di apertura dell’edizione 2019 di Jazzinn

Tra i 13 comuni italiani che hanno aderito al programma Smarter Italy voluto dal Ministero dell’innovazione c’è anche Pietrelcina, che chi ascolta Start me Up conosce bene per via del progetto Jazzinn.

“L’iniziativa – ha affermato la Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano – mette a disposizione, con la collaborazione tra pubblico e privato, soluzioni per nuovi servizi per la mobilità, la cultura, il benessere e la cura della persona e la salvaguardia dell’ambiente. Le opportunità di crescita per le comunità grazie alla tecnologia, con benefici per aziende e cittadini, devono poter nascere e svilupparsi in qualunque luogo del nostro Paese, anche nei piccoli borghi”.

L’inclusione di Pietrelcina all’interno di questa prima lista è frutto anche del lavoro fatto in questi anni da Ampioraggio con l’evento Jazzinn che ogni anno da quattro anni trasforma la cittadina campana in un laboratorio per l’innovazione territoriale.

Per saperne di più:

Non salvate le aree interne

Il lavoro a distanza per il Sud Italia

E a proposito di aree interne e borghi, un accorato appello a non salvarli arriva da Giulia De Cunto e Francesco Pasta. Il titolo è ovviamente una provocazione che i due architetti e ricercatori a novembre scorso avevano lanciato dalle pagine di Failed Architecture in inglese e che da qualche giorno può essere letto in una versione aggiornata e in italiano su lavoroculturale.org.

Segnalo l’articolo perché mette in luce un aspetto forse poco considerato nei dibattiti sul futuro di queste aree. E cioè, per dirla con le parole dei due autori

Nell’immaginare un futuro post-pandemico per i territori interni, il dibattito dovrebbe concentrarsi sul superamento della logica che ha portato al loro abbandono.

E attenzione, i due ricercatori mettono in luce come alternative per dare nuova vita a borghi e aree interne già esistono: loro citano, tra le altre, quella di Riace portata avanti dal Sindaco Mimmo Lucano, un’esperienza inclusiva e esplicitamente politica. Due elementi imprescindibili se vogliamo davvero parlare di vera “rivitalizzazione”.

Capitali Europee della Cultura come laboratori delle industrie creative.

Le Capitali Europee della Cultura sono oggi i migliori laboratori per le industrie creative. Grazie a questi eventi i laboratori possono essere motori primi di cambiamento, immaginare il proprio futuro, costruire nuove competenze e attivare processi di interscambio con altri settori.

È soprattutto questa la parte che mi ha colpito dell’articolo che Paolo Montemurro di Materahub ha scritto per il magazine Wazo.

Capitali Europee della Cultura

Un articolo (in inglese) che mette in luce gli aspetti positivi di una iniziativa che dal 1984 (quando è stata immaginata) ha cambiato forma e, muovendosi su un territorio fragilissimo fatto di processi dal basso, sta portando i suoi benefici.

Quello delle Capitali Europee della Cultura è un modello (im)perfetto, per usare le parole di Paolo, che si basa sull’apprendimento mutuale, lo scambio di conoscenze e di ricerca.

Una riflessione che calza a pennello proprio mentre festeggiamo Procida Capitale italiana della cultura 2022.

La rivista può essere scaricatat gratuitamente in pdf qui.

Notizie in breve

  • Auguri a Nastartup che lo scorso 20 gennaio ha festaggiato un anno di NastartupPlay. Giancarlo Donadio ha raccolto il bilancio del motore primo di Nastartup Antonio Prigiobbo su startupitalia.eu.
  • TAG sta per aprire tre nuove sedi in Campania, Puglia e Sicilia. Grazie a un importante investimento di oltre nove milioni di euro da parte di CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione e GAMA, il Family Office della famiglia Marzotto, Talent Garden rafforza ulteriormente la sua posizione a livello europeo e punta alla trasformazione digitale del Sud, si legge nel comunicato stampa.
  • Dal suo blog sull’Huffington post Luca Bianchi, direttore dello Svimez avverte che, parlando di Recovery Plan, sarebbe meglio focalizzarsi su una strategia nazionale volta a ridurre le disuguaglianze tra Nord e Sud Italia, anche mobilitando le risorse inutilizzare piuttosto che rivendicare “a prescindere” quote destinate al Sud. Quelle, afferma il direttore, non sono mai state rispettate.