24. Speciale Trasformatorio 2018



Ci siamo fatti un giro a Giampilieri, il borgo di Messina (Sicilia) in cui in questi giorni si sta svolgendo Trasformatorio, la residenza d’artista/laboratorio artistico pensato da Federico Bonelli e di cui Start Me Up è partner. Quello che ne è venuto fuori è un piccolo audio-doc che cerca di raccontare quello che sta accadendo in questi giorni nel borgo siciliano.

Cosa è Trasformatorio?

Per capire meglio di cosa parliamo quando parliamo di Trasformatorio vi conviene ascoltare il podcast 29 della passata stagione di Start Me Up: in quella occasione abbiamo parlato abbondantemente con il direttore artistico, Federico Bonelli.

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Cosa si è detto durante la conferenza stampa di presentazione di Trasformatorio 2018.

Trasformatorio è probabilmente la prima residenza d’artista della città di Messina ed è una manifestazione pensata e creata dall’artista Federico Bonelli, romano che vive a Amsterdam da circa 15 anni con origini messinesi (il nonno ha vissuto il dramma del terremoto del 1908). È lui che da quattro anni sceglie la Sicilia per realizzare Trasformatorio (le precedenti edizioni si sono svolte a Montalbano Elicona e a Scaletta Zanclea). Durante la conferenza stampa di presentazione ha spiegato di aver pensato questa manifestazione come un laboratorio che permettesse a artisti di apprendere il sapere artigiano; e dove andarlo a cercare, questo sapere, se non nei piccoli borghi e paesini della Sicilia?

Trasformatorio arte luoghi maker

Trasformatorio come sintesi del lavoro sulla cultura di un territorio.

Prima di lui un entusiasta Federico Alagna – l’assessore alla cultura del Comune di Messina – ha raccontato come Trasformatorio fondesse i cinque assi su cui tutto l’assessorato della cultura ha da sempre immaginato il proprio lavoro su Messina. Grazie a Trasformatorio è possibile focalizzarsi infatti sul rapporto tra centro e periferia, con una rivalutazione di quest’ultima. Si parla inoltre del rapporto che la città intera ha con la scuola, grazie al coinvolgimento attivo dell’istituto comprensivo di S. Margherita e degli studenti che collaboreranno con gli artisti nel corso dei prossimi giorni. Trasformatorio mette inoltre al centro la questione degli spazi da riscoprire che, in un luogo come Giampilieri, assume un significato ancora più grande. Lo hanno sottolineato anche Donatella Manganaro e Ivan Tornesi, rispettivamente presidente dell’associazione Giampilieri 2.0 e della Pro Loco Messina Sud, che hanno accolto positivamente questo evento per dare un’immagine nuova e certamente positiva del borgo dopo la terribile tragedia del 2009. Un’occasione quindi per mostrare alla cittadinanza intera i lavori di riqualificazione da poco conclusisi. Infine, non ultimo, Trasformatorio aggiunge un tassello importante nel processo di internazionalizzazione della città di Messina, che per dieci giorni ospiterà artisti che da ogni parte del mondo vivranno e lavoreranno insieme, mischiandosi anche alla gente del posto.

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Trasformatorio è possibile grazie al coinvolgimento di numerose associazioni e enti locali. Tra tutti, l’associazione Siddharte che ha sposato il progetto sin dalla prima edizione e che ha fatto da collante sul territorio tra tutti gli attori coinvolti. Un lavoro, quello di Trasformatorio, focalizzato su un territorio preciso che permette, tra le altre cose, di riscoprire l’appartenenza ad esso. Un aspetto non da poco, sottolineato dal prof. Pierpaolo Zampieri, membro dell’assessorato collettivo alle culture “Antonello”, che ha concluso il suo intervento mettendo in luce l’importanza dell’appartenenza, elemento essenziale di ogni territorio.

Leggi le traduzioni delle parti in inglese del podcast

Foto di copertina: Giuseppe Morgana (instagram)


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Ascolta la playlist con le canzoni scelte dagli ospiti di Start Me Up.

L’arte contemporanea per rileggere e trasformare i luoghi

Usare l’arte per inventare e narrare un futuro sostenibile adattandosi ai luoghi e trasformandone la percezione tramite l’arte contemporanea. Con questo scopo anche quest’anno torna in Sicilia Trasformatorio, laboratorio Internazionale di Arti Sperimentali, Performative e Site Specific, organizzato dalla fondazione olandese Dyne.org in collaborazione con l‘Associazione Culturale Siddharte, il Comune di Messina e la popolazione di Giampilieri, borgo della città di Messina.

Dal 20 aprile all’1 maggio 36 artisti selezionati con bando internazionale lavoreranno nel borgo di Giampilieri a Messina per – si legge nel comunicato – “inventare, proporre, diffondere e documentare accorgimenti, drammaturgie, procedure e tecniche per costruire un teatro sostenibile in ogni suo aspetto; ambientale, espressivo, sociale e tematico.”

Unire il Nord Europa e il Mediterraneo nel segno dell’arte.

In continuità con il lavoro portato avanti lo scorso anno a Scaletta Zanclea (ME) (Giampilieri è qualche chilometro più a Nord rispetto a Scaletta sempre sulla costa ionica della provincia messinese), Trasformatorio unirà ancora una volta nel segno dell’arte il Nord dell’Europa e il centro del Mediterraneo. Tra i partner del laboratorio c’è anche infatti Cairotronica, il simposio biennale di arte multimediale ed elettronica del Cairo, che contribuirà portando in Sicilia due artisti egiziani.

federico bonelli citazione su trasformatorio

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Il tema della ricerca di Trasformatorio comprende sia le tecniche che le drammaturgie, e stimola la ricerca sulle abilità specifiche necessarie a produrre nuovi tipi di spettacolo multimediale, totale, inclusivo e partecipativo, prodotto e proposto in luoghi speciali, per storia, posizione, e bellezze storico artistiche e naturali.

Tanti i partner nel segno della contaminazione.

Come lo scorso anno Trasformatorio irrompe nel mondo dei maker e dell’IOT prevedendo la realizzazione di una rete di sensori ambientali realizzata da e per la popolazione del posto: l’intento è promuovere la coscienza e la consapevolezza dei luoghi a un livello di accessibilità totale. Per farlo verrà coinvolto il FabLab Messina, impegnato in prima persona insieme all’Università degli Studi di Messina, il wemake.cc di Milano e l’associazione e rete europea The Things Network, oltre che Sementi Indipendenti e il gruppo Open Data Sicilia.

Il programma di Trasformatorio 2018

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Inoltre, in virtù della partnership con BIAS, Biennale di Arte Sacra e delle Religioni dell’Umanità di Palermo gli artisti di Trasformatorio saranno chiamati a realizzare un’opera che abbia come tema “La soglia è la parte più difficile del viaggio”. L’installazione che ne verrà fuori rimarrà a Giampilieri (o in un altro luogo deputato) fino all’estate 2018 e sarà inclusa nell’importante circuito Siciliano di BIAS 2018. Ci sono inoltre una serie di associazioni e enti che ruotano attorno al mondo della permacultura e dell’arte che sono stati coinvolti come promotori e partner del progetto e stanno contribuendo alla buona riuscita di questa edizione di Trasformatorio.

Ci sarà infine spazio anche per l’arte radiofonica che vedrà coinvolti oltre gli amici di Radiostreet Messina anche noi di Start Me Up. Con modalità ancora da definire e con lo scopo di esplorare i luoghi e i miti del luogo, verrà chiesto a radio artisti e a musicisti locali e volontari dei circuiti siciliani di partecipare alla realizzazione di un programma di radio-arte teso a integrare e ravvicinare gli interventi sul territorio.

Per conoscere tutti i nomi degli artisti, gli eventi in programma e tutti i dettagli dell’edizione 2018 di Trasformatorio, visitate trasformatorio.net.