Timerepublik: modello reale di sharing economy La sfida per il 2015 è estendere a nuovi ambiti il modello collaborativo

Di Timerepublik ve ne ho parlato spesso in passato. Potete ancora trovare in rete l’intervista a Gaetano Biondo che Start Me Up ha realizzato quando il servizio era stato appena lanciato. Abbiamo poi seguito le varie evoluzioni della startup svizzera (con un forte legame con Messina) e oggi sono contento di annunciare che è stata rilasciata la versione 3.1. Una realise che apporta una serie di miglioramenti alla versione precedente, sia dal punto vista grafico che delle performance (tra gli altri nuovi server e ricerca di competenze e di utenti migliorata). Un ulteriore passo in avanti per una piattaforma che ha portato a livello globale il concetto di banca del tempo offrendo – come loro stessi dichiarano – “quasi 60.000 servizi […] da persone registrate da più di 100 paesi del mondo”. E Timerepublik è di fatto sempre più mondiale: con la nuova versione la piattaforma è infatti adesso disponibile anche in Tedesco, Olandese e Catalano.

Ma il successo di Timerepublik non sta solo nel numero di utenti o paesi coinvolti. Sono infatti tante le partnership che la piattaforma ha siglato dalla sua nascita con diversi enti istituzionali. La prima è quella che verrà firmata con l’Università di Messina, a cui farà seguito quella con HOC-LAB, struttura afferente al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. Se in Italia sono le università a dimostrarsi sensibili all’uso del tempo come scambio di servizi, in Spagna Timerepublik è riuscita a stringere accordi con la sezione iberica di OuiShare (lo spin-off spagnolo della più grande community dedicata alla sharing economy in Europa) e Freeland, uno spazio di co-working che utilizza e promuove l’economia collaborativa, creando sinergie, all’interno della propria area, tra aziende, freelance e start-up, con l’obiettivo di migliorare la qualità del lavoro di tutti i soggetti coinvolti.

Crescono quindi le reti di rapporti che la piattaforma sta siglando anche grazie al lavoro dei Country Manager (Gaetano Biondo e Jonas Bianchi). Reti che portano a ampiamenti anche all’interno della squadra di Timerepublik. È stato infatti ufficializzato l’inserimento nel team svizzero di Ted Wallach, team builder e storyteller di fama internazionale. Il compito di Ted sarà quello di rendere la community di Timerepublik ancora più coesa e forte.

Sono tanti i traguardi raggiunti sino ad ora da Timerepublik, vero e autentico esempio di sharing economy. Da questi presupposti non posso non immaginare un fantastico 2015 per la piattaforma svizzera che, facendo leva su una delle risorse forse più democratiche del mondo – il tempo appunto – ci pone davanti a uno dei cambiamenti più ardui da affrontare: la sostituzione del denaro come merce di scambio. Un modello che già oggi funziona per alcuni contesti e comunità. La sfida di Timerepublik per il 2015 sarà, tra le altre, quella di dimostrare che questo modello può essere adottato a livello globale. Una visione che la startup svizzera ha bene in mente e dovrà essere brava a mettere in atto: le carte ha dimostrato di averle e io per primo faccio il tifo per lei.

Gaetano Biondo – Timerepublik Una banca del tempo su scala mondiale

Da circa un anno Gaetano Biondo vive in Svizzera. Da qualche tempo è diventato Community e Country Manager per l’Italia del portale timerepublik.com, una banca del tempo su scala globale che tra poco debutterà con la versione italiana.
Gaetano ci spiega cosa prevede il progetto Timerepublik e come funziona. Perché innovare non è solo sinonimo di inventare, ma spesso porta con sé un nuovo ordine di idee, stravolgendo le cose che ognuno di noi ha sempre visto solo in un determinato verso.

Le canzoni di questa puntata:

Darien Gap – Josh Woodward

Bank rolled – Farmertan