#44.radiosmu – AIED cerca nuovi modi per dire #NObullismo Le proposte devono arrivare a partire dal 5 settembre. Inoltre Washare vola a Berlino e conosciamo meglio Motorsquare



Si potrà inviare la propria proposta a partire dal 5 settembre ma la comunicazione è partita qualche giorno fa. Stiamo parlando di #NObullismo, iniziativa di AIED Roma che mira a cercare idee che possano avere un impatto reale per combattere il bullismo sia dentro che fuori la rete. «Non abbiamo voluto specificare nessun tipo di idea – dice Claudia Pellicori di Cocoon Projects, partner strategico dell’iniziativa – perché vogliamo lasciare le persone libere di pensare a qualcosa che possa davvero fare la differenza». Ci sono comunque degli ambiti a cui attenersi ed è possibile leggerli nella sezione apposita del sito di AIED: educazione, cultura e prevenzione; supporto e assistenza; tutela, sicurezza e difesa.
Come forse ricorderete la sezione romana dell’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica non è nuova a questo tipo di iniziative – alcune di queste le abbiamo anche raccontate qui a Start Me Up. «La novità di quest’anno – continua Claudia – è che per la prima volta ci stiamo rivolgendo anche agli adolescenti, coloro che sono maggiormente coinvolti da questo fenomeno».
#NObullismo è aperto a persone che hanno tra i 15 e i 30 anni, non è necessario far parte di un team (si accettano quindi idee che arrivano anche da una sola persona) ed è possibile presentare la propria proposta a partire dal 5 settembre fino al 7 novembre. Il fattore tempo sarà determinante perché le idee saranno poi sottoposte al giudizio del pubblico il cui voto influirà per il 50% sull’esito finale. L’altra metà verrà data da una giuria di esperti e i migliori tre progetti si sfideranno durante un evento che si terrà a Roma il 26 novembre. Al vincitore verrà assegnato un premio in denaro di 2.000 €.
Per tutte le informazioni tenete d’occhio il sito dell’AIED Roma, la pagina facebook e il profilo twitter. Avete un mese per pensare al vostro progetto e entrare in azione per dire il vostro no al bullismo.

Washare, la lavatrice è in condivisione

washare_grandeNel podcast scorso vi abbiamo parlato del viaggio in Spagna che le ragazze di oTeather hanno fatto grazie a Nastartup. Oggi è il turno di Alessio Sanzullo di Washare, una piattaforma che permette alle persone di condividere la propria lavatrice. «È un’idea un po’ strana in Italia – confessa Andrea ai microfoni di Start Me Up – ma non in Europa: quindi perché non adeguarci?». Il sistema è quello tipico della sharing economy, con un guadagno minimo da parte di chi mette a disposizione il proprio bene.
A differenza delle ragazze di oTeather, il team di Washare è stato a Berlino al betahaus, «il più grande spazio di coworking al mondo», dice Andrea. «È stata un’occasione per entrare in contatto con un mercato già maturo – continua – e inoltre abbiamo potuto partecipare al betabreakfast, evento settimanale che mette in contatto giovani imprenditori con possibili finanziatori».
Al momento il team è al lavoro sulla piattaforma visto che Washare è ancora solo un’idea, e nei piani c’è la voglia di essere già sul mercato per il prossimo ottobre. Al momento possiamo seguire le evoluzioni del progetto dalla pagina facebook ufficiale.

Motorsquare, l’app che ti aiuta a scegliere la tua prossima auto

Motorsquare è una startup catanese dal percorso esemplare. Vengono fuori dall’ultimo
Startup Weekend Catania
e nel corso dell’ultimo anno sono state tra le startup accelerate da TIM Wcap. La loro mission è semplificare il processo di acquisto di un’auto: attraverso la funzione Car4you infatti solo grazie al proprio profilo facebook il sitema seleziona l’auto più adatta ai gusti di un utente. «Il Car scanner poi – spiega Marco Reitano, colui che si occupa della comunicazione all’interno del team – andrà a individuare tutte le offerte attive nei nelle vicinanze dell’utente, selezionando quelle più vicine in termini geografici».
Nel corso degli ultimi mesi Motorsquare è riuscito a stringere un’importante partnership con il Salone dell’auto di Torino Parco del Valentino, per il quale il team ha prodotto una applicazione che guidasse i visitatori all’interno degli spazi espositivi. «È stata inserita anche – racconta Marco – la possibilità di prenotare i test drive, una novità assoluta in questo settore che ha permesso di evitare le tipiche code agli stand».
Al momento il team di Motorsquare è alla ricerca di un data engineer, qualcuno cioè che sia in grado di analizzare grandi quantità di informazioni. Per chi fosse interessato può mandare una mail a questo indirizzo  oppure compilare questo form.
Motorsquare è disponibile sia per dispositivi Android che Apple: per saperne di più basta andare su motorsquare.eu.

Speciale Snap Italy Talent Award 2016 Le interviste alle startup più interessanti viste all'evento di Snap Italy



Come forse avete potuto vedere dai social, giovedì scorso, 30 giugno, mi trovavo a Roma a seguire lo Snap Italy Talent Award 2016. Il premio indetto dal webmagazine Snap Italy, si è svolto nell’incantevole villa Geta (un posto con i conigli nel prato, per farvi capire). È stata una serata dedicata al networking anche se a farla da padrona è stata la competizione che ha visto ventiquattro startup divise in sei categorie gareggiare tra loro. Nel podcast che potete ascoltare all’inizio dell’articolo (o su iTunes) troverete le interviste a alcuni dei vincitori più altre tre ai progetti che mi hanno colpito particolarmente.

Si inizia con Zornitza Kratchmarova di Babyguest, startup che ha vinto nella sezione Turismo, per passare poi a Riccardo Zamponi di Spagrillo, progetto risultato primo nella categoria Food. Subito dopo ho il piacere di ospitare Davide De Luca e Roberto Dell’Ariccia di Traslochino e Enrico Scianaro di Whoosnap, che hanno battuto le altre startup nella categoria Sharing Economy e Innovazione. Non troverete Adriana Santanocito di Orange Fiber e GET dei fratelli Parini (vincitori rispettivamente per le categorie Moda e Utilities) che spero di avere presto come ospiti nelle prossime puntate.

C’è però ancora spazio per alcune idee che non hanno vinto ma che a me hanno particolarmente colpito. E così questo speciale dedicato allo Snap Italy Talent Award 2016 si conclude con le interviste a Domenico Sarleti di Tripdoggy, Caterina Naglieri di Plato Design e Piercarlo Mansueto di Sharewood.

Nella foto di copertina un momento della premiazione. L’immagine è stata presa qui

Con Paesà alla scoperta degli antichi mestieri contadini e artigiani E inoltre Olitaly, portale dedicato all'olio italiano e pettissimo.it che in esclusiva vende POW

C’è un po’ di turismo, di sharing economy ma anche di antropologia in Paesà, piattaforma creata da Francesco Domenico D’Auria e Annapaola Di Paolo che offre corsi sugli antichi mestieri contadini e artigiani. I corsi sono tenuti da persone che quei lavori continuano a farli e che decidono di mettere a disposizione di viaggiatori e curiosi le proprie conoscenze e competenze. «La mission di Paesà – spiega Francesco – è quella di tenere viva  la memoria dei saperi e delle pratiche umane territoriali attraverso la condivisione». L’idea nasce dalla considerazione che il territorio in cui viviamo è ricco di tradizioni, ma manca una conoscenza tecnica dei processi con cui portare avanti questi saperi. Nell’intervista Francesco porta come esempio la pizza che nonostante sia uno degli alimenti più amati dalle persone, pochissime sanno come prepararla seguendo il metodo tradizionale. «Noi consumiamo i prodotti della tradizione, ma non sappiamo più farli» specifica Francesco e con una battuta paragona il lavoro che sta portando avanti con Paesà a quello del WWF: l’unica differenza è che mentre il WWF salva i panda dall’estinzione Paesà si occupa di proteggere gli ultimi artigiani e contadini rimasti.
Il funzionamento della piattaforma è molto semplice: per proporre un proprio corso basta compilare il modulo presente sul sito e aspettare l’ok da parte dello staff che, a richiesta, si occuperà anche della parte promozionale. «Gli “insegnanti” – spiega Annapaola – arrivano spesso da associazioni culturali che si occupano di promozione del territorio. In più Paesà può contare su una rete di ambassador che selezionano i saperi e le esperienze più interessanti». La piattaforma entrerà a pieno regime a settembre, nel frattempo compilando il modulo presente su paisa.it potrete entrare in contatto con lo staff e conoscere i primi corsi attivi.

Olitaly, l’olio d’oliva italiano a portata di click

Olitaly è un portale dedicato all’olio d’oliva italiano. olitalyÈ un’iniziativa portata avanti da Roberto D’Alessio e Claudio Angiolelli che mira a diventare il punto di riferimento per uno dei prodotti simbolo del made in Italy. Su Olitaly è possibile trovare notizie, curiosità, ma anche leggi e ricette che riguardano il mondo dell’olio italiano. Il portale si rivolge a un pubblico generico ma anche agli addetti ai lavori: olivicoltori, contadini e chi gestisce i frantoi. In programma c’è la creazione di una web-radio e di un canale tematico sul digitale terrestre. Ma Olitaly non è solo comunicazione: tra le attività future c’è anche la realizzazione di una app che permetta di tracciare l’olio che arriva nelle nostre case. «È il punto principale del progetto – spiega Roberto – perché vogliamo aiutare i consumatori a essere più consapevoli di ciò che acquistano». Un aspetto non da poco visti anche gli scandali recenti sull’olio contraffatto.
Olitaly è tra le startup che stanno partecipando a Edison Pulse: fino al 5 maggio potete sostenere Roberto e Claudio registrandovi sul portale e votando il progetto su edisonpulse.it. Per saperne di più: olitaly.net.

Pet on Wheels, l’innovativo trasportino in esclusiva su pettissimo.it

pow_grandeC’è un e-commerce siciliano che ci vede lungo e che ha deciso di investire in un’idea che su kickstarter ha raggiunto il goal in soli due mesi (anche grazie a un video molto azzeccato). Il portale in questione è pettissimo.it, un sito dove potrete trovare tutto quello che riguarda la cura dei vostri amici animali. Se pensate a mangimi e guinzagli siete sulla strada sbagliata, perché su pettissimo.it trovate anche POW – Pet On Wheels, trasportino per cani di piccola taglia che ha conquistato già mezzo mondo. Pet On Wheels permette al padrone di avere con sé il proprio amico a quattro zampe sia sui mezzi a due ruote che in macchina.
«Nella mia consueta ricerca di nuovi prodotti – spiega ai microfoni di Start Me Up Carmelo Lorena responsabile marketing e comunicazione di pettissimo.it – mi sono imbattuto in POW, l’ho proposto al team e siamo stati tra i finanziatori del progetto su kickstarter». Grazie alla fiducia dimostrata, i produttori di POW hanno deciso di ricambiare il favore garantendo a pettissimo.it l’esclusiva per la Sicilia e i primi ordini partiranno già i primi di Maggio. Se vuoi ordinare anche tu il tuo POW, vai adesso su pettissimo.it.


#25.radiosmu Riccio di Unicredit:«Puntiamo sulla formazione per far crescere le startup del Sud Italia» È quello che fa Unicredit con gli incontri che sta organizzando in giro per l'Italia. Inoltre parliamo di Mulini social e Sharing School

Lunedì 29 febbraio sono stato a Reggio Calabria in occasione del Workshop L’idea imprenditoriale, organizzato dallo Sportello ImprediReggio Calabria, gestito come certamente saprete dall’inossidabile Angelo Marra presidente di Confindustria Giovani – Reggio Calabria. Il pomeriggio – che si è svolto nella sede reggina di Confindustria – era una delle tappe del ciclo di presentazioni di Unicredit Start Lab, bando promosso dal gruppo bancario che intende raccogliere le migliori idee di business nell’ambito del LifeScience, ICT/Web/Digital, CleanTech e Innovative Made in Italy. Lo spiega ai microfoni di Start Me Up Antonio Riccio, stakehoder and territorial development manager di Unicredit:«È una piattaforma continuativa perché chi si è iscritto lo scorso anno e non è riuscito a ottenere il finanziamento può migliorare la propria idea e riprovarci quest’anno – spiega. Questo non significa che chi ci voglia provare per la prima volta non possa farlo». A Start Me Up abbiamo già parlato di Unicredit Start Lab: qualche mese fa abbiamo presentato infatti Bulbixin, startup calabrese che è entrata nel programma Unicredit e che rappresenta uno dei pochi casi positivi nel Sud Italia. «C’è un problema di qualità – continua Riccio – infatti le idee del Sud Italia che sono riuscite a entrare nel programma di Unicredit sono solo due al momento. Per questo motivo abbiamo pensato a dei momenti formativi come quello di Reggio Calabria per poter aiutare ulteriormente quanti fossero interessati a preparare al meglio la propria candidatura».
Il termine ultimo per presentare la propria idea imprenditoriale a Unicredit Start Lab è il 30 aprile e potete trovare tutte le informazioni su unicreditstartlab.eu.

In Calabria il mulino a pietra si finanzia con il crowdfunding

grano

immagine via

Forse ne avete già sentito parlare perché la notizia sta veramente facendo il giro di tutti i giornali ed essendo una storia che arriva dal centro della Calabria – per essere precisi, San Floro (CZ) – non potevo non raccontarla. Mi riferisco a Mulinum, il progetto portato avanti da Stefano Caccavari che attraverso il crowdfunding sta recuperando il più antico mulino a pietra naturale della Calabria per inserirlo in un ciclo produttivo di prodotti da forno. Il Sole 24 ore lo ha già definito il primo mulino social e la raccolta è in dirittura d’arrivo «Siamo all’80% della somma prevista» dice Stefano a Start Me Up. Quello di San Floro non è un mulino qualunque in quanto è uno dei pochi rimasti a pietra naturale. Al di là dell’evidente valore storico c’è anche un vantaggio dal punto di vista produttivo perché la macinatura ottenuta da questo tipo di pietra è unica e difficilmente replicabile. Inoltre anche il grano che si intende macinare presenta delle qualità nutritive particolari «Come il resto della Calabria anche a San Floro cresce un tipo di grano ricco di fibre e povero di glutine rispetto ai cosiddetti grani moderni». Stefano non è nuovo a simili iniziative: quando San Floro ha rischiato di diventare la più grande discarica d’Europa ha dato vita a orto di famiglia: «Siamo ripartiti dalla terra per dire che il nostro territorio è a vocazione agricola e non a vocazione di rifiuti industriali e pericolosi». E infatti oggi chi vive nei pressi di Catanzaro può comprare a km zero frutta e verdura coltivati senza concimi chimici. Anche se manca poco c’è ancora modo per contribuire alla realizzazione del mulino. Per farlo si può contattare Stefano sul suo profilo facebook oppure andare su mulinosanfloro.it e fare una donazione libera o acquistare in anticipo il kit farina bio.

Partita la seconda edizione della Sharing School a Casa Netural

sharing-school_MateraDopo circa un anno torno a sentire Andrea Paoletti di Casa Netural, che in Basilicata offre uno spazio dedicato al coworking e al co-living. Uno dei servizi offerti è l’incubatore di sogni, un pacchetto che permette a chi ha un’idea di metterla in pratica attraverso mentoring e assistenza. In quest’ottica assume più valore la collaborazione con materahub (già sentiti anche loro, in questo podcast) che permetterà a chi frequenta Casa Natural di poter usufruire di ulteriori servizi. Con Andrea si parla anche della seconda edizione della Sharing School, pensata per progettisti e operatori pubblici che vogliono approfondire le tematiche dell’economia collaborativa. Spazio verrà dato anche alla legge che in questi giorni si sta discutendo e che mira a normare tutti i servizi che rientrano nella sharing economy «Il programma è molto vasto – dice Andrea a Start Me Up – ma l’apporto di docenti come Christian Iaione, Guido Smorto o Paolo Venturi di AICCON aiuterà i partecipanti a definire meglio gli aspetti centrali di questa bozza di legge». La scuola si svolgerà tra il 27 aprile e l’1 maggio 2016 e c’è tempo per mandare la propria candidatura fino al 30 marzo ore 23.59. Tra tutte le domande pervenute sarà data priorità a 35 partecipanti, di cui 5 “portatori” di progetti collaborativi, coerenti con il programma, da studiare e implementare insieme durante i giorni della Sharig School. Trovate tutte le informazioni su sharingschool.it.

Nell’immagine di copertina un momento del workshop L’idea imprenditoriale, via

#31.radiosmu del 10 luglio – aria di estate Naustrip, Syskrack e Polaretti

A estate ormai inoltrata mi sembra doveroso parlarvi di qualcosa collegato allo svago e alle vacanze. Se infatti siete appassionati di barche dovreste ascoltare la prima intervista di questa puntata numero 31. Si parla infatti Naustrip, un portale che unisce questa passione con la sharing economy, mettendo in contatti i proprietari di barche con chi ha il desiderio di godere di una gita in mare aperto. Marco Deiosso, il responsabile della comunicazione definisce Naustrip “il blablacar della navigazione” anche se adesso il portale sta aumentando il numero dei servizi offerti, veicolando corsi di kite surf, pesca e tutto ciò che vi viene in mente che possa riguardare il mare. Al momento le imbarcazioni disponibili sono per il maggior numero in Sardegna ma l’azienda sta pensando all’internazionalizzazione. Tenete perciò d’occhio il loro sito e preparatevi alla prossima gita in barca.

Tra il 3 e il 5 luglio a Grassano in provincia di Matera, si è svolta la seconda edizione di Syskrack 3 days, una manifestazione promossa dall’omonima associazione che promuove il diy a 360°: in campo artistico, artigianale e digitale. Un programma fittissimo che spazia dalla musica alla street art, con laboratori dedicati al digitale e altri a iniziative di tipo sociali. L’associazione nasce per ricordare Giuseppe Porsia, venuto a mancare il 5 luglio 2013 mentre si trovava a Madrid. “La morte di Peps – spiega uno dei soci fondatori dell’associazione Giuseppe Liuzzi – ci ha spronati a non arrenderci e a cercare di essere soddisfatti di ciò che si fa in vita”. L’intento è quello di tradurre in realtà ciò che Peps diceva: anche grazie al contributo di una singola persona è possibile cambiare il mondo. Per restare sempre aggiornati sulle attività di Syskrack c’è il sito ufficiale e quello dedicato al laboratorio digitale.

L’ultima intervista di questa puntata ci serve per dare risalto a un successo tutto fatto in Sicilia. Ha superato i 150.000 download il gioco Polaretti creato dall’azienda messinese Naps Team per conto della Dolfin azienda dolciaria della provincia catanese. Il gioco scaricabile sia per iOS che Android è quello che in gergo si chiama runner. Lo spiega Domenico Barba che insieme a Fabio Capone guida Naps Team da circa vent’anni. Domenico sottolinea quanto passione ma sopratutto competenza possano premiare in termini di risultati. A dimostrarlo i numerosi download in constante crescita del gioco e i commenti positivi che il prodotto sta raccogliendo negli store.


#radiosmu del 9 aprile La sharing economy, Timerepublik e la Città tra le mani

Nella puntata che segna il passaggio alla maggiore età di Start Me Up (già, con questa fanno 18 puntate) vogliamo concentrarci su un fenomeno che è in crescita e che è stato designato come uno dei principali trend di quest’anno: la Sharing Economy. E la diciottesima puntata di Start Me Up parte proprio dall’esperienza di Salvatore, un utente BlablaCar, che per amore si ritrova a viaggiare tra Napoli e Lecce almeno 3 volte al mese. Salvatore è un utente Blablacar da circa un anno e racconta ai nostri microfoni i benefici di una pratica che inusuale ormai non è più. Se state pensando al risparmio, dopo aver ascoltato l’intervista vi ricrederete perché nella storia di Salvatore c’è qualcosa (per non dire molto) di più.

Anche la seconda intervista della puntata è dedicata all’economia collaborativa. È infatti tornato a trovarci Gaetano Biondo, Country Manager di Timerepublik per l’Italia. Gaetano ci racconta di Share and Win, contest promosso dalla startup italo-svizzera insieme ai principali portali di sharing economy europei: Collaboriamo, Gnammo, SuperFred e BlaBlaCar. Share and Win mette in palio un biglietto per lo Ouishare Fest di Parigi e un fine settimana a Milano incentrato sulla sharing economy e le aziende che meglio rappresentano questo fenomeno a livello europeo. L’aspetto interessante è che per vincere, gli utenti devono dimostrare di credere nella sharing economy, offrendo e ricevendo aiuto e invitando altre persone a unirsi a Timerepublik. C’è tempo fino al 15 maggio per partecipare e se volete accaparrarvi il biglietto per Parigi vi conviene iniziare subito. Trovate tutte le informazioni qui.

ouisharefest parigi

Il primo premio dello Share and Win è un biglietto per lo Ouishare Fest di Parigi

 

L’ultima parte della trasmissione si occupa di un altro tema caldo del mondo startup: la stampa 3D. Questa volta applicata al turismo, perché i ragazzi pugliesi de La città tra le mani costruiscono percorsi tattili stampando miniature 3D per turisti non e ipovedenti . Claudia Melissa Barbarico, una delle founder del progetto, spiega ai nostri microfoni che i percorsi sono in realtà multisensoriali e ci racconta di quanto bella è stata la partecipazione al 3D Print Hub di Milano (l’immagine di copertina è presa dal sito della startup e mostra una delle dimostrazioni fatte dal gruppo a questo evento). Ha anche anticipato che al momento stanno allestendo la loro prima esposizione al Museo del Teatro Romano di Lecce e noi non vediamo l’ora di vederla, pardon, di toccarla!