Chatbot e essere umani: un rapporto felice e destinato a durare nel tempo



I chatbot sono ormai una realtà: oggi vengono utilizzati dalle principali aziende per lo più nel campo del customer care ma è bene tenere presente che quella che stiamo vivendo è una fase transitoria. Il progresso della AI e una maggiore familiarità con i mezzi tecnologici sta portando infatti i chatbot testuali e vocali a essere adottati in ambiti fino a ieri inimmaginabili. Lo spunto per questo argomento ci arriva da Laila, il chatbot di seconda generazione prodotto da Mazer, azienda campana il cui founder e CEO è il protagonista di questo podcast: Carmine Pappagallo.

Cosa fa Laila, il chatbot di seconda generazione

Laila è una piattaforma tecnologica che permette alle aziende di creare delle vere e proprie interazioni con i propri utenti. I produttori parlano chatbot di seconda generazione perché è una tecnologia in grado di gestire il customer service e il marketing conversazionale, garantendo ottimi risultati in termini di affiliazione e di soddisfazione degli utenti. Laila si basa su una sofisticata Intelligenza Artificiale in grado di elevare la capacità di comprensione del dialogo con l’essere umano a un livello superiore, capace di comprendere le varie sfumature della lingua italiana. L’intelligenza artificiale di Laila è in grado di monitorare costantemente il “sentiment” dell’utente, di interpretarne le esigenze a prescindere dalla qualità del linguaggio da lui espresso, di ricercare la risposta nell’ambito delle informazioni aziendali a sua disposizione e di proporla nella forma che l’utente è meglio in grado di comprendere.

Chatbot e esseri umani: cosa accade dal punto di vista psicologico?

Partendo dalle potenzialità espresse da Laila abbiamo deciso di indagare il modo in cui l’essere umano si rapporta da un punto di vista psicologico con i chatbot. Ci siamo fatti aiutare da Donatella Ruggeri, psicologa, esperta di UX, che lavora presso Idib Group ed è a capo della Settimana del Cervello. Il quadro che Donatella ci restituisce mostra una certa adattabilità dell’essere umano nell’interazione con i bot testuali e vocali.
La nostra analisi parte dalla recensione che la stessa Donatella ha scritto sul chatbot creato dal portale paginemediche.it per permettere agli utenti di sapere se i sintomi che accusano possono essere legati al coronavirus. Un esempio che mostra tutta la potenzialità del chatbot, e soprattutto ne testimonia la familiarità degli utenti con questo tipo di interazioni.
È interessante inoltre notare come cambia il modo di parlare quando da umani ci troviamo a interagire consapevolmente con dei bot. Infine se questo articolo mette in evidenza tutte le potenzialità dei chatbot in ambiti insoliti (come quello del dating online), dall’altro ci sono ricerche che mettono in relazione la diffusione di queste tecnologie con una condizione esistenziale caratterizzata dalla solitudine degli utenti del futuro.

La citazione sul chatbot di Carmine di Mazer

Un futuro prossimo ma ancora lontano, assicura Carmine Pappagallo di Mazer che sottolinea come l’impegno dell’azienda si concentrerà nella diffusione di Laila anche nell’ambito del marketing relazionale, garantendo performance oggi impensabili per team composto da soli esseri umani. Un lavoro avvalorato dalla ricerca che arriva dall’università della Campania che sin dall’inizio ha seguito il progetto Laila e che presto sarà curato anche dall’Ateneo Federico II di Napoli.


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Foto di copertina di Alex Knight via Unsplash

Cosa fa Specto, la startup vincitrice del PNI 2019 di Catania



Specto è la startup che si è portata a casa il premio assoluto e il premio della categoria Industrial al Premio Nazionale per l’Innovazione 2019. Da bravi mediapartner siamo andati a cercare Giuseppe Antonacci, CEO di questo spinoff e con lui abbiamo parlato di innovazione, ricerca e impresa: la sua è una prospettiva inedita visto che, grazie al suo curriculum, Giuseppe rientra in tutte e tre le categorie.

Specto: spettrometri ottici di nuova generazione

Specto che arriva vittoriosa dalla StartCup Lombardia sviluppa spettrometri ottici di nuova generazione per la diagnostica biomedica e la caratterizzazione dei materiali. A differenza degli strumenti attualmente disponibili – che presentano limiti intrinseci perché richiedono un contatto fisico con il campione – l’utilizzo di un fascio di luce consente di rilevare proprietà meccaniche altrimenti non misurabili, come la rigidità e la viscosità delle cellule e dei tessuti umani che svolgono un ruolo critico nell’insorgenza e nel progresso di malattie legate all’età come il cancro, l’aterosclerosi e la sclerosi laterale amiotrofica. Inoltre, spiega Giuseppe ai nostri microfoni, gli spettrometri ottici di Specto sono molto più maneggevoli perché miniaturizzati e quindi possono essere utilizzati anche da personale non tecnico. Un particolare che apre il mercato di Specto a tanti potenziali clienti.

Un team vario e specializzato

Specto ha alle spalle un team di ricercatori internazionali, ma non solo. All’interno infatti può contare anche chi cura aspetti prettamente “aziendali”. Ne parla espressamente Giuseppe nel podcast, ammettendo che uno dei punti deboli di molti spinoff universitari è la scarsa preparazione lato “impresa” che questi progetti hanno. Per fortuna, ci dice, è lui stesso a dirci che le cose stanno cambiando e in parte è merito anche di manifestazioni come le StartCup regionali e il Premio Nazionale per l’Innovazione che, di anno in anno, dicono ai ricercatori che fare impresa è possibile.

Chi sono gli altri vincitori del Premio Nazionale per l’Innovazione 2019

In questa edizione del Premio Nazionali per l’Innovazione sono stati erogati quasi 1,5 milioni di euro: circa 500.000 euro in denaro e 1 milione di euro in servizi, offerti dagli Atenei e dagli incubatori soci di PNICube e dal vasto ecosistema di supporto all’innovazione imprenditoriale che PNICube ha saputo costruire negli anni. Ogni vincitore si porta a casa un assegno di 25mila euro.

specto e gli altri vincitori del pni 2019

Oltre a Specto a cui è andato il premio assoluto e quello per la categoria Industrial sono stati assegnati i seguenti premi:

  • Il Premio Iren Cleantech & Energy (miglioramento della sostenibilità ambientale) andato a HT Materials Science Italy (StartCup Puglia): La startup ha sviluppato MAXWELL 2020, liquido refrigerante costituito da nanoparticelle che aumentano significativamente la capacità di scambio termico e l’efficienza energetica degli impianti di climatizzazione [HVAC] e raffreddamento. La riduzione dei consumi energetici dell’impianto comporta, oltre ad un risparmio economico, anche una sensibile riduzione dell’emissione CO2 che deriva dai consumi di energia elettrica e termica dell’impianto.
  • Il Premio ICT (tecnologie dell’informazione e dei nuovi media) vinto da Clearbox AI Solutions (StartCup Piemonte): partendo dal tema della fiducia, rende possibile adottare l’intelligenza Artificiale per mezzo della “eXplainable AI (XAI)” nei settori bancario, assicurativo e della sanità. La piattaforma permette di fornire spiegazioni “umane” alle decisioni prese da modelli esistenti di Machine Learning (ML) con l’obiettivo di permettere ad utenti con limitata esperienza di interagire più facilmente con modelli che stanno diventando sempre più complessi e opachi.
  • Il Premio Life Science (miglioramento della salute delle persone) vinto da Bacfarm – Solutions from Bacteria (StartCup Sardegna): grazie all’utilizzo di tecnologia brevettata, estrae biomolecole ad alto valore aggiunto – i carotenoidi – da una fonte alternativa e innovativa: i batteri. È l’unica ad ottenere selettivamente la Deinoxantina, con l’obiettivo di contrastare il progresso di malattie precancerose e neurodegenerative.

PNI 2019 ha visto inoltre l’assegnazione di due Menzioni e di diversi Premi Speciali che possono essere letti sul sito ufficiale di PNICube.


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Nella foto di copertina: un momento della premiazione.

Il Premio Nazionale per l’innovazione all’insegna di un futuro sostenibile

Mira a un futuro sostenibile l’edizione 2019 del Premio Nazionale dell’Innovazione che prende il via oggi a Catania, presso il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena. E non potrebbe che essere sostenibile il futuro immaginato dal mondo dell’innovazione, visto che sono sempre di più i progetti di ricerca nel campo economico, sociale e ambientale che si muovono in questa direzione. Sarà compito del PNI mettere in luce le idee più meritevoli di attenzione.

Una mission che il Premio Nazionale per l’Innovazione persegue da ormai diciassette edizioni. Un periodo che l’ha resa la più importante e capillare business plan competition d’Italia, promossa dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari – PNICube, e organizzata quest’anno in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania.

Il tema di quest’anno “Verso un futuro sostenibile” costituisce un segnale importante per l’intero ecosistema nazionale dell’innovazione, e intende evidenziare la centralità del ruolo delle startup provenienti dalla ricerca pubblica nel fornire soluzioni innovative per un futuro sostenibile del nostro Paese.

Quali sono i premi in palio?

Sono sessantanove i progetti finalisti. Loro si contenderanno quattro premi settoriali di 25.000 euro ciascuno:

  • IREN Cleantech&Energy, dedicato ai prodotti o servizi orientati al miglioramento della sostenibilità ambientale;
  • ICT, prodotti o servizi nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e dei nuovi media
  • Industrial, prodotti o servizi innovativi per tipologia o mercato che riguardano la produzione industriale;
  • Life Sciences, prodotti o servizi dedicati alla cura delle persone.

Inoltre tutti gareggeranno per il titolo di vincitore assoluto del PNI 2019, che garantirà all’istituzione accademica di provenienza la Coppa Campioni PNI.  Si assegneranno inoltre due Menzioni speciali (“Social Innovation” promossa da Global Social Venture Competition e “Pari Opportunità” istituita dal MIP Politecnico di Milano) e diversi Premi Speciali messi a disposizione dal Department for International Trade (DIT) del Consolato Generale britannico di Milano e da prestigiose aziende partner.

Come ogni anno nelle prossime settimane daremo spazio ai vincitori e ascolteremo curiosi le storie dei ricercatori in gara. Per sapere cosa è successo durante le edizioni passate, dai un’occhiata ai nostri podcast.

Cosa è il Premio Nazionale per l’Innovazione

Nato nel 2003 per promuovere e diffondere la cultura imprenditoriale in ambito accademico, e per stimolare il dialogo tra ricercatori, impresa e finanza, il PNI è la finale a cui possono accedere i vincitori delle 16 StartCup regionali che aderiscono al circuito, a cui da quest’anno si aggiunge, per la prima volta, StartCup Abruzzo. Una sfida tra i migliori progetti d’impresa hi-tech italiani, che cresce anno dopo anno, con un montepremi complessivo di quasi 1,5 milioni di euro: circa 500.000 euro in denaro e 1 milione in servizi, offerti dagli Atenei e dagli incubatori soci di PNICube.  Un mondo, quello accademico e della ricerca universitaria, in grado di dare vita a più del 20% delle oltre 10.600 startup innovative iscritte nel registro imprese del Mise. È organizzato da PNICube, il consorzio che riunisce le principali StartCup d’Italia.

L’Italian Master Startup Award 2019 allo spin-off romano Bioscience Genomics



la foto della premiazione di Bioscience Genomics all’Italian Master Startup Award 2019Il 17 maggio scorso si è svolta la tredicesima edizione dell’Italian Master Startup Award, il premio che PNICube conferisce alle startup nate dalla ricerca accademica italiana che stanno ottenendo le migliori performance sui mercati. Il premio assoluto è andato a Bioscience Genomics – spin-off dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Con noi al telefono Alessandra Tacconelli, biologa e branch manager di questa startup.

La ricerca al servizio della prevenzione oncologica e ginecologica

Bioscience Genomics offre servizi nel campo della genomica. Sfruttando le più recenti tecnologie di sequenziamento di nuova generazione del DNA, questa startup analizza il DNA libero circolante con un metodo innovativo, sia per la valutazione di eventuali anomalie a carico della componente fetale, nel corso della gravidanza, sia per la valutazione di mutazioni somatiche, per la prevenzione oncologica. Il mercato iniziale di riferimento è quello italiano, nel quale, dopo aver esplorato a fondo l’area specialistica dell’ostetricia, l’azienda sta sviluppando servizi nel settore della prevenzione oncologica, andando a intercettare quale potenziale mercato, qualunque soggetto sano, a prescindere dal soggettivo rischio oncologico che lo caratterizzi.

la citazione di Alessandra di Bioscience Genomics Italian Master Startup Award 2019

Sviluppi innovativi applicati al mondo reale: questa è la ricerca che diventa impresa

Il successo di Bioscience Genomics testimonia come gli spin-off universitari debbano farsi guidare sempre più da percorsi di sviluppo innovativi. Al contempo però devono avere la capacità di contestualizzare questi percorsi nel mondo attuale, lasciando che le risorse professionali che si hanno a disposizione riescano a esprimersi. È una vera e propria alchimia e non è impossibile da ottenere. È la stessa Alessandra a testimoniarlo nell’intervista: l’università non è più così distante dal mondo dell’impresa e dal mondo reale. Al punto che si avvicina anche a temi socialmente rilevanti. Lo ha detto anche Giovanni Perrone, Presidente di PNICube: “L’edizione 2019 dell’IMSA ha valorizzato uno dei settori di punta della ricerca scientifica italiana, la genomica. La premiazione di Bioscience Genomics testimonia l’attenzione dell’ecosistema dell’imprenditoria innovativa verso applicazioni della ricerca a problematiche di grande interesse sociale”.

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Fuga dei cervelli… al Sud Italia!

Promuovere la fuga dei cervelli verso il Sud Italia, è questo l’intento de La Fondazione CON IL SUD che ha deciso di promuovere la quinta edizione del Bando sul capitale umano ad alta qualificazione Brains to South.

Brains to South – letteralmente “Cervelli al Sud” – è rivolto a ricercatori stranieri o italiani, che svolgono la propria attività da almeno 3 anni all’estero o nel Centro – Nord, per sostenere progetti di ricerca applicata selezionando quelli con maggiore potenziale innovativo e trasferimento tecnologico. La Fondazione mette a disposizione complessivamente 4 milioni di euro di risorse private (massimo 400 mila euro per progetto, con una durata compresa tra i 24 e i 36 mesi).

Il Bando scade il 28 novembre. Le proposte dovranno essere presentate online direttamente dal ricercatore, che assumerà il ruolo di “principal investigator” e avrà l’opportunità di condurre un progetto di ricerca sotto la propria responsabilità, senza il controllo di un supervisore. Il candidato deve indicare anche uno o più enti disposti a ospitarlo (“host institution”) in una delle regioni del Sud Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna o Sicilia.

Continua a leggere sul sito de La Fondazione Con il Sud

9 borse di studio “smart cities & communities”: come candidarsi

L’ICAR – Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni del CNR ha pubblicato l’avviso per il conferimento di 9 borse di formazione retribuite per laureati in attività di studio e/o ricerche inerenti l’ambito: smart cities & communities. Il percorso, dal titolo “Progettista / ricercatore per ambienti per applicazioni ICT per Smart Cities & Communities” vuole offrire a giovani laureati e/o dottorandi opportunità concrete di inserimento nel mercato del lavoro attraverso la possibilità di realizzare percorsi di formazione e di accompagnamento che riguardino ambiti come l’imprenditorialità innovativa, la ricerca industriale, lo sviluppo pre – competitivo, l’innovazione organizzativa e manageriale, la qualificazione delle competenze con elevato contenuto tecnologico ed innovativo. Il corso si propone la formazione qualificata di persone esperte nelle tecnologie ICT che abilitano il concetto di smart city.

Termine ultimo per inviare la propria candidatura: 22/01/2018.

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Leggi l’avviso completo su icar.cnr.it

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Foto di copertina di Ethan Hoover trovata su Unsplash

A Modena il Premio Nazionale per l’Innovazione Dall'1 al 3 dicembre all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia "Shaping the future"

Sarà Modena a ospitare la quattordicesima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare business plan competition d’Italia, promossa dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari – PNICube,  in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Dall’1 al 3 dicembre un programma ricchissimo, il cui momento topico è rappresentato naturalmente dalla competizione che vedrà 65 startup finaliste. Le idee sono state selezionate tra le 16 StartCup regionali di tutta Italia: negli ultimi mesi circa 3.440 aspiranti imprenditori hanno presentato un totale di 1.171 idee d’impresa e 511 business plan. Numeri che da soli basterebbero a far comprendere l’importanza che il Premio Nazionale per l’Innovazione ha acquisito dal 2003, anno in cui le Università hanno iniziato a comprendere il valore di parlare di impresa tra chi fa ricerca.

I Premi in palio

Come lo scorso anno verranno assegnati quattro premi da 25.000 euro ciascuno per le seguenti categorie: 

  • IREN Cleantech&Energy,
  • growITup ICT,
  • BPER Banca Industrial,
  • Chiesi Farmaceutici Life Sciences.

Ci sarà poi il premio per il vincitore assoluto del PNI 2016, che garantirà all’istituzione accademica di provenienza (Università o E.P.R.) la Coppa dei Campioni PNI. In programma inoltre due Menzioni speciali (Social Innovation – Global Social Venture Competition e Pari Opportunità – MIP Politecnico di Milano) e diversi Premi messi a disposizione da Ambasciate e aziende partner dell’evento. Grazie alla partnership con #SEUAItaly2016 infine, una delle startup vincitrici avrà un posto assicurato  alla finale di Bruxelles dello Startup Europe Awards.

Ascolta la diretta del PNI 2015 dal teatro dell’Unical di Cosenza

Il programma dell’evento

Si inizia giovedì 1 dicembre con l’Arena 4 PNI: quattro sessioni parallele – una per ciascuna sezione del Premio – in cui i team finalisti dovranno presentare la propria idea di business a una platea di investitori e mentor. Il pomeriggio spazio alle idee nell’Area Expo con accesso al pubblico e a seguire il convegno Shaping the future, visioni di futuro.

Il giorno dopo, venerdì 2 dicembre, al mattino ci saranno alcuni workshop di approfondimento mentre dalle 14 si svolgerà la finale del Premio con i pitch dei 16 finalisti. In serata è previsto lo spettacolo Non Plus Ultra del comico Raul Cremona.

Si prosegue il 3 dicembre con un evento che mira a coinvolgere un pubblico più ampio. “Oltre il PNI” vedrà dibattiti, proiezioni e laboratori dedicati ai ragazzi delle scuole superiori al mattino. Il pomeriggio invece verranno coinvolti i bambini più piccoli grazie alle attività interattive e dimostrazioni su creatività e tecnologia a cura della Fondazione Golinelli di Bologna.

“Vogliamo fare un piccolo regalo al nostro Paese – ha commentato il Presidente PNICube, Marco Cantamessa, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Milano –  presentare 65 progetti d’impresa, e altrettanti team imprenditoriali, pronti a contribuire alla creazione del nostro futuro”. Un  futuro che deve passare dalla ricerca e l’innovazione, due parole molto spesso abusate e utilizzate fuori luogo. L’auspicio è che con manifestazioni come il PNI, l’Università italiana trovi il suo ruolo all’interno di questo processo che si inserisce in quello più ampio di un paese al passo coi tempi e attento alle sfide che lo attendono.

Per maggiori informazioni: pni2016.unimore.it/pni2016.

Nella foto di copertina, un momento della conferenza stampa di presentazione

PNI 2015: le interviste ai partecipanti Il Premio ai pugliesi New Gluten World. La prima parte dello speciale targato radiosmu

Si è conclusa poche ore fa la tredicesima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione, la più grande e capillare business plan competition italiana, ospitata quest’anno dall’Università della Calabria. Vi dico subito che i vincitori assoluti sono stati i pugliesi di New Gluten World che si sono aggiudicati il premio Life Science. I vincitori per le altre categorie sono: SmartVase di Salerno a cui è andato l’Iren Cleantech & Energy, il premio Industrial è stato assegnato alla lombarda Goliath e infine il premio ICT è andato a IntendiMe (che molti di voi ricorderanno perché li abbiamo ospitati durante la scorsa stagione).

Nell’attesa di farvi sentire le voci dei protagonisti in un podcast interamente dedicato al Premio (online giovedì prossimo), vi ripropongo una versione sistemata della diretta di ieri. Mi scuso sin da ora perché a volte l’audio non è dei migliori ma vi assicuro di aver fatto del mio meglio per garantire la migliore qualità possibile. Lasciatemi inoltre ringraziare Marcello Perone e Giuseppe Arrigo di keedra.com per il prezioso aiuto fornitomi durante questi due giorni.

Le Startup che ho incontrato durante la diretta sono (indico anche il minutaggio per una rapida individuazione):

E inoltre ho parlato con:


5 bandi per la vostra startup per non pensare al caldo che fa Bacheca va in vacanza, le opportunità no

L’estate ormai inoltrata si fa sentire e con lei il caldo. Gli amici di Agoghé piuttosto che trovare refrigerio su una qualsiasi spiaggia si accontentano del freddo dell’aria condizionata e hanno selezionato per voi 5 bandi per permettervi di scommettere sulla vostra idea di business. E se poi vi sentite persi e avete bisogno di aiuto basterà mandare una mail a questo indirizzo e i nostri verranno in vostro soccorso con la loro esperienza e professionalità. Questo è l’ultimo numero di bacheca che vi da appuntamento a settembre: prima di mettere le infradito date un’occhiata alle proposte elencate, le opportunità non vanno mica in vacanza!

Bright Idea Contest

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Bright Idea Contest è un’iniziativa di Accenture e Università Cattolica del Sacro Cuore – in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture – dedicata a giovani laureati che desiderano proporre i loro progetti innovativi per i settori: lusso, moda, beni di largo consumo e retail. Il contest è aperto a tutti i cittadini italiani in possesso di diploma di laurea che abbiano ideato progetti innovativi nei settori Lusso, Moda, Beni di Largo Consumo e Retail. Le domande vanno presentate entro le ore 12:00 del 31 luglio e in palio ci sono all’assegnazione di due borse studio per l’iscrizione a IDEA (Innovation, Digital Technology Entrepreneurship and Advanced Internationalization) il programma di alta formazione progettato e sviluppato congiuntamente da Università Cattolica del Sacro Cuore e da Accenture.

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Agos4ideas
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Agos4ideas pone come tema chiave l’innovazione attraverso la proposta di soluzioni nuove, che sappiano sfruttare al meglio le potenzialità della comunicazione digitale, preferibilmente in ambito mobile o attraverso l’utilizzo di nuovi canali di relazione. Fino al 19 luglio team di lavoro spontanei con la propria idea di business e a startup operanti nel territorio italiano possono candidare il proprio progetto a patto che rappresenti sia in grado di sfruttare al meglio le potenzialità della comunicazione digitale in ambito mobile o attraverso nuovi canali di relazione con i clienti. In palio un premio in denaro di 10k e un periodo di incubazione di 3 mesi.

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Call for ideas H-Camp Fall 2015

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Sul sito H-Camp si presenta come un programma di accelerazione internazionale “all inclusive”, dedicato a giovani talenti e startupper visionari che vogliono sviluppare la propria idea. Il programma è rivolto a startup europee in fase early stage con un’idea innovativa di impresa nei settori: – Food & Wine – Fashion & Design – Travel &Tourism – Offline & Online Retail – Internet of Things che presentino domanda entro il 31 luglio. In palio oltre al periodo di accelerazione (della durata di 4 mesi) un finanziamento di 15k.

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Bocconi Start-Up Day Award

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Il Bocconi Startup Day Award è un riconoscimento alle start-up di successo che hanno raggiunto risultati importanti, benché siano ancora in una fase iniziale del proprio ciclo di vita. Possono partecipare le imprese italiane costituite dopo l’1 gennaio 2010. Il premio è un riconoscimento alle idee imprenditoriali, alla capacità di creare imprese innovative e un’occasione di sviluppo e rafforzamento del profilo di competenze del management team. Sono previsti un premio alla miglior start-up e due riconoscimenti speciali: alla miglior start-up nel campo dell’innovazione sociale e alla miglior millennial start-up (scelta fra i team under 30). I premi tutti in denaro con la possibilità di partecipare al Master Bocconi sono illustrati nel dettaglio qui. Il termine di scadenza è fissata al 7 settembre.

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Premio Sapio per la Ricerca e l’Innovazione

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Il Premio Sapio per la Ricerca Italiana è un luogo di opportunità per concretizzare idee, per vedere valorizzati i più validi progetti di ricerca, dove trovare terreno fertile a far crescere proficue collaborazioni. Il tempo per presentare la propria candidatura scade il 14 novembre e il premio eroga contributi – anche interdisciplinari – per l’avanzamento della ricerca e dell’innovazione in campo tecnico-scientifico e socioeconomico. I risultati di tali contributi devono essere stati conseguiti nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2012 e il 30 aprile 2015.

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immagine di copertina, via