#39.radiosmu – Neetra: dalla crisi allo sviluppo delle tecnologie DAB L'azienda di Bari nata grazie alla volontà di alcuni ingegneri può contare adesso su un mercato mondiale



La crisi economica ci dà anche la possibilità di raccontare di chi non si arrende e imparando dai propri errori decide di provarci di nuovo. Come è accaduto a una trentina di ingegneri di Bari che, grazie anche ad un accordo tra Sindacati e Provincia di Bari sono riusciti a fondare Neetra. Neetra è una startup pugliese operante nel settore del broadcasting e delle telecomunicazioni, specializzata nella progettazione, produzione e vendita di tecnologie per radio, tv e telecomunicazioni digitali. Nel giro di qualche anno l’azienda è riuscita a ritagliarsi una fetta di mercato importante, soprattutto all’estero. Ci racconta tutto Roberto Lorusso: la sua intervista parte dalla collaborazione tra la società e il Governo norvegese. La Norvegia è la prima nazione ad aver deciso di spegnere il segnale FM delle radio tradizionali e passare alla tecnologia DAB. Il DAB – acronimo che sta per Digital Audio Brodcasting – è un segnale digitale che permette di veicolare oltre al suono in alta qualità anche immagini e testi. «Grazie alla collaborazione con la Norvegia – spiega Roberto – stiamo progettando sia il trasmettitore che verrà utilizzato dalle compagnie per trasmettere il segnale digitale, sia il ricevitore, da installare nei nuovi apparecchi che mano mano andranno a sostituire le radio tradizionali».
Neetra riesce a sfruttare le proprie competenze però anche in ambito elettromedicale. L’azienda infatti fornisce a centri di ricerca – tra cui anche l’Università di Bari – l’apparato che cura i tumori attraverso la termoablazione, una metodologia non invasiva che raggiunge il tumore con un ago e lo brucia senza bisogno di operare il paziente.
Purtroppo i tempi radiofonici non ci permettono di approfondire le altre, numerose attività di Neetra che potrete conoscere visitando il sito neetra.com. Quando lo visiterete vi renderete conto attraverso le immagini dei vari impianti installati in giro per il mondo fin dove è riuscita ad arrivare una azienda del Sud Italia che ha deciso di non mollare.

Strategie digitali: il 24 giugno l’appuntamento a cura di Evermind al coworking DNA+

DNA_plusSe non conoscete DNA+, coworking che ha da poco aperto i battenti a Reggio Calabria, il 24 giugno potrebbe essere l’occasione giusta. Per quella data in collaborazione con la co-agency Evermind è stato organizzato Strategie Digitali, workshop tenuto da Francesco Biacca che si rivolge a imprenditori e liberi professionisti che hanno intenzione di pianificare meglio le proprie campagne marketing in rete. Ne parliamo con Giulo Latorre, uno dei responsabili di DNA+: Strategie Digitali è il secondo evento organizzato all’interno del coworking ed è il primo focalizzato sul digitale. «Il primo – racconta Francesco – era incentrato sulla degustazione del vino perché provocatoriamente abbiamo pensato che una persona di successo deve saper gustare un vino». Giulio ha creato DNA+ insieme a Gianfranco Schirripa e Giuseppe Rudi a cui si è unito successivamente Marco Nisticò. I quattro hanno deciso di creare questo posto per dare un contributo concreto alla scena imprenditoriale reggina: «Il coworking – dice Giulio – può rappresentare uno dei tasselli che andranno a costituire l’ecosistema startupper della città e dell’area dello Stretto».
Prima di salutarci Giulio indica le modalità con cui partecipare al workshop di venerdì 24: sarà sufficiente mandare una mail a info@dnaplus.it dichiarando esplicitamente la propria volontà di prendere parte al laboratorio. Per conoscere invece tutte le attività di DNA+ basterà andare su dnaplus.it o sulla loro pagina facebook.

Con la serra intelligente gli studenti di Palermo vincono l’Unicredit Business Model Award

greenhouseIl terzo ospite questo trentanovesimo podcast di Start Me Up è Filippo Pancaro, Manager della produzione di Greenhouse JA, azienda nata all’interno dell’Istituto Tecnico Industriale Alessandro Volta di Palermo che qualche settimana fa ha vinto l’Unicredit Business Model Award. Greenhouse JA nasce all’interno del programma di Junior Achievement Italia Impresa In Azione e durante il percorso di formazione i ragazzi hanno lavorato su Leafbox 2.0, una «serra domestica intelligente capace di ricreare l’habitat naturale di circa 1200 tipi di piante – spiega Filippo – grazie ad un sistema integrato di sensori, soluzioni software e lampade a raggi ultravioletti». Il percorso dei ragazzi parte da un intenso lavoro di squadra che ha permesso loro di progettare il prodotto e studiarne il mercato e le possibili strategie di marketing, fino a arrivare a vincere la competizione nazionale di Unicredit svoltasi a Milano. «Questo percorso – dice Filippo – ha permesso a me e a tutto il team di scoprire il mondo dell’imprenditorialità giovanile, un mondo dove per emergere è necessario impegno e tanta preparazione». I ragazzi di Greenhouse JA hanno un sito dove spiegano le caratteristiche di Leanbox 2.0, ma soprattutto un blog grazie al quale è possibile ripercorrere la loro storia fino a qui, in attesa di altri, incredibili, sviluppi che siamo certi, li aspettano.

Immagine di copertina, via

Start Me Up si dà alla Sharing Radio Dalla scorsa puntata radiosmu viene trasmesso anche su Twenty’z Radio

La nuova stagione di Start Me Up è iniziata e si allargano i canali di diffusione del programma. Dalla scorsa puntata infatti radiosmu va in onda anche sulle frequenze di Twenty’z Radio, emittente fondata da Matteo Castelnuovo e Dario Boemia a San Donato Milanese (MI).

Matteo e Dario hanno aperto il palinsesto della loro emittente e sulla scia del concetto di sharing economy stanno sperimentando la Social Radio. Dare spazio a vari format trovati in rete e provenienti da varie parti di Italia e del mondo. Anche Start me Up rientra in questo progetto e di questo naturalmente sono molto contento e onorato. Così ogni giorno più o meno alle 12:15 potete ascoltare la puntata della settimana di Start Me Up anche dal sito twentyzradio.com.

Un ulteriore canale che si aggiunge alla diffusione di quanto di buono succede nel Sud Italia in termini di impresa e innovazione. Un nuovo canale attraverso il quale far sentire la voce di un Sud Italia che ha deciso di non arrendersi al pessimismo e alle lamentele.

Start Me Up è anche su Startup Business Il prestigioso blog gestito da Emil Abirascid italiani ha deciso di integrare il player di radiosmu

Grande notizia! Da qualche giorno è partita la collaborazione tra Start Me Up e Startup Business. Il noto blog gestito da Emil Abirascid ha infatti deciso di integrare il player di Start Me Up in home page (ci trovate nel footer del sito). Proprio ieri inoltre, è stato pubblicato un articolo sul sottoscritto in cui racconto un po’ come sono andate le cose fino a questo momento.

Startup Business si unisce così ai canali di distribuzione di questo format che comunque resta disponibile delle emittenti locali in FM che fossero disponibili a trasmetterlo.

Bene così insomma e, alla grande!

Startup Business - screenshot intervista

La storia della radio? È tutta in una infografica – lunedinfografica Ogni lunedì un'infografica per farvi riflettere una settimana intera

Tempo di Radiodays Europe anche per il lunedinfografica: una buona occasione per raccontare un po’ di storia. Dopo infatti averne parlato nel podcast  di questa settimana anche questa rubrica si riallaccia al mezzo di comunicazione che ci sta più a cuore. Non ce ne voglia il web, ma lo abbiamo sempre dichiarato, la radio è il nostro primo amore. E quindi ecco la storia della radio.

E così ecco in un’infografica tutti passaggi principali della storia della radio un mezzo che dal 1892 mette in comunicazione le persone attraverso il suono.

L’ho trovata sul sito di sonos, sistema di diffusione e componenti audio wi-fi.

 

Infografica storia della radio

Il riepilogone del 7 marzo Contenuti liberi per il fine settimana

Il riepilogone del 7 marzo arriva con una vittoria in tasca. La pagina fb di radiosmu ha raggiunto i 500 mi piace. Un piccolo traguardo che spero venga confermato anche dopo l’operazione di pulizia che i vertici del social blu hanno annunciato qualche giorno fa. Nel frattempo gongolo, vi ringrazio e do inizio al riepilogone di questa settimana.

cinquantamodi

Lunedì la consueta rubrica lunedinfografica ha abbandonato i temi strettamente imprenditoriali. Non di solo lavoro vive l’uomo infatti, ma anche di tutto quello che c’è intorno, ovvero l’ambiente. E se non ce ne prendiamo cura noi, chi lo farà? Tutta questa retorica per introdurre l’infografica che elenca le 50 azioni che ognuno di noi può fare a casa per salvare il pianeta. È stata realizzata da Good to be home.

Il giorno dopo, martedì, la collezione di sticker si è arricchita di un altro elemento. A Carmen è piaciuto talmente tanto l’adesivo di Start Me Up che ha pensato di attaccarlo sulla porta di camera sua, proprio sotto quello di Radio Street. Sono onorato! Voi avete già mandato la foto dell’adesivo di Start Me Up attaccato da qualche parte? Eddai, cosa aspettate?

sticker_caermen

 

Mercoledì è stata la volta del post credo più condiviso della storia dei post di Start Me Up. Si parla di bandi (cinque) che spaziano dall’innovazione tecnologia a quella sociale. Se non ricordo male scadono tutti tra fine aprile e maggio, quindi avete tutto il tempo per partecipare. In caso non aveste ancora letto l’articolo, accomodatevi pure.

Si arriva così al giovedì con il podcast settimanale. In (poco più di) dieci minuti trovate un’intervista ai protagonisti di The Viral Cluster, progetto finanziato dal MIUR e promosso da cinque startup meridionali che punta a creare un ambiente virtuale in cui chiunque voglia creare un’impresa possa trovare partner o mettere al servizio le proprie competenze. Inoltre c’è Viviana di Impact Hub Siracusa che racconta la prima cena sociale di Mirabella Social Street e spiega anche cosa è Mirabella Social Street. Infine Giovanni De Caro di Atlante Ventures invita tutte le startup innovative del Meridione a presentarsi il 12 marzo a Città della Scienza a Napoli perché la la Fondazione Idis in collaborazione con Invitalia e con il patrocinio morale del Ministero dello Sviluppo Economico ha indetto una giornata dedicata al networking e all’approfondimento delle nuove misure del Governo in questo ambito. Inutile dire che non dovreste perderla.

Se state leggendo il riepilogone durante la mattinata di sabato (più  meno fino alle 11:59), allora vi invito a sintonizzarvi su Radiostreet Messina (103.3 fm) perché alle 12 sarò ospite di Tupperware. Se state leggendo questo riepilogone in un altro orario, ve lo siete perso e peggio per voi.

 

Alla grande!

Il Social Radio Lab è al Festival delle generazioni Il laboratorio fondato da Stefano Chiarazzo porta la radio all'evento romano in collaborazione con Spreaker

So che i questo blog parlo principalmente di impresa e innovazione, ma non posso dimenticare che dopotutto il mezzo che ho scelto per comunicare tutto ciò è la radio. Quindi mi perdonerete se dedico un solo articolo (almeno fino a ora) a questo mezzo di comunicazione e a un evento che lo riguarda.

Infatti se parlo di radio è perché gli amici del Social Radio Lab (per cui ho anche scritto qualche articolo) saranno tra i protagonisti della tappa romana del Festival delle Generazioni. Tra i vari eventi del festival ci sarà infatti un incontro incentrato sulla radio. Il dibattito partirà dalla considerazione che oggi c’è una scarsa attenzione da parte delle nuove generazioni verso il mezzo radiofonico e si cercherà di analizzare le strategie messe in campo dalle grosse emittenti nazionali per non perdere questa fetta di pubblico. Inoltre si cercherà anche di capire il ruolo che i media indipendenti stanno giocando all’interno di questa partita. Il dibattito guidato da Marco Stancati (che cura anche l’intera sezione Il Futuro è già ieri del Festival delle Generazioni) vedrà impegnati Stefano Chiarazzo e la prof. Paola Panarese fondatori di Social Radio Lab, Andrea Borgnino di Radio RAI e Michele Ferrari, ideatore della prima radio realizzata da adolescenti, Radio Immaginaria, che verrà accompagnato da alcuni speaker.

Durante l’incontro si cercherà di analizzare quelli che sono i nuovi linguaggi, i contenuti e gli strumenti che compongono un’offerta sempre più personalizzata con il supporto dei dati e delle evidenze del team di ricerca del Social Radio Lab. Inoltre sarà interessante studiare l’approccio della radio pubblica nazionale, con un’audience principalmente adulta e confrontarlo con quello di un’innovativa web radio fatta dagli adolescenti per gli adolescenti.

Infine mi sembra importate sottolineare che questo primo incontro vede per la prima volta la collaborazione tra il Social Radio Lab e Spreaker. Una partnership che mette insieme un laboratorio che intende fotografare lo stato dell’arte dell’uso delle nuove tecnologie web e mobile da parte delle emittenti italiane e evidenziare trend, dati e casi di studio sull’innovazione radiofonica in Italia, e un’applicazione web e mobile che permette a tutti gli appassionati e professionisti radiofonici di creare la propria web radio e di distribuirla in modo automatico su tutti i social network, siti web e blog personali.

L’appuntamento è il 27 febbraio alle ore 15 presso l’Auditorium Via Rieti in Roma, per chi non potesse essere fisicamente presente, sarà possibile seguire la diretta radio sul canale Spreaker di Social Radio Lab. Tutte le altre informazioni sono qui.

Gaetano Biondo – Timerepublik Una banca del tempo su scala mondiale

Da circa un anno Gaetano Biondo vive in Svizzera. Da qualche tempo è diventato Community e Country Manager per l’Italia del portale timerepublik.com, una banca del tempo su scala globale che tra poco debutterà con la versione italiana.
Gaetano ci spiega cosa prevede il progetto Timerepublik e come funziona. Perché innovare non è solo sinonimo di inventare, ma spesso porta con sé un nuovo ordine di idee, stravolgendo le cose che ognuno di noi ha sempre visto solo in un determinato verso.

Le canzoni di questa puntata:

Darien Gap – Josh Woodward

Bank rolled – Farmertan