#35.radiosmu – Ad Abinsula l’Italian Master Startup Award 2016 La startup sarda che opera nell'Automotive vince la competizione promossa da PNICube. Inoltre conosciamo kupanda.net e la storia di Francesco di mondoaffariweb.it

Nel podcast numero 35 di Start Me Up conosciamo Abinsula, startup che si è aggiudicata l’edizione 2016 dell’Italian Master Startup Award, il premio (di cui ve ne avevamo parlato qui) che PNICube conferisce alle giovani imprese hi-tech nate dalla ricerca accademica a pochi anni dalla costituzione. Al telefono parlo con Pierluigi Pinna, uno dei founder di questa azienda che nel giro di pochi anni conta tre sedi (a Sassari, dove è nata, Cagliari e Torino) e circa 50 dipendenti. Abinsula nasce da un gruppo di ingegneri che, dopo alcune esperienze professionali all’estero, decidono di tornare in Sardegna e investire sulla propria idea, creando un’azienda che nel giro di pochi anni diventa una delle prime startup innovative in termini di fatturato e numero di dipendenti. Lo dice con un pizzico di orgoglio Pierluigi che poi spiega ai microfoni di Start Me Up: «Abinsula opera nel settore dell’embedded, cioè creazione di software per microcontrollori che molto spesso si trovano nelle automobili. Per questo motivo il settore delle auto connesse è quello più importante per la nostra azienda». I prodotti che Abinsula ha sviluppato in questo ambito, dice Antonio Solinas, direttore del settore ricerca e sviluppo sono principalmente due: «Ability (Abinsula Linux 4 ubiquity), un sistema operativo basato su Linux pensato per le auto che crea un sistema di comunicazione all’interno del veicolo e allo stesso tempo anche per il web. Il secondo prodotto invece – continua Antonio – lavora a stretto contatto con Ability ed è una piattaforma internet che conserva tutti i dati prodotti dall’auto e li mette a disposizione degli utenti e delle case automobilistiche».
Vincendo l’IMSA Abinsula ha diritto a un premio in denaro e ha la possibilità di partecipare a altre competizioni: «Siamo abituati a essere multitasking – dice Pierluigi – e quindi riusciremo a gestire tutti gli impegni da qui in avanti. Abinsula è una bella storia che vuole dimostrare che è possibile creare una vera azienda in Italia». Tutte le altre informazioni sono su abinsula.com.

Con kupanda.net il crowfunding si fa sociale

kupandaManca poco alla pubblicazione del sito kupanda.net, portale di crowdfunding specializzato in progetti di natura sociale e che prevedono raccolte di denaro che non superino grosse cifre. Tra i soci fondatori c’è anche Angelo Marra, che spiega ai microfoni di Start Me Up di aver pensato questa piattaforma per tutte quelle «associazioni, enti o gruppi informali che hanno bisogno di un piccolo investimento per far partire i propri progetti». Non solo oggetti o prodotti, ma attraverso kupanda.net sarà possibile finanziare anche eventi, o per promuovere attività a fini sociali. Al momento il team sta valutando i primi progetti e conta di essere on line con il portale prima dell’estate con almeno cinque campagne attive. Nel frattempo si può visitare la pagina facebook che è più attiva che mai.

Trasforma l’azienda di famiglia in un punto di riferimento del mercato refurbished italiano: la storia di Francesco Iovino.

mon_affFacciamo un salto a Pompei (NA) per conoscere Francesco Iovino, 29 anni, General Manager di Mondo Affari, ditta specializzata nella vendita di elettrodomestici e prodotti refurbished. La merce refurbished (ricondizionata in italiano) è quella che non può essere venduta a prezzo pieno perché magari presenta qualche piccolo difetto (per lo più estetico) o perché è stata utilizzata per esposizione. Francesco ha ereditato il negozio dal padre – che già negli anni ’90 aveva iniziato a vendere oggetti usati – nel 2011, e si è specializzato nella vendita dei prodotti ricondizionati aprendo anche una sezione e-commerce. Da allora il volume d’affari è cresciuto, anche grazie alle numerose garanzie che Francesco dà ai propri clienti: «Sostituzione immediata in caso di mal funzionamento entro i 30 giorni dall’acquisto» e l’aver inserito tra i metodi di pagamento anche il contrassegno, «in modo da permettere a chi acquista di non dover pagare prima di ricevere il prodotto». Mondo Affari è uno dei pochi rivenditori di prodotti ricondizionati in Italia, anche se all’estero è un mercato piuttosto attivo: «Pure Apple ha una sezione apposita dei prodotti refurbished sul proprio sito» sottolinea Francesco, dove è possibile fare degli ottimi affari. Francesco offre garanzie anche sulla provenienza dei prodotti, potendo contare su alcune partnership con grossi marchi esteri. «Tutti i prodotti vengono ispezionati, puliti, se è il caso riparati e poi venduti con garanzia» assicura Francesco. Se siete scettici dovreste provare, come dice Francesco e su mondoaffariweb.it potete mettervi alla prova sin da subito.


#33.radiosmu – Italian Master Startup Award, PNICube premia le startup che ce l’hanno fatta Verrà consegnato giovedì 12 maggio e inoltre vi parliamo di Infant, app per genitori che nasce dal co-design

Puntata speciale di start Me Up dedicata per buona parte all’Italian Master Startup Award, il premio che PNICube conferisce alle startup accademiche che hanno dimostrato di saper stare sul mercato. La cerimonia di consegna del Premio – giunto alla sua decima edizione – si terrà giovedì 12 maggio a Novara, presso la sede dell’Associazione Industriali. Il premio è stato presentato alla stampa il 26 aprile insieme all’edizione 2016 del Premio Nazionale per l’Innovazione che quest’anno si svolgerà a dicembre a Modena. Di entrambe le manifestazioni ne parlo con il professore Marco Cantamessa, presidente di PNICube: «A nostro avviso è importante dimostrare che le startup non siano solo delle belle promesse, ma aziende che sappiano stare sul mercato – dice il professore ai microfoni di Start Me Up. Quando una startup ce l’ha fatta allora può diventare il segnale che questo paese può cambiare». Al concorso parteciperanno 12 aziende, tutte venute fuori dalla ricerca accademica che saranno giudicate da una giuria composta da imprenditori, investitori e manager: un buon segno, che testimonia l’attenzione del mondo del lavoro nei confronti della ricerca. A pesare, secondo il professore Cantamessa nel giudizio della commissione nella scelta della startup vincitrice saranno «la crescita finanziaria, quindi la capacità di attrarre investimenti, la crescita economica, cioè la capacità di incrementare il proprio fatturato e anche l’impatto che queste aziende hanno dal punto di vista occupazionale». A questo vanno aggiunti la capacità del team di affrontare i mercati esteri e la longevità dei prodotti e/o i servizi erogati.
Nell’ultima parte dell’intervista chiedo al professore quanto la ricerca abbia inciso a suo avviso sull’imprenditoria e il suo giudizio è positivo, alla luce soprattuto delle poche risorse di cui la ricerca ha disposto negli ultimi anni. In questa ottica anche la possibilità di trasformare questa ricerca in startup attraverso la brevettazione è un segnale forte. «In questo momento – conclude il professore – è forse più la capacità di offerta dell’università che la capacità di domanda da parte del mondo del lavoro».

Continuiamo a parlare di Italian Master Startup Award anche con il secondo ospite di questo podcast di Start Me Up. Ai nostri microfoni abbiamo il piacere di ospitare Lorenzo Lener, direttore dell’incubatore di Impresa Enne3 di Novara, città che ospiterà la manifestazione. «Siamo contenti di ospitare il premio – dice – perché abbiamo la possibilità di mostrare a una città come sono diventate alcune delle imprese nate all’interno degli incubatori universitari, che sono cresciute e fanno economia reale».
L’incubatore Enne3 ha una funzione territoriale e ovviamente è un luogo aperto a quante più aziende possibile. Naturalmente non tutte non possono essere ospitate nella struttura di Novara e così si è scelto di puntare su un network coinvolgendo le strutture limitrofe e con competenze diverse. Si è così arrivati a creare un incubatore diffuso per poter accogliere un numero maggiore di progetti.
Al di là dell’impegno del 12 maggio l’incubatore Enne3 in questo periodo è impegnato nella promozione della Start CUP Piemonte Valle d’Aosta, lo scouting cioé dei progetti di impresa che nascono in ambito accademico e che andranno poi a concorrere per il PNI 2016. Sarà proprio Novara a ospitare l’evento regionale che si svolgerà a Ottobre e che decreterà quali saranno i progetti che rappresenteranno le due regioni del Nord Italia alla fase nazionale del concorso.
Per conoscere meglio le attività dell’incubatore di Novara vi consigliamo di visitare il sito enne3.it e di tenere d’occhio la sempre aggiornata pagina facebook.
Per conoscere invece i vincitori dell’Italian Master Startup Award non perdete il prossimo podcast di Start Me Up. Abbiamo infatti l’onore di essere uno dei media partner dell’evento e per il secondo anno consecutivo seguiremo anche l’edizione 2016 del PNI.

Infant: l’app per i bimbi la fanno i genitori

infant-FB-lancio-profilo_0Lo scorso 2 maggio è venuto alla luce (non sto usando termini a caso, giuro) il sito di Infant, progetto della startup FCube. La app promette di aiutare i genitori a prendersi cura del proprio figlio, migliorando la loro vita. Attraverso Infant il genitore potrà monitorare ogni aspetto della vita del proprio bambino perché funzionerà come hub in cui ricevere tutti i dati raccolti dai vari oggetti smart presenti in casa. Il controllo della temperatura ad esempio sarà affidato a una tutina wireless che contemporaneamente controllerà costantemente il battito cardiaco oppure si potrà controllare il sonno del proprio bebé attraverso la telecamera posta sulla culla collegata in wireless con il proprio smartphone. C’è quindi una massiccia dose di IoT nel progetto Infant deputata a raccogliere dati che successivamente saranno immagazzinati attraverso il cloud, in modo da dare massima libertà di accesso da parte del genitore. Ma la particolarità dell’interno progetto è che tutto ciò verrà creato insieme ai genitori. Come spiega l’ideatore Giorgio Ferrari nell’intervista che ha rilasciato a Start Me Up, l’applicazione verrà costruita in questi mesi ascoltando i pareri e le esigenze di chi vive questa straordinaria avventura. Un vero e proprio modello basato sul metodo lean quindi, dove niente è stabilito a priori e tutto è messo in discussione. In questo senso la “nascita” del portale ha inaugurato questo processo e il primo passo è quello di mettere in piedi una community di persone (neo-genitori e specialisti del settore) attraverso la pagina e il gruppo facebook così da favorire il dialogo e il confronto. Il gruppo è naturalmente aperto e chiunque volesse dare il proprio contributo e entrare a farne parte può richiederlo a info@infantcare.it.