L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel settore turistico e culturale



Quale argomento migliore per chiudere il ciclo di BeBravo con quello che tradizionalmente viene associato al futuro del mondo in generale e quindi anche del settore del turismo e della cultura: l’intelligenza artificiale. In realtà, questa tecnologia è già presente nelle nostre abitudini di viaggio anche se ci sono ancora alcuni tabù da abbattere.

Partendo dalla scontata e quasi certa perdita di alcuni tipi di posti di lavoro che l’avvento di questo tipo di tecnologie porterà nel breve periodo, cercheremo di delineare i processi che ci aspettano da qui in avanti. Lo facciamo con Giovanna Manzi, CEO di BWH Hotel Grup Italia. Mentre per indagare alcune possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale ci facciamo raccontare dalle due startup protagoniste di questo podcast cosa fanno. Parliamo di The Thinking Clouds di Livio Ascione e Threebot di Federico Lima.


Ascolta Start Me Up dove e quando vuoi


Rigenerazione territoriale: i protagonisti di questo podcast targato Bebravo.

Le voci delle persone che puoi ascoltare all’interno di questo quinto podcast del ciclo Bebravo e i progetti che portano avanti.

Giovanna Manzi, CEO di BWH Hotel Grup Italia

Giovanna Manzi su intelligenza artificiale- bravo innovation hub

Giovanna Manzi è CEO di BWH Hotel Group, realtà del mondo alberghiero che raccoglie tre brand: World Hotels, Best Western e Sure Hotel. Ha lavorato presso Travelonline, primo portale italiano b2c di turismo. Divenuta CEO a soli 37 anni si è occupata di traghettare Best Western nel delicato passaggio da consorzio di hotel a Gruppo Alberghiero strutturato con risorse, organizzazione e obiettivi chiari e misurabili. Grazie al suo lavoro il gruppo si consolida accrescendo il numero di alberghi affiliati e dipendenti.

Livio Ascione di The Thinking Clouds

Livio Ascione di The thinking clouds su intelligenza artificiale- bravo innovation hub

The Thinking Clouds è la startup che produce “Genius Loci”, una piattaforma informatica che permette la customizzazione di app mobile per la promozione dei beni culturali, percorsi turistici ed enogastronomici, borghi e città d’arte.

Federico Lima di Threebot

Federico Lima su intelligenza artificiale- bravo innovation hub

Threebot è una azienda palermitana che ha progettato due prodotti. Il primo è un assistente di viaggio dotato di intelligenza artificiale, chiamato Travelino. Travelino è un robot che comprende le intenzioni dell’utente attraverso i messaggi di testo vocali in chat e attraverso l’intelligenza artificiale lo supporta semplificando e rendendo elementare il processo di ricerca e reperimento di qualunque contenuto o servizio di viaggio.

La startup ha lavorato inoltre a una seconda soluzione a supporto delle agenzie di viaggio: una piattaforma dal nome Digital Agencies, che fornisce soluzioni integrate per gli operatori che intendono sviluppare nuove opportunità avvalendosi dell’implementazione digital del loro business.

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia.
Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

Cosa è Bebravo

Bebravo è la serie di cinque podcast che va alla scoperta delle dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.
La serie è prodotta in collaborazione con Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka. Bebravo non sarebbe stata possibile senza l’enorme contributo di Federica Fulghesu che ha coordinato tutte le interviste e ha curato i rapporti con gli ospiti.

Ascolta tutta la serie: radiostartmeup.it/specialebravoinnovationhub.


Questo podcast è realizzato grazie a:


> Se ti piace quello che hai ascoltato e vuoi che le storie del Sud Italia che innova continuino ad essere raccontate sostieni Start Me Up attraverso Patreon o Satispay, per te contenuti esclusivi!

> Iscriviti a Satispay con il codice promo STARTMEUP e ottieni 2 euro sul tuo account! Per info e dettagli, clicca qui.


Foto di copertina di Possessed Photography via Unsplash 

Chatbot e essere umani: un rapporto felice e destinato a durare nel tempo



I chatbot sono ormai una realtà: oggi vengono utilizzati dalle principali aziende per lo più nel campo del customer care ma è bene tenere presente che quella che stiamo vivendo è una fase transitoria. Il progresso della AI e una maggiore familiarità con i mezzi tecnologici sta portando infatti i chatbot testuali e vocali a essere adottati in ambiti fino a ieri inimmaginabili. Lo spunto per questo argomento ci arriva da Laila, il chatbot di seconda generazione prodotto da Mazer, azienda campana il cui founder e CEO è il protagonista di questo podcast: Carmine Pappagallo.

Cosa fa Laila, il chatbot di seconda generazione

Laila è una piattaforma tecnologica che permette alle aziende di creare delle vere e proprie interazioni con i propri utenti. I produttori parlano chatbot di seconda generazione perché è una tecnologia in grado di gestire il customer service e il marketing conversazionale, garantendo ottimi risultati in termini di affiliazione e di soddisfazione degli utenti. Laila si basa su una sofisticata Intelligenza Artificiale in grado di elevare la capacità di comprensione del dialogo con l’essere umano a un livello superiore, capace di comprendere le varie sfumature della lingua italiana. L’intelligenza artificiale di Laila è in grado di monitorare costantemente il “sentiment” dell’utente, di interpretarne le esigenze a prescindere dalla qualità del linguaggio da lui espresso, di ricercare la risposta nell’ambito delle informazioni aziendali a sua disposizione e di proporla nella forma che l’utente è meglio in grado di comprendere.

Chatbot e esseri umani: cosa accade dal punto di vista psicologico?

Partendo dalle potenzialità espresse da Laila abbiamo deciso di indagare il modo in cui l’essere umano si rapporta da un punto di vista psicologico con i chatbot. Ci siamo fatti aiutare da Donatella Ruggeri, psicologa, esperta di UX, che lavora presso Idib Group ed è a capo della Settimana del Cervello. Il quadro che Donatella ci restituisce mostra una certa adattabilità dell’essere umano nell’interazione con i bot testuali e vocali.
La nostra analisi parte dalla recensione che la stessa Donatella ha scritto sul chatbot creato dal portale paginemediche.it per permettere agli utenti di sapere se i sintomi che accusano possono essere legati al coronavirus. Un esempio che mostra tutta la potenzialità del chatbot, e soprattutto ne testimonia la familiarità degli utenti con questo tipo di interazioni.
È interessante inoltre notare come cambia il modo di parlare quando da umani ci troviamo a interagire consapevolmente con dei bot. Infine se questo articolo mette in evidenza tutte le potenzialità dei chatbot in ambiti insoliti (come quello del dating online), dall’altro ci sono ricerche che mettono in relazione la diffusione di queste tecnologie con una condizione esistenziale caratterizzata dalla solitudine degli utenti del futuro.

La citazione sul chatbot di Carmine di Mazer

Un futuro prossimo ma ancora lontano, assicura Carmine Pappagallo di Mazer che sottolinea come l’impegno dell’azienda si concentrerà nella diffusione di Laila anche nell’ambito del marketing relazionale, garantendo performance oggi impensabili per team composto da soli esseri umani. Un lavoro avvalorato dalla ricerca che arriva dall’università della Campania che sin dall’inizio ha seguito il progetto Laila e che presto sarà curato anche dall’Ateneo Federico II di Napoli.


Questo podcast è realizzato grazie a:


> Fai la tua donazione a Start Me Up su Patreon o Satispay, entra a far parte della community degli innovatori del Sud Italia e accedi a questi contenuti esclusivi!

> Commenta questo podcast sul gruppo facebook di Start Me Up e trova lavoro nel mondo startup.

> Iscriviti a Satispay con il codice promo STARTMEUP e ottieni 2 euro sul tuo account! Per info e dettagli, clicca qui.

Foto di copertina di Alex Knight via Unsplash