Bebravo: alla scoperta delle dieci startup di Bravo Innovation Hub

Bebravo è la serie di Start Me Up in cinque podcast che ti permette di conoscere le dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.

Cinque podcast per raccontare dieci startup

BeBravo racconta le dieci startup attraverso le parole di chi le ha create. Ogni azienda è stata classificata in base a un macro argomento, uno per ciascuno dei cinque podcast:

  1. Rigenerazione territoriale,
  2. Arte e Cultura,
  3. Gamification,
  4. Aree Interne,
  5. Intelligenza Artificiale.

In ciascun episodio poi, un mentor di Bravo Innovation Hub ha avuto il compito di fornire una panoramica sul tema al centro di ogni puntata.

Ogni argomento è declinato sui temi del turismo e della cultura, perno del percorso di impresa proposto da Bravo Innovation hub.

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka.

Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

Bebravo è prodotto in collaborazione con Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia. Bebravo non sarebbe stato possibile senza l’enorme contributo di Federica Fulghesu che ha coordinato tutte le interviste e ha curato i rapporti con gli ospiti.

L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel settore turistico e culturale



Quale argomento migliore per chiudere il ciclo di BeBravo con quello che tradizionalmente viene associato al futuro del mondo in generale e quindi anche del settore del turismo e della cultura: l’intelligenza artificiale. In realtà, questa tecnologia è già presente nelle nostre abitudini di viaggio anche se ci sono ancora alcuni tabù da abbattere.

Partendo dalla scontata e quasi certa perdita di alcuni tipi di posti di lavoro che l’avvento di questo tipo di tecnologie porterà nel breve periodo, cercheremo di delineare i processi che ci aspettano da qui in avanti. Lo facciamo con Giovanna Manzi, CEO di BWH Hotel Grup Italia. Mentre per indagare alcune possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale ci facciamo raccontare dalle due startup protagoniste di questo podcast cosa fanno. Parliamo di The Thinking Clouds di Livio Ascione e Threebot di Federico Lima.


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Rigenerazione territoriale: i protagonisti di questo podcast targato Bebravo.

Le voci delle persone che puoi ascoltare all’interno di questo quinto podcast del ciclo Bebravo e i progetti che portano avanti.

Giovanna Manzi, CEO di BWH Hotel Grup Italia

Giovanna Manzi su intelligenza artificiale- bravo innovation hub

Giovanna Manzi è CEO di BWH Hotel Group, realtà del mondo alberghiero che raccoglie tre brand: World Hotels, Best Western e Sure Hotel. Ha lavorato presso Travelonline, primo portale italiano b2c di turismo. Divenuta CEO a soli 37 anni si è occupata di traghettare Best Western nel delicato passaggio da consorzio di hotel a Gruppo Alberghiero strutturato con risorse, organizzazione e obiettivi chiari e misurabili. Grazie al suo lavoro il gruppo si consolida accrescendo il numero di alberghi affiliati e dipendenti.

Livio Ascione di The Thinking Clouds

Livio Ascione di The thinking clouds su intelligenza artificiale- bravo innovation hub

The Thinking Clouds è la startup che produce “Genius Loci”, una piattaforma informatica che permette la customizzazione di app mobile per la promozione dei beni culturali, percorsi turistici ed enogastronomici, borghi e città d’arte.

Federico Lima di Threebot

Federico Lima su intelligenza artificiale- bravo innovation hub

Threebot è una azienda palermitana che ha progettato due prodotti. Il primo è un assistente di viaggio dotato di intelligenza artificiale, chiamato Travelino. Travelino è un robot che comprende le intenzioni dell’utente attraverso i messaggi di testo vocali in chat e attraverso l’intelligenza artificiale lo supporta semplificando e rendendo elementare il processo di ricerca e reperimento di qualunque contenuto o servizio di viaggio.

La startup ha lavorato inoltre a una seconda soluzione a supporto delle agenzie di viaggio: una piattaforma dal nome Digital Agencies, che fornisce soluzioni integrate per gli operatori che intendono sviluppare nuove opportunità avvalendosi dell’implementazione digital del loro business.

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia.
Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

Cosa è Bebravo

Bebravo è la serie di cinque podcast che va alla scoperta delle dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.
La serie è prodotta in collaborazione con Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka. Bebravo non sarebbe stata possibile senza l’enorme contributo di Federica Fulghesu che ha coordinato tutte le interviste e ha curato i rapporti con gli ospiti.

Ascolta tutta la serie: radiostartmeup.it/specialebravoinnovationhub.


Questo podcast è realizzato grazie a:


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Foto di copertina di Possessed Photography via Unsplash 

Il ruolo delle aree interne nel settore turistico e culturale italiano



Quando si parla di aree interne spesso si minimizza l’aspetto forse principale: cioè che queste zone, nel complesso, rappresentano il 60% dell’intero territorio nazionale. Anche per questo motivo è impossibile non immaginare un ruolo di questi territori all’interno del settore turistico e culturale italiano.

In questo podcast partiamo da un’analisi su ciò che le aree interne oggi rappresentano. Uno sguardo che non può non considerare quella fetta di popolazione che ha cominciato a pensare questi luoghi come posto dove vivere dopo l’impatto della pandemia del 2020. Se l’immaginario verso le aree interne è cambiato però, è anche vero che queste restano aree in cui mancano i servizi essenziali.

Lo sottolinea bene in questo podcast Massimiliano Ventimiglia di Onde Alte. In più, in questo quarto appuntamento del ciclo Bebravo raccontiamo le storie di due startup: Hearth e Holiders. Per farlo ci affidiamo alla voce dei co-founder: rispettivamente Massimiliano Imbimbo e Giampiero Ammaturo.


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Aree interne: i protagonisti di questo podcast targato Bebravo.

Le voci delle persone che puoi ascoltare all’interno di questo quarto podcast del ciclo Bebravo e i progetti che portano avanti.

Massimiliano Ventimiglia di Onde Alte

La citazione di Massimo Ventimiglia sulle aree interne

Massimiliano Ventimiglia è founder e CEO di Onde Alte. Appassionato di tecnologia e digitale, si laurea in Economia Aziendale all’Università Ca’ Foscari, nell’indirizzo Marketing e Comunicazione Aziendale. Nel 2004 è cofounder di H-FARM e nell’aprile 2005 fonda H-ART. A maggio 2018 fonda Onde Alte, azienda che si occupa di progetti che combinano sostenibilità economica e ritorno sociale.

Massimiliano Imbimbo di Hearth

la citazione di Massimiliano Imbimbo su aree interne

Hearth propone un prodotto tecnologico ambizioso, attualmente in fase di sviluppo. Il progetto ha un impatto sociale. La sua finalità è la valorizzazione dei territori turistici meno frequentati con una piattaforma digitale che consente a imprese, pubbliche amministrazioni, DMO ed enti/associazioni di promozione territoriale, di cooperare attraverso un unico strumento per la piena digitalizzazione dell’offerta turistica del territorio. L’idea imprenditoriale si basa su esigenze del territorio ed il bisogno è stato validato con stakeholder territoriali.

Giampiero Ammaturo di Holiders

La citazoine di Giampiero di Holiders su aree interne e turismo

Holiders è una piattaforma di sharing economy che opera nel settore del turismo culturale. Mette in contatto esperti locali con turisti che vogliono visitare quella specifica area: grazie a logiche di data-mining il sistema è in grado di analizzare il sentimento degli utenti e creare filtri di preferenza personalizzati.

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia.
Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

Cosa è Bebravo

Bebravo è la serie di cinque podcast che va alla scoperta delle dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.
La serie è prodotta in collaborazione con Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka. Bebravo non sarebbe stata possibile senza l’enorme contributo di Federica Fulghesu che ha coordinato tutte le interviste e ha curato i rapporti con gli ospiti.

Ascolta tutta la serie: radiostartmeup.it/specialebravoinnovationhub.


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Foto di copertina di Alessio Bachetti via Unsplash 

Il gioco come strumento di comunicazione e di marketing per la cultura e il turismo



Nel terzo appuntamento dedicato alle imprese che hanno preso parte al percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub parliamo del gioco. Il gioco, qui intenso (con un po’ di libertà) anche nel senso di gamification è un ambito che solitamente viene considerato emergente ma che in realtà già da parecchio tempo ricopre un ruolo da padrone nel panorama della creatività. Inoltre, ha ampiamente dimostrato che, se applicato a qualsiasi ambito, permette di avere risultati difficilmente raggiungibili da altre modalità espressive.

In questo podcast ci interessano ovviamente le applicazioni relative al mondo della cultura e del turismo. Le esploreremo insieme a Ludovico Solima, professore presso l’università della Campania “L.Vanvitelli” e ideatore del videogioco “Father and Son”, Angelo Annicchiarico di Blindgate e Bianca Iafelice di Trawellit.


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Gioco e gamification: i protagonisti di questo podcast targato Bebravo.

Le voci delle persone che puoi ascoltare all’interno di questo terzo podcast del ciclo Bebravo e i progetti che portano avanti.

Ludovico Solima

Ludovico Solima è Professore ordinario di “Economia e gestione delle imprese” e titolare della cattedra di “Management delle imprese culturali” presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Il professore Solima collabora con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli per cui ha ideato il videogioco Father and Son che per i risultati ottenuti è diventato un vero e proprio caso studio della comunicazione museale in Italia.

Angelo Annicchiarico di Blindgate

La citazione di Angelo Annichiarico di Blindgate su gioco e turismo

Blindgate mira a creare pacchetti last minute diversificati con una soluzione di raccolta e analisi dei dati per costruire esperienze di viaggio personalizzate a prezzi vantaggiosi. Adotta la formula “roulette”, spostando il classico paradigma “tempo, prezzo e destinazione” alla valorizzazione dell’esperienza di viaggio.

Bianca Iafelice di Trawellit

La citazione di Bianca Iafelice su gioco e cultura

Trawellit porta avanti il progetto Spot4Elements, una caccia al tesoro che, grazie ad un’applicazione game per smartphone geolocalizzata, permette di scoprire le località turistiche, svelandone curiosità e storia.

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia.
Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

Cosa è Bebravo

Bebravo è la serie di cinque podcast che va alla scoperta delle dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.
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Foto di copertina di Zachary Nelson on Unsplash

Liberare l’arte e la cultura per leggere, capire e cambiare la nostra società



Dagli inizi del 2000 l’arte e la cultura sono al centro di un profondo cambiamento all’interno della nostra società. Il cambiamento in atto interessa sia il significato di ciascun termine che il ruolo che questi due aspetti ricoprono all’interno della vita di ciascuno di noi.

Tutto ciò ha una stretta connessione con lo sviluppo delle tecnologie digitali. Un cambiamento che non investe però solo il modo in cui ognuno di noi fruisce questi contenuti. In molti casi, l’avvento del digitale porta una carica di significati impensabili fino a poco tempo fa.

È quello che hanno sperimentato i team delle due startup protagoniste di questo podcast: Visionary e ArtMate. Ce le presentano i due co-founder, rispettivamente Benedetta Rosini e Armando Monda. A guidarci nei cambiamenti dei termini arte e cultura il mentor di Bravo Innovation Hub Emmanuele Curti, manager culturale.


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Arte e cultura: i protagonisti di questo podcast targato Bebravo.

Le voci delle persone e i progetti che portano avanti al centro di questo podcast, il secondo del ciclo Bebravo .

Emmanuele Curti

Emmanuele Curti su arte e cultura - bravo innovation hub

Emmanuele Curti, è un manager culturale, dopo la formazione a Perugia, è approdato a Londra, e successivamente si trasferisce a Matera. Si è occupato per anni di processi di acculturazione nell’antichità fra mondo greco, romano ed indigeno, ed ha portato avanti progetti di ricerca a Pompei e in Giordania. Negli ultimi anni la sua attenzione si è concentrata sui cambiamenti dei paradigmi delle discipline umanistiche legate ai beni culturali e al necessario sviluppo di un nuovo approccio alla dimensione socio/economica della cultura. Ha collaborato con Matera2019 e attualmente porta avanti Lo Stato dei Luoghi.

Benedetta Rosini di Visionary

Benedetta Rosini di Visionary su arte e cultura - bravo innovation hub

Visionary propone esperienze culturali per la fruizione immersiva di contenuti storici e artistici attraverso l’utilizzo di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale. Il primo prodotto è stato sviluppato e testato a Lecce nell’estate del 2020. L’esperienza coinvolge l’utente attraverso lo storytelling legato ai personaggi che hanno fatto la storia del luogo.

Armando Monda di ArtMate

la citazione su arte e cultura da parte di Armando Monda di ArtMate, startup di bravo innovation hub

L’idea di Artmate, che già opera sul mercato, consiste nell’attivare un processo di fruizione dell’arte basato su due punti di forza: le nuove tecnologie 4.0 che permettono di riprodurre gli spazi, rendendoli fruibili anche a distanza, unite la produzione “bottom up” delle guide multimediali in modalità UGC. Questo elemento dovrebbe cambiare la percezione del concetto di guida dando a tutti la possibilità di diventare un “Artmate”, ovvero una guida virtuale che attraverso contenuti multimediali conduca i frequentatori alla scoperta della mostra selezionata.

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia.
Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

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Bebravo è la serie di cinque podcast che va alla scoperta delle dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.
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Foto di copertina di Andy Art on Unsplash.

Smart working is the new black

C’è un’azienda che fa realmente smart working. Lo fa da prima ancora che esplodesse il Covid-19. Di questo tipo di lavoro ne ha fatto un proprio punto di forza, anzi un vero e proprio stile di vita. Attenzione però perché se parliamo di smart working non ci riferiamo né al lavoro da casa né tantomeno al lavoro da remoto.

Uno dei fondatori di questa azienda è stato più volte ospite a Start Me Up. Con lui abbiamo parlato spesso di nomadismo digitale. Si perché oltre al lavoro smart, questa azienda ha anche a cuore un certo tipo di turismo. A giugno 2020 abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti perché Francesco Biacca di Evermind è stato con noi durante l’appuntamento mensile di Casi Studio, il format che vi porta alla scoperta delle strategie che stanno dietro il successo di una startup.

Fai la tua donazione e guarda il “Casi Studio” con Francesco di EverMind

EverMind, smart working company

Sulla carta Evermind è una vera e propria azienda ma, dando una semplice occhiata al loro sito, si comprende che dietro c’è molto più. Francesco e i suoi soci hanno nel tempo costruito un vero e proprio ecosistema di competenze che dal Nord al Sud Italia opera in modo smart. Tutte lavorano rigorosamente da remoto. Un modello accomunato da una visione collettiva che comprende una certa etica del lavoro, la fiducia, il rispetto dell’ambiente e dei lavoratori. Francesco lo ha spiegato anche durante il suo intervento al TEDxCapoPeloro. È stato lui a usare la frase “Smart working is the new black” quando ancora il Coronavirus non aveva costretto il mondo interno tra le mura di casa.

EverMind si occupa principalmente di digitale e turismo. Proprio su questo aspetto, questa azienda si è fatta promotrice di una serie di eventi dedicati a un tipo di turismo lento, dedicato alle aree interne e più nascoste di Italia.

I 26 giugno alle ore 17:00 durante l’appuntamento di giugno di Casi Studio con Francesco Biacca di Evermind ci siamo concentrati su cosa significhi davvero smart working e di come questa azienda è riuscita a costruire un modello vincente mettendo al centro la felicità e il benessere dei lavoratori e dei suoi clienti. L’accesso è riservato ai membri della community che donano almeno 15$ al mese a Start Me Up.

Fai la tua donazione e guarda il “Caso Studio” di Evermind

Cosa è Casi Studio?

Grazie a Casi Studio puoi scoprire le strategie che hanno permesso alle startup di successo di crescere. Mese dopo mese, i founder di alcune tra le migliori startup del Sud Italia stanno raccontato ai membri della community di Start Me Up le mosse e le strategie che hanno permesso ai loro progetti di portare valore a sempre più persone.

Dona almeno 15$: avrai accesso all’archivio dei Casi Studio passati.

Fai la tua donazione e accedi all’archivio di “Casi Studio”

Foto di Maya Maceka on Unsplash.

La partecipazione come spunto narrativo dei luoghi marginali



Per scoprire le declinazioni sociali e culturali del termine partecipazione sono andato a Cagliari a parlare con Lorenzo Mori, presidente di Riverrun. Il 28 maggio scorso insieme a Sineglossa, associazione marchigiana, Riverrun ha pubblicato con Ediciclo Editore il primo volume della collana Nonturismo. Il libro è un cookbook che raccoglie le ricette del quartiere S.Elia di Cagliari. Naturalmente non stiamo parlando di un “semplice” libro di cucina perché la sua realizzazione ha dietro un lavoro di almeno tre anni portato avanti da facilitatori e un artista in residenza. Nel caso di questo primo volume Don Pasta. Nonturismo sintetizza bene lo spirito di Riverrun ed è il punto di partenza di un discorso che ruota intorno al concetto di partecipazione che nasce dalla cultura e ha effetti a livello sociale.


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Nonturismo collana che nasce da un processo partecipato

Nonturismo è la collana ideata e curata da Riverrun e Sineglossa. Le guide sono redatte attraverso un processo partecipato che coinvolge i cittadini in una “redazione di comunità” guidata da artisti e creativi in residenza. Ogni pubblicazione ha la finalità di promuovere una nuova idea di turismo consapevole accendendo una luce sui luoghi ai margini, sulle periferie lontane dagli itinerari consolidati e i paesi dimenticati in cerca di una nuova identità. La prima guida – uscita il 28 maggio 2020 – è dedicata al quartiere S.Elia di Cagliari.

Oltre ai libri, Nonturismo si arricchisce di una serie di contenuti audio realizzati da Cristina Marras che possono essere ascoltati in loco grazie all’applicazione Loquis.

La citazione su turismo e partecipazione di Lorenzo di Riverrun

Riverrun è un hub di innovazione culturale che applica i processi creativi dell’arte a progetti sperimentali dal forte impatto sociale. Realizza progetti che spaziano dall’innovazione sociale alla rigenerazione urbana, dall’educazione non formale allo sviluppo locale, dal contrasto al disagio giovanile alla democrazia partecipativa. Utilizza strumenti come il teatro, la gamification, le nuove tecnologie, lo storytelling, il podcasting e l’arte relazionale; l’intento è quello di modificare le forme della società per renderle più inclusive ed eque, aumentando consapevolezza, coinvolgimento diretto e responsabilità nei cittadini.


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Foto di copertina: via.


I brani utilizzati in questo podcast:

Dal Decreto Rilancio all’attenzione verso gli ultimi: cosa succede nel mondo dell’innovazione

Come ogni mese apriamo le porte della nostra Camera a Sud. È questo il luogo dove raccogliamo le principali notizie del mondo dell’innovazione al Sud Italia. Questo mese partiamo inevitabilmente dal Decreto Rilancio segnalandovi qualche link per approfondire il testo e offrendovi qualche considerazione a riguardo. Poi segnaliamo le operazioni di due realtà italiane, una exit e un nuovo round di investimenti: sintomo che il mercato delle startup non si è mai fermato (almeno, non tutto). E poi diamo spazio al sociale con le iniziative delle associazioni che tra Palermo e Napoli stanno aiutando chi è stato colpito dal punto di vista economico da questa crisi. Ci sono due reportage (uno video e uno audio) che raccontano le esperienze in queste due città.

Infine, chiudiamo questo numero di Camera a Sud con le proposte che arrivano dai membri di Startup Turismo. Sono soluzioni che arrivano a supporto degli operatori turistici, il cui futuro è più incerto che mai.

Al via il Decreto Rilancio: i link per approfondire e qualche riflessione

Il 20 maggio 2020 il Governo Italiano ha dato il via al Decreto Rilancio. Una misura che intende – si legge sul sito del Mise “continuare, dopo il decreto Cura Italia e il decreto Liquidità, a supportare e rafforzare le attività produttive che hanno subito forti perdite di fatturato durante questa emergenza”.

Il mondo dell’innovazione ha accolto abbastanza bene questa misura. Adesso bisognerà  vedere se e come il decreto verrà modificato durante l’iter parlamentare. Lo sottolinea Giampaolo Coletta di Italia Startup che si dichiara soddisfatto delle varie misure adottate dal Governo, ma dice anche che “l’Associazione seguirà con attenzione sia l’iter parlamentare che la fase di attuazione, per fare in modo che sia mantenuto il rilevante impegno che il Governo ha messo in campo con questo decreto”.

Per chi non lo avesse letto, sul sito del Mise è possibile trovare il testo completo del decreto e una sintesi delle misure, con tanto di pdf riassuntivo. Anche Digitalic fa una buona sintesi di ciò che è possibile trovare nel decreto. Per chi poi volesse approfondire ulteriormente, il Ministro Patuanelli ha rilasciato una lunga intervista a Startupitalia in cui discute abbondantemente delle misure messe in campo dal Governo.

Piccolo parere non richiesto: avremmo preferito leggere che i finanziamenti destinati alle startup non dovessero per forza passare da soggetti terzi (incubatori e/o simili). Ci piacerebbe che chi facesse startup avesse la totale fiducia dallo Stato, ricevendo i soldi direttamente. In questo sistema leggiamo una sorta di “attenzione paternalistica” nei confronti di un sistema che necessita di una fiducia che si sta guadagnando sul campo (vedi prossima notizia) ma che gli deve essere riconosciuta.

Exit e round di investimento: il mercato italiano delle startup non si è mai fermato

Questo mese è stato caratterizzato dalla exit di Checkout Technologies, startup italiana che ha sviluppato una tecnologia di automatizzazione della spesa (sullo stile dei supermercati di Amazon Go). Checkout Technologies è stata acquisita da Standard Cognition, player americano guidato da Jordan Fisher che ha raccolto in Silicon Valley ben 86 milioni di dollari. Segnaliamo l’ottimo articolo di Giancarlo Donadio che su Startupitalia ha raccolto le prime impressioni di Enrico Pandian. A tutto il team i nostri complimenti.

Notizia invece di oggi è il nuovo round di investimento operato da Vertis SGR. La società campana insieme a Poste Italiane, P101 sgr, Italia500 e 360 Capital ha sottoscritto una operazione sul capitale di Milkman. Milkman, piattaforma logistica che consente di offrire un accurato servizio di consegna e un dettagliato servizio di tracciatura, è già al terzo round di funding dopo quelli già realizzati nel 2016 e 2018: l’operazione porta così il capitale complessivamente investito nella società ad oltre 35M di Euro.

Un altro ben segnale di un mercato che vede le startup sempre più protagoniste dello sviluppo del Paese.


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Affinché nessuno resti indietro: l’impegno delle associazioni nei confronti di chi ha perso il lavoro

Spostandoci sul tema dell’innovazione sociale, non sono poche le realtà che soprattutto al Sud Italia non hanno dimenticato gli ultimi. A Palermo alcune associazioni stanno dando una mano alle persone che a causa del Covid-19 hanno perso anche quel lavoro precario che svolgevano fino a qualche mese fa. Lo racconta Noemi La Barbera su Internazionale con un breve video reportage.

E lo stesso avviene a Napoli dove gli abitanti e gli attivisti si sono attivati durante il lockdown per prendersi cura dei propri vicini. Un’audioinchiesta racconta la situazione reale delle persone e delle famiglie nelle zone di Montesanto e dei Quartieri Spagnoli di Napoli raccogliendo le voci dei diretti interessati. È stato realizzato dal collettivo C.I.TT.A. e la prima puntata (le altre sono in fase di realizzazione) si può ascoltare sulla pagina facebook dello Sgarrupato.

Le proposte di Startup Turismo per il rilancio della stagione estiva

Uno dei settori che sta pagando di più l’avvento del Coronavirus è certamente il turismo. In questi giorni di riapertura, si susseguono le teorie su come sarà il mercato d’ora in avanti, ma le previsioni degli specialisti, almeno a breve termine, non sono rosee. È necessario un cambio di prospettiva.

L’associazione Startup Turismo ha raccolto sul proprio sito alcune iniziative provenienti dal mondo dell’innovazione. Ci sono diverse proposte per la stagione estiva che ruotano attorno a temi come la sicurezza, le esperienze on line, i travel bond, la digitalizzazione dei contenuti e i nuovi strumenti di promozione. Sono tutte raccolte qui.

Turismo lento e sostenibile: in Sicilia è vero rinascimento?



Non so la vostra, ma la timeline dei miei canali social a inizio gennaio era piena di citazioni dell’articolo del New York Times che indicava, tra le altre, la Sicilia come meta da raggiungere nel 2020. Ma lo faceva in un’ottica di turismo lento, sostenibile, parlando addirittura di rinascimento. E nel farlo citava Etnambiente, applicazione che permette alle persone di denunciare le microdiscariche presenti sul territorio dell’Etna. L’iniziativa coinvolge più attori (istituzioni, associazioni, operatori del turismo e liberi cittadini) che hanno sposato l’idea di Christian Liistro, presidente di Etnambiente e direttore commerciale di Tenuta delle Terre Nere, ospite di questo podcast.

Controllo diffuso sul territorio attraverso una app, la tecnologia e soprattutto i cittadini

L’applicazione Etnambiente permette a chiunque di poter segnalare in modo anonimo e sicuro le discariche presenti sul territorio etneo. Un processo che è tutelato dall’associazione che prende in carico la segnalazione, garantendone l’anonimato, e dal protocollo di intesa che i comuni del comprensorio dell’Etna (ad oggi 12) hanno firmato. L’azione si amplia con “Adotta una telecamera”, che permette a chi possiede una telecamera installata in una delle zone interessate di mettere a disposizione le immagini per segnalare abusi e comportamenti ascrivibili ai reati ambientali. L’intento è anche segnalare persone in fragranza di reato. Quello che Etnambiente cerca di stimolare è il controllo diffuso sul territorio: un compito che non è riservato solo alle forze dell’ordine, ma a tutte le persone che amano e rispettano un particolare territorio.

La citazione di Christian di Etnambiente su turismo lento e sostenibile

Christian, oltre a essere il promotore di Etnambiente è anche un viticoltore che vive e lavora sulle pendici dell’Etna. Ne approfittiamo quindi per sapere da lui se il turismo lento e rispettoso dell’ambiente citato dal New York Times è un settore realmente in espansione in quella parte di Sicilia. La risposta potete ascoltarla ovviamente nel podcast. A lui chiediamo anche le caratteristiche che deve avere chi intende intraprendere questa carriera, alla luce soprattutto del suo percorso che lo ha portato a studiare economia, vivere all’Estero e poi trasferirsi in Sicilia. Un percorso non lineare forse, ma che si inserisce nello spirito dell’operazione che ha visto nell’Etna Valley – citata da Christian alla fine dell’intervista – un’iniezione di innovazione e creatività che oggi la Sicilia può sfruttare a piene mani.


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Nomadi digitali: bilanciare vita e lavoro nel luogo giusto



Creare uno spazio perfetto per i nomadi digitali: è questa l’ambizione di Chiara Saba che da qualche mese porta avanti Spacebility. Il progetto nato a Cagliari è una struttura ricettiva pensata per chi non è alla ricerca della vacanza perfetta bensì di un luogo in cui bilanciare vita e lavoro in modo sano ed equilibrato.

I nomadi digitali e il vecchio concetto di “ferie”

La scommessa di Spacebility è quella di far breccia nel cuore dei nomadi digitali, quelle persone cioè che lavorando da remoto decidono dove vivere in modo libero e appunto, nomade. Per far questo Chiara ha pensato a una struttura che potesse offrire a questo target tutto ciò di cui ha bisogno: una connessione veloce e stabile, appartamenti automatizzati ma soprattuto ambienti che possano conciliare la privacy e la condivisione di esperienze e competenze.
Quello dei nomadi digitali è un fenomeno sempre più in crescita e i motivi sono diversi. Da una parte c’è l’enorme richiesta di lavori che non richiedono una presenza fisica in ufficio e dall’altra c’è un modello di vita che non prevede più che ogni lavoratore abbia un mese di ferie. Presto o tardi, tutti saremo portati a scegliere modelli di vita più sostenibili e in linea con il nostro benessere, incluso anche il luogo in cui vivere.

Una opportunità per destagionalizzare le mete turistiche del Sud Italia

Ascoltando l’intervista a Chiara si comprende bene come concentrarsi su un target come quello dei nomadi digitali può essere una buona occasione per destagionalizzare i territori del Sud Italia, uno dei mantra di chi sostiene che lo sviluppo di questa parte di Paese passi dal turismo. È chiaro che una sola struttura da sola può far poco, lo sappiamo noi e lo sa Chiara, ma sollevare la questione è certamente un aspetto centrale. Serve a spostare l’interesse della società su questi temi, offrendo spunti concreti su cui costruire lo sviluppo tanto agognato.

La citazione di Chiara di Spacebility

L’importante è è è è è è… validare (cit.)

Ultima nota importante che viene fuori da questo podcast è il modello che Chiara ha scelto per portare avanti Spacebility. L’azienda formalmente non è ancora nata e dietro c’è un motivo: Chiara ha infatti voluto validare sul campo la sua intuizione per scoprire se ciò che aveva immaginato si potesse tradurre in qualcosa di concreto. Ne parliamo approfonditamente nel podcast, elencando i vantaggi di questo approccio e regalandovi una visione del mondo dell’impresa davvero illuminante. Buon ascolto!


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Foto di copertina di Jefferson Santos, via Unsplash