I borghi, le aree interne e il ruolo degli eventi europei

Questo mese una lunga e interessante riflessione sui borghi e le aree interne, proprio mentre Pietrelcina grazie anche all’operato di Ampioraggio diventa “borgo del futuro” e un piccolo approfondimento su cosa realmente sono le Capitali Europee della Cultura proprio mentre festeggiamo Procida Capitale italiana della cultura 2022.

Il tutto mentre vi racconto cosa festeggia Nastartup, cosa fa TAG al Sud Italia e cosa dice lo SVIMEZ sui piani del Governo sul Recovery Plan.

Pietrelcina è uno dei borghi del futuro

Il momento di apertura di Jazzinn con Invitalia

Il momento di apertura dell’edizione 2019 di Jazzinn

Tra i 13 comuni italiani che hanno aderito al programma Smarter Italy voluto dal Ministero dell’innovazione c’è anche Pietrelcina, che chi ascolta Start me Up conosce bene per via del progetto Jazzinn.

“L’iniziativa – ha affermato la Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano – mette a disposizione, con la collaborazione tra pubblico e privato, soluzioni per nuovi servizi per la mobilità, la cultura, il benessere e la cura della persona e la salvaguardia dell’ambiente. Le opportunità di crescita per le comunità grazie alla tecnologia, con benefici per aziende e cittadini, devono poter nascere e svilupparsi in qualunque luogo del nostro Paese, anche nei piccoli borghi”.

L’inclusione di Pietrelcina all’interno di questa prima lista è frutto anche del lavoro fatto in questi anni da Ampioraggio con l’evento Jazzinn che ogni anno da quattro anni trasforma la cittadina campana in un laboratorio per l’innovazione territoriale.

Per saperne di più:

Non salvate le aree interne

Il lavoro a distanza per il Sud Italia

E a proposito di aree interne e borghi, un accorato appello a non salvarli arriva da Giulia De Cunto e Francesco Pasta. Il titolo è ovviamente una provocazione che i due architetti e ricercatori a novembre scorso avevano lanciato dalle pagine di Failed Architecture in inglese e che da qualche giorno può essere letto in una versione aggiornata e in italiano su lavoroculturale.org.

Segnalo l’articolo perché mette in luce un aspetto forse poco considerato nei dibattiti sul futuro di queste aree. E cioè, per dirla con le parole dei due autori

Nell’immaginare un futuro post-pandemico per i territori interni, il dibattito dovrebbe concentrarsi sul superamento della logica che ha portato al loro abbandono.

E attenzione, i due ricercatori mettono in luce come alternative per dare nuova vita a borghi e aree interne già esistono: loro citano, tra le altre, quella di Riace portata avanti dal Sindaco Mimmo Lucano, un’esperienza inclusiva e esplicitamente politica. Due elementi imprescindibili se vogliamo davvero parlare di vera “rivitalizzazione”.

Capitali Europee della Cultura come laboratori delle industrie creative.

Le Capitali Europee della Cultura sono oggi i migliori laboratori per le industrie creative. Grazie a questi eventi i laboratori possono essere motori primi di cambiamento, immaginare il proprio futuro, costruire nuove competenze e attivare processi di interscambio con altri settori.

È soprattutto questa la parte che mi ha colpito dell’articolo che Paolo Montemurro di Materahub ha scritto per il magazine Wazo.

Capitali Europee della Cultura

Un articolo (in inglese) che mette in luce gli aspetti positivi di una iniziativa che dal 1984 (quando è stata immaginata) ha cambiato forma e, muovendosi su un territorio fragilissimo fatto di processi dal basso, sta portando i suoi benefici.

Quello delle Capitali Europee della Cultura è un modello (im)perfetto, per usare le parole di Paolo, che si basa sull’apprendimento mutuale, lo scambio di conoscenze e di ricerca.

Una riflessione che calza a pennello proprio mentre festeggiamo Procida Capitale italiana della cultura 2022.

La rivista può essere scaricatat gratuitamente in pdf qui.

Notizie in breve

  • Auguri a Nastartup che lo scorso 20 gennaio ha festaggiato un anno di NastartupPlay. Giancarlo Donadio ha raccolto il bilancio del motore primo di Nastartup Antonio Prigiobbo su startupitalia.eu.
  • TAG sta per aprire tre nuove sedi in Campania, Puglia e Sicilia. Grazie a un importante investimento di oltre nove milioni di euro da parte di CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione e GAMA, il Family Office della famiglia Marzotto, Talent Garden rafforza ulteriormente la sua posizione a livello europeo e punta alla trasformazione digitale del Sud, si legge nel comunicato stampa.
  • Dal suo blog sull’Huffington post Luca Bianchi, direttore dello Svimez avverte che, parlando di Recovery Plan, sarebbe meglio focalizzarsi su una strategia nazionale volta a ridurre le disuguaglianze tra Nord e Sud Italia, anche mobilitando le risorse inutilizzare piuttosto che rivendicare “a prescindere” quote destinate al Sud. Quelle, afferma il direttore, non sono mai state rispettate.

Rapporto SVIMEZ, Seppie e Black Friday: ecco la camera a Sud di novembre.

Rileggendo questo numero di Camera a Sud di novembre mi sono accorto che somiglia più a una mail di una newsletter (tra l’altro, lo sapete che Start Me Up ha anche una newsletter?) che a un post di un blog.

Ci ho messo dentro come al solito quello che secondo me di interessante è successo al Sud Italia più qualche aggiornamento sui progetti che sono passati dai microfoni di Start Me Up in questi anni. In più c’è anche un piccolo elenco di offerte relative al black friday che arrivano da aziende e startup del Sud Italia.

Poi non dite che non vi penso.

Cosa Mi porto dietro dalla presentazione del Rapporto SVIMEZ

Lo scorso 24 novembre durante una diretta facebook di un paio di ore è stato presentato il rapporto SVIMEZ 2020.
Tralasciando i dati e le stime del rapporto che potete leggere qui, vi posso dire quello che mi è rimasto della diretta della presentazione (che se avete due ore di tempo potete recuperare qui).

Rischiando di apparire di parte, riporterò solo due note tratte dall’intervento dell’economista Lucrezia Reichlin che insegna alla London Business Economics e che ha fondato a Siracusa la Ortygia Business School.

La professoressa ha messo in evidenza come dai vari rapporti redatti in questi anni dallo SVIMEZ il Sud Italia non sia un deserto, ma un territorio “scassato” al cui interno si muovono delle eccellenze. A suo avviso queste eccellenze non possono essere ignorate, ma anzi devono essere coinvolte nel processo di rivalutazione del territorio. Ci si potrebbe richiamare alla cosiddetta responsabilità sociale di impresa: sono certo che tante di queste eccellenze sarebbero felici di mettersi al servizio del territorio in cui risiedono. Nei podcast in questi anni ho raccolto un sacco di testimonianze di imprenditori che lavorano al Sud e che già in qualche modo contribuiscono nel loro piccolo alla rivalutazione dei loro territori. Potenziare questo aspetto con un intervento strutturale produrrebbe un effetto con un impatto molto più grande.
E poi la professoressa Reichlin ha messo in evidenza un aspetto che trovo paradossale. Quando si è trovata a commentare le varie misure di sviluppo e rilancio del Sud Italia che sono state adottate in questi anni ha fatto presente che le misure potevano essere sì risolutive o ben strutturate ma in molti casi non venivano pensati i criteri per valutarle. Come si può controllare l’efficacia di determinati strumenti se non si misurano? “Quello che si fa deve essere valutato – ha detto – e se non funziona, si cambia strumento”. Mi sembra particolarmente ovvio.

South Learning e tutto quello che di bello sta portando la Rivoluzione delle Seppie

South Learning - L'esperienza al Sud della rivoluzione delle seppie

foto via larivoluzionedelleseppie.org

Mentre in Sicilia si sperimentava il South Working e a Brindisi lanciavano l’esperienza di Sea Working, in Calabria si metteva in piedi il primo esperimento di South Learning. Ci hanno pensato i ragazzi della Rivoluzione delle Seppie che a Belmonte Calabro lavorano già da tempo. E lo fanno da sempre insieme alla London Metropolitan University con una formula di stage settimanali periodici. In un momento storico in cui tutti sono fermi e non si può viaggiare, i ragazzi della Rivoluzione delle Seppie anziché rinviare l’edizione 2020 o trasporla online hanno pensato di prolungare il periodo di residenza degli stagisti utilizzando gli spazi di cui dispongono, trasformandoli in aree coworking e sale studio. Un gigantesco esperimento di rigenerazione urbana che coinvolge tutta la comunità di Belmonte Calabro.
In più la Rivoluzione delle Seppie ha inaugurato una sezione podcast molto bella che vi consiglio di ascoltare. E se tutto ciò vi è piaciuto, partecipate al loro crowdfunding su eppela: i fondi andranno alla costruzione di Casa di Belmondo. Io ho già contribuito!

Giuseppe De Nicola tra gli uomini illuminati

Tra i 20 candiati al premio Uomini Illuminati c’è anche Giuseppe De Nicola, presidente e deus ex machina della fondazione Ampioraggio (lo hai ascoltato parecchie volte qui a Start Me Up). Giuseppe si è guadagnato questo riconoscimento grazie alla capacità di aver creato un vero e proprio ecosistema nazionale per l’innovazione e aver favorito l’open innovation e la coesione territoriale attraverso la fondazione Ampioraggio.

locandina premio uomini illuminati - dal Sud Giuseppe De Nicola

Il premio “Uomini illuminati” è promosso dall’alleanza tra le donne, una rete tra donne e associazioni provenienti da tutte le regioni d’Italia che ha risposto all’appello #Oraomaipiù degli Stati Generali delle Donne per costruire un legame basato su una unitarietà di intenti e di proposte.

Il premio sarà assegnato il 28 novembre 2020. In bocca al lupo, Giuseppe!

Samuele Sciacca ti fa giocare nello Spazio

Chi ascolta Start Me Up ricorderà Samuele Sciacca per averci raccontato il mercato dei videogiochi indipendenti. Nei mesi successivi Samuele non si è mai fermato (da quando lo conosco non credo lo abbia mai fatto) e dopo aver creato un videogioco basandosi su una improbabile dichiarazione di Albano, uno su Sgarbi che viene portato via di peso dal Parlamento, un altro molto interessante per aiutare i ragazzi a riconoscere le fake news, Samuele ha deciso di prendere il largo o meglio, lo spazio.

Questo bruttissimo gioco di parole mi serve per raccontare l’ultima fatica di Samuele: un videogioco sulla vita nella stazione spaziale internazionale commissionato direttamente dall’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. Insieme a Samuele hanno collaborato alla realizzazione del videogioco Manolo Saviantoni e Jeff Sisti.

Esa Space Quest - di Samuele Sciacca

Lo scopo di Esa Space Quest è promuovere la collezione ‘Esa ugly sweater’, una serie di gadget e apparel, tra cui felpe, magliette e mug, ispirata ai ‘maglioni brutti’ di natale in tema spaziale in vendita nello shop online di Esa. Si tratta di cinque minigiochi all’interno di cinque stanze differenti, che rappresentano le zone della stazione che orbita nello spazio. Chi raccoglierà più punti avrà la possibilità di essere sorteggiato e ricevere così degli omaggi da spendere all’interno dello shop.

Black Friday Corner

Oggi è il black friday e anche alcune startup e aziende del Sud Italia hanno deciso di promuovere i propri servizi con degli sconti particolarmente vantaggiosi:

  • Seo Tester Online offre il 72% di sconto su tutti i suoi tool online;
  • Post Pickr offre il 40% di sconto su tutti i suoi piani annuali;
  • Nello shop di Gspectacles trovate parecchi modelli scontati;
  • Putia Art Gallery, non per il black friday ma per “trasferimento online” ha una serie di sconti niente male su quel che rimasto sul suo catalogo.

Due cose sugli argomenti più dibattuti nella mia bolla

Volevo scrivere una cosa su ciò che è successo a Letizia Battaglia che ha preso parte al progetto di Lamborghini ma poi ho letto questo articolo della brava Alessandra Rigano e ho pensato che qualsiasi cosa avessi potuto scrivere sarebbe stato superfluo (tra l’altro, se avete tempo perdetevi un momento a leggere i commenti al suo post di facebook: ci sono cose parecchio interessanti).

Ho pensato se mettere o no qualcosa su Maradona. Alla fine credo che più di tutto parli questa foto.

La foto di copertina è presa da larivoluzionedelleseppie.org

Un Sud che fa squadra mentre la politica sembra dividerlo

Un Sud che fa sempre più squadra mentre la politica sembra volerlo dividere. È un po’ questa la sintesi del Camera a Sud di aprile che apre con l’analisi che lo Svimez fa sul DEF 2019. Dopo vi segnaliamo un nuovo tassello nella storia de La Scuola Open Source che lo scorso primo aprile ha avviato l’iter per diventare una cooperativa. Così come la Fondazione Ampioraggio che ha raccolto le manifestazioni di interesse e si avvia a diventare giuridicamente una fondazione. Infine, segnaliamo ben due startup weekend che si svolgeranno in Puglia e in Campania nel mese di maggio.

Il DEF 2019 e il Sud Italia: il parere dello SVIMEZ

Non possiamo non aprire questo nuovo numero di Camera a Sud senza partire da ciò che lo SVIMEZ per bocca di Carmelo Petraglia, collaboratore dell’Istituto e professore all’Università delle Basilicata, dice riguardo il DEF 2019 approvato dal Governo qualche giorno fa.

Nell’articolo pubblicato sull’Huffington Post il professore mette in evidenza il sempre più crescente divario che esiste tra Nord e Sud. Un divario che non è solo strutturale ma è presente nella visione di questo Governo. Scrive Petraglia:

I suoi due azionisti parlano a due Italie diverse, geograficamente delimitate dal confine tra Nord e Sud. Due Italie che si vuol far credere siano divise da interessi contrapposti, dalle quali si assume provengano domande di politiche inconciliabili e alle quali, perciò, vengono offerte soluzioni distinte. Così si spiegano l’introduzione nel contratto di governo dell’autonomia delle regioni del Nord da un lato e, dall’altro, del reddito di cittadinanza, identificato impropriamente come una misura specifica per il Sud.

Qui l’articolo completo -> huffingtonpost.it/svimez/

Ampioraggio diventa Fondazione

Qualche settimana fa si è conclusa la fase di pre-adesione al progetto esecutivo della Fondazione Ampioraggio. L’ente ha dichiarato di aver raccolto 142 manifestazione di interesse che arrivano da 14 regioni italiane. Adesso parte l’iter giuridico per il riconoscimento effettivo della Fondazione.
In programma ci sono già alcune attività come una nuova edizione di Jazzin, l’evento che ha messo insieme jazz e innovazione a Pietrelcina (ne abbiamo parlato qui).
Anche Start Me Up ha chiesto espressamente di essere parte della Fondazione Ampioraggio a cui auguriamo il meglio!

La SOS diventa cooperativa

Il primo aprile c’è stata l’assemblea straordinaria davanti al notaio che ha di fatto dato il via all’iter normativo per trasformare la Scuola Open Source in Società Cooperativa. Dal sito specificano che non si tratta di uno scherzo e che dietro questa decisione ci sono una serie di riflessioni. Il punto di partenza è l’essere una comunità: da qui la decisione di una forma societaria che – si legge sul sito – “si presta decisamente meglio a rispondere alle esigenze di cui sopra, dato che – all’interno dell’ampia Comunità de La Scuola Open Source – già si verifica pienamente la prevalente mutualità degli scambi”.

Nel post poi vengono spiegati l’iter che ha portato a questa decisione, i possibili rischi e i benefici connessi e vengono illustrati i prossimi passi. Abbiamo parlato della SOS in due occasioni, qui e qui.

A maggio due Startup Weekend al Sud Italia

Più che un aggiornamento, chiudiamo questo numero di Camera a Sud con l’annuncio di due Startyp Weekend. Il primo (in ordine temporale) si svolgerà a Brindisi (10-12 maggio) e sarà la prima volta che questo format viene organizzato in questa città. Il secondo invece, in programma il fine settimana successivo (17-19 maggio), si svolgerà a Salerno e sarà verticale sullo sport. Inutile dire che, se siete in zona e avete voglia di mettervi alla prova, dovreste andare. Se poi avete bisogno di motivazioni ulteriori, qui ne trovate dieci.

Immagine di copertina, via.