#04.radiosmu vacanziero – la cultura di impresa The qube, Hans Shakur e Buzzoole

Con un giorno di ritardo ecco che arriva l’ultima puntata che chiude il ciclo vacanziero di questo primo agosto di Start Me Up – idee, storie. Impresa. E l’oggetto di questo podcast è la cultura di impresa andata a scovare tra chi si impegna a farlo in giro per il Sud Italia. Come fa The Qube in Puglia che a stretto contatto con l’Università (ma non solo) guida chi ha voglia di fare impresa promuovendo corsi specifici e curando il networking tra le persone. Dell’intervista – registrata a febbraio – mi colpisce sempre anche l’attenzione che The Qube mostra anche verso chi vuole investire in giovani idee e non sa da dove iniziare. Un modello certamente da imitare.
Si passa poi aldilà del Mediterraneo anche se l’intervista è stata registrata a Catania durante il Google I/O per parlare con Hans Shakur, responsabile del Mobile Monday di Nazareth. Hans ci dà uno spaccato di ciò che succede in Israele e gli sforzi che sta compiendo lui insieme ai suoi soci per espandere la cultura di impresa anche fuori da Tel Aviv, considerata uno dei poli maggiori dell’ecosistema startup mondiale. Si parla anche di quanto importante sia l’investimento nelle persone e di come attraverso la cultura di impresa possano essere abbattute le divergenze politiche e sociali purtroppo ancora presenti in quei territori.
Infine un piccolo omaggio a una startup napoletana che lo scorso luglio ha chiuso un round di investimento di un milione di dollari. Mi riferisco a Buzzoole di Fabrizio Perrone che abbiamo sentito prima dell’apertura degli uffici milanesi. La startup napoletana è specializzata nel monitoraggio della presenza online degli utenti. Grazie a questa sua caratteristica riesce a raggiungere specifiche nicchie di mercato a scopi promozionali, riscuotendo un ottimo successo. A Fabrizio e a tutta la squadra di Buzzoole va un grosso in bocca al lupo da parte di Start Me Up.


#03.radiosmu del 20 agosto – Smart City L'impegno dell'Università di Messina in Fiware, Park Smart e City as a Service

Nel corso della stagione di Start Me Up ho spesso affrontato il tema delle smart city e così ho cercato di trovare le tre interviste più significative sul tema e fare un’unica puntata sulle città del futuro.
Il punto di partenza è la presentazione del progetto Fiware e del bando Frontiers Cities all’Università di Messina. Come forse ricorderete l’ateneo messinese fa parte di uno dei sedici acceleratori voluti dalla Comunità Europea per sviluppare tecnologie cloud nel Vecchio Continente. Nello specifico Frontiers Cities si occupa di Smart Cities e Smart Mobilities e ne ho parlato a inizio anno con Massimo Villari, professore dell’università messinese a capo del progetto.
Restando sempre in tema e spostandoci a Catania, incontriamo i ragazzi di Park Smart, startup pluripremiata che mira a aiutare gli automobilisti nella ricerca di parcheggio in città. Quando abbiamo intervistato Luciana Marino, che si occupa della comunicazione per conto del gruppo, Park Smart era in lizza per ricevere l’Innovation Makers Awards 2014, premio che poi ha vinto.
Chiudiamo la puntata con i ragazzi di Push che tra settembre e ottobre stanno organizzando City as a Service, evento in due parti dedicato all’innovazione digitale applicata alle città. C’è la possibilità di iscriversi fino a fine agosto e quindi sentire la spiegazione che Toti Di Dio ha rilasciato a inizio luglio può essere utile. Tutte le altre informazioni sono qui.


#02. radiosmu vacanziero Si parla di Resilienza, coworking e innovazione sociale

Secondo appuntamento di agosto con Start Me Up che mantenendo fede al titolo vacanziero vi ripropone alcune delle migliori interviste sentite durante la stagione appena passata. E si pesca a piene mani perché la prima intervista arriva dallo speciale su Me And Sea che ho realizzato come media partner dell’evento. Di Me and Sea ve ne ho parlato abbondantemente, così come della sua creatrice, Elena Bonaccorsi di Feel Land. Adesso vi ripropongo l’intervista realizzata a Piero Pelizzaro fondatore di Climalia, prima società italiana di servizi climatici per la resilienza territoriale. Il titolo del suo intervento era Be Good be Resilient e l’intervista parte proprio dalla correlazione tra resilienza e bontà.
Anche la seconda intervista di questo podcast ha a che fare con un evento che Start Me Up ha seguito da vicino. Sto parlando di #FareInnovazione, ciclo di incontri che si è svolto a inizio 2015 a Giardini Naxos in provincia di Messina. Tra i relatori del primo incontro c’era anche Massimo Carraro, fondatore di Cowo. È stato a lui che ho rivolto qualche domanda sulla storia del brand Cowo e più in generale sullo spirito e le peculiarità del coworking.
L’ultima intervista che vi propongo è quella a Antonio Prigiobbo, mentor che ormai da tre anni guida Na Startup, la community che racchiude gli innovatori della zona di Napoli. Per questo motivo a inizio 2015 è stato eletto Innovatore dell’anno dalla Community di CheFuturo e l’ho chiamato per chiedergli un commento su questa nomina. Le cose che ci siamo detti credo possano valere anche oggi e per questo ve le ripropongo.

 

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#1. radiosmu del 6 agosto – serie vacanziera Augusto Coppola, Città tra le mani e Bertram Niessen

Prima puntata vacanziera di Start Me Up che per il mese di agosto vi propone le migliori interviste ascoltate nel corso di questa stagione. Un’occasione per fare il punto e pensare a ciò che sarà.
In questa prima puntata vi ripropongo l’intervista a Augusto Coppola, direttore del programma di accelerazione LUISS ENLABS e del fondo LVenture incontrato durante il #onedaypitch, un incontro organizzato da Youth Hub Catania in collaborazione con Impact Hub Siracusa e il consorzio Etna Hitech lo scorso novembre.

L’altra intervista selezionata è quella a Claudia Melissa Barbarico de La città tra le mani, startup pugliese che costruisce percorsi tattili stampando miniature 3D per turisti non e ipovedenti. La città tra le mani è tra i 40 finalisti al concorso che fare e a partire da settembre accederà alla seconda fase del concorso. Vi ripropongo l’intervista realizzata a aprile, subito dopo il 3d print lab di Milano.

Restando poi sempre in tema che fare ne approfitto per riproporvi l’intervista realizzata a Bertram Niessen presidente dell’associazione che dal 2012 eroga un bando annuale destinato a produzioni culturali. Ho incontrato Bertram a Siracusa dove il 14 e il 15 aprile si è svolto un incontro dedicato agli operatori culturali del sud est della Sicilia.

La foto di copertina è stata selezionata dalla serie Holiday time realizzata da Rob.


#33.radiosmu del 23 luglio – A tutto Expo! IntendiMe, eWall, Recofunghi

Sapevo sarebbe arrivato il giorno in cui anche a Start Me up avrei parlato di Expo e questa puntata di metà luglio racconta due progetti che in questo momento stanno aprendosi al mondo.

Prima però di parlare di loro continua il mio viaggio alla scoperta delle startup sarde che sono state protagoniste al Sinnova 2015 il Salone dell’Innovazione promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con l’Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e assetto del territorio della Regione Sardegna. Dopo aver parlato di due progetti che pescavano a piene mani nella sharing economy oggi è il turno di IntendiMe, progetto molto interessante creato tra gli altri da Alessandra Farris. IntendiME è un prodotto destinato a non udenti composto da placche che fissate su alcuni oggetti permettono all’utente di ricevere una notifica sul proprio device (smartphone, tablet o braccialetto) non appena quell’oggetto suona. In questo modo, il non udente può tranquillamente controllare qualsiasi stimolo gli arrivi nonostante il suo handicap. IntendiMe ha appena vinto il grant Tim Wcap e verrà accelerata a Roma: Alessandra nell’intervista anticipa quale sarà il lavoro dei prossimi mesi.

E veniamo quindi a Expo, dove fino a ottobre potrete trovare i due progetti a seguire. Il primo è eWall, startup messinese che lega le emozioni ai luoghi. Giuseppe Gazzara, il fondatore dice che “a causa dei social network le emozioni si sono fatte sempre più virtuali. eWall inverte questa tendenza e permette alle persone di riappropriarsi dei luoghi”. L’applicazione, disponibile per iOS e Android, resterà all’interno del Cluster Bio-Mediteraneo fino a ottobre.

Più legato ai temi del cibo e della sostenibilità è invece Recofunghi, progetto ideato da Daniele Gioia, lucano di Pietragalla (PZ) che ha messo a punto un sistema di coltivazione dei funghi partendo dai fondi di caffè. “Abbiamo definito Recofunghi una win win win situation – dice ai nostri microfoni – perché vincono i baristi che possono recuperare uno scarto, vinciamo noi come società che commercializziamo questo scarto senza produrre inquinamento e vincono le persone che acquistano il prodotto perché hanno in casa un prodotto sano che possono coltivare giorno dopo giorno”. I funghi coltivati dai fondi del caffè non hanno infatti niente da invidiare ai normali funghi che è possibile trovare al mercato o in un bosco. “Le analisi che abbiamo condotto – continua Daniele – ci dicono che le proprietà nutritive sono le stesse e ogni fungo conserva un aroma di bosco e non di caffè come si potrebbe pensare!”. Chiunque volesse può ordinare il proprio kit collegandosi al sito. Uno dei progetti in cantiere è quello di coinvolgere soggetti svantaggiati per la coltivazione casalinga dei funghi. Un aspetto che aggiungerebbe un ulteriore vantaggio di tipo sociale dopo quello ambientale e di mercato (un kit costa meno di 10 euro!). Ma su questo Daniele non si sbilancia, bisognerà aspettare, magari nel frattempo mangiando qualche fungo!

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#32. radiosmu del 16 luglio – progetti in divenire Dr Jack, Helperbit e Snuplace

Start Me Up non se la sente proprio di andare in vacanza e dedica questa puntata a quei progetti che sono in procinto di partire e di conquistare il mercato. Come Dr-Jack, progetto del FabLab Catania che ti permette di memorizzare tutte le informazioni sullo stato di salute, eventuali allergie, patologie, gruppo sanguigno, interventi subiti, i numeri di emergenza (ICE) e portarli sempre con te. Dopo una campagna di crowdfunding Dr Jack è in preordine a soli 39 euro. Per averlo basterà mandare una mail a questo indirizzo. Prima di fare il vostro acquisto ascoltate l’intervista a Giorgio Corriera, graphic designer del progetto.

Questa puntata mi dà la possibilità di ritrovare una persona che i fan ella prima ora di radiosmu ricorderanno sicuramente. Mi riferisco a Guido Baroncini Turricchia, ingegnere ambientale, co-fondatore della Bitcoin Foundation Italia e membro di Coin Capital, che abbiamo conosciuto in uno dei quattro appuntamenti dedicati a Blank Disrupt. Guido questa volta ci parla di un suo nuovo progetto che ha sempre a che fare con blockchain e bitcoin: Helperbit, un sistema di donazioni per le popolazioni che risiedono in territorio colpiti da catastrofi naturali. Il progetto è in fase di finanziamento perché il team sta preparando una versione alpha (a cui tutti possono partecipare inserendo la propria mail nel form in basso a destra di questa pagina) che gli possa così permettere di testare il prodotto e perfezionare la versione definitiva.

Infine chiude la puntata l’intervista a Mario Fanari uno dei co-founder di Snuplace, un servizio che permette alle persone di condividere gli spazi della propria abitazione con altre persone per scopi lavorativi. Il servizio partirà a settembre e Mario spiega ai microfoni di Start Me Up come è nato e la sua evoluzione fino a qui. Snuplace i primi di luglio è stata tra le startup protagoniste a Sinnova, il salone dedicato all’innovazione promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con l’Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e assetto del territorio della Regione Sardegna.

 

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#31.radiosmu del 10 luglio – aria di estate Naustrip, Syskrack e Polaretti

A estate ormai inoltrata mi sembra doveroso parlarvi di qualcosa collegato allo svago e alle vacanze. Se infatti siete appassionati di barche dovreste ascoltare la prima intervista di questa puntata numero 31. Si parla infatti Naustrip, un portale che unisce questa passione con la sharing economy, mettendo in contatti i proprietari di barche con chi ha il desiderio di godere di una gita in mare aperto. Marco Deiosso, il responsabile della comunicazione definisce Naustrip “il blablacar della navigazione” anche se adesso il portale sta aumentando il numero dei servizi offerti, veicolando corsi di kite surf, pesca e tutto ciò che vi viene in mente che possa riguardare il mare. Al momento le imbarcazioni disponibili sono per il maggior numero in Sardegna ma l’azienda sta pensando all’internazionalizzazione. Tenete perciò d’occhio il loro sito e preparatevi alla prossima gita in barca.

Tra il 3 e il 5 luglio a Grassano in provincia di Matera, si è svolta la seconda edizione di Syskrack 3 days, una manifestazione promossa dall’omonima associazione che promuove il diy a 360°: in campo artistico, artigianale e digitale. Un programma fittissimo che spazia dalla musica alla street art, con laboratori dedicati al digitale e altri a iniziative di tipo sociali. L’associazione nasce per ricordare Giuseppe Porsia, venuto a mancare il 5 luglio 2013 mentre si trovava a Madrid. “La morte di Peps – spiega uno dei soci fondatori dell’associazione Giuseppe Liuzzi – ci ha spronati a non arrenderci e a cercare di essere soddisfatti di ciò che si fa in vita”. L’intento è quello di tradurre in realtà ciò che Peps diceva: anche grazie al contributo di una singola persona è possibile cambiare il mondo. Per restare sempre aggiornati sulle attività di Syskrack c’è il sito ufficiale e quello dedicato al laboratorio digitale.

L’ultima intervista di questa puntata ci serve per dare risalto a un successo tutto fatto in Sicilia. Ha superato i 150.000 download il gioco Polaretti creato dall’azienda messinese Naps Team per conto della Dolfin azienda dolciaria della provincia catanese. Il gioco scaricabile sia per iOS che Android è quello che in gergo si chiama runner. Lo spiega Domenico Barba che insieme a Fabio Capone guida Naps Team da circa vent’anni. Domenico sottolinea quanto passione ma sopratutto competenza possano premiare in termini di risultati. A dimostrarlo i numerosi download in constante crescita del gioco e i commenti positivi che il prodotto sta raccogliendo negli store.


#30. radiosmu del 2 luglio – Podcast ad alto contenuto di innovazione Puglia Startup, FARM Cultural Park e l'ultimo progetto targato PUSH: City as a Service

Prima puntata di luglio e come se non ci fossero 40 gradi all’ombra si va avanti a sfornare podcast. Ma non potrei fare altrimenti visto che succedono un sacco di cose bellissime! Tipo ad esempio l’attività di Puglia Startup, associazione nata in Puglia che è attiva ormai da un bel po’ di mesi. L’associazione ha organizzato numerosi eventi in collaborazione con Enti, Università, Camera di Commercio ed aziende, che hanno avuto un grande successo. Ne parlo con Maurizio Maraglino, founder e CEO dell’Associazione. Per seguire tutte le attività, potete visitare il sito, oppure seguire i profili facebook e twitter.

Il 27 giugno scorso poi FARM Cultural Park di Favara (AG) ha compiuto 5 anni e come ormai di consueto c’è stata una mega festa per celebrare l’evento. Ne parlo con Andrea Bartoli, papà di FARM, che oltre a fare il punto sulla festa, parla degli effetti di FARM su Favara e di tutti gli eventi in programma per questa stagione. Per perdersene neanche uno c’è il sito, ma soprattutto la pagina facebook sempre aggiornatissima.

La puntata si chiude con Toti Di Dio di Push. La startup palermitana sta organizzando per autunno City As A Service, un evento che racchiude due appuntamenti distinti ma legati nel nome dell’innovazione tecnologia applicata ai contesti urbani. Il primo è un Intesive School che si svolgerà a Erice tra il 25 settembre e il 3 ottobre e l’Urban Thinkers Campus a Palermo all’8 al 10 ottobre. Per le modalità di iscrizione e partecipazione vi rimando ai rispettivi siti. Sappiate solo che l’UTC è uno dei 28 riconosciuti dallo World Urban Campaign, iniziativa promossa dall’ONU che culminerà nell’incontro mondiale di Quito in Ecuador nel febbraio 2016 in cui si discuteranno temi legati allo sviluppo urbano delle città.


#29.radiosmu del 25 giugno – Di cibo e lettura Una puntata dedicata al cibo, alla cultura e alla cultura del cibo

Si parla di cibo sin dal primo ospite in questa puntata numero 29, perché l’azienda che porta avanti ha già tre anni di vita e in questi giorni sta tentando la carta dell’estero. Mi riferisco a Pubster, app che permette ai gestori di locali di fidelizzare la propria clientela con un sistema di raccolta punti basato non sul consumo bensì sul numero di visite del cliente nel locale. “Il cliente non va premiato perché consuma di più – spiega Andrea Pastina, uno degli ideatori della app – ma perché torna sempre nello stesso posto”. L’applicazione è diffusa in buona parte dell’Italia centrale e ora il team tenta la carta della Romania. Inoltre in questo periodo chiunque metterà in contatto il proprio locale preferito con il team di Pubster riceverà 30 euro di buono Amazon. Come dire, l’espansione non si ferma.

Passiamo poi in Campania dove lunedì scorso si è svolto l’incontro mensile di NA StartUp. Per non avere il solito resoconto ho deciso di contattare uno degli ospiti dell’evento e dopo una breve consultazione con il padrone di casa (Antonio Prigiobbo) ho scelto di intervistare Giuseppe Rivello.

Giuseppe sta portando avanti un progetto di innovazione sociale dedicato alla cultura rurale. Nei territori del basso cilento si svolge infatti ogni anno il Palio del grano, una vera e propria gara finalizzata a mantenere viva le tradizioni rurali che costituiscono la bellezza di questi luoghi. In preparazione a questo evento ci sarà il Camp di grano, una summer school che raduna persone da tutta Italia per riflettere sui temi della terra e del raccolto. Fino al Primo luglio è possibile iscriversi compilando questo modulo.

A margine di questi due progetti c’è la Biblioteca del grano, una vera e propria raccolta di semi che vengono piantati per tramandare e diffondere culture un tempo molto diffuse in nome della varietà alimentare e vegetale.

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Fabio e Andrea di Pubster con i manifesti da installare nei locali che decidono di utilizzare l’app

Terminiamo parlando di libri perché sabato scorso abbiamo avuto il piacere di collaborare all’edizione messinese di #lettidinotte, iniziativa promossa da Marcos y Marcos su tutto il territorio nazionale. A Messina ha aderito la libreria Colapesce che oltre a Start Me Up ha coinvolto Agromobile e Donnafugata in una serata di letture, musica e buon vino. Abbiamo allestito un social wall in cui potete vedere tutto quello che è stato twittato durante quella sera.

In questa puntata dicevo abbiamo sentito colui che ha inventato insieme a Claudia Tarolo e Patrizio Zurru Letti di notte. Mi riferisco a Marco Zapparoli capo editore di Marcos y Marco con cui facciamo un po’ il punto sulla manifestazione, parliamo delle altre iniziative promosse dalla casa editrice che si sta impegnando nel coinvolgere attivamente i librai nella diffusione della lettura nel nostro paese. “Un passaggio quello delle librerie che spesso manca in tante iniziative legate alla cultura e al libro”, dice egli stesso ai microfoni di radiosmu. Un altro evento che cerca di avvicinare lettori e librai è Il giro di italia in 80 librerie che come l’anno scorso porterà le persone a scoprire le librerie italiane in sella a una bici. Il programma di quest’anno vedrà la carovana lungo tutta la costa adriatica e porterà nelle piazze italiane Chi l’ha letto? Un talk incentrato sul mondo della lettura. Infine cerco anche di capire le ragioni della crisi del libro in Italia e in un certo senso vengo smentito dalle parole di Marco. Come editore conosce storie di librerie di successo e ribadisce l’impegno della casa editrice di cui è a capo nel volerle sostenere nel loro impegno quotidiano nella diffusione della lettura. Un modo per dire che di cultura si può vivere, anche in Italia.

la foto di copertina è stata presa qui


#28.radiosmu del 19 giugno – Premio Best Practices 9° Premio Best Practices per l’Innovazione, vEyes e Bloomia

Con poco meno di 24 ore di ritardo la ventottesima puntata di Start Me Up è online! Una puntata che inizia dalle parti di Salerno dove settimana scorsa sono stati assegnati i premi Best Practices per l’Innovazione. A vincere per la sezione Startup Mary Franzese di Neuron Guard, azienda di Modena che opera in campo medico, mentre il premio destinato alle aziende è andato a Silvio Foschi di Helian Spa, impresa di Teramo che ha realizza sensori destinati anche all’uso agricolo. Diversamente dal solito ho deciso questa volta di concentrarmi sul premio anziché sui vincitori. Il motivo è presto detto: è davvero raro trovare una competizione di questo livello al Sud Italia che sia rivolta all’intera Nazione. Se le mie parole non vi convincono vi invito a ascoltare il presidente del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno, Giuseppe De Nicola, che questo premio lo organizza da nove anni. Vi invito inoltre a tenere d’occhio il sito perché a mano a mano l’ufficio stampa di Confindustria Salerno sta mettendo on line tutto il materiale relativo alla premiazione, ma soprattutto perché tra qualche settimana verranno rese note le modalità di ammissione per il premio del prossimo anno.

Con la seconda intervista di questa puntata di radiosmu ci spostiamo a Catania, dove troviamo il secondo progetto finalista di Think for Social che arriva dal Sud Italia (l’altro era Social Eating for Social Innovation di cui ho parlato la scorsa puntata). Come dicevamo l’altra volta l’intento del bando promosso da Fondazione Vodafone Italia è quello di sostenere iniziative che utilizzano la tecnologia come strumento di sviluppo sociale. In tutto sono stati selezionati dieci progetti che si aggiudicano un periodo di incubazione presso Polihub (partner dell’iniziativa) e un finanziamento che può raggiungere i 30.000 euro. Uno di questi arriva da Catania, si chiama vEyes e a portarlo avanti insieme all’aiuto di tanti studenti dell’Università di Catania è Massimiliano Salfi. vEyes è una piattaforma open, hardware/software, sulla quale è possibile integrare applicazioni verticali che aiutino le persone affette da disabilità visiva. Se state pensando a dei semplici occhiali l’intervista vi smentirà (così come è successo a me). Oltre a spiegare il funzionamento, Massimiliano pone l’attenzione sull’importanza della ricerca open e sulle difficoltà di reperimento dei fondi per portare avanti progetti utili alla scienza. Vi consiglio inoltre di visitare il sito web del progetto dove tra le altre cose ci sono anche dei video che simulano il funzionamento della piattaforma.

Benedetto Buratto di Bloomia

Benedetto Buratto di Bloomia nella sede di LuissEnLabs, luogo dove abbiamo registrato l’intervista

Chiude la puntata una breve chiacchierata con Benedetto Buratti che insieme ai suoi soci sta portando avanti il progetto Bloomia, un sistema pensato per i soggetti che devono assumere dei farmaci secondo una particolare prescrizione medica. Con Bloomia, l’utente non dovrà più preoccuparsi di quali pillole prendere  e non dovrà temere di assumere un farmaco più volte nell’arco della giornata. Grazie a Bloomia, il medico potrà impostare la cura e l’assistito non dovrà far altro che assumere i farmaci che di volta in volta il dispenser gli fornirà. Il tutto verrà controllato in remoto sia dal medico che dai parenti in modo da garantire la massima sicurezza dell’utente. I ragazzi dopo un periodo di validazione dell’idea, lunedì scorso hanno iniziato a sviluppare il primo prodotto e prevedono di avere già un prototitpo entro la fine del 2015. Nel frattempo per saperne di più potete visitare il loro sito web o la pagina Facebook.

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