Speciale UnicaLab: Emperìa è il progetto premiato dalla community di Start Me Up



Lo scorso 26 marzo sono stato tra i giurati della finale della terza edizione di “UniCaLab”, il contamination LAb dell’università della Calabria. A me è stato affidato il compito di assegnare l’UniCaLAb Speaking, il premio dedicato al team che ha esposto meglio la propria idea di impresa. In palio c’era la partecipazione a questo podcast realizzato per l’occasione.

La citazione di Maurizio Muzzupappa di Unical

Anche per questo motivo è per me un onore e un piacere ospitare il team di Emperìa, cioè Donata Bilotto, Federica Gigliotti, Gina Venneri e Carmelo Giofrè. Inoltre, mi faccio raccontare qualcosa di più sul Contamination Lab di Cosenza dal prof. Maurizio Muzzupappa, delegato del rettore al trasferimento tecnologico dell’Università della Calabria.


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La contaminazione (buona) che crea cultura di impresa

Come è facile immaginare il Contamination Lab nasce nel segno della contaminazione delle idee. Per questo motivo il laboratorio è aperto agli studenti di qualsiasi facoltà dell’ateneo che lo promuove. Più il gruppo è eterogeneo, più sarà facile intrecciare le connessioni. Una regola che non vale solo per gli studenti, ma che spesso include anche i “professori”. Se metto professori tra virgolette è perché le docenze sono spesso affidate a esperti del mondo dell’impresa o a dei veri e propri imprenditori.

La citazione di Federica di Emperìa - Unicalab

È uno degli obiettivi degli organizzatori, mi spiega il prof. Maurizio Muzzupappa, delegato del rettore al trasferimento tecnologico dell’Università della Calabria in questo podcast speciale, fare in modo che diverse realtà entrino in contatto tra loro. Un percorso che porta i suoi frutti e che – al termine – permette ai team vincitori di essere seguiti durante la creazione di impresa. È bello vedere – ci dice ancora il professore – studenti che si appassionano alla vita di impresa. Sono segni che in Calabria e in generale al Sud assumono un significato ancora più importante perché sintomi di una nascente cultura di impresa: “Non c’è lavoro? Creiamocelo!”.

La citazione di Gina di Emperìa - Unicalab

Emperìa, la piattaforma del turismo esperienziale che ha vinto il premio UnicaLab Speaking

Se Adiutor, Fly Away e Skulpt sono i tre progetti vincitori di questa terza edizione di UniCaLab, il premio per la migliore esposizione è stato assegnato a Emperìa. Il team ha illustrato con competenza e chiarezza il valore del progetto che rientra nel turismo esperienziale. Attraverso una piattaforma proprietaria, Emperìa permette al visitatore di organizzare autonomamente una serie di attività sul posto. Il gruppo, formato da tre storiche dell’arte e un ingegnere gestionale, ha strutturato l’idea nel corso del Contamination Lab lasciando che le competenze si mescolassero. È l’aspetto che più li ha colpiti, dicono nel podcast.

La citazione di Donata di Emperìa - Unicalab

UnicaLab Speaking: in che modo è stato assegnato il premio?

Mi sembra infine utile spendere due parole sul processo che ha portato alla valutazione di Emperìa come team vincitore dell’UniCaLab Speaking.
Un grazie va a Sonia Gennaro, Giuseppe Arrigo e Mattia Rapisarda (tutti membri della community) che hanno partecipato attivamente alla valutazione degli abstract di ciascun team. A me è spettato il compito di valutare l’esposizione degli studenti prendendo in esame quattro fattori: il public speaking, la comprensione da parte del resto della giuria dell’idea di impresa, i tempi di esposizione e la grafica utilizzata nelle slide. La somma dei punteggi accumulati ha fatto in modo che a vincere sia stato il team di Emperìa.

La citazione di Carmelo di Emperìa - Unicalab


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Bebravo: alla scoperta delle dieci startup di Bravo Innovation Hub

Bebravo è la serie di Start Me Up in cinque podcast che ti permette di conoscere le dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.

Cinque podcast per raccontare dieci startup

BeBravo racconta le dieci startup attraverso le parole di chi le ha create. Ogni azienda è stata classificata in base a un macro argomento, uno per ciascuno dei cinque podcast:

  1. Rigenerazione territoriale,
  2. Arte e Cultura,
  3. Gamification,
  4. Aree Interne,
  5. Intelligenza Artificiale.

In ciascun episodio poi, un mentor di Bravo Innovation Hub ha avuto il compito di fornire una panoramica sul tema al centro di ogni puntata.

Ogni argomento è declinato sui temi del turismo e della cultura, perno del percorso di impresa proposto da Bravo Innovation hub.

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka.

Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

Bebravo è prodotto in collaborazione con Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia. Bebravo non sarebbe stato possibile senza l’enorme contributo di Federica Fulghesu che ha coordinato tutte le interviste e ha curato i rapporti con gli ospiti.

Il ruolo delle aree interne nel settore turistico e culturale italiano



Quando si parla di aree interne spesso si minimizza l’aspetto forse principale: cioè che queste zone, nel complesso, rappresentano il 60% dell’intero territorio nazionale. Anche per questo motivo è impossibile non immaginare un ruolo di questi territori all’interno del settore turistico e culturale italiano.

In questo podcast partiamo da un’analisi su ciò che le aree interne oggi rappresentano. Uno sguardo che non può non considerare quella fetta di popolazione che ha cominciato a pensare questi luoghi come posto dove vivere dopo l’impatto della pandemia del 2020. Se l’immaginario verso le aree interne è cambiato però, è anche vero che queste restano aree in cui mancano i servizi essenziali.

Lo sottolinea bene in questo podcast Massimiliano Ventimiglia di Onde Alte. In più, in questo quarto appuntamento del ciclo Bebravo raccontiamo le storie di due startup: Hearth e Holiders. Per farlo ci affidiamo alla voce dei co-founder: rispettivamente Massimiliano Imbimbo e Giampiero Ammaturo.


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Aree interne: i protagonisti di questo podcast targato Bebravo.

Le voci delle persone che puoi ascoltare all’interno di questo quarto podcast del ciclo Bebravo e i progetti che portano avanti.

Massimiliano Ventimiglia di Onde Alte

La citazione di Massimo Ventimiglia sulle aree interne

Massimiliano Ventimiglia è founder e CEO di Onde Alte. Appassionato di tecnologia e digitale, si laurea in Economia Aziendale all’Università Ca’ Foscari, nell’indirizzo Marketing e Comunicazione Aziendale. Nel 2004 è cofounder di H-FARM e nell’aprile 2005 fonda H-ART. A maggio 2018 fonda Onde Alte, azienda che si occupa di progetti che combinano sostenibilità economica e ritorno sociale.

Massimiliano Imbimbo di Hearth

la citazione di Massimiliano Imbimbo su aree interne

Hearth propone un prodotto tecnologico ambizioso, attualmente in fase di sviluppo. Il progetto ha un impatto sociale. La sua finalità è la valorizzazione dei territori turistici meno frequentati con una piattaforma digitale che consente a imprese, pubbliche amministrazioni, DMO ed enti/associazioni di promozione territoriale, di cooperare attraverso un unico strumento per la piena digitalizzazione dell’offerta turistica del territorio. L’idea imprenditoriale si basa su esigenze del territorio ed il bisogno è stato validato con stakeholder territoriali.

Giampiero Ammaturo di Holiders

La citazoine di Giampiero di Holiders su aree interne e turismo

Holiders è una piattaforma di sharing economy che opera nel settore del turismo culturale. Mette in contatto esperti locali con turisti che vogliono visitare quella specifica area: grazie a logiche di data-mining il sistema è in grado di analizzare il sentimento degli utenti e creare filtri di preferenza personalizzati.

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia.
Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

Cosa è Bebravo

Bebravo è la serie di cinque podcast che va alla scoperta delle dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.
La serie è prodotta in collaborazione con Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka. Bebravo non sarebbe stata possibile senza l’enorme contributo di Federica Fulghesu che ha coordinato tutte le interviste e ha curato i rapporti con gli ospiti.

Ascolta tutta la serie: radiostartmeup.it/specialebravoinnovationhub.


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Foto di copertina di Alessio Bachetti via Unsplash 

Liberare l’arte e la cultura per leggere, capire e cambiare la nostra società



Dagli inizi del 2000 l’arte e la cultura sono al centro di un profondo cambiamento all’interno della nostra società. Il cambiamento in atto interessa sia il significato di ciascun termine che il ruolo che questi due aspetti ricoprono all’interno della vita di ciascuno di noi.

Tutto ciò ha una stretta connessione con lo sviluppo delle tecnologie digitali. Un cambiamento che non investe però solo il modo in cui ognuno di noi fruisce questi contenuti. In molti casi, l’avvento del digitale porta una carica di significati impensabili fino a poco tempo fa.

È quello che hanno sperimentato i team delle due startup protagoniste di questo podcast: Visionary e ArtMate. Ce le presentano i due co-founder, rispettivamente Benedetta Rosini e Armando Monda. A guidarci nei cambiamenti dei termini arte e cultura il mentor di Bravo Innovation Hub Emmanuele Curti, manager culturale.


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Arte e cultura: i protagonisti di questo podcast targato Bebravo.

Le voci delle persone e i progetti che portano avanti al centro di questo podcast, il secondo del ciclo Bebravo .

Emmanuele Curti

Emmanuele Curti su arte e cultura - bravo innovation hub

Emmanuele Curti, è un manager culturale, dopo la formazione a Perugia, è approdato a Londra, e successivamente si trasferisce a Matera. Si è occupato per anni di processi di acculturazione nell’antichità fra mondo greco, romano ed indigeno, ed ha portato avanti progetti di ricerca a Pompei e in Giordania. Negli ultimi anni la sua attenzione si è concentrata sui cambiamenti dei paradigmi delle discipline umanistiche legate ai beni culturali e al necessario sviluppo di un nuovo approccio alla dimensione socio/economica della cultura. Ha collaborato con Matera2019 e attualmente porta avanti Lo Stato dei Luoghi.

Benedetta Rosini di Visionary

Benedetta Rosini di Visionary su arte e cultura - bravo innovation hub

Visionary propone esperienze culturali per la fruizione immersiva di contenuti storici e artistici attraverso l’utilizzo di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale. Il primo prodotto è stato sviluppato e testato a Lecce nell’estate del 2020. L’esperienza coinvolge l’utente attraverso lo storytelling legato ai personaggi che hanno fatto la storia del luogo.

Armando Monda di ArtMate

la citazione su arte e cultura da parte di Armando Monda di ArtMate, startup di bravo innovation hub

L’idea di Artmate, che già opera sul mercato, consiste nell’attivare un processo di fruizione dell’arte basato su due punti di forza: le nuove tecnologie 4.0 che permettono di riprodurre gli spazi, rendendoli fruibili anche a distanza, unite la produzione “bottom up” delle guide multimediali in modalità UGC. Questo elemento dovrebbe cambiare la percezione del concetto di guida dando a tutti la possibilità di diventare un “Artmate”, ovvero una guida virtuale che attraverso contenuti multimediali conduca i frequentatori alla scoperta della mostra selezionata.

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia.
Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

Cosa è Bebravo

Bebravo è la serie di cinque podcast che va alla scoperta delle dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.
La serie è prodotta in collaborazione con Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka. Bebravo non sarebbe stata possibile senza l’enorme contributo di Federica Fulghesu che ha coordinato tutte le interviste e ha curato i rapporti con gli ospiti.

Ascolta tutta la serie: radiostartmeup.it/specialebravoinnovationhub.


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Foto di copertina di Andy Art on Unsplash.

La rigenerazione territoriale tra processi di coinvolgimento e trasformazione dei luoghi



La rigenerazione territoriale è forse uno dei temi più dibattuti dell’ultimo periodo. Il dare nuovo significato a un luogo o un edificio è infatti una pratica quanto mai diffusa su tutto il territorio nazionale. Ed è un vero e proprio atto che coinvolge le sfere sociali, economiche e antropologiche se è il caso di una intera comunità.

Per la sua complessità la rigenerazione territoriale non può non avere ripercussioni anche nell’ambito turistico e culturale: è quello che indaghiamo in questo primo podcast del ciclo Bebravo con Luca Bazzoli di Ashoka Italia, Anna Salvagio di Cooperativa sociale “Identità e Bellezza”, Andrea Paoletti di Wonder Grottole e Massimo Ciuffreda di Anima Living Network.


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Rigenerazione territoriale: i protagonisti di questo podcast targato Bebravo.

Le voci delle persone che puoi ascoltare all’interno di questo primo podcast del ciclo Bebravo e i progetti che portano avanti.

Luca Bazzoli di Ashoka Italia

Luca Bazzoli di Ashoka Italia mentor di Bravo Innovation Hub - rigenerazione territoriale

Luca Bazzoli è Partnership Development Manager presso Ashoka Italia. Ashoka è la più grande rete internazionale di imprenditori sociali innovativi. Lavorando con loro e con alleati in tutti i settori, Ashoka crea un mondo in cui ognuno si percepisce come agente del cambiamento.

Anna Salvagio di Cooperativa sociale “Identità e Bellezza”

Anna Salvagio di Cooperativa Sociale Identità e bellezza su Rigenerazione Territoriale - bravo innovation hub

Il Museo Diffuso dei 5 sensi propone un processo partecipato di innovazione attivato sul territorio di Sciacca (AG) e fondato su comunità e identità, la cui finalità è il benessere economico, sociale, ambientale e culturale della comunità che abita il territorio. La governance è affidata ad una “Cooperativa di Comunità” – impresa sociale no profit – che opera dunque con l’efficienza e il metodo propri del mondo aziendale, e i valori della comunità. Attualmente sono stati confezionati 40 pacchetti esperienziali.

Andrea Paoletti di Wonder Grottole e Massimo Ciuffreda di Anima Living Network.

Massimo Ciuffreda di Anima Living Network - rigenerazione territoriale Bravo Innovation Hub

Il progetto Anima Living presentato da Wonder Grottole si pone l’ambizioso obiettivo di animare le comunità locali e territoriali situate in zone lontane dai grandi poli urbani. La sfida consiste nell’attrarre i nuovi nomadi digitali (smartworkers) fornendo loro una sistemazione abitativa ed uno spazio in coworking. Le attività prevedono l’attivazione di partenariati pubblici e privati ed il coinvolgimento degli abitanti di ogni comune. La proposta di valore risulta duplice:

  • per i territori, attrarre capitali attraverso nuovi residenti (smart worker);
  • per gli smartworkers, accedere a spazi abitativi, di lavoro ed a un ecosistema di prodotti, servizi ed esperienze nel territorio determinato.

Andrea Paoletti di Wonder Grottole su Rigenerazione territoriale - bravo innovation hub

Cosa è Bravo Innovation Hub

Bravo Innovation Hub tra le Cinque notizie dal mondo dell’innovazione del Sud Italia

Bravo Innovation Hub è l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle imprese del turismo e della cultura più innovative del Mezzogiorno, realizzato da Fondazione Giacomo Brodolini, Destination Makers e Ashoka Italia.
Fondazione Giacomo Brodolini coordina il percorso di accelerazione con cui le imprese selezionate possono velocizzare l’ingresso sul mercato, sviluppando modelli di business con il supporto dei migliori esperti del settore.

Cosa è Bebravo

Bebravo è la serie di cinque podcast che va alla scoperta delle dieci startup che sono entrate a far parte del percorso di accelerazione di Bravo Innovation Hub, l’acceleratore d’impresa di Invitalia dedicato alle startup del turismo e della cultura che arrivano dal Sud Italia.
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Foto di copertina di Daniel Funes Fuentes via Unsplash  

Immagine coordinata: perché è importante per la tua startup?

L’immagine coordinata è uno dei principi cardine della comunicazione di ogni azienda. E le startup naturalmente non fanno eccezione. Ma se una azienda ha la possibilità di investire tempo e denaro nella costruzione della propria immagine, una startup deve fare i conti con risorse limitate.

Per questo motivo, per il web café di novembre, abbiamo chiamato in causa uno dei nostri più affezionati membri: Daniela Smiroldo, Ui & Visual Designer. Daniela ci ha aiutato a capire come costruire l’immagine coordinata della nostra startup attraverso risorse online e alcune nozioni di base.

I web café sono incontri riservati alla community di Start Me Up: puoi accedere sostenendo Start Me Up con solo 3 € + I.V.A. al mese.

Entra a far parte della community e guarda il web café

Nozioni e strumenti per una immagine coordinata impeccabile

Durante il web café di novembre abbiamo attualizzato il concetto di immagine coordinata per una startup che opera in un mercato perlopiù digitale. Ci siamo chiesti da cosa sia utile partire e in che modo è necessario operare per ottenere il meglio da ciò che si ha. Non sono mancati esempi e casi studio da cui estrarre buone pratiche da replicare.

Questo webcafé non è stato né un workshop ma neanche una lezione. Daniela ci ha consigliato i migliori strumenti online e ci ha suggerito le più importanti nozioni di base. L’obiettivo è stato permettere ai partecipanti di avere tutto ciò di cui si ha bisogno per costruire l’immagine coordinata del proprio progetto. Tutto ciò anche nel caso in cui si sta portando avanti un progetto all’interno della propria azienda.

Guarda il web café e consulta tutte le risorse consigliate da Daniela

Chi è Daniela Smiroldo

Immagine coordinata - copertina web café

Daniela Smiroldo è una Ui & Visual Designer con alle spalle esperienze di graphic design, stampa, post-produzione video, proofreading ed editorial design. In questi anni si è occupata di progettazione grafica di app e prodotti editoriali, curando l’immagine di una serie di startup. Tra i tanti prodotti che Daniela ha curato in questi anni c’è anche Start Me Up (!!!). Per conoscere i suoi lavori basta visitare dasminierollado.it.

Cos’è il web cafè?

Il web café è un webinar con un esperto del mondo dell’innovazione del Sud Italia: lo scopo è imparare un po’ di più su un determinato argomento o sviluppare in modo corretto una particolare competenza. Lo stile è informale e durante i web café i partecipanti contribuiscono alla realizzazione del contenuto ponendo domande prima o durante la diretta.

Solo i membri della community di Start Me Up possono partecipare ai web café. Come si diventa membro della community? Basta donare solo 3$ al mese (10 centesimi al giorno) e accedi a questo e ad altri contenuti riservati: sono webinar su comunicazione, digital marketing, comunicazione e tanto altro. Scoprili tutti!

Entra a far parte della community e guarda tutti i web café

La foto di copertina è di Slidebean via Unsplash

Elementi di Online Marketing – web café #07

Farsi strada nel mondo dell’online marketing non è mai semplice: si rischia di essere troppo tecnici o troppo banali. In più, il tema è estremamente pratico e tutto ciò che si apprende, lo si impara sul campo. Per questo è importante – soprattutto per chi è all’inizio – conoscere chi lavora già da tempo in questo settore. Come Gabriella Bartolotta, la protagonista del web café di Start Me Up di novembre.

Online marketing per chi parte da budget bassi

In questo web café abbiamo provato a capire quali potessero essere i problemi che ogni startup affronta quando si trova davanti a tutte quelle azioni inerenti il marketing online. Gabriella ci ha aiutato a capire come riuscire a trovare il proprio pubblico di riferimento e pianificare una buona strategia di marketing anche se non abbiamo budget molto alti.

In più ci siamo anche fatti spiegare come riuscire a trovare la giusta figura che si possa occupare di digital marketing e che quindi possa soddisfare le esigenze della propria startup.

Per guardare il web café è necessario essere parte della comunità di Start Me Up e sostenere il format con una offerta di almeno 15$ al mese.

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Chi è Gabriella Bartolotta?

Gabriella Bartolotta, esperta in online marketing

Gabriella Bartolotta è una delle docenti di The Digital Career Institute di Berlino e ha lavorato per quattro anni come Online Marketing Manager presso Zalando. Prima ancora è stata Junior Manager a Rocket Internet.
È specializzata in Performance Marketing.

 

 

 


Il web café con Gabriella Bartolotta è riservato a chi sostiene Start Me Up con una donazione di almeno 15 dollari mensili: fai la tua offerta ora e partecipa alla diretta. In più ottieni l’accesso anche ai web café precedenti.

In copertina: foto di Kate Trysh on Unsplash

Resto al Sud ma non solo: nella Bacheca di marzo c’è di più

C’è la nuova versione di Resto al Sud, ma anche due bandi dedicati all’innovazione sociale per associazioni e enti. In più, vi segnaliamo il bando SIAE Per chi crea e due offerte di lavoro. È marzo, e anche questo mese, un numero di Bacheca tutto per voi.

Se volete, segnalateci le call/gli annunci di lavoro più interessanti a bandi [c] radiostartmeup.it.

Resto al Sud anche per i professionisti: ecco i requisiti

A breve Resto al sud sarà disponibile anche per chi ha meno di 46 anni ed è un libero professionista. Grazie alle novità introdotte dalla legge di bilancio 2019 vengono estesi i benefici che abbiamo illustrato nell’articolo che abbiamo dedicato a questa misura qualche tempo fa anche a chi non risulta titolare di partita IVA nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui viene chiesta l’agevolazione. Il bando è a sportello, quindi il consiglio è quello di AFFRETTARSI!

Scopri di più sul sito di Invitalia

Premio CEMEX-TEC per l’innovazione sociale

Il Premio CEMEX-TEC è rivolto a individui e organizzazioni che sviluppano progetti ad alto impatto sociale nel campo dello sviluppo sostenibile in tutto il mondo. Il premio è diviso in quattro temi e per ognuno di esso ci sono diverse ricompense in palio:

  • Social Entrepeneurs, rivolto a imprenditori di tutto il mondo che stanno portando avanti progetti di imprenditoria sociale attivi da almeno un anno;
  • Transforming Communities, rivolto a studenti di scuola superiore post-laurea di qualsiasi paese che stiano portando Avanti progetti che attuino una trasformazione sostenibile di una comunità;
  • Community Entrepeneurship: possono candidarsi organizzazioni, cooperative e associazioni di qualsiasi Paese che stiano portando avanti da almeno un anno progetti di trasformazione sociale che abbiano effetto sulla comunità produttiva del luogo in cui vivono;
  • Collaborative Action: rivolto a tutti quei progetti – anche questi attivi almeno da un anno – che abbiano un impatto sociale e coinvolgano almeno 3 settori della società.

Le iscrizioni sono aperte fino al 31 maggio!

Scopri di più sul Premio CEMEX-TEC

Welfare che impresa: 300 mila euro da Fondazione Con il Sud

Ripensare il sistema di Welfare sperimentando nuovi servizi capaci di rigenerare il tessuto sociale, questa è la sfida che viene lanciata anche quest’anno con la terza edizione del concorso per idee “Welfare, che impresa!”. Le Startup sociali – già costituite o da costituire – sono chiamate a presentare progetti innovativi orientati a favorire la coesione, lo sviluppo sociale e il fare rete.

Le idee progettuali possono essere inviate fino al 18 aprile 2019.

Leggi il bando completo

Per chi crea

La legge di stabilità per il 2016 ha previsto la distribuzione del 10% dei compensi per la copia privata, gestiti da SIAE, in attività che favoriscano la creatività e la promozione culturale nazionale ed internazionale dei giovani. Per questo dal 20 febbraio 2019 sono disponibili quattro bandi rivolti a privati, aziende, scuole, enti e associazioni che presentano un progetto a sostegno di autori, artisti, interpreti ed esecutori under 35 e residenti in Italia.

Le candidature dovranno essere presentate entro il 5 aprile 2019.

Scopri di più sul sito SIAE

ANNUNCI DI LAVORO

Nois3 cerca uno sviluppatore Front-End Mid/Senior

Nois3 è alla ricerca di uno sviluppatore Front-End Mid/Senior che possa aiutare i Dev nello sviluppo Front-end su WordPress / Bedrock, su Framework PHP (Symfony/Laravel), NodeJS anche usando Angular e/o ReactJS. La ricerca – scrivono – è su Roma, ma non escludono smart working dopo una fase di inserimento.

Candidati ora

WordPress è alla ricerca di un Creative Technologist

In Automattic (azienda proprietaria di WordPress) vogliono migliorare i processi e soluzioni di progettazione portando un po’ più in la i limiti dell’utilizzo del codice. Per questo motivo sono alla ricerca di un tecnico che si lasci guidare dalla creatività e dalla sperimentazione. I Creative Technologist di Automattic combinano il design visivo e le competenze ingegneristiche in un’unica disciplina. Sono in grado di sviluppare, prototipare e testare soluzioni innovative che permettono di avere prodotti di ingegneria front-end sempre all’avanguardia e sono da ispirazione per il team di sviluppo.

Candidati ora

foto di copertina di Marcel Heil, via Unsplash

09. Ha ancora senso avere un blog?



In un web sempre più dominato dai social network ha ancora senso parlare di blog? Secondo l’ospite di questo podcast di Start Me Up sì. Stiamo parlando di Giuseppe Basile, blogger e podcaster che gestisce da tempo rattodichina.com, spazio dedicato al blog e ai benefici che questo mezzo può portare a sé stessi e alla propria azienda.

La storia di Giuseppe è fatta di inizi: il suo blog nasce infatti come passione che con il tempo Giuseppe trasforma in un lavoro e evolve in più forme. Oggi infatti, Giuseppe, oltre al blog gestisce un podcast e un gruppo facebook (Breaking Blogger) in cui dispensa lezioni su come avere un blog partendo da zero. Nell’intervista Giuseppe spiega le diverse strategie che sta mettendo in atto per ognuno di questi canali: l’intento è sfruttare le peculiarità di ogni mezzo per raggiungere il proprio scopo.

la citazione di Giuseppe sul blog

Se state pensando a un guru, siete fuori strada. La storia di Giuseppe è fatta di tanta pazienza, umiltà e tanti tentativi. Anche per questo motivo nell’ultima parte dell’intervista Giuseppe condivide un po’ quelle che sono, a suo avviso, le cose da sapere e le fonti a cui attingere per avere un blog di successo. Un processo che non si impara in una volta sola, ma giorno dopo giorno. La storia di Giuseppe è utile soprattutto per chi pensa al web come una passione da trasformare in un lavoro. Un processo appunto, fatto di tentativi, fatica, ma che riserva tante soddisfazioni.


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Di panini, contanti e pagamenti smart: una esperienza personale

Quello che stai per leggere è un articolo sponsorizzato

Provate a pagare qualcosa sotto i dieci euro in qualsiasi esercizio commerciale con la vostra carta di credito (o carta prepagata). Io c’ho provato una volta mentre ero in viaggio: un panino e una bottiglietta d’acqua, costo 6 euro. Io avevo solo una banconota da 5 euro in tasca. Volevo pagare con la carta e il cassiere mi ha detto che non gli conveniva accettare il pagamento elettronico perché le commissioni erano pari a quanto avrebbe incassato (se non di più). Quella volta né io, né quell’esercizio commerciale usavamo Satispay. E quindi lui si è dovuto accontentare dei miei 5 euro e io sono rimasto senza contanti.

Satispay: il pagamento smart semplice, come pagare un panino.

Satispay – leggenda narra – nasce proprio per pagare il caffè al bar: un metodo semplice, elettronico che possa essere utilizzato da tutti coloro che dispongono di uno smartphone e una connessione a internet. È una piattaforma indipendente dai normali circuiti delle carte di credito e di debito, per questo può permettersi di non chiedere commissioni sotto i dieci euro.
Già un sacco di persone lo utilizzano per pagare nei negozi, negli e-commerce, acquistare ricariche telefoniche, pagare le multe e le tasse universitarie attraverso pagoPa, pagare il bollo auto. C’è poi chi lo usa come salvadanaio digitale in cui conservare i risparmi in vista di una spesa futura e c’è, infine, chi lo usa per fare delle donazioni a enti no-profit o podcast che parlano dell’innovazione tecnologica, sociale e culturale del Sud Italia (quanti ve ne vengono in mente?!?). Scherzi a parte, se vi consiglio di usare Satispay è anche perché per le transazioni online sotto i dieci euro c’è solo lo 0,5% di commissioni (a carico di chi le riceve). Mentre se pagate in un negozio fisico e state sotto i dieci euro NON ci sono commissioni: quindi guadagno netto del 100% per voi (nel caso foste un negoziante) e per i vostri clienti (per conoscere tutti i costi consultate satispay.com/it/costi).

Start Me Up incluso nel programma Satispay for Creator

satispay for creator: pagamenti smart e donazioni smart

Satispay ha scelto Start Me Up per far conoscere a chi produce contenuti online Satispay for Creator. Grazie a questo nuovo servizio chiunque esprime la propria creatività online può ricevere donazioni in quattro semplici mosse:

  1. iscriversi gratis a Satispay Business;
  2. creare un negozio online dal pannello di controllo;
  3. generare il link per raccogliere le donazioni;
  4. fare sapere a tutti che è possibile sostenere il proprio progetto attraverso Satispay.

Se scarichi Satispay, accedi con il codice STARTMEUP e concludi l’iscrizione entro 10 giorni ottieni 5 euro sul tuo conto Satispay! Trovi tutte le informazioni necessarie e i dettagli qui. Una volta aperto il conto potrai utilizzarlo sia per le donazioni che per le tue spese, nei negozi fisici o i portali online.

Chi c’è dietro Satispay?

Satispay è un progetto che nasce dall’idea di tre ragazzi di Cuneo (Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta) che nel giro di 5 anni ha conquistato la fiducia di più di 480.000 utenti attivi con un tasso di crescita di 1.000 utenti al giorno. I dati sono forniti dall’azienda stessa che conta oltre 60.000 punti vendita fisici e online che accettano pagamenti con Satispay distribuiti su tutte le province italiane. Secondo lo studio effettuato dall’Osservatorio sul Mobile Payment&Commerce del Politecnico di Milano poi, nel 2017 Satispay ha coperto in Italia, con oltre 35 milioni di euro, il 50% del valore totale delle transazioni eseguite in store via smartphone. Un volume di transazioni pari complessivamente a 70 milioni. Niente male, eh?
Al momento per Satispay lavorano circa 80 persone, divise negli uffici di Milano e Londra. In questi anni l’azienda ha potuto contare su partner e investitori istituzionali come Banca Alpi Marittime, Banca Etica, Banca Sella Holding, e privati come Jonathan Weiner e Ray Iglesias (former executives del progetto Google Wallet e cofondatori di Money2020) e Jon Koplin (Responsabile della Divisione International di Google Wallet), per citarne solo alcuni.

Inizia a pagare in modo smart, usa Satispay per le tue donazioni a Start Me Up online e offline. E io, la prossima volta, non resterò più senza contanti per colpa di un panino.

Foto di copertina di Eaters Collective, via Unsplash