Cosa fa Specto, la startup vincitrice del PNI 2019 di Catania



Specto è la startup che si è portata a casa il premio assoluto e il premio della categoria Industrial al Premio Nazionale per l’Innovazione 2019. Da bravi mediapartner siamo andati a cercare Giuseppe Antonacci, CEO di questo spinoff e con lui abbiamo parlato di innovazione, ricerca e impresa: la sua è una prospettiva inedita visto che, grazie al suo curriculum, Giuseppe rientra in tutte e tre le categorie.

Specto: spettrometri ottici di nuova generazione

Specto che arriva vittoriosa dalla StartCup Lombardia sviluppa spettrometri ottici di nuova generazione per la diagnostica biomedica e la caratterizzazione dei materiali. A differenza degli strumenti attualmente disponibili – che presentano limiti intrinseci perché richiedono un contatto fisico con il campione – l’utilizzo di un fascio di luce consente di rilevare proprietà meccaniche altrimenti non misurabili, come la rigidità e la viscosità delle cellule e dei tessuti umani che svolgono un ruolo critico nell’insorgenza e nel progresso di malattie legate all’età come il cancro, l’aterosclerosi e la sclerosi laterale amiotrofica. Inoltre, spiega Giuseppe ai nostri microfoni, gli spettrometri ottici di Specto sono molto più maneggevoli perché miniaturizzati e quindi possono essere utilizzati anche da personale non tecnico. Un particolare che apre il mercato di Specto a tanti potenziali clienti.

Un team vario e specializzato

Specto ha alle spalle un team di ricercatori internazionali, ma non solo. All’interno infatti può contare anche chi cura aspetti prettamente “aziendali”. Ne parla espressamente Giuseppe nel podcast, ammettendo che uno dei punti deboli di molti spinoff universitari è la scarsa preparazione lato “impresa” che questi progetti hanno. Per fortuna, ci dice, è lui stesso a dirci che le cose stanno cambiando e in parte è merito anche di manifestazioni come le StartCup regionali e il Premio Nazionale per l’Innovazione che, di anno in anno, dicono ai ricercatori che fare impresa è possibile.

Chi sono gli altri vincitori del Premio Nazionale per l’Innovazione 2019

In questa edizione del Premio Nazionali per l’Innovazione sono stati erogati quasi 1,5 milioni di euro: circa 500.000 euro in denaro e 1 milione di euro in servizi, offerti dagli Atenei e dagli incubatori soci di PNICube e dal vasto ecosistema di supporto all’innovazione imprenditoriale che PNICube ha saputo costruire negli anni. Ogni vincitore si porta a casa un assegno di 25mila euro.

specto e gli altri vincitori del pni 2019

Oltre a Specto a cui è andato il premio assoluto e quello per la categoria Industrial sono stati assegnati i seguenti premi:

  • Il Premio Iren Cleantech & Energy (miglioramento della sostenibilità ambientale) andato a HT Materials Science Italy (StartCup Puglia): La startup ha sviluppato MAXWELL 2020, liquido refrigerante costituito da nanoparticelle che aumentano significativamente la capacità di scambio termico e l’efficienza energetica degli impianti di climatizzazione [HVAC] e raffreddamento. La riduzione dei consumi energetici dell’impianto comporta, oltre ad un risparmio economico, anche una sensibile riduzione dell’emissione CO2 che deriva dai consumi di energia elettrica e termica dell’impianto.
  • Il Premio ICT (tecnologie dell’informazione e dei nuovi media) vinto da Clearbox AI Solutions (StartCup Piemonte): partendo dal tema della fiducia, rende possibile adottare l’intelligenza Artificiale per mezzo della “eXplainable AI (XAI)” nei settori bancario, assicurativo e della sanità. La piattaforma permette di fornire spiegazioni “umane” alle decisioni prese da modelli esistenti di Machine Learning (ML) con l’obiettivo di permettere ad utenti con limitata esperienza di interagire più facilmente con modelli che stanno diventando sempre più complessi e opachi.
  • Il Premio Life Science (miglioramento della salute delle persone) vinto da Bacfarm – Solutions from Bacteria (StartCup Sardegna): grazie all’utilizzo di tecnologia brevettata, estrae biomolecole ad alto valore aggiunto – i carotenoidi – da una fonte alternativa e innovativa: i batteri. È l’unica ad ottenere selettivamente la Deinoxantina, con l’obiettivo di contrastare il progresso di malattie precancerose e neurodegenerative.

PNI 2019 ha visto inoltre l’assegnazione di due Menzioni e di diversi Premi Speciali che possono essere letti sul sito ufficiale di PNICube.


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Nella foto di copertina: un momento della premiazione.