Le startup che innovano nel campo del turismo L'appuntamento del GIOIN ha fatto tappa a Palermo lo scorso 24 novembre



Scoprire in che direzione sta andando il turismo in Italia, ecco l’intento di TravelTech, Nuove opportunità di Business per il turismo. L’evento si è svolto lo scorso 24 novembre presso l’incubatore Digital Magics Palermo e rientra nel circuito GIOIN, Gasperini Italian Open Innovation Network.

Nella prima parte dello speciale di Start Me Up è Alessandro Arnetta – a capo dell’incubatore palermitano di via Lincoln 21 – a fornire una panoramica dell’evento palermitano. Successivamente spazio alle startup presenti che hanno avuto la possibilità di illustrare ciò che stanno realizzando ognuno nei rispettivi ambiti.

 

Monitoraggio del mercato e gestione dei pagamenti; ecco cosa fa chi innova nel campo del turismo in Italia

 

Dopo l’intervento di Arnetta, si alternano ai microfoni di Start Me Up:

Fabio Cantone di Hotelbrand, piattaforma che offre una panoramica del mercato delle strutture ricettive attraverso specifiche variabili: prezzo delle camere, reputazione della struttura ricettiva e analisi delle destinazioni. Il servizio viene veicolato in modalità freemium e chiunque avesse una struttura ricettiva può iscriversi gratuitamente su hotelbrand.com.

Holapp invece è un sistema di pagamento che sfrutta la tecnologia NFC. Come spiega Gianluca Vatore ai microfoni di Start Me Up, il servizio ha avuto un enorme successo nei villaggi turistici, perché permetteva agli ospiti di pagare in tutta tranquillità usando un semplice gadget (e senza quindi monete o oggetti vari) e i gestori di queste strutture che hanno visto aumentare il proprio fatturato del 20% circa. Allo studio c’è una app dedicata che possa permettere un vero e proprio dialogo con i gestori della struttura e avere così la possibilità di ordinare i propri pasti o servizi direttamente dal proprio smartphone.
Tutte le info su questa soluzione sono su studiovatore.com o hol-app.com.

Infine chiude il podcast Claudio Cubito che con Growish digitalizza la raccolta di denaro in vista di un avvenimento. Non più circolazione di contanti o diffusione dei vari iban, basterà registrarsi al sito e indicare agli interessati un semplice link. I soldi una volta raccolti potranno poi essere utilizzati per acquisti, o versati direttamente sul conto del destinatario del regalo.
Sulla stessa linea di prodotto, ma fortemente focalizzato sul mondo delle nozze è listanozzeonline.com. Il funzionamento è uguale a quello indicato in precedenza ma con in più una serie di funzionalità specifiche come la creazione di un sito dedicato alla coppia, la possibilità di aggiungere foto e di interagire con gli ospiti.
Quello delle nozze è un mondo che ha già confidenza con questa metodologia di raccolta di denaro: seppur in maniera poco strutturata già da tempo gli operatori del settore permettono agli invitati di versare le proprie quote direttamente online. Diverso è il discorso per le collette generiche, dove la strada da fare è ancora tanta, ma non per questo meno interessante.

Ascolta adesso la seconda parte dello
Speciale su TravelTech

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Le citazioni degli ospiti

#30.radiosmu – La Lean Startup Machine sbarca a Palermo Ed è alla ricerca dell'immagine che la rappresenti. Inoltre parliamo di Splitit e di “Un futuro migliore per l’Europa"

Come forse ricorderete, all’inizio di questa stagione di Start Me Up abbiamo ospitato Paola Di Rosa di Atfactory perché aveva da poco lanciato la campagna per portare la Lean Startup Machine a Palermo. Allora più di cinquecento persone votarono e così tra il 27 e il 29 maggio la Sicilia ospiterà per la prima volta questo format. «L’evento – dice Paola Di Rosa di AtFactory – si rivolge agli innovatori e ai sognatori. Chiunque abbia già una startup, i maker o ancora professionisti con una attività già avviata: lo scopo è quello di offrire un approccio a un nuovo modello economico che ti focalizza sul cliente e il mercato». Anche se l’iscrizione è singola, i partecipanti possono riunirsi in team per poter lavorare alla propria idea di impresa.
In questi giorni inoltre è stato lanciato un altro contest in collaborazione con Italia Startup (l’associazione) e Startupitalia! (la rivista) che va alla ricerca dell’immagine che rappresenti l’evento di fine maggio. «Cerchiamo un’immagine ad alto impatto emotivo e visivo – spiega Paola – che rappresenti i siciliani innovatori e sognatori. Questa immagine verrà poi utilizzata in tutto il materiale relativo alla comunicazione dell’evento».
Se partecipate al contest fotografico trovate tutte le informazioni qui. Se invece siete interessati alla Lean Startup Machine, qui potete acquistare il biglietto. Attenzione! Per gli ascoltatori di Start Me Up c’è la possibilità di avere uno sconto del 20%: vi basterà ascoltare il codice pronunciato durante l’intervista.

Splitit il barattolo digitale nato in Australia e residente a Catania

splititi_playerDa circa un anno dei ragazzi catanesi hanno trovato la soluzione per velocizzare le collette per i regali da fare ai propri amici e parenti in occasioni di particolari ricorrenze. Fanno la spola tra Catania e Milano anche se l’idea è nata in Australia. Ci riferiamo a Splitit, un «barattolo digitale», come lo definisce Ornella Barbagallo, account manager di questa startup, ai microfoni di Start Me Up. Splitit ti permette di creare un vero e proprio sito dedicato all’evento per cui si vuole fare il regalo e, una volta raccolto il denaro, l’organizzatore potrà tranquillamente spostarlo sul proprio conto corrente. Pensato per le feste, Splitit può potenzialmente essere utilizzato per diversi scopi: da collette per opere di beneficienza a addirittura come fondo cassa tra coinquilini per gestire al meglio le spese di casa. Come scrivevamo prima Splitit nasce in Australia quattro anni fa quando «Carlo Graziano – l’ideatore di Splitit, spiega Ornella – ha dovuto raccogliere dei soldi tra diverse persone con un carico di responsabilità anche abbastanza grosso». Questa esperienza ha indotto Carlo a trovare una soluzione e così un anno fa ha fondato questa startup. Nei piani futuri c’è lo sviluppo di una applicazione e l’internazionalizzazione del servizio, nel frattempo potete iniziare la vostra raccolta su splitit.it.

L’Europa a Siracusa nel nome dell’integrazione

SIEuropeSi è parlato di integrazione l’11 e il 12 aprile all’Impact Hub Siracusa durante Un futuro migliore per l’Europa: innovazione, integrazione e migrazione. L’evento rientra nel progetto Social Innovation Europe, promosso dalla Commissione Europea ed è stato organizzato da Common Ground in collaborazione con l’Hub di Siracusa. Con Vincenzo Di Maria facciamo un po’ il bilancio dell’evento che ha voluto guardare a tutte quelle politiche e pratiche di integrazione sociale tra i migranti in ottica di innovazione sociale. «Un evento che nasce dall’incontro di più reti – spiega Vincenzo – Social Innovation Exchange, network mondiale di imprenditori e innovatori sociali, un’organizzazione francese che si chiama AEIDL molto vicina alla Commissione Europea, il network di Impact Hub Siracusa e tutti coloro che lavorano con i migranti». L’evento arriva alla conclusione di una prima fase dei lavori e voleva essere quindi l’occasione per fare il punto su quelle che sono le politiche e le pratiche messe in campo nell’ambito dell’integrazione dei migranti.«È da circa dieci anni che assistiamo in Sicilia agli sbarchi di persone che arrivano dai paesi non europei – continua Vincenzo – adesso dobbiamo fare i conti con le politiche messe in atto per permettere loro di essere inseriti nella vita di tutti i giorni: come facciamo a tessere relazioni durature e a lungo termine?». L’analisi ha riguardato sia gli interventi messi in atto da parte dei vari Governi che hanno deciso di affrontare la questione che alle azioni di imprenditori sociali o enti privati che si sono spesi in questi anni. In tutto sono state analizzate nove esperienze provenienti da ogni parte d’Europa.
Come abbiamo scritto in precedenza Un futuro migliore per l’Europa… rientra nel progetto Social Innovation Europe, un network di professionisti e di innovatori sociali che guardano a diverse tematiche e cercano di affrontarle da punti di vista diversi. «Lo scopo principale – dice Vincenzo – è quello di avvicinare il mondo delle Istituzioni con quello di chi innova sul territorio». In tutto questo attraverso Common Ground, l’agenzia di design che Vincenzo gestisce cerca di raccontare l’innovazione sociale. «Per farlo ci vuole molta capacità di storytelling – spiega Vincenzo – e ci vuole anche capacità di visualizzare cosa vuol dire innovazione sociale. Il fine è quello di rendere visibili attraverso foto, video e schemi i processi di innovazione sociale che hanno portato a dei risultati e replicarli in altri contesti». Questo genere di attività rientra nella mission di Impact Hub Siracusa che mette insieme i Mediterranean Change Maker, attori del cambiamento sociale che usano tecniche di impresa in ambito sociale. Naturalmente in questo network rientra anche Common Ground.

In chiusura di intervista Vincenzo ci consiglia alcuni link per restare aggiornati. Il primo è il blog di Hub Siracusa, dove presto verrà pubblicato un report sulla due giorni (nel frattempo potete leggere la descrizione dell’evento), poi c’è il sito di Social Innovation Exchange dove si potranno seguire gli sviluppi del progetto Social Innovation Europe.


#24.radiosmu: Mariarita Costanza: «Startupper, non puntate all’exit ma create posti di lavoro» Lo "squalo" è l'ospite che apre questo podcast. Torniamo a Palermo dove DM ha una proposta per gli ascoltatori di radiosmu e andiamo in Sardegna a conoscere Yenetics

La ventiquattresima puntata di Start Me Up si apre con un ospite di eccezione. Ho infatti il piacere di parlare con Mariarita Costanza che molti di voi conosceranno come giudice del programma di Italia 1 Shark Tank. Spenti i riflettori delle tv Mariarita è un ingegnere e un’imprenditrice che vive e lavora nel Sud Italia. «Non sono l’unica ma, ahinoi, purtroppo sono ancora considerata un’eccezione – dice Mariarita – Mi auguro che si inneschi presto un cambiamento culturale che porti a considerare normale un’esperienza come la mia». Mariarita è il direttore tecnico di Macnil – Gruppo Zucchetti, azienda che risiede a Gravina in Puglia, nel cuore  di quella che lei stesa ha battezzato la Murgia Valley. «La Murgia Valley – continua – è un sogno che ho fin da quando ero studentessa. All’interno accogliamo chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e voglia mettere in piedi una startup. Possiamo offrire la nostra competenza ad ogni fase del progetto. Spesso sento dire che l’obiettivo di uno startupper è l’exit, ma per me non è così: l’obiettivo deve essere quello di creare aziende che possano offrire posti di lavoro e portare così sviluppo».
Con Mariarita Costanza parliamo anche della sua esperienza a Shark Tank programma che l’ha catapultata nel mondo delle startup. L’intervista dà la possibilità a Mariarita di spiegare il mancato finanziamento ad alcune startup che in video avevano ottenuto il parere favorevole degli “squali”: «Studiando a fondo alcuni progetti ci siamo accorti che non stavano in piedi – spiega Mariarita – e spesso a mancare erano alcuni nodi fondamentali come il team o addirittura la passione per portare avanti un’idea di impresa».
Mariarita Costanza continua il suo impegno quotidiano nell’entroterra barese nel creare connessioni e sviluppo:«La Murgia Valley non è un ecosistema chiuso, anzi vogliamo entrare in contatto con chiunque condivida i nostri obiettivi». Per questo motivo è attiva una pagina facebook che vi consiglio di seguire per restare aggiornati su tutte le attività di Mariarita Costanza.

Digital Magics Palermo ha un regalo per gli ascoltatori di Start Me Up

I locali di DM Palermo

I locali di DM Palermo (fonte: sito digitalmagics.com)

Circa un mese fa vi ho raccontato con una puntata speciale di Start Me Up l’apertura dell’incubatore Digital Magics a Palermo. I locali di via Lincoln 21 a Palermo, sede storica del Giornale di Sicilia, sono gestiti insieme a Factory Accademia. A distanza di un mese ritrovo Alessandro Arnetta per avere un primo bilancio: «Siamo molto contenti di come stanno andando le cose – dice Alessandro – siamo da poco entrati nel capitale sociale della startup siciliana Morpheus e stiamo ricevendo molte candidature spontanee di giovani talenti». Al momento è in lavorazione un calendario di eventi e tra circa un mese verrà pubblicata una call for ideas che – anticipa Alessandro – «si rivolgerà anche a chi si sente pronto a mettersi in gioco ma non ha un progetto su cui spendersi». Questa è solo un’anticipazione, nel frattempo il coworking di via Lincoln 21 a Palermo è aperto a tutti. Basta mandare una mail a palermo@digitalmagics.com o chiamare lo 091.611.96.32 per chiedere informazioni o inoltrare la richiesta di accesso agli spazi. «Chi specificherà nell’oggetto della mail di essere un ascoltatore di Start Me Up potrà usufruire di un canale privilegiato» assicura Alessandro. Un bel regalo quindi (e di questo lo ringrazio io a nome di tutti) per gli ascoltatori di radiosmu che possono – come tutti gli altri – trovare maggiori informazioni su digitalmagics.com/palermo.

Yenetics: dalla Sardegna il test prenatale non invasivo in grado di individuare cento malattie genetiche

Il team di Yenetics durante la premiazione

Il team di Yenetics durante la premiazione (fonte: pagina fb Clab Cagliari)

Start Me Up torna in Sardegna perchè il 19 febbraio si sono conclusi i lavori del Contamination Lab di Cagliari. La startup vincitrice è Yenetics che propone un test prenatale non invasivo per individuare le malattie genetiche più diffuse al mondo. Uno dei due founder Chiara Saba mi spiega che grazie a Yenetics è possibile individuare circa cento malattie genetiche (i competitor si fermano a quindici) e che rispetto agli altri test la loro valutazione coinvolge anche il padre del bambino.

Dopo la vittoria al Clab di Cagliari il team procede spedito nella ricerca di un investitore per realizzare la prototipazione del test. «Stiamo ricevendo parecchie proposte – dice Chiara – cosa che ci permette di essere selettivi e scegliere chi possa fare di più al caso nostro. Certamente la scelta ricadrà su qualcuno che ha già esperienza nel settore biotech che e possa quindi accedere a un network consolidato». Uno dei punti di forza di Yenetics è il team internazionale. Oltre infatti all’esperienza consolidata all’estero di ogni membro del team, l’altro founder è Amit Kumar, fisico indiano che da circa 10 anni studia e lavora in Europa. «Grazie alle numerose collaborazioni sono riuscito a mettere insieme a Chiara una squadra che potesse lavorare al progetto» dice ai microfoni di Start Me Up. «Fondamentale per lo sviluppo del progetto è stato l’aiuto di Valentina Podda del TAG di Milano che ringrazio, così come la squadra che porta avanti il progetto e la giuria del Contamination Lab che ci ha assegnato questa importante vittoria» precisa Amit. Yenetics ha un sito dove è possibile trovare tutte le informazioni sul progetto e i link ai social per seguirne le evoluzioni.

#18.radiosmu – La nuova sede di Digital Magics a Palermo L'azienda apre un incubatore nella sede storica del Giornale di Sicilia: le interviste ai protagonisti

Venerdì scorso Digital Magics ha inaugurato la nuova sede a Palermo, in via Lincon 21 presso la sede storica del Giornale di Sicilia. Un momento importante per l’innovazione in Sicilia che ho seguito e che vi racconto in questo podcast attraverso la voce dei protagonisti.

“È per noi un giorno importante – dice Marco Gay, vice-presidente di Digital Magics, primo ospite di questa puntata – perché l’azienda che rappresento ci tiene a essere nei luoghi dove è presente l’innovazione e in questo momento la Sicilia ha molto potenziale”.
“La Sicilia è un centro di eccellenza per quello che riguarda la microelettronica e lo sviluppo del software” continua Gabriele Ronchini, Amministratore Delegato dell’azienda per il Portfolio Development “ed è quindi un terreno fertile per noi che ci occupiamo di digitale”. L’ambito di interesse di Digital Magics si muove infatti principalmente in quest’area, curando idee che hanno a che fare con l’editoria, l’e-commerce e più in generale l’Internet delle cose: per citare lo stesso Daniele: “Laddove c’è una riga di codice, noi dobbiamo esserci”.

E la presenza di Digital Magics si sta espandendo secondo un modello preciso, portato avanti dal terzo ospite di questo podcast, Gennaro Tesone. Gennaro ha infatti sperimentato con successo il concetto di incubatore distribuito già in Campania: fare in modo che non fossero i ragazzi a spostarsi nei luoghi in cui erano presenti i finanziatori, ma il contrario. Una strategia che l’azienda sta replicando in Sicilia ma presto anche in Puglia e a Roma. Il fronte è tutt’ora aperto anche se si vedono alcuni timidi risultati: “Se la Campania è l’unica regione d’Italia ad avere un assessore alle startup forse è anche un po’ merito nostro”, puntualizza Gennaro, che poi precisa che “siamo ancora al lavoro affinché la Campania e tutto il Sud Italia possa utilizzare il modello Startup come un nuovo modello di crescita imprenditoriale”. Altro punto di forza della strategia di Digital Magics è il network: “Tutto quello che può venire di buono sia in termini di scambio di conoscenze, ma anche esperienze di finanziatori illuminati o fondi internazionali è utile a creare le basi per un futuro solido, anche in ambito internazionale”.

L’incubatore Digital Magics di Palermo sarà gestito da Factory Accademia, partner di digital Magics Palermo: azienda guidata dal palermitano Alessandro Arnetta, ultimo ospite di questo podcast. Alessandro torna a Palermo dopo aver fatto decollare le sue aziende fuori dalla sua città e per dare la possibilità a altri palermitani di fare lo stesso restando in Sicilia. Sarà lui infatti a gestire la struttura di via Lincon 21 e ne sono certo ci metterà tutta l’energia che traspare dall’intervista che potete ascoltare in questo podcast. Un open space di 500 metri quadri aperto tutto il giorno dotato di 12 box separati, scrivanie, sale riunioni e un’area relax che permetterà alle persone di lavorare gomito a gomito sulle proprie idee con dinamiche di scambio e contaminazione tipiche del mondo startup. Inoltre ci sarà spazio anche per la formazione: “Abbiamo già degli eventi in programma – dice Alessandro – per formare i top manager ma anche gli sviluppatori di domani”.

Digital Magics di Palermo nasce grazie alla collaborazione con il Giornale di Sicilia che ha concesso il piano terra (dove una volta c’erano le tipografie) della sua sede storica. Altro partner strategico è Talent Garden il più grande network europeo di co-working focalizzato sul settore digitale.

Ringrazio Marcello Perone e Giuseppe Arrigo di keedra.com per l’aiuto nella realizzazione di questo podcast.

foto di copertina: un momento dell’inaugurazione


Lean Startup Machine: Palermo goes lean anche grazie a te Partita qualche settimana fa la campagna per organizzare la Lean Startup Machine nel capoluogo siciliano

Lean Startup Machine vuole arrivare a Palermo ed ha bisogno del tuo aiuto. Ci vogliono almeno 500 sottoscrizioni per potere organizzare l’evento ufficiale di una metodologia che si sta rivelando vincente in ambito startup. Non so quanti di voi lo ricordano ma ne avevamo parlato durante lo speciale su Blank Disrupt con Oana Juncu che ha spiegato in due parole i concetti che compongono la Teoria Lean.

Adesso c’è la possibilità di organizzare a Palermo il format dedicato a questa procedura. Durante i tre giorni dell’evento i partecipanti dovranno, una volta concepita l’idea di business, mettere in piedi un M.V.P., ovvero il Minimum Viable Product. Vale a dire una sorta di bozza minima e funzionante per capire il tipo di impatto che il prodotto concepito ha sul mercato e modificare l’idea in base ai feedback che arriveranno. È un processo produttivo incentrato sulla risoluzione dei problemi che si presentano di volta in volta e che vanno risolti per perfezionare il prodotto. Una volta terminato il processo l’evento si conclude con i pitch dei vari team e a decretare il vincitore non sarà l’idea giudicata migliore bensì quella che ha recepito meglio i cambiamenti e registrato i migliori pivot (cambi di strategia).

Non credo sia superfluo sottolineare come la Lean Startup Machine sia un brand diffuso in tutto il mondo e la metodologia è utilizzata da alcune delle più importanti startup a livello mondiale. A portarlo a Palermo sono Paola Di Rosa e Eleonora Rocca. La prima l’abbiamo già incontrata in una puntata durante la scorsa stagione in veste di socio fondatore e responsabile dell’area Corporate Legal Affairs della Sicilian Venture Philanthropy Foundation. Paola da qualche mese dirige Atfactory, acceleratore digitale di startup collegato con un network di innovatori, imprenditori ed investitori, tra cui Make a cubeFlazio Microsoft, mentre Eleonora è fondatrice del blog di moda e lifestyle The Brunette Cupcake e dell’ ecommerce GlamCloset.co.uk. Da tempo impegnata a diffondere la cultura di impresa attraverso varie iniziative, ha già organizzato il Lean Startup Machine Workshop e il Mashable Social Media Day a Milano.

Con entrambe avremo modo di parlare nel corso della prossima stagione di Start Me Up, nel frattempo l’invito è quello di sostenere il progetto Lean Startup Machine Palermo inserendo la propria mail nel form dedicato. Dai che manca poco!

#27.Radiosmu dell’11 giugno nel segno della Social Innovation Social Eating for Social Inclusion, Giovani & Futuro Comune e Startcup Palermo

Tempo fa dalle pagine di Bacheca, rubrica che curo insieme ai ragazzi di Agoghé (qui c’è l’ultimo post pubblicato) abbiamo promosso tra gli altri anche il bando Think for Social di Fondazione Vodafone Italia.  L’intento del contest è quello di sostenere iniziative che utilizzino la tecnologia come strumento di sviluppo sociale. Uno dei dieci progetti che è arrivato in finale e che quindi si aggiudica un periodo di incubazione presso Polihub (partner dell’iniziativa) e un finanziamento che può raggiungere i 30.000 euro è Social Eating for Social Inclusion. A pensarlo è stata l’associazione L’altra Napoli Onlus e il primo ospite di questa puntata è il segretario generale di questa associazione, Manuela Marani. Social Eating for Social Inclusion intende aiutare alcune donne che vivono al rione sanità di Napoli a costituirsi in cooperativa per lavorare nel settore del turismo. L’azienda cucinerà dei pasti da asporto utilizzando ricette della tradizione napoletana, confezionandoli  con un packaging di design e ecosostenibile e vendendoli attraverso una app. Il progetto partirà tra qualche mese, nel frattempo vi consiglio di tenere d’occhio la pagina facebook dell’associazione, visto che al momento il loro sito è in restyling.

Da un vincitore all’altro, o meglio agli altri perché sono due i progetti premiati per il contest Giovani&Futuro Comune, una business competition tra gli studenti delle scuole superiori calabresi promosso da Goodwill, partner del Calabria Day  e cofinanziato dalla Fondazione Vodafone Italia. Scopo del progetto era quello di coinvolgere i ragazzi e stimolare in loro interesse e competenze imprenditoriali con un focus specifico sulla valorizzazione dei beni comuni, generatori di utilità sociale ed economica. Ho il piacere di ospitare le due rappresentanti dei progetti vincitori. Il primo è Ohm Factory, pensato per  l’Abbazia di San Basile. Me ne parla Rosanna Praino che insieme ai suoi compagni di scuola – tutti provenienti dall’Istituto Alberghiero di Castrovillari – hanno pensato di fare dell’abbazia un luogo unico in cui poter rigenerare e arricchire mente e corpo ,vivendo e sperimentando la natura,l’arte, le tradizioni del parco nazionale del pollino e della cultura arberesche. Gli altri membri del team sono Brendo Silva, Mattia Nigro, , Francesco Passerelli, Salvatore Arcuri e Khanallah Mohabte.
Ma i complimenti vanno anche al team di Pandosia e(ART)h, un gruppo di ragazzi provenienti da più istituti, che ha proposto di dare nuova al premio Pandosia di Marano Principato aprendolo alla città e a tutto il mondo. Attraverso interventi artistici nel tessuto urbano, i ragazzi contano di portare nuova linfa al comune cosentino e farlo entrare così in una rete di territori dell’arte. Spiega tutto Martina Barbiero che ha pensato il progetto insieme a Riccardo Frangella, ,Francesco Sacco,Valentina Pezzi,RosaMaria Magliocchi Conforti e Lidia Demasi.

L’ultima intervista di questa puntata di radiosmu si concentra su un altro contest, partito a fine maggio: la Startcup Palermo. Promossa dall’Università degli Studi di Palermo con il supporto organizzativo del Consorzio ARCA e di Sintesi S.r.l. Unipa, il contest è alla ricerca di idee imprenditoriali innovative basate sulla ricerca scientifica. Il termine per presentare le proprie candidature è il 26 giugno. In palio, oltre a premi in denaro c’è la possibilità di accedere alla Startcup Sicilia. Tutto ciò viene descritto in dettaglio dal prof. Giovanni Perrone, referente del concorso e quarto ospite della puntata.

 

In copertina foto di gruppo di uno dei team partecipanti al contest Giovani & Futuro Comune


#10.radiosmu del 12 febbraio WIAD 2015 a Palermo, Timerepublik all'Unime e Fareinnovazione nella cultura

La decima puntata di start me up è bella succosa. Non uso termini a caso perché credetemi è stata una vera fatica contenere la mole di informazioni che i miei ospiti hanno gentilmente dispensato in questa puntata di radiosmu. Andiamo con ordine. Si parte da ciò che verrà e cioè il WIAD 2015 che per la prima volta si svolgerà a Palermo. A organizzarlo sono i ragazzi di Push, startup palermitana che chi segue questo programma conosce bene (anche solo per la mia personale ammirazione verso ognuno di loro). Ho il piacere di parlare con Domenico Schillaci che si sta occupando proprio dell’organizzazione e mi racconta tutto quello che sta dietro all’evento, all’architettura dell’informazione e alla felicità.

Karim Varini, founder di Timerepublik durante la conferenza stampa

Karim Varini, founder di Timerepublik durante la conferenza stampa all’università di Messina

Passo poi in casa, perché come avevo anticipato la volta scorsa, Timerepublik ha firmato l’accordo con l’Università di Messina. In virtù di questa partnership tutti gli studenti dell’ateneo messinese possono utilizzare la piattaforma per offrire e ricevere servizi in cambio di tempo. La startup svizzera ha creato una sezione dedicata agli studenti di Messina su timerepublik.com/unime. Infine faccio un po’ il punto su FAREINNOVAZIONE che, come forse sapete dal riepilogone della volta scorsa e dal profilo twitter del programma, è giunto al secondo incontro. Questa volta si è parlato di cultura e beni comuni. Vi dicevo che in questa puntata faccio un po’ il punto della manifestazione, ma certamente da solo non potrei. Per questo motivo ho ospitato al telefono Fulvia Toscano, direttore artistico di Naxos Legge che insieme a Smartwork srl è tra gli organizzatori dell’intero ciclo di incontri.

Una puntata da ascoltare tutta d’un fiato e come sempre, ad alto tasso di innovazione.