Cartoline da Palermo

Pubblichiamo, per gentile concessione degli autori, il capitolo curato da Push del libro “Palermo – Biografia Progettuale di una città aumentata“.

L’estratto in questione racconta l’iter dietro il seminario di Design Fiction che i membri del laboratorio palermitano hanno condotto insieme agli studenti del master in Relational Design di Abadir ad aprile 2019.

La tecnica del design fiction si è dimostrata molto utile nella costruzione di un dibattito utile a “far riflettere su un futuro più articolato, plurale e complesso del semplicistico “il futuro della città è nel il turismo”” per usare le parole degli autori. In questo caso si parla della città di Palermo, ma siamo consapevoli che questo approccio possa essere utile per qualsiasi città del Sud Italia.

Palermo – Biografia Progettuale di una città aumentata

“Palermo – Biografia Progettuale di una città aumentata” è il libro curato dal prof. Maurizio Carta, professore ordinario di urbanistica del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo insieme ai componenti e agli studenti della sua scuola urbanistica.

Il volume “racconta gli ultimi 20 anni di Palermo attraverso una intensa attività di didattica, ricerca e azione e che traguarda la città dei prossimi anni proponendo scenari di futuro, strategie di sviluppo e progetti di rigenerazione e per nuove funzioni che possano portare Palermo verso il 2040.”.

Il volume è disponibile presso il sito dell’editore LetteraVentidue.

Cartoline da Palermo.

Salvatore Di Dio, Mauro Filippi, Hanna Rasper, Domenico Schillaci – PUSH design lab.

Da Atene a Quito.

Quando ci siamo trovati a Quito nel 2016 per il convegno Habitat III – un evento internazionale delle Nazioni Unite sul tema dell’abitare umano sulla terra che si ripete ogni 20 anni – eravamo consapevoli di prendere parte a un momento epocale.
La preparazione del convegno ha coinvolto migliaia di urbanisti, politici, ricercatori e tecnici, impegnati nel lungo processo di stesura della Nuova Agenda Urbana (NAU)1.

A Quito ci siamo messi in coda in 30.000 per assistere all’adozione da parte di 167 Nazioni di un documento che sovverte radicalmente i principi del Movimento Moderno sanciti dalla Carta di Atene del 1933.

Nella NAU si propone, come sottolineano gli autori dei “Quito Papers”2, un riesame della rigida separazione funzionalista delle attività che ancora domina le pratiche di pianificazione in tutto il mondo. Si intende valorizzare quindi il principio dell’aggregazione, rispetto alla zonizzazione e all’isolamento. Si propone una linea di pensiero che riconosce l’importanza del contesto e del tempo nel fare città.

I disastri naturali dovuti al riscaldamento globale, gli inarrestabili flussi migratori dalle aree più povere e sfruttate del pianeta e, non ultimi, i fenomeni pandemici come Ebola, Sars e COVID-19, sembrano essere spaventose sirene d’allarme che inducono a modificare – repentinamente e in maniera radicale – il sistema di valori, di relazioni sociali e di sfruttamento delle risorse del pianeta3.

A differenza delle certezze temporali e spaziali dei modelli del passato, nella NAU si riconosce l’esperienza, la temporalità e la sorpresa come centrali nella coreografia del fare città.
L’urbanizzazione è un processo necessariamente aperto, iterativo e incompleto: necessita di un approccio plurale, malleabile e incrementale, capace di rendere le città più giuste, più resilienti e in maggiore equilibrio con l’ambiente.

Fuori dai facili entusiasmi e dal consenso formale di eventi come Habitat III, la sfida per costruire un futuro di opportunità si giocherà a livello locale e, per essere veramente efficaci e scongiurare fenomeni sociali come i gilet jaune in Francia4, deve prevedere il coinvolgimento attivo dei cittadini di quei 167 paesi firmatari dell’accordo.
Tra questi l’Italia. E quindi anche Palermo.

Da Quito a Palermo.

Con migliaia di anni di storia alle spalle, una straordinaria complessità culturale e una posizione geografica all’esatto confine fra il nord e il sud del mondo, la Sicilia è il perfetto laboratorio per iniziative di innovazione sociale e ambientale.
Palermo, in particolare, è un luogo urbano adatto a sperimentare modelli diversi, nuove tecnologie e soluzioni, in condizioni molto simili a quel 80% di città del pianeta che non possono permettersi di riprogettare o trasformare rapidamente il proprio tessuto sociale e urbano5.

Con questa premessa nasce a Palermo il laboratorio di design PUSH, con l’obiettivo di operare all’intersezione fra sostenibilità ambientale, tecnologie digitali e innovazione sociale, adattando quindi i principi della NAU al contesto siciliano, sviluppando processi e soluzioni originali e organizzando eventi partecipativi (come gli Urban Thinkers Campus o seminari sull’applicazione delle ultime frontiere del design speculativo alla scala urbana) per facilitare la costruzione di una visione condivisa, plurale e complessa per il futuro della città.

  • Come sarà la nostra città fra 100 anni?
  • Come avrà affrontato l’innalzamento del mare, la desertificazione, i terremoti?
  • E la mafia, le speculazioni, la fuga dei giovani, i flussi migratori?

Condurre tali complesse speculazioni in modo partecipativo è estremamente complesso per via dell’enorme quantità di relazioni, specificità ed eventi che bisogna provare a tenere in considerazione, ma necessario per raggiungere gli ambiziosi obiettivi.

Da Palermo a Palermo.

Lo scorso aprile 2019 abbiamo condotto un seminario di Design Fiction con gli studenti del master in Relational Design di Abadir proprio sul futuro della città di Palermo tra 100 anni.

Originariamente utilizzato nel campo dell’interazione uomo-macchina, l’approccio progettuale del design fiction consiste nel delineare scenari esperienziali di futuro possibile per coinvolgere e provocare, stimolando il dibattito e allargando la prospettiva a “futuri” plurali e collettivi6. I futuri possibili si traducono in “oggetti dal futuro”, innescando esperienze empatiche e profonde e rendendo quindi tangibili e comprensibili nuove idee e scenari complessi.
L’approccio del design fiction sembra essere perfettamente in linea con quanto auspicato dalla NUA, in quanto mette al centro l’individuo, il rapporto con il suo contesto e con il tempo.

Volendo costruire un dibattito capace di far riflettere su un futuro più articolato, plurale e complesso del semplicistico “il futuro della città è nel il turismo”, abbiamo provato a stimolare la riflessione sul futuro di Palermo proprio a partire dalle sue cartoline turistiche.

Le cartoline con scritto “Saluti da…” mettono in evidenza, spesso in modo assolutamente sbrigativo e superficiale, il motivo del viaggio, l’identità di un luogo, le sue ambizioni.
La cartolina diventa quindi uno strumento di provocazione semplice, immediato e controverso, adatto a far riflettere, e quindi innescare in un dibattito tutti i cittadini.

La selezione di cartoline che qui riportiamo sono state esposte in centro a Palermo stimolando il dibattito pubblico a conclusione del seminario, sono pubblicate online per commenti7 e hanno fatto parte degli strumenti utilizzati durante l’ultimo Urban Thinkers Campus di Palermo “Human Flows” del 2019 come punto di partenza per stimolare il dibattito tra cittadini e istituzioni.

Un saluto da Palermo, il museo del degrado. (autrice Giulia Micozzi)

Un saluto da Palermo, il museo del degrado. (autrice Giulia Micozzi)
L’incuria dei suoi cittadini ha condotto rapidamente Palermo in rovina. Visitala anche tu e scopri come si viveva in questa città gioiello del Mediterraneo!

 

Bambuseto è il nuovo Papireto. (autrice Marianna Viscuso)

Img. 2 Bambuseto è il nuovo Papireto. (autrice Marianna Viscuso)
Palermo, protettorato cinese dal 2024, oltre ad essere il 3° porto commerciale cinese nel Mediterraneo, ospita nell’antica Conca d’Oro il più grande bambuseto d’Europa.

 

Img. 3 Palermo, una processione ogni notte. (autrice Fabiola Moscato)

Img. 3 Palermo, una processione ogni notte. (autrice Fabiola Moscato)
La 38° processione della Munnizza d’Inverno. In migliaia per le strade di Palermo in adorazione dietro una selezione di rifiuti verso la storica discarica di Bellolampo.

 

Bibliografia.

1United Nations Habitat III Secretariat (2017). New Urban Agenda. ISBN 978-92-1-132731-1.

2 Sennett R., Burdett R., Sassen S., Clos J. (2018). The Quito Papers and the New Urban Agenda. Routledge, Milton Park, Abingdon (United Kingdom). ISBN 978-0815379294.

3 United Nations (2020). World Social Report 2020. ISBN 978-92-1-130392-6.

4 Hope M. (2019). The march of climate policy. In: The Lancet Planetary Health, vol – 3, p. E295 – e296. Elsevier Ltd., Edinburgh (United Kingdom). ISSN 2542-5196.

5 Fikri K., Zhu T.J. (2015). Competitive cities for jobs and growth. World Bank Publication.

6 Grand, S. & Wiedmer, M. (2010). Design Fiction: A Method Toolbox for Design Research in a Complex World. Proceedings of the DRS 2010 conference: Design and Complexity.

7 Rasper H. (2019) Design Fiction at the City Scale.

Smau Palermo apre il Roadshow 2020 nel segno dell’internazionalizzazione



Anche quest’anno sarà Smau Palermo a dare il via al Roadshow 2020 che si apre nel segno dell’open innovation e dell’internazionalizzazione delle startup. La tappa del 27 febbraio, organizzata in collaborazione con la Regione Siciliana, si svolgerà come lo scorso anno presso il San Lorenzo Mercato e sarà un momento di incontro tra imprese, startup, abilitatori di innovazione e istituzioni. Ci facciamo dare qualche anticipazione da Valentina Sorgato, AD di Smau, ospite di questo podcast.

Smau Palermo 2020: occasione per fare il punto dell’anno trascorso ma anche per guardare avanti

La formula di Smau Palermo resta invariata rispetto allo scorso anno: naturalmente l’appuntamento del 27 febbraio darà la possibilità agli organizzatori di fare il punto sulle attività degli ultimi 12 mesi e i frutti raccolti fino a qui. Ci saranno perciò i casi di successo di startup siciliane che grazie a Smau sono riuscite a trovare un partner commerciale all’Estero. Non si guarderà solo indietro naturalmente sopratutto perché il Roadshow di Smau di quest’anno si arricchisce di una nuova tappa. Oltre ai consolidati appuntamenti di Berlino e Londra nel 2020 Smau si fermerà per la prima volta anche a Parigi.

Eventi e occasioni di network: il programma di Smau Palermo

Il programma di Smau Palermo si dividerà tra eventi e occasioni di network. Ci saranno panel dedicati all’Open Innovation, un tema che Smau monitora con un osservatorio dedicato gestito insieme a Italia Startup e Assolombarda. E poi si parlerà di Agrifood e Smartcommunities, mettendo sempre in evidenza i rapporti di successo tra startup, imprese e Istituzioni. Sopratutto quest’ultime stanno – ci dice Valentina – aprendosi sempre più al mondo dell’innovazione per migliorare la vita dei cittadini. Neanche a dirlo, a Smau Palermo verranno presentati alcuni casi di successo.

La citazione di Valentina di Smau

Smau Palermo quest’anno punta quindi a consolidare il terreno che ha “conquistato” lo scorso anno. Lo raccontava proprio ai nostri microfoni un anno fa circa il presidente Pierantonio Macola e lo abbiamo visto con i nostri occhi durante i nostri speciali (uno e due) registrati proprio dal San Lorenzo Mercato. Rispetto a un anno fa la formula di Smau resta invariata: se da un lato c’è il network con gli eventi del Roadshow in Italia e in Europa, online c’è la formazione che viene erogata attraverso podcast e video. Un mix che unito all’internazionalizzazione rendono questo appuntamento una reale occasione di sviluppo per tante imprese e startup che riescono ad affacciarsi con facilità a nuovi mercati.

L’ingresso a Smau Palermo è gratuito, previa registrazione obbligatoria su Eventbrite.
Tutte le informazioni sono disponibili su smau.it/palermo.


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Silenzio! Atto primo dell’azione creativa



In occasione del prossimo appuntamento di Creative Mornings Palermo, ospitiamo Dario Mangiaracina, medico, attore e musicista del gruppo La Rappresentante di Lista. A lui il compito di declinare il tema del mese di Creative Mornings che è Silenzio.

Per Dario il silenzio è la condizione essenziale che precede l’azione creativa: solo quando tutto è calmo è possibile per Dario creare. Al tempo stesso il silenzio rappresenta anche il vuoto, la paura del foglio bianco: un incubo per chi crea.

Dario sarà il protagonista dell’appuntamento palermitano di Creative Mornings che si svolgerà il 21 dicembre in via del tutto eccezionale al pomeriggio: ore 19 presso il teatro Atlante di Palermo per un talk che si preannuncia non solo parlato ma con elementi sonori che arrivano direttamente dall’esperienza artistica di Dario. Ci si registra gratuitamente qui.

Medico, attore e musicista: ruoli che si sovrappongo

Durante l’intervista parliamo con Dario della sua formazione. Medico di formazione (ma non esercita), in Dario risalta molto di più l’aspetto artistico. Partito con il teatro dove è cresciuto, incontra durante uno dei suoi spettacoli Veronica Lucchesi e con lei fonda La Rappresentante di Lista. Il gruppo ha pubblicato tre dischi e durante gli spettacoli è evidente il legame che i due hanno con il teatro e – ovviamente – la musica. In una intervista hanno dichiarato che il loro genere è Queer e nel podcast spieghiamo il significato di questa definizione e soprattutto il legame che questo tipo di genere ha con il silenzio.

citazione di Dario sul silenzio

Inoltre parliamo di come si riesce a vivere grazie alla propria arte in Italia alle soglie del 2020 e di come, arrivato a un certo livello di notorietà, ogni artista deve confrontarsi con la propria arte e il proprio pubblico.


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Soluzioni locali alla crisi climatica globale: la sfida del Climathon in contemporanea mondiale

C’è anche Palermo tra le città in tutto il mondo che venerdì 25 ottobre 2019 organizzeranno un workshop per ideare e sviluppare soluzioni locali alla crisi climatica. L’evento fa parte di Climathon, un programma annuale fondato da EIT Climate-KIC, che va alla ricerca di soluzioni innovative dal basso per far fronte alla sempre più preoccupante crisi climatica.

Il Climathon a Palermo: assorbire più emissioni di quante se ne producono.

Il primo Climathon della storia di Palermo si terrà dalle 8:00 alle 20:00 al Teatro Garibaldi (via Teatro Garibaldi, 46-56) ed avrà come domanda guida: Come può Palermo assorbire più emissioni di CO2 di quelle prodotte dalla città stessa?. Le emissioni di gas serra sono la causa principale di inquinamento nelle città. Possono queste emissioni essere ammortizzate e può Palermo diventare la prima città in Europa ad assorbire più emissioni di CO2 di quelle che produce? È questa la sfida che dovrà affrontare chi deciderà di prendere parte all’evento che si aprirà con l’appuntamento di Creative Mornings di cui vi abbiamo raccontato nel podcast pubblicato una settimana fa. I lavori del workshop andranno avanti poi fino alle ore 20:00.

Il Climathon di Palermo è organizzato dai Global Shapers Palermo Hub, un‘iniziativa del World Economic Forum, in collaborazione con PUSH e Ballarak Magione.

Come prendere parte a Climathon?

Tutte le informazioni sull’edizione palermitana sono su climathon.climate-kic.org/it/palermo, dove troverte anche le modalità di iscrizione e partecipazione. Mentre per trovare il Climathon più vicino a casa vostra vi basta visitare climathon.climate-kic.org/en/.

Foto di copertina di Markus Spiske, via Unsplash

Il flusso creativo della Natura al centro prossimo CM Palermo



Torna Creative Mornings Palermo e da bravi media partner vi diamo qualche anticipazione dell’incontro che si svolgerà nel capoluogo siciliano venerdì prossimo, 25 ottobre alle 8:30. Il tema di questo mese di tutti i Creative Mornings è Flow, flusso, e Palermo si prepara a ascoltare Rafael Da Silveira Bueno – Ecologo e Dottore di Ricerca.

I flussi in Natura: una questione di vita e di sopravvivenza

In natura esistono una serie di flussi: da quelli più basici come quello dell’acqua, fino ad arrivare a quelli più complessi e invisibili, come quello del carbonio o dei nutrienti. Sono cicli che riguardano ogni singolo aspetto della vita nostra e del nostro pianeta e di cui è bene tenerne conto. I flussi rappresentano anche il modo creativo che ha la natura per permettere la vita su questo pianeta: una creatività che noi subiamo e che possiamo (e che anzi dobbiamo) ammirare.
Dall’altra parte c’è la creatività umana che oggi si ritrova a dover fronteggiare una crisi ambientale che gli scienziati dicono essere senza precedenti. Se fino a ora abbiamo usato questa creatività per danneggiare ciò che c’era intorno, adesso è arrivato il momento di trovare modi per preservare e proteggere questo sistema di flussi naturali.

La citazione di Rafael di Creative Mornings

Chi è Rafael Da Silveira Bueno?

Sono a grandi linee questi i temi di cui Rafael Da Silveira Bueno parlerà venerdì 25 ottobre a Palermo. Rafael è un brasiliano residente a Palermo. Laureato in Ecologia, studia le interazioni ecologiche e la conciliazione fra agricoltura e conservazione della natura, maturando esperienze in ONG, nel settore pubblico e privato. A Palermo, nel 2015 inizia un dottorato di ricerca sul ruolo della biodiversità e delle interazioni ecologiche nelle dinamiche del paesaggio agrosilvopastorale. Oggi è coordinatore di campo nel Progetto LIFE Desert Adapt, che ha l’obiettivo di applicare metodi e tecniche per l’adattamento e la mitigazione degli effetti della desertificazione in agricoltura e nelle aree naturali.

Creative Mornings Palermo di questo mese si svolgerà il 25 ottobre alle ore 8:30. Maggiori informazioni e iscrizione gratuita e obbligatoria qui.

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Foto di copertina di Martin Jernberg, via Unsplash

La prossima innovazione del mondo dello sport potrebbe essere la tua

C’è anche un hackathon tra gli eventi organizzati da Sellalab e Sport Dots in occasione degli Internazionali femminili di tennis che si disputano al Country Time Club di Palermo. Un modo per scovare le innovazioni nel mondo dello sport tra chi, in Sicilia, ha un’idea in questo ambito e vuole mettersi in gioco.

Tennis Innovation Challenge - sport hackathonNasce con questo intento la Tennis Innovation Challenge che si svolgerà nel capoluogo siciliano tra il 25 e il 27 luglio. Oltre all’hackathon le cui iscrizioni sono ancora aperte, in programma c’è anche un panel dedicato al mondo della tecnologia e dello sport. Si potranno conoscere i trend tecnologici che stanno rivoluzionando lo sport e ascoltare le storie di chi sta migliorando risultati e obiettivi sfruttando l’innovazione tecnologica e di processo.

Per conoscere tutti i dettagli continua a leggere sul sito ufficiale di Sellalab.

In copertina immagine di Frank Busch, via Unsplash

22.Etica e dati: un binomio possibile (e necessario)



etica e dati a creative mornings palermoIn che modo l’etica può venire in nostro aiuto nella gestione dei dati? Un algoritmo ha dei pregiudizi? Sono queste alcune delle domande che Valentina Bazzarin ha posto ai presenti all’ultimo Creative Mornings di Palermo lo scorso 5 aprile. E sono domande che noi abbiamo rigirato a lei in questo podcast, il ventiduesimo di questa stagione, che da il via alla collaborazione con CM Palermo.

Valentina a Palermo ha parlato di “Intelligenza invisibile, etica indispensabile” cercando di fare una sintesi delle sue tante attività: un talk incentrato sul ruolo che il digitale ha nella vita di ciascuno con i rischi e le opportunità di cui questo mondo si fa carico. Un mondo dove l’etica deve aiutarci a ripensare il trattamento dei dati. Nell’intervista partiamo da questi temi, ma citiamo anche l’impegno di Valentina con Open Education e l’importanza di formare le persone su temi spesso difficili e noiosi ma estremamente vicini a noi.

 

Chi è Valentina Bazzarin?

Valentina Bazzarin attualmente insegna Etica della Comunicazione presso la NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e Psicologia Cognitiva a Reggio Emilia, ma ha alle spalle una carriera decennale da precaria, una Laurea in Scienze della Comunicazione e un Dottorato in Psicologia Generale e Clinica. Valentina con alcuni amici e colleghi ha fondato il nodo italiano della rete di Open Education. L’associazione informale mette insieme esperti, insegnanti, imprenditori, docenti, ricercatori, attivisti e studenti con lo scopo di promuovere l’Educazione Aperta in Italia, intesa in senso ampio, in piena connessione con aree come Open Data, Open Educational Resources (OER), scienza aperta, partecipazione civica, e con particolare attenzione all’impatto sociale di pratiche di educazione aperta.la citazione su etica e dati di Valentina Bazzarin
Valentina si occupa inoltre di temi culturali, filosofici e sociali anche in radio. Ogni venerdì potete infatti ascoltare EcoEtico, rubrica sul trattamento etico dei dati, inserita all’interno di Pensatech, programma radiofonico di Radio Città del Capo.

Nell’intervista Valentina cita due libri in download:

Creative Mornings Palermo e Start Me Up, una nuova collaborazione!

L'illustrazione di GialloGin per CM Palermo

Questo podcast apre ufficialmente la collaborazione tra Start Me Up e CM Palermo. Ogni mese ospiteremo infatti lo speaker che animerà la colazione creativa di Palermo. Di solito cercheremo di ospitare lo speaker prima del talk, quello che pubblichiamo oggi fa eccezione! Qui trovate maggiori informazioni su CM Palermo. Un grazie anche a Studio GialloGin che cura le grafiche di questo podcast e di tutta la comunicazione di CM Palermo.

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Foto di copertina, via

Speciale Smau Sicilia 02 – Premio Innovazione Sicilia



Nel secondo podcast dedicato a SMAU Sicilia passiamo in rassegna i progetti che si sono aggiudicati il premio innovazione SMAU in Sicilia. Il premio – lo ricordiamo – è stato assegnato a imprese e realtà che hanno realizzato un progetto di innovazione al proprio interno e che, quindi rappresentano modelli di eccellenza.

In questo podcast potrete trovare nell’ordine:

(Se ascoltate il podcast da Spreaker potete scegliere attraverso i capitoli l’intervista che preferite).

Il premio innovazione SMAU in Sicilia rappresenta un modo per mettere in evidenza modelli virtuosi di innovazione spesso frutto di collaborazioni tra startup e enti locali. Un modo per Smau per sottolineare l’importanza della collaborazione come unica via di sviluppo.
Questo podcast viene pubblicato dopo quello dedicato ad alcune delle startup e aziende protagoniste di questa prima edizione di Smau Sicilia, potete ascoltarlo qui.

Da Palermo il via al Roadshow Smau 2019

Smau ha scelto Palermo per dare il via al suo viaggio attraverso l’Italia e l’Europa. Con la tappa di Smau Palermo, è stato inaugurato il Roadshow Smau 2019, il circuito di eventi dedicati all’innovazione per le imprese che quest’anno percorrerà l’Italia e l’Europa per presentare ad imprese nazionali e internazionali il meglio dell’Innovazione Made in Italy con l’obiettivo di creare nuove connessioni tra l’ecosistema nazionale e internazionale dell’innovazione.

Una traguardo importante per la Regione siciliana e per Smau che, nel 2018, hanno intrapreso insieme un percorso che ha portato oltre 20 startup siciliane ad incontrare imprese e investitori internazionali nell’ambito degli appuntamenti Smau di Londra, Berlino e Milano. La tappa di Smau Palermo è partita proprio da queste 20 eccellenze innovative, che, dopo l’esperienza internazionale, tornano sul territorio con nuove idee e progetti da presentare all’ecosistema del territorio.


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Nella foto: un momento della premiazione di Smart Island, foto Ufficio Stampa Smau

Le voci di Smau Sicilia – parte 1



Primo dei due podcast dedicati a Smau Sicilia. Start me up da bravo media partner vi porta infatti alla scoperta di alcune delle startup, aziende e progetti protagoniste di questa prima edizione di Smau Sicilia. Li abbiamo incontrati tutti il 21 febbraio al Sanlorenzo Mercato di Palermo.

In questo primo podcast sentirete le voci di:

  1. Renato Pace di Kemonia River che presenta Odla;
  2. Tonino Palma di Tecnosys Italia;
  3. Dina La Greca di Biospremi;
  4. Adriano Dell’Utri di Kibitzer;
  5. Giuseppe Blanca e Martina Emanuele di Ecofood Prime.

(Se ascoltate il podcast da Spreaker potete scegliere attraverso i capitoli l’intervista che preferite).

Da Palermo il via al Roadshow Smau 2019

Smau ha scelto Palermo per dare il via al suo viaggio attraverso l’Italia e l’Europa. Con la tappa di Smau Palermo, è stato inaugurato il Roadshow Smau 2019, il circuito di eventi dedicati all’innovazione per le imprese che quest’anno percorrerà l’Italia e l’Europa per presentare ad imprese nazionali e internazionali il meglio dell’Innovazione Made in Italy con l’obiettivo di creare nuove connessioni tra l’ecosistema nazionale e internazionale dell’innovazione.

Una traguardo importante per la Regione siciliana e per Smau che, nel 2018, hanno intrapreso insieme un percorso che ha portato oltre 20 startup siciliane ad incontrare imprese e investitori internazionali nell’ambito degli appuntamenti Smau di Londra, Berlino e Milano. La tappa di Smau Palermo è partita proprio da queste 20 eccellenze innovative, che, dopo l’esperienza internazionale, tornano sul territorio con nuove idee e progetti da presentare all’ecosistema del territorio.


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Nella foto: un momento dell’intervista a Renato Pace di Kemonia River, foto di Daniela Smiroldo

12. Il ritiro aziendale? Meglio di un mese e all’estero…



Portare un intero team di 40 persone in ritiro aziendale per un mese. È ciò che una delle più promettenti startup svedesi fa ormai da tre anni. Stiamo parlando di Mentimeter, il cui team negli anni passati ha vissuto a Barcelona e Lisbona. Quest’anno il team ha deciso di passare il mese di febbraio a Palermo e noi non potevamo perdere l’occasione per incontrare il Ceo Johnny Warström e fargli qualche domanda.

Con Johnny ripercorriamo i primi passi di Mentimeter, da come è nato il tool, il primo contratto e l’idea che sta dietro a una delle startup che più è crescita negli ultimi anni. Mentimeter ha avuto anche la possibilità di vivere e lavorare in 500startups, uno dei più importati incubatori della Silicon Valley. Ed è prezioso, a nostro avviso, sapere cosa questa esperienza ha lasciato loro: noi qui non scriviamo nulla perché lasciamo che sia Johnny a dirlo nel podcast. In più si parla anche di Svezia e del suo incredibile ecosistema startup: probabilmente il più florido d’Europa. Proprio grazie all’esperienza internazionale del team Johnny dà una sua interpretazione a ciò, con spunti interessanti e non poi così complicati da intuire ma sicuramente da attuare.

E poi naturalmente parliamo di questo ritiro aziendale palermitano. Dall’ufficio che hanno affittato “La bella Palermo” a dir poco pazzesco, ai benefici che una pratica del genere ha sul team e sullo sviluppo del prodotto. Sin dal primo anno infatti Mentimeter ha tenuto in forte considerazione questi ritiri aziendali all’estero, tenendo presente determinati parametri e aspettandosi precisi risultati. Non stiamo quindi parlando di una vacanza perché il team di Mentimeter continua a lavorare e anche parecchio (abbiamo fatto un giro nel loro ufficio palermitano e ve lo possiamo assicurare). Certo è che una simile pratica è più facile di quanto si possa immaginare, soprattutto se si parla di una compagnia che lavora con un computer e una connessione internet. E i benefici? Tanti e inaspettati: e non potrebbe essere altrimenti visto che il ritiro aziendale di Palermo arriva dopo quello a Barcelona e quello a Lisbona.

la citazione di Johnny sul Sud Italia e il ritiro aziendale

Questo podcast è stato possibile grazie a Push che mi ha ospitato per la registrazione dell’intervista e Federica De Luca del team di Mentimeter che mi ha dato una mano dal punto di vista logistico. A entrambi va il nostro più prezioso “grazie”!


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foto di copertina di Annie Spratt  via Unsplash