Liberiamoli tutti: più di 35.000 firmatari chiedono più trasparenza sui dati Covid-19

Sono 35.000 le firme a sostegno di #datibenecomune, la campagna lanciata dieci giorni fa da Ondata e sottoscritta ad oggi da 134 organizzazioni (tra cui anche Start Me Up). Riportiamo integralmente il comunicato stampa diffuso ieri dai promotori.

DatiBeneComune: 134 organizzazioni e 35.000 firmatari chiedono più trasparenza sui dati Covid-19

L’ampia adesione alla campagna a pochi giorni dal lancio è un segnale che il tema riguarda tutti e per questo il Governo non può continuare ad ignorare le richieste

A dieci giorni dal lancio la campagna #DatiBeneComune ha raccolto 35.000 firme alla petizione e l’adesione di oltre 134 tra organizzazioni della società civile e testate giornalistiche. Segnale che il tema dei dati è condiviso non solo dagli “addetti ai lavori” ma anche da tanti cittadini e cittadine che si aspettano trasparenza e chiarezza da parte del Governo e non intendono accettare passivamente le decisioni prese sulla gestione dell’emergenza Covid-19.

Le richieste avanzate dai promotori ruotano intorno alla maggiore trasparenza e apertura dei dati comunicati dalle Regioni al Governo dall’inizio dell’epidemia per monitorare e classificare il rischio epidemico; dei dati che alimentano i bollettini con dettaglio regionale, provinciale e comunale, della cosiddetta Sorveglianza integrata COVID-19 dell’Istituto Superiore di Sanità e dei dati relativi ai contagi all’interno dei sistemi, in particolar modo scolastici. Tra le richieste anche quella di rendere pubbliche le evidenze scientifiche, le formule e gli algoritmi, che mettono in correlazione la valutazione del rischio, le misure restrittive e l’impatto epidemiologico ad esso correlato perché è importante che i cittadini siano consapevoli delle motivazioni che hanno guidato e stanno continuando a guidare le scelte del Governo.

La lettera con le richieste è stata spedita anche in cartaceo al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed ora tutti i sostenitori e le sostenitrici della campagna si augurano che una risposta non tardi ad arrivare.

Dall’avvio di questa iniziativa ci sono state alcune novità come ad esempio l’accordo privato tra Istituto Superiore di Sanità e Accademia dei Lincei che, se da un lato va nella direzione di una maggiore condivisione dei dati, dall’altro di fatto continua a mantenerli riservati ad una cerchia ristretta impedendo a tutti gli altri ricercatori, ai giornalisti e alla società civile di disporre delle stesse informazioni.

Il commento di alcuni dei promotori di Liberiamoli tutti.

Il Presidente dell’associazione OnData, Andrea Borruso, ha così commentato:

“Le aspettative su questo accordo erano tante, anche per precedenti affermazioni di principio dell’Accademia dei Lincei sulla scienza aperta. Adesso che l’accordo è pubblico, leggiamo che è un accordo standard di collaborazione tra due parti, senza evidenti output in termini di pubblicazione di nuovi dati grezzi ci aspettiamo uno sforzo di condivisione maggiore da parte del Governo e, allo stesso tempo, ci auguriamo che l’Accademia, dalla sua posizione di favore, sproni il Governo affinché una più ampia serie di dati possa diventare pienamente bene comune.”

“La trasparenza non è mai fine a sé stessa – ha dichiarato Davide Del Monte, Direttore di Transparency International Italia – ma è lo strumento attraverso cui la comunità scientifica può comprendere il problema e grazie al quale si possono attivare percorsi virtuosi di collaborazione per promuovere soluzioni e ripristinare la fiducia nelle istituzioni che governano, oggi più che mai indispensabile. La trasparenza è la chiave della fiducia.

“Aprire i dati non è una questione squisitamente tecnica dal momento che oggi più che mai i dati informano le decisioni che impattano sulla vita di milioni di persone – questo il commento di Elisa Visconti, Responsabile Programmi di ActionAid – Sapere e capire perché i propri territori sono sottoposti ad alcune restrizioni, conoscere il perché la propria attività deve chiudere, condividere i motivi secondo i quali i propri figli e figlie non possono andare a scuola, conoscere nel dettaglio la strategia d’intervento socio-sanitaria è fondamentale affinché le cittadine e i cittadini di questo paese possano giocare un ruolo consapevole e proattivo nella gestione di una crisi che va necessariamente gestita in modo collettivo.
I cittadini e le cittadine hanno infatti dato prova non solo di essere attori passivi in grado di obbedire agli ordini, ma di saper giocare un ruolo centrale nella risposta come nella fase di ricostruzione che ci aspetta. Per poterlo fare, devono sapere.”

La condivisione dei dati e una ricerca forte e trasparente possono salvare più vite, come mostrano le esperienze dei paesi che hanno investito di più in Ricerca e Innovazione che hanno avuto la prontezza di appiattire la curva dei contagi anche rendendo subito pubblico l’intero data base epidemiologico preventivamente anonimizzato – afferma Luca Carra, direttore di Scienza in Rete – In Italia invece i dati degli osservatori regionali e nazionali vengono al momento rilasciati solo ad alcuni gruppi di ricerca qualificati ma non allo scrutinio pubblico. Ciò potrebbe innescare sospetti di censura o polemiche in questo momento molto controproducenti.”

È possibile trovare maggiori informazioni sulla campagna e sottoscriverla sul sito datibenecomune.it.

Open Data for dummies e il loro uso nel mondo dell’impresa – webcafé #08

Non è la prima volta che qui a Start Me Up parliamo di Open Data o dati aperti. Ma ci sembrava corretto dedicare un web-café a questo tema per almeno un paio di motivi. Il primo perché negli ultimi tempi il tema “dati” è sempre più caldo, soprattutto in relazione alla gestione e alla pubblicazione. Capire quindi cosa significa Open Data è utile per mettere le basi anche per un eventuale idea di business. E il secondo motivo è la collaborazione e l’amicizia con Andrea Borruso, uno dei maggiori esperti nel campo a livello italiano. È lui il protagonista di questo ottavo web-café.

Open Data for dummies

Open Data: cosa sono e perché potresti usarli nella tua startup

In questo web-café siamo partiti da una definizione del concetto di Open Data e Andrea ha spiegato ampiamente con esempi e citazioni quali sono le caratteristiche principali dei Dati Aperti e i loro principali utilizzi. Abbiamo quindi cercato di fare un po’ il punto sullo stato dell’arte italiano in questo campo. Inoltre abbiamo spaziato su esempi di aziende che utilizzano gli Open Data per scopi commerciali e citato anche Open Access, la licenza che viene sempre più utilizzata per i dati che vengono fuori dalla ricerca scientifica universitaria.

Per guardare il web café e accedere alla pagina con i link citati è necessario essere parte della comunità di Start Me Up e sostenere il format con una offerta di almeno 15$ al mese.

Dona almeno 15$ e guarda il web cafè

Chi è Andrea Borruso?

Andrea Borruso - Open Data Sicilia

Andrea è un Esperto in Sistemi Informavi Geografici (GIS) e dati aperti. Lavora da anni nella progettazione GIS e nel data processing, per le pubbliche amministrazioni e per le aziende. Tra le altre cose è attualmente è consulente di Almawave, a cui fornisce supporto specialistico sui dati aperti per la Regione Siciliana.

È il fondatore di uno dei primi blog italiani a tema GIS (TANTO), è uno dei principali animatori della comunità Open Data Sicilia ed è orgoglioso di essere il presidente di onData: un’associazione per la promozione della trasparenza e della cultura dei dati attraverso le competenze digitali e il giornalismo investigativo.


Il web café con Andrea Borruso è riservato a chi sostiene Start Me Up con una donazione di almeno 15 dollari mensili: fai la tua offerta ora e partecipa alla diretta. In più ottieni l’accesso anche ai web café precedenti.

In copertina: foto di Franki Chamaki on Unsplash

61. Open Government, ecco perché riguarda da vicino anche te



Open Government e monitoraggio civico sono le parole che sintetizzano la mission di Parliament Watch Italia. L’associazione nata a Messina circa un anno fa ha messo al centro delle sue attività la trasparenza, per una PA e una società civile più equa e al passo con i tempi. Di questo si parla con due dei fondatori di Parliament Watch Italia in questo podcast. Loro sono Giuseppe D’Avella e Francesco Saija che raccontano perché è importante monitorare la PA, come farlo e come Parliament Watch Italia non sia sola in questa battaglia che vede coinvolte diverse associazioni sparse in tutto il mondo. Un mondo che cambia e che per essere governato in modo equo ha bisogno del contributo di ognuno di noi.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Per capire perché un Governo trasparente è utile a tutti;
  • Per conoscere i modi in cui ognuno di noi può monitorare la PA.

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La citazione di Francesco

citazione Francesco PWI

La citazione di Giuseppe

La citazione di Giuseppe di PWI

 

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16. I dati aperti per una ricostruzione trasparente



Attraverso i dati aperti e sulla scia di terremotocentroitalia.info l’associazione Ondata ha deciso di indire una raccolta fondi per finanziare Ricostruzione Trasparente, un portale che monitorerà tutti gli appalti e le spese che interesseranno la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto.

Ne parliamo con Lorenzo Perone che ci spiega cosa il gruppo si prefigge di fare, le differenze con i portali già esistenti e soprattutto la portata di un simile esperimento.

 

 

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La citazione di Lorenzo

Lorenzo Perone - Ondata

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#12.radiosmu del 26 febbraio Opena Data Day in Sicilia e in Sardegna e Boom - Polmoni Urbani

Siamo arrivati alla dodicesima puntata di questa stagione di Start Me Up e ve lo confesso: ogni volta ci sono tante cose da raccontare! Questa volta mi concentro un po’ sugli open data. La scusa me l’ha data l’open data day che è stato celebrato lo scorso 21 febbraio. In Sicilia c’è un gruppo molto attivo che fa davvero una miriade di cose. Ho provato a farmele elencare da Andrea Borruso (uno dei membri più attivi del gruppo siciliano), ma davvero, non ci stavano tutte. Così vi linko il post di opendatasicilia.it dove i ragazzi hanno sintetizzato tutte le attività partite sabato scorso. Non volendo restare solo in Sicilia, ho deciso di voltare lo sguardo verso una regione di cui non avevo ancora parlato: la Sardegna. Così  ho avuto la possibilità di sentire il Presidente del Circolo dei Giuristi Telematici , Giovanni Battista Gallus che, insieme a Sardinia Open Data, e il patrocinio del Comune di Cagliari e della Presidenza della Regione della Sardegna è tra gli organizzatori della terza edizione del CAGLIARI OPEN DATA DAY 2015. Durante il convegno in cui si è cercato di fare un po’ il punto della situazione sarda e tracciare il futuro prossimo. Tra le altre cose si è anche parlato di Homer, progetto europeo incentrato sul mondo degli open data.

La puntata di radiosmu si chiude infine parlando di Boom – polmoni urbani, un concorso promosso dal Movimento 5 Stelle Sicilia e Farm Cultural Park di Favara, che intende finanziare 3 progetti di riqualificazione urbana e sociale con un budget di 120.000 €. Ho incontrato Andrea Bartoli, ideatore di Favara Farm e mi sono fatto spiegare meglio in cosa consiste il bando.

Alla grande!

foto di copertina via