I Google Developers del Mediterraneo si danno appuntamento a Sant’Agata di Militello (ME).

Anche quest’anno Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina, sarà per due giorni al centro del mondo Google. Il 21 e il 22 ottobre infatti si terrà al Palauxilium della cittadina della provincia di Messina la DevFest Mediterranean 2017. L’evento, coordinato dal GDG Nebrodi insieme al Rotary Club locale e che coinvolge tutti i Google Developer Group di Sicilia e Calabria, vanta un programma con relatori italiani e internazionali.

I Google Developers del Mediterraneo si danno appuntamento a Sant’Agata di Militello

I temi sono quelli della programmazione (ma non solo) con naturalmente, un

occhio di riguardo al mondo Google. La lista dei talk è molto lunga e il consiglio è

quello di leggere attentamente il programma per conoscere argomenti e relatori. Ci sarà anche una gara dedicata alle startup che si svolgerà domenica

 

mattina, i cui premi sono in via di definizione, e che l’organizzazione garantisce essere molto ricchi.

La DevFest for dummies.

Programma DevFest Sant'Agata

Clicca sull’immagine per leggere il programma

La DevFest è ormai un format consolidato: ogni anno, tra settembre e novembre, Google promuove e supporta oltre 600 GDG (Google Developer Group) in tutto il mondo. I diversi gruppi si aggregano per dar vita a momenti di formazione per sviluppatori, designer e professionisti del web, ma anche imprenditori, studenti e semplici appassionati o curiosi. Tutti si danno appuntamento per condividere insieme competenza e passione attorno all’universo delle tecnologie di ultima generazione.

La partecipazione all’edizione mediterranea della DevFest è gratuita, basta registrarsi attraverso l’apposito modulo presente sul sito. Tenete d’occhio, inoltre, la pagina facebook dell’evento per non perdere tutti gli aggiornamenti.

 

Nella foto di copertina, un momento della DevFest del 2014.

33. I Google Days tornano a Catania e Start Me Up ha un regalo per tutte le donne



[Edit: la data di Catania è stata annullata dagli organizzatori]

È in programma per il 6 e il 7 aprile la seconda edizione di Google Days Catania. Questa volta si parlerà di Google Tag Manager e Google Shopping. L’insegnante sarà Laura Fassari, ospite di questo trentatreesimo podcast. FATE ATTENZIONE! Durante l’intervista verrà comunicato il codice che permetterà a tutte le donne in ascolto di avere uno sconto di 10 euro sul biglietto dell’evento. Ascoltalo e condividilo con chi pensi possa essere interessato.

Link utili

La citazione di Laura

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Donne e tecnologia: la mission di Work Wide Women A Catania il 18 e il 19 novembre arrivano i Google Days



È un appuntamento dedicato alle donne quello che si vivrà il 18 e il 19 novembre al TIM WCap di Catania. Work Wide Women piattaforma di social learning tutta al femminile terrà due lezioni su Google Adwords e Google Analytics. Il portale nasce con la volontà di accrescere la conoscenza del digitale tra le donne. Lo spiega in questo podcast una delle co-fondatrici del progetto, Linda Serra. Reduce da una esperienza negli Stati Uniti dove ha approfondito questi temi, Linda ha deciso di dare il via a Work Wide Women. L’idea ha convinto anche TIM che nel 2014 le ha assegnato un grant e adesso il portale eroga lezioni in modalità e-learning o con lezioni frontali. Come quelle di Catania che il 18 e il 19 novembre porterà per la prima volta in Sicilia questo evento. Nell’intervista Linda sottolinea come sia la cultura a allontanare le donne da questo mondo: lei è comunque fiduciosa che, attraverso la divulgazione e l’evangelizzazione digitale, si possa recuperare il tempo perduto.
Se siete di Catania e dintorni, il consiglio è di non farsi scappare l’occasione. Ci sono tre tipologie di biglietti:

Di seguito i link per iscriversi ai workshop:

 AdWords 18 novembre

 Analytics 19 novembre

 Full Pack AdWords + Analytics

Per conoscere invece l’offerta formativa di Work Wide Women, basta andare su workwidewomen.com.

Beentouch si prepara al lancio mondiale

beentouch

Due anni fa circa cinque ragazzi di Catania dissero di voler sfidare Skype nella gara della telefonia voip. Quei ragazzi avevano fondato una azienda per raggiungere i propri obiettivi:  nace così Beentouch. Uno dei fondatori, Danilo Mirabile. Danilo torna a Start Me Up dopo un anno dal lancio della beta della App perché il 22 novembre verrà rilasciata in tutto il mondo la versione definitiva. Prima di parlare dell’evento Danilo racconta che anno è stato questo: mesi di lavoro per validare l’idea, migliorare le funzionalità della app, lavorare sul design e la ux e conoscere il mercato. Beentouch andrà ad aggredire le nazioni emergenti, che hanno specifiche esigenze, con un numero di utenti potenziali molto alto. Dietro Beentouch non c’è solo tecnologia, ma una vera e propria filosofia: tutti devono avere la possibilità di comunicare. Danilo lo spiega bene nell’intervista che naturalmente vi invito a ascoltare. I dettagli dell’evento del 22 sono qui, mentre se ne volete sapere fi più du Beentouch, questo è il sito ufficiale.

isamuni.it accende i riflettori sul panorama tech siciliano

Simone Ivan Conte è un programmatore siciliano che vive all’Estero, però è come se non se ne fosse mai andato dalla Sicilia. Il motivo? È forse uno degli attori più attivi nell’ambito del networking e organizzatori di eventi a tema sviluppo della zona. L’ultima sua fatica concepita insieme a Gabriele Viglianesi è isamuni.it  (si legge alla siciliana, isàmuni) , un portale che mette in risalto il mondo tecnologico della Sicilia, dando spazio a persone, gruppi, aziende e eventi.
L’intervista a Simone prosegue poi parlando della situazione del Sud Italia dal suo punto di vista estero, Simone coglie la quantità di gruppi che animano il territorio. Nota anche però la scarsa presenza di grossi player, l’unico vero tassello che manca al nostro  piccolo ecosistema regionale. Nonostante sia una versione beta, esiste una presentazione che ne spiega il contenuto. Trovate tutto su isamuni.it.

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Le citazioni degli ospiti di questo podcast

Start Me Up speciale Italian Games Fest 2016 Siamo stati a S.Agata di Militello (ME) per l'incontro organizzato dai GdG e ci è scappato uno speciale



Start Me Up torna eccezionalmente questa settimana per lo speciale Italian Games Fest 2016! Sedici minuti di interviste ai protagonisti dell’evento dedicato al mondo dei videogiochi organizzato dai Google Developers Group del Mediterraneo. La cornice era il Castello Gallego di Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina. Niente ha potuto la sveglia presto e la tentazione di tuffarsi nel mare blu della costa tirrenica siciliana: a partire dalle 9:30 abbiamo assistito ai vari interventi che si sono succeduti nel corso di tutta la giornata (qui il programma).

La Sala dell'Italian Games Fest 2016

La Sala dell’Italian Games Fest 2016

Una app per educare

Tiziano Lo Giudice è il Responsabile del settore Tech di Olomedia e a Sant’Agata ha raccontato l’esperienza di Io sono Pulito, un sistema di educazione al sociale e alla salute voluto da alcuni club Rotary della zona di Palermo. La Olomedia ha tradotto le intenzioni del Rotary in un gioco a risposta multipla fruibile attraverso una app. I destinatari erano i ragazzi tra i 12 e i 18 anni, tutti studenti di scuole medie e superiori della zona di Palermo. I quiz sono stati preparati da alcuni esperti individuati dal Rotary e l’applicazione è stata promossa grazie all’aiuto dei professori nelle varie scuole. La risposta è stata ottima: ci sono stati 1500 download e si sono registrati al portale circa un centinaio di studenti.

Fabio con Tiziano LoGiudice di Olomedia

Fabio con Tiziano LoGiudice di Olomedia

Per Tiziano il successo dell’operazione è dovuto a due fattori: il gruppo di lavoro è riuscito a creare una comunità reale di riferimento a supporto del prodotto virtuale. In più i premi in palio hanno attirato l’attenzione dei ragazzi, spingendoli a partecipare. L’app Io sono pulito è ancora disponibile negli store Android, mentre tutte le informazioni e i contatti di Olomedia sono invece qui.

ilvideogioco.com e due consigli per scrivere una lettera di presentazione

Ha un passato (e un presente) come giornalista Edoardo Ullo, che sei anni fa ha deciso di aprire un blog sul mondo dei videogiochi. Quel blog oggi è ilvideogioco.com una testata giornalistica registrata che racconta «il mondo videoludico in sintesi». ilvideogioco.com è uno dei siti indipendenti sui videogiochi più seguiti in tutta Italia. Nell’intervista Edoardo racconta la prima volta che ha preso contatti con l’ufficio stampa di una casa produttrice per poter avere alcuni prodotti da recensire. In quell’occasione nessuno si fece vivo: fu solo dopo la risposta di Daedalic che Edoardo iniziò a dialogare con le grosse case produttrici.
A suo avviso quando ci si presenta a uno di questi colossi bisogna essere semplici e diretti: «devi fare capire che stai lavorando e non vuoi perdere tempo» sottolinea. Nelle lettere poi non devono mancare i riferimenti a cosa si è già fatto e infine è necessaria una buona dose di faccia di bronzo, «che non guasta mai!».

Fabio con Edoardo Ullo de ilvideogioco.com

Fabio con Edoardo Ullo de ilvideogioco.com

Nonostante i numeri in crescita e il buon successo che ilvideogioco.com sta ottenendo Edoardo ci tiene a precisare di voler comunque sempre dare spazio agli indipendenti, mantenendo quindi vivo lo spirito iniziale che lo ha spinto a creare ilvideogioco.com. Il sito ha anche un profilo facebook e un account twitter.

«…E come guadagniamo? Con la pubblicità!»

È un po’ il mantra di chi ha in mente un progetto, ma chi ci lavora sa bene che la pubblicità non è la soluzione a tutti i mali. Per questo motivo un intero panel dell’Italian Games Fest era dedicato alla pubblicità per mobile. Se ne è preso cura Pietro Alberto Rossi, consulente informatico.

Fabio con Pietro Alberto Rossi

Fabio con Pietro Alberto Rossi

Con Pietro andiamo subito al sodo e gli chiediamo quali siano le tipologie di pubblicità che secondo lui funzionano di più. «Al momento il miglior rendimento è dato dai video, perché esistono delle metodologie che costringono l’utente a guardare uno spot per un tot di tempo». Al secondo posto Pietro mette invece il tipico banner da trovare nella schermata di una app, che nonostante il minor guadagno è comunque facile da integrare. Ultimo posto per quei sistemi che ti invitano a compiere un’azione promettendoti una ricompensa, di solito non sono molto utilizzati. Se nell’intervista ci si riferisce principalmente alle app, il discorso vale anche per i siti responsive e tutto il mondo mobile. Non è un dettaglio da poco visto che la pubblicità può essere integrata all’interno di un progetto in qualsiasi stadio e rappresenta una delle principali fonti di guadagno. Oltre all’integrazione all’interno del sistema il messaggio deve essere comunque studiato in base al target che si intende raggiungere. È questo il lavoro di Pietro, che volendo, potete contattare qui.

E le donne?

Fabio con Federica Greco di Women Techmakers Catania

Fabio con Federica Greco di Women Techmakers Catania

Non solo videogiochi all’Italian Games Fest 2016: tra i vari interventi c’è stato anche il tempo per promuovere il Women Techmakers, progetto di inclusione sociale proposto e sponsorizzato da Google pensato per diffondere l’informatica tra le donne. Federica Greco, l’ultimo ospite di questo podcast è a capo del gruppo catanese è una studentessa di informatica e confessa di trovarsi spesso a lavorare in un ambiente prettamente maschile. Federica crede che una delle cause sia da trovare nella società che spesso «ti spinge a pensare che l’informatica sia qualcosa per i ragazzi». Per questo motivo è importante il contributo di iniziative come quelle di Google, per dire alle ragazze che l’informatica e la scienza sono anche per le donne. Per conoscere meglio Women Techmakers c’è un sito dedicato, mentre per entrare in contatto con il gruppo italiano, basta seguire la pagina facebook. Potete scrivere invece a Federica qui.

Nella foto di copertina i membri dei GdG del Mediterraneo