Promuovi l’occupazione giovanile? Unicredit ti aiuta

UniCredit Foundation, in collaborazione con Make a Cube3 e con il supporto tecnico di Fondazione Italiana Accenture, lancia il bando UniCredit Carta E 2017 rivolto a organizzazioni non profit che intendono sviluppare un progetto con particolare impatto sull’occupazione dei giovani nella fascia di età 15-29 anni.

Il bando ha un budget complessivo di 500.000€ e premia progetti in discontinuità nell’evoluzione dell’organizzazione proponente, che rispondano a criteri di innovatività, scalabilità, replicabilità e impatto sociale.

Il Bando UniCredit Carta E 2017 sostiene i progetti attraverso attività di pre-incubazione, a vantaggio di 20 finalisti, incubazione ed erogazione di contributi a fondo perduto, destinate a 10 progetti vincitori.

Il termine ultimo per candidare il proprio progetto sono le ore 12:00 del 20 dicembre 2017. Per tutti i dettagli consultare il bando.

Chi sono i promotori?

UniCredit Foundation
UniCredit Foundation è la fondazione d’impresa costituita nel 2003 al fine di contribuire allo sviluppo della solidarietà e della filantropia nelle comunità e nei territori in cui opera, prioritariamente nelle aree geografiche in cui è presente UniCredit (14 paesi, tra Europa e centro Asia).
Attraverso il trasferimento di risorse economiche e di competenze gestionali tipiche dell’impresa, UniCredit Foundation sostiene progetti significativi per impatto sociale e innovazione, realizzati da organizzazioni non profit.

Make a Cube3
Make a Cube3 è il primo incubatore e acceleratore in Italia specializzato in imprese ad alto valore sociale, ambientale e culturale. Dal 2015 è incubatore certificato ai sensi della Legge 221/12.

foto, via.

Resto al Sud Academy riapre i battenti. Per raccontare il Sud con altri occhi Una scuola digitale per arginare il fenomeno dello spopolamento del Sud

Riapre i battenti la Resto al Sud Academy, l’incubatore di talenti 3.0 che mira a arginare il fenomeno dello spopolamento del Sud. Come l’anno scorso il portale restoalsud.it creerà una vera e propria scuola sull’editoria digitale rivolta a ragazzi che vivono in quartieri disagiati del Sud Italia.

Per accedere all’academy è necessaria una inclinazione per l’innovazione e i social media, un’età compresa tra i 23 e i 29 anni, un titolo di studio universitario e la conoscenza della lingua inglese. I primi a essere ammessi saranno 4 ragazzi che vivono nelle periferie di Bari, Cosenza, Caserta, Palermo e Lampedusa. Il corso sarà interamente gratuito e gli iscritti avranno rimborsi per gli spostamenti e i soggiorni relativi ai workshop. Tutti gli studenti avranno un tablet con connessione a internet che potranno tenere anche dopo la fine dei corsi. Le lezioni si svolgeranno tra gennaio e dicembre 2016 e si prevede un impegno di 15 ore a settimana con un programma personalizzato che ogni studente può definire con il proprio docente-coordinatore.

A dirigere la Resto al Sud Academy è Roberto Zarriello, docente a contratto nel master in New Media dell’Università di Foggia-Lecce, autore di uno dei blog dell’Huffingthon Post e collaboratore de L’Espresso.

La seconda edizione della Resto al Sud Academy è stata presentata la scorsa settimana al TAG di Cosenza. Questa edizione arriva dopo il successo dello scorso anno che ha visto sei ragazzi provenienti da Scampia (Napoli), Tamburi (Taranto), Zen (Palermo), Librino (Catania), Carbonia (Sulcis) e Case post sisma (L’Aquila) raccontare i loro territori attraverso i blog e i video su youtube (sono presenti random su restoalsud.it).

Per partecipare basterà inviare una mail a talenti3.0@restoalsud.it entro il 20 novembre 2015. Per i dettagli sulle modalità su come presentare la propria candidatura consultare la sezione apposita su restoalsudacademy.it.

#27.Radiosmu dell’11 giugno nel segno della Social Innovation Social Eating for Social Inclusion, Giovani & Futuro Comune e Startcup Palermo

Tempo fa dalle pagine di Bacheca, rubrica che curo insieme ai ragazzi di Agoghé (qui c’è l’ultimo post pubblicato) abbiamo promosso tra gli altri anche il bando Think for Social di Fondazione Vodafone Italia.  L’intento del contest è quello di sostenere iniziative che utilizzino la tecnologia come strumento di sviluppo sociale. Uno dei dieci progetti che è arrivato in finale e che quindi si aggiudica un periodo di incubazione presso Polihub (partner dell’iniziativa) e un finanziamento che può raggiungere i 30.000 euro è Social Eating for Social Inclusion. A pensarlo è stata l’associazione L’altra Napoli Onlus e il primo ospite di questa puntata è il segretario generale di questa associazione, Manuela Marani. Social Eating for Social Inclusion intende aiutare alcune donne che vivono al rione sanità di Napoli a costituirsi in cooperativa per lavorare nel settore del turismo. L’azienda cucinerà dei pasti da asporto utilizzando ricette della tradizione napoletana, confezionandoli  con un packaging di design e ecosostenibile e vendendoli attraverso una app. Il progetto partirà tra qualche mese, nel frattempo vi consiglio di tenere d’occhio la pagina facebook dell’associazione, visto che al momento il loro sito è in restyling.

Da un vincitore all’altro, o meglio agli altri perché sono due i progetti premiati per il contest Giovani&Futuro Comune, una business competition tra gli studenti delle scuole superiori calabresi promosso da Goodwill, partner del Calabria Day  e cofinanziato dalla Fondazione Vodafone Italia. Scopo del progetto era quello di coinvolgere i ragazzi e stimolare in loro interesse e competenze imprenditoriali con un focus specifico sulla valorizzazione dei beni comuni, generatori di utilità sociale ed economica. Ho il piacere di ospitare le due rappresentanti dei progetti vincitori. Il primo è Ohm Factory, pensato per  l’Abbazia di San Basile. Me ne parla Rosanna Praino che insieme ai suoi compagni di scuola – tutti provenienti dall’Istituto Alberghiero di Castrovillari – hanno pensato di fare dell’abbazia un luogo unico in cui poter rigenerare e arricchire mente e corpo ,vivendo e sperimentando la natura,l’arte, le tradizioni del parco nazionale del pollino e della cultura arberesche. Gli altri membri del team sono Brendo Silva, Mattia Nigro, , Francesco Passerelli, Salvatore Arcuri e Khanallah Mohabte.
Ma i complimenti vanno anche al team di Pandosia e(ART)h, un gruppo di ragazzi provenienti da più istituti, che ha proposto di dare nuova al premio Pandosia di Marano Principato aprendolo alla città e a tutto il mondo. Attraverso interventi artistici nel tessuto urbano, i ragazzi contano di portare nuova linfa al comune cosentino e farlo entrare così in una rete di territori dell’arte. Spiega tutto Martina Barbiero che ha pensato il progetto insieme a Riccardo Frangella, ,Francesco Sacco,Valentina Pezzi,RosaMaria Magliocchi Conforti e Lidia Demasi.

L’ultima intervista di questa puntata di radiosmu si concentra su un altro contest, partito a fine maggio: la Startcup Palermo. Promossa dall’Università degli Studi di Palermo con il supporto organizzativo del Consorzio ARCA e di Sintesi S.r.l. Unipa, il contest è alla ricerca di idee imprenditoriali innovative basate sulla ricerca scientifica. Il termine per presentare le proprie candidature è il 26 giugno. In palio, oltre a premi in denaro c’è la possibilità di accedere alla Startcup Sicilia. Tutto ciò viene descritto in dettaglio dal prof. Giovanni Perrone, referente del concorso e quarto ospite della puntata.

 

In copertina foto di gruppo di uno dei team partecipanti al contest Giovani & Futuro Comune


#3.radiosmu del 4 dicembre #Giovani #Liberidiamare, Love Sex Creative Express e l'acceleratore Fiware

Ne avevo parlato solo nel blog perché aspettavo che i vincitori venissero annunciati per averli come ospiti in studio: mi riferisco al contest #Giovani #Liberidiamare che vi ho raccontato qualche post fa e a cui è dedicata la prima parte della puntata di Start Me Up. Una puntata che si apre quindi con l’intervista a Sara Negrosini e Francesca Mamo le due ideatrici di Love Sex Creative Express. Il progetto adesso verrà seguito da Cocoon Projects per studiarne la fattibilità e la sostenibilità.

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Sara e Francesca di Love Sex Creative Express

È quello che ha spiegato Claudia Pellicori, co-founder di Cocoon e membro del team di #giovani #liberidiamare. Come scrivevo anche l’altra volta il contest nasce dalla collaborazione tra Cocoon e l’Aied Roma, che da sessant’anni è impegnata al fianco di chi sceglie di vivere in maniera libera e consapevole quel che riguarda la propria salute e la propria sessualità.

Seguite l’evoluzione di Love Sex Creative Express tramite liberidiamare.it

Seconda parte della trasmissione è invece dedicata a Fiware, la piattaforma messa su dalla Comunità Europea basata su tecnologia cloud su cui è stato fatto un investimento di 80 milioni di euro destinati a PMI e startup che saranno obbligate a utilizzare questa piattaforma totalmente pubblica, aperta e libera da royalties. Ne parlo cfilfeston il prof. Massimo Villari perché lo scorso 2 dicembre nell’Aula Magna dell’Università di Messina si è tenuto il Convegno dal titolo Acceleratori FIWARE: Smart Cities e le opportunità di finanziamento europeo per Start-Up e PMI (ve ne accennavo qui). Il professore è il responsabile scientifico ICT del progetto europeo frontierCities, uno dei sedici acceleratori di Fiware dedicato alla smart mobilities (qui il testo del bando nel caso foste interessati a partecipare alla call).

Infine faccio un piccolo accenno al FIL fest, festival della felicità interna lorda, di cui potete leggere in maniera più approfondita qui.

Nella foto un momento della Conferenza all’Università di Messina


Finale di #Giovani #LiberiDiAmare: 5 i progetti in gara Il 28 novembre verrà proclamata l'idea vincitrice

Il 28 novembre al Grand Hotel de la Minerve di Roma, i 5 finalisti del contest #Giovani #LiberiDiAmare – Una gara di idee: voce alle donne sapranno chi sarà il vincitore. L’evento, promosso da AIED (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica) di Roma e Cocoon Projects, vuole sensibilizzare i più giovani sui temi riguardanti la sfera sessuale in un momento in cui aumentano i casi di malattie sessualmente trasmissibili, gravidanze indesiderate, rapporti vissuti con superficialità e violenza, omofobia, mancanza di rispetto.

La gara, lanciata a fine ottobre, ha visto la partecipazione di circa 130 partecipanti, per un totale di 50 idee. Di queste, ne sono state selezionate cinque, che venerdì prossimo si contenderanno il premio di 10.000€: 3.000 in denaro e 7.000 in servizi di supporto alla definizione e all’avvio del progetto erogati da Cocoon Projects nei 3 mesi che seguiranno l’evento. I team finalisti sono:

La premiazione avverrà in occasione del convegno del 28 novembre, davanti a una platea di giornalisti, psicologhe, medici ed insegnati. Tutti possono contribuire alla buona riuscita dell’evento contribuendo alla campagna di crowdfunding lanciata sul sito indiegogo.

In bocca al lupo ai finalisti: il vincitore e uno degli organizzatori di #Giovani #LiberiDiAmare – Una gara di idee: voce alle donne saranno sicuramente nostri ospiti nella prima puntata di dicembre di Start Me Up. Stay tuned!