28. La rivista che racconta una Sicilia non convenzionale e – per fortuna anche – vera.



Non so quanti di voi siano appassionati di riviste cartacee. E per riviste non intendo i rotocalchi di moda o pettegolezzi, mi riferisco a progetti editoriali curatissimi in ogni aspetto: scrittura, immagini, tipo di carta, ecc…. se pensate che sia un settore morto e sepolto, vi sbagliate di grosso. La crisi c’è, naturalmente, ma quello delle riviste sembra essere il settore che meglio sta rispondendo a questa crisi. La regola sembra essere semplice (almeno a parole): qualità dei contenuti e della forma, nient’altro. Tra le tante riviste – che spesso si trovano più in libreria che in edicola – ce n’è una che parla di Sicilia. Se pensate a ciò che vedete di solito, beh, siete di nuovo fuori strada. Perché la rivista di cui vi parlo in questo podcast racconta una Sicilia diversa, non convenzionale.

Suq. The Eye of God from Suq. Magazine on Vimeo.

La Sicilia non convenzionale di Suq.

La rivista è Suq. e ne parlo in questo podcast con Francesco Blancato, uno dei fondatori del progetto. Suq. va alla ricerca di quella Sicilia lontana dagli stereotipi e se avete la fortuna di sfogliare il numero zero (a giorni dovrebbe uscire il numero 1) ve ne renderete conto da voi stessi. C’è il sole, c’è il mare, ma con un gusto e un’atmosfera che raramente potete trovare in altri giornali. Non per niente gli autori dichiarano che Suq. nasce dalla nostalgia di una terra che (solo alcuni di loro e non tutti per sempre) hanno dovuto abbandonare e che, nonostante tutto, non è affatto perduta, come spesso si sente dire in giro.

La citazione sulla Sicilia di Francesco

La Sicilia raccontata da Suq. è non convenzionale anche per questo e naturalmente la rivista agisce come vetrina per un mondo che esiste e esige un proprio racconto. Un racconto che si stacca dalle pagine di carta e finisce su Instagram, nei video pazzeschissimi (vedete su) e finisce anche nelle accademie d’arte. Uno dei progetti portati avanti dalla redazione di Suq. si è svolto proprio in collaborazione con chi si occupa di insegnare l’arte in Sicilia. Agli studenti è stato chiesto di disegnare un simbolo della regione che si scostasse dallo stereotipo comune. Cosa ne è venuto fuori? Dobbiamo aspettare il prossimo numero di Suq. per scoprirlo: tutto il resto è raccontato da Francesco in questo podcast. In campo c’è ancora una collaborazione con Abadir e un sacco di storie da raccontare. È una Sicilia bella e non convenzionale quella raccontata da Suq. e per fortuna è anche vera.


La foto di copertina è di Alessandra Lucca, via.

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#8.radiosmu – A Cagliari per pensare l’economia locale Inoltre Bivona School e Photocert, startup vincitrice della Capri 2015 Pitch Competition

Questa puntata parte dall’entroterra siculo, tra Palermo e Agrigento e più precisamente Bivona, dove tra il 23 e il 25 ottobre si è svolta Bivona School: Innovazione e Creatività nel Territorio Sicano, prima edizione del Corso di Alta Formazione sull’innovazione territoriale, organizzato dal Laboratorio di Sviluppo Locale del Polo Universitario di Ricerca di Bivona e Santo Stefano di Quisquina per l’energia, l’ambiente e le risorse del territorio con il Comune di Bivona e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo. Ne parlo con il prof. Maurizio Carta ordinario di Urbanistica presso l’università di Palermo e presidente della Scuola Politecnica del Capoluogo siciliano. “Il bilancio è stato certamente positivo – dice il professore – sia in termini di partecipazione che di risultati”. La scuola infatti ha permesso a 7 team di lavorare a progetti pensati per il territorio sicano. Di questi 3 saranno incubati da aziende partner dell’evento, mentre altri due hanno ricevuto un premio visto anche lo stato avanzato dei lavori. Si parla di Mappa | Monti e é sicano. Il primo “è una app che punta a costruire attraverso il crowdsourcing una conoscenza collettiva del territorio sicano, mentre il secondo riguarda la creazione di un brand territoriale che non coinvolga solo il cibo ma un vero e proprio stile di vita.”. La scuola è stata inoltre l’occasione per presentare il manifesto di Bivona, una carta in cui vengono elencati 7 punti per attivare “lo sviluppo locale 2.0, cioè quello che genera sviluppo e non si limita a attrarre risorse”. Il testo verrà diffuso nei prossimi giorni.
La scuola di Bivona verrà replicata il prossimo anno assicura il professore, e inoltre rimane attivo il Sicani Lab, laboratorio permanente dedicato al territorio.

La seconda intervista invece è una sorta di fact checking perché sono andato a cercare il vincitore della pitch competition organizzata durante l’incontro dei Giovani di Confindustria di Capri. I più attenti ricorderanno che ne abbiamo parlato con Angelo Marra qualche settimana fa. L’ospite di questa puntata è Pasquale Saviano di Photocert, startup che offre un servizio di certificazione legale delle immagini. Al momento Photocert offre le proprie competenze inserendo i suoi servizi nelle app di altre aziende come compagnie assicurative o club d’auto d’epoca, ma anche grazie al premio ottenuto a Capri svilupperanno una propria app e saranno inseriti in un percorso di accelerazione offerto da Digital Magics. Per seguire le evoluzioni del progetto c’è il sito, oppure la pagina Facebook e il profilo twitter.

Infine chiudiamo questa puntata in Sardegna, dove sempre dal 23 al 25 ottobre si è svolto Mitzas 2015, convegno organizzato da Sardex.net, più che moneta complementare, un nuovo modo di intendere l’economia locale. Proprio per questo motivo nasce Mitzas che in sardo significa “sorgenti”, un festival che come spiega Nicola Pirina sta diventando sempre più “un appuntamento fisso per quanto riguarda l’innovazione in ambito economico”. L’edizione di quest’anno parte dal concetto del filosofo e sociologo, Derrick De Kerckhove di intelligenza connettiva: “abbiamo voluto concentrarci non tanto sul valore di un oggetto o di un intellettuale in sé ma sul valore sprigionato dalla relazione che quegli oggetti e/o persone hanno e che creano la ricchezza di un territorio” dice Nicola. Inoltre Mitzas è stata anche l’occasione per presentare lo stato dei lavori di DigiPay4Growth, progetto pensato da Sardex in collaborazione con la Commissione Europea sullo scambio di beni e servizi tra la pubblica amministrazione e soggetti terzi attraverso monete complementari. Il progetto ha già superato le fasi di studio e di pianificazione e adesso si appresta a entrare in azione. Come per la Bivona School anche Mitzas ha iniziato a scaldare motori per l’edizione 2016 che con molta probabilità verrà anticipata da una serie di incontri a partire da gennaio prossimo. Per non perdere nessun aggiornamento basterà tener d’occhio i siti sardex.net e sorgentidicambiamento.eu.


Le fotografie che immortalano lo Stretto – Speciale Me&Sea #2 Secondo podcast dedicato alla manifestazione che celebra il mare in Riva allo Stretto

La seconda puntata dello speciale di Start Me Up su Me&Sea si concentra principalmente su due mostre fotografiche che verranno allestite tra il 29 e il 31 maggio all’interno dei locali della Lega Navale di Messina. See in the Sea è la prima, e raccoglie fotografie che Francesco Turano ha scattato nel corso degli ultimi trent’anni nei fondali dello Stretto. Francesco è il primo ospite di questo podcast e con la scusa della fotografica parliamo anche di ambiente e del ruolo delle immagini in ambito scientifico. Per chi fosse interessato a seguire i suoi lavori vi consiglio di seguire la pagina facebook Biologia marina per subacquei e il gruppo Underwater Mediterranean Photographers. Oltre alla mostra Francesco curerà anche un workshop di fotografia subacquea in collaborazione con Oloturia Sub.

L’altra mostra a cui facevo riferimento è legata a un contest lanciato il 21 marzo e tutt’ora in corso: Unesco in senso stretto. È un’iniziativa promossa dal Touring Club di Reggio Calabria insieme a Calabresi Creativi. Ne parlo con il secondo ospite di questa puntata Domenico Cappellano, Console Regionale per la Calabria e per Reggio Calabria del Touring Club. Partecipare a Unesco in senso stretto è molto semplice: basta scattare una foto dello Stretto di Messina, caricarla sul proprio profilo Instagram con gli hashtag #UNESCOinsensostretto e #tesoroitalia e aggiungere un commento. Avete tempo ancora qualche giorno per partecipare (la scadenza è fissata per il 20 maggio). Tutte le informazioni sono su unescoinsensostretto.com.

In conclusione abbandoniamo il mondo delle mostre e della fotografia per incontrare chi, durante Me&Sea ha il compito di mostrare quanto di bello possa offrire il territorio. Sergio Longo, socio fondatore di Welcome to Me, racconta nel podcast le due escursioni che la società di servizi turistici offrirà durante Me&Sea. Il tour delle fontane, per scoprire la città di Messina attraverso le fontane, una delle poche testimonianze cittadine rimaste pre-terremoto. E un’altra invece che porterà i visitatori nelle acque dello Stretto in un viaggio alla scoperta dei miti di questo mare e della sua storia.

 

foto di copertina, via