33. Jazz e innovazione per una storia che vale la pena raccontare



Jazzin è una bella storia di innovazione e Jazz che vale la pena raccontare per almeno due motivi.

La citazione su Innovazione di Giuseppe di fondazione AmpioraggioC’è l’incontro tra innovazione e musica. L’anno scorso Jazz sotto le stelle, la manifestazione jazzistica che si svolge dal 2005 a Pietrelcina (BN), non aveva trovato i fondi e per far fronte a questa crisi coinvolge la Fondazione Ampioraggio che accetta e affianca ai concerti serali una serie di incontri “slow” dedicati al mondo dell’innovazione e dell’impresa.

C’è il voler trasformare il problema in possibilità: la necessità del direttore artistico di Jazz sotto le stelle (Giovanni Russo) ha permesso a Giuseppe De Nicola (co-fondatore di Fondazione Ampioraggio) di creare un evento unico nel suo genere, arricchendo le persone che vi partecipano e il luogo in cui si svolge, bello ma non certo noto per i temi legati all’innovazione.

E la storia si ripete

E il successo della scorsa edizione ha indotto gli organizzatori a ripetere l’esperienza. Così dal 29 luglio al 2 agosto 2018 a Pietrelcina si terrà la seconda edizione di Jazzin in concomitanza con il festival Jazz sotto le Stelle. Il cartellone è ricco di incontri: si parlerà molto di PA visto il contributo di ANCI, cercando di capire come la collaborazione tra Pubblico e Privato possa permettere di La citazione di Giovanni Russo di Jazz sotto le stelleoffrire servizi sempre più efficienti e alla portata del cittadino. Non mancheranno panel sui temi come la blockchain o le b-corporation… il tutto in un clima “slow”, gustando le bellezze del posto e delle persone che parteciperanno all’evento. Ogni sera poi, ci saranno i concerti jazz quest’anno dedicati ai suoni di New Orleans e spaghettata di mezzanotte. Vi convince il programma?

Contribuisci al crowdfunding

Se state pensando di prenotare un posto per Pietrelcina sappiate che potete, volendo, fare anche una donazione. È attiva una campagna di crowdfunding che al momento è online sulla piattaforma campana Meridonare. Un modo semplice e immediato per entrare anche tu in questa storia che, come avrai capito, vale la pena di raccontare.


Foto di Chris Bair, via Unsplash

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I cittadini? Al centro dei servizi pubblici digitali

Mettere in cittadini al centro del processo di sviluppo dei servizi digitali: è chiara la missione di Matteo De Santi- UX/UI e Product Designer – e di Designers Italia, uno dei piani di lavoro del Team per la Trasformazione Digitale – il progetto governativo guidato da Diego Piacentini con l’obiettivo di guidare la transizione al digitale della pubblica amministrazione. Per farlo, De Santi e il suo team hanno bisogno di professionisti del design che collaborino con le istituzioni, e per trovarli lancia la call-to-action dal palco della quarta edizione del World Usability Day Rome, che si è svolta giovedì 9 novembre 2017 a Parco Leonardo, Fiumicino (Roma), davanti a un pubblico di oltre 300 persone.

Matteo De Santi-WUDRome2017

Matteo De Santi durante il suo intervento al WUD Rome 2017

Abbiamo lanciato Designers Italia nel giugno 2017 con l’obiettivo di promuovere lo human centered design come pratica consueta anche nella pubblica amministrazione, perché crediamo che i servizi pubblici digitali siano un bene comune, e come tali vadano pensati e sviluppati” spiega De Santi, che sottolinea sempre come sia importante “parlare di servizi, e non di prodotti”. “Oggi – dice –  purtroppo, nella pubblica amministrazione mancano designers: per questo li cerchiamo negli studi e tra i liberi professionisti, perché un reale miglioramento dei servizi digitali della PA è nell’interesse di ciascuno di noi”.

In che modo Designers Italia cercherà queste figure?

Designers Italia condividerà una serie di linee guida, tra cui lo UI Kit dei servizi pubblici digitali e un Toolkit per le interfacce web. Questa azione va ad aggiungersi alla chiamata grazie alla quale verranno coinvolti i professionisti del design che vorranno candidarsi: “Non c’è alcun limite al numero di persone che stiamo cercando” conclude De Santi “proprio in virtù dello spirito open source e fortemente collaborativo che anima Designers Italia: chiunque abbia le giuste competenze può aiutarci a rendere i servizi pubblici digitali realmente e finalmente al servizio del cittadino”.

E poi? Come è andato il WUD Rome?

L’intervento di De Santi si inserisce in una giornata che ha avuto come tema quello dell’inclusione attraverso la user experience, e che ha visto avvicendarsi sul palco oltre 20 speaker italiani e internazionali, tra cui Emmanuel Sevrin – Project manager UN World Food Programme, che ha presentato Dalili, l’app pensata per i rifugiati siriani in Libano che funziona come un borsellino elettronico- caricato proprio dal WFP- per acquistare generi alimentari in negozi convenzionati; Rosana Ardila – Open Innovation Manager di Mozilla, sulle opportunità offerte dalla delocalizzazione dei processi di sviluppo e design in un’ottica di ampliamento dell’inclusione; e il rivoluzionario progetto del Borgo Digitale di Sergio Castellani, che si ispira alle parole dell’imprenditore- filosofo Brunello Cucinelli- che ha dimostrato un forte interesse per il progetto, sviluppato oltretutto nella sua terra, l’Umbria- per fondare un Rinascimento Digitale che ri-metta l’uomo al centro di ogni progettazione.

>> Ascolta l’intervista a Carlo Frinolli <<

Organizzato per il quarto anno consecutivo dalla Experience Design Agency nois3, il World Usability Day porta avanti la mission di diffondere buone pratiche di progettazione e user centered design, e si inserisce in un network verticale ampio e consolidato negli anni. Al centro del dibattito dell’edizione di quest’anno, la Inclusion through UX, e cioè la user experience come promotore dell’inclusione, l’accessibilità e l’usabilità di servizi, e l’empatia come base di un processo di progettazione human-centered. “Spesso, nella storia, le persone sono state escluse: per il colore della pelle, per le idee politiche, la nazionalità, la religione o gli orientamenti sessuali” spiega Carlo Frinolli, CEO di nois3 e Founder di WUDRome, che nel suo intervento introduttivo cita Alan Turing “e anche oggi, che il mondo sta cambiando ma le società faticano a trasformarsi in comunità aperte, bilanciate e inclusive, rischiamo di lasciar fuori qualcuno. Proprio per questo, intendo la progettazione come un atto politico, che ha il dovere di comprendere contesti e problematiche quotidiane e valorizzare l’unicità delle persone che usano le tecnologie”.

Per tutte le informazioni sul wud, visitare wudrome.it.

53. Come gestire una community sui social



Come si gestisce una community sui social che nasce per gioco e successivamente diventa un lavoro vero? Come si fa a mantenere viva l’attenzione e vincere la concorrenza? Sono più o meno questi i temi che trovate in questo podcast che vede come protagonista Samuele Maffizzoli di Calciatori Brutti. A metà giugno partirà il torneo di calcio di strada che porterà tutti gli appassionati di quei giochi che tutti gli appassionati di calcio da bambino hanno giocato – appunto – per strada. Ci si può prenotare attraverso il sito ufficiale dell’evento o attraverso l’app Ganiza, che ha reso possibile questa intervista.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Per avere qualche suggerimento per gestire la propria pagina e community sui social
  • Quanto impattano gli eventi live? E le critiche, come si gestiscono? Samuele racconta alcune esperienza concrete

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Link utili

La citazione di Samuele

53.samuele_calciatoribrutti

 

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A Catania la terza edizione del Google I/O Extended

È iniziata questa mattina e andrà avanti fino al 19 maggio la terza edizione del Google I/O Extended Catania, l’evento-conferenza sui temi dell’informatica made in Google legati al mondo della programmazione, del design e del business.

L’evento si svolgerà presso il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania, ed è organizzato dal Google Developer Group Catania e Women Techmakers Catania, con il supporto di Google Business Group Catania, FabLab Catania, le associazioni Palestra per la Mente e Youth Hub Catania e le community Programmatori a Catania e Big Data for You.

Ma cosa è un Google I/O Extended?

Ogni anno Google per presentare i suoi nuovi prodotti organizza il Google I/O, una conferenza che inizia oggi e terminerà il 19 maggio che si terrà al Shoreline Amphitheatre di Mountain View in California.

Contemporaneamente Google incoraggia e supporta l’organizzazione in tutto il mondo di eventi paralleli alla Google I/O, detti I/O Extended. Lo scopo è dare la possibilità agli appassionati di seguire insieme la diretta streaming dell’evento principale di Mountain View (a partire dalle 19:00 ora italiana), ma non solo. I Google I/O Extended rappresentano anche l’occasione per le community in giro per il mondo per condividere esperienze, fare divulgazione, organizzare workshop e presentare best practices nel territorio.

I ragazzi del GDG Catania quest’anno hanno voluto far sì che i protagonisti del Google I/O Extended di Catania non fossero gli speaker ma i partecipanti. Oltre a poter seguire i classici speech e lo streaming on-line dell’evento principale dagli Stati Uniti, sarà infatti possibile cimentarsi con un elevato numero di attività pratiche (dette hands-on) come workshop, attività di progettazione e vere e proprie competizioni.

Le attività sono tutte elencate nei due programmi che trovate online (ce n’è uno per i workshop e un altro per gli speech). L’accesso è gratuito, ma bisogna registrarsi gratuitamente su eventbrite.

Potete seguire il live tweet con l’hashtag #io17extended.

Blast 2017 si chiude nel segno della realtà virtuale

L’ultimo giorno di BLAST 2017 è stato nel segno della realtà virtuale. A salire sul palco del main stage speaker del calibro di Alon Melchner, fondatore e presidente di WakingApp VR/AR creation tool, che ha mostrato le potenzialità della Realtà Virtuale e della Realtà Aumentata applicate a campi come il gaming, la medicina, la pubblicità, l’editoria o il turismo. Non è certo mancato l’accenno all’intelligenza artificiale, sempre più presente nella realtà quotidiana.

Non solo realtà virtuale

Grande spazio è stato dato poi anche all’ecosistema startup in prospettiva worldwide. Marco Villa ha spiegato quali sono, e come si muovono, i principali hub mondiali come la Silicon Valley, Israele e il mercato asiatico. Durante il suo workshop invece Tech Silu ha discusso delle criticità, e delle possibili soluzioni, legate alla penetrazione delle startup nel mercato cinese.

Come è andata la BLAST Wars?

La realtà virtuale è tornata protagonista nella BLAST Wars, la finale della competition tra startup. La vittoria è andata al team di Remoria VR, startup innovativa che produce input devices per il settore della realtà virtuale. Al team è stato assegnato l’assegno di 30.000 euro.

MashCream, un concept basato sulla produzione espressa di gelato artigianale invece, si è aggiudicata, invece, il premio messo a disposizione da M Accelerator, che darà accesso al team ad un programma di mentoring  della durata di 3 mesi a Los Angeles.

Le altre startup finaliste sono state:

  • Scooterino, la prima app che permette di condividere un passaggio in scooter. Mette in contatto in tempo reale scooteristi e pedoni che devono andare nella stessa direzione.
  • Go Sherpy, l’app salvadanaio che riesce a far raggiungere ai suoi utenti  i propri desideri attraverso piccoli risparmi automatici e flessibili.
  • Biopic, la soluzione architetturale che può rendere coltivabile ogni spazio casalingo.

E quindi, come è andato Blast 2017?

Bene! Gli organizzatori hanno comunicato che in questi 3 giorni BLAST2017 ha radunato 60 speaker di rilievo internazionale, 950 partecipanti e 81 startup provenienti da tutto il mondo, senza contare i numerosi incontri che hanno visto coinvolti investitori e startup.

“Si conclude, oggi, una sfida vincente nella quale assieme a Fiera di Roma abbiamo creduto sin dall’inizio assieme ai numerosi partner e agli sponsor dell’iniziativa. – hanno detto Alessia Gianaroli e Rosbeh Zakikhani, co-organizer dell’iniziativa. “Nel corso di questi 3 giorni – hanno poi continuato – l’Italia si è confermata uno dei poli più importanti dell’innovazione internazionale e questo ci rende orgogliosi del lavoro svolto finora, e che è destinato a non fermarsi”.

Blast 2017 è stato organizzato da Blast Project e Fiera di Roma e noi ne avevamo parlato proprio con Alessia in questo podcast.

Nella foto di copertina i tre finalisti di Blast Wars: Remoria VR, Scooterino e MashCream

Roma accoglie startup e investitori. Hai già il tuo biglietto per Blast?

Ho aggiornato questo articolo il 26 aprile perché c’è una sorpresa per te!

Si svolgerà a Roma, tra il 10 e il 12 maggio Blast, evento che permetterà alla Capitale di Italia di essere per tre giorni il centro dell’imprenditoria e delle startup. A maggio i locali della Nuova Fiera di Roma si riempiranno di aziende, startup, investitori, incubatori, acceleratori, media, rappresentanti dell’amministrazione pubblica e personaggi di spicco del mondo della tecnologia e dell’innovazione provenienti da ogni parte del mondo.

E si, perché l’internazionalità sarà una delle chiavi di volta dell’evento che, come è facile immaginare, nasce per portare a Roma chi fa impresa e ispirare chi vorrà partecipare attraverso le conferenze di alcuni dei più importanti leader del settore. Arriveranno da ogni parte d’Europa e del mondo e puoi vedere chi ha già confermato la propria presenza nella sezione speaker del sito blastproject.com.

Perché partecipare a Blast?

Se sei un appassionato o hai una startup faresti meglio a farci un pensierino ed essere presente a Roma, e ti spiego il perché. Innanzitutto i numeri. Parliamo di un evento di 3 giorni che:

  • richiamerà più di 1500 ospiti;
  • richiamerà 150 startup divisi in 5 categorie (che adesso ti dico);
  • avrà a disposizione 5.000 mq di spazio divisi in 5 aree in cui si svolgeranno 6 appuntamenti diversi: conferenze, una Startup Academy, spazio espositivo, spazio per gli incontri uno-a-uno;
  • avrà 1 Media Center con testate giornalistiche italiane e internazionali (tra cui anche noi).

Considera che l’evento sarà verticale su alcuni temi specifici, i più caldi del momento. Blast è alla ricerca di idee che ruotino attorno a: 

  • VR/AR
  • Intelligenza Artificiale
  • Fintech
  • Foodtech
  • IoT e Industria 4.0

A chi intende partecipare come startup è stato riservato un programma specifico che può essere consultato nella sezione dedicata del sito

Roma Blast ticket on sale

Indeciso se venire a Roma? Pensaci, ma non troppo!

La call per startup si è chiusa lo scorso 5 aprile. Però puoi partecipare come visitatore. Se sarai abbastanza veloce potrai avere il biglietto a 100 € inserendo il codice StartMeUp100 al momento dell’acquisto. Sbrigati solo i primi 50 avranno diritto allo sconto!  

Roma, la città eterna, si prepara a vivere un evento spaziale. Non vorrai mica perderlo?

Speciale Snap Italy Talent Award 2016 Le interviste alle startup più interessanti viste all'evento di Snap Italy



Come forse avete potuto vedere dai social, giovedì scorso, 30 giugno, mi trovavo a Roma a seguire lo Snap Italy Talent Award 2016. Il premio indetto dal webmagazine Snap Italy, si è svolto nell’incantevole villa Geta (un posto con i conigli nel prato, per farvi capire). È stata una serata dedicata al networking anche se a farla da padrona è stata la competizione che ha visto ventiquattro startup divise in sei categorie gareggiare tra loro. Nel podcast che potete ascoltare all’inizio dell’articolo (o su iTunes) troverete le interviste a alcuni dei vincitori più altre tre ai progetti che mi hanno colpito particolarmente.

Si inizia con Zornitza Kratchmarova di Babyguest, startup che ha vinto nella sezione Turismo, per passare poi a Riccardo Zamponi di Spagrillo, progetto risultato primo nella categoria Food. Subito dopo ho il piacere di ospitare Davide De Luca e Roberto Dell’Ariccia di Traslochino e Enrico Scianaro di Whoosnap, che hanno battuto le altre startup nella categoria Sharing Economy e Innovazione. Non troverete Adriana Santanocito di Orange Fiber e GET dei fratelli Parini (vincitori rispettivamente per le categorie Moda e Utilities) che spero di avere presto come ospiti nelle prossime puntate.

C’è però ancora spazio per alcune idee che non hanno vinto ma che a me hanno particolarmente colpito. E così questo speciale dedicato allo Snap Italy Talent Award 2016 si conclude con le interviste a Domenico Sarleti di Tripdoggy, Caterina Naglieri di Plato Design e Piercarlo Mansueto di Sharewood.

Nella foto di copertina un momento della premiazione. L’immagine è stata presa qui

La città come laboratorio di innovazione L'incontro organizzato da Atfactory rientra nel programma dell'Urban Thinker Campus

Lo abbiamo accennato ieri durante la puntata live di Start Me Up*, ma metto giù due righe in modo da darvi qualche riferimento in più sull’incontro che ci sarà sabato 10 ottobre ai Cantieri Culturali della Zisa organizzato da Atfactory. Alle 14:00 è previsto infatti un panel dal tema La città come laboratorio di innovazione, in cui si cercherà di capire come migliorare le economie locali seguendo un approccio innovativo ed inclusivo nella gestione dei fenomeni economici e sociali delle città.

A coordinare l’incontro saranno Paola Di Rosa e Eleonora Rocca che abbiamo conosciuto nella puntata numero uno di questa nuova stagione di Start Me Up. Al panel parteciperanno inoltre: Mattia Corbetta (Italian Ministry of the Economic Development), Giovanni De Caro (Tech-Hub), Flavia Marzano (Link Campus University), Fabrizio Micari (Scuola Politecnica di Palermo) e Maurizio Carta (Scuola Politecnica di Palermo).

Le città stanno diventando luoghi economia creativa e aree in cui nasce una fitta rete di relazioni formali e informali che si intrecciano ogni giorno – recita il comunicato stampa. I nuovi modelli di città intelligenti stanno cambiando il modo di lavorare: in rapida crescita comunità di startup sono sempre più ambasciatori di abitudini di lavoro più flessibili, creative e intelligenti rispetto al vecchio stile del lavoro a tempo pieno.

La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi su Eventbrite.

La città come laboratorio di innovazione rientra nell’Urban Thinker Campus, manifestazione destinata a far spazio a nuovi modelli di business per migliorare la qualità della vita di una società grazie a strumenti innovativi e integrati. Alcuni di voi sapranno già di cosa parlo perché l’iniziativa è stata al centro di una puntata di inizio luglio di Start Me Up, quando ho ospitato Toti Di Dio di Push, associazione promotrice dell’evento. Atfactory è partner organizzativo del Urban Thinker Campus e la manifestazione rientra all’interno del programma WORLD URBAN CAMPAIGN, Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti urbani che ha come obiettivo il coordinamento di politiche di sviluppo per le città del XXI secolo.

 

*Da due settimane siamo in onda tutti i lunedì alle 22 su Radio Street Messina con un programma realizzato in collaborazione con Startup Messina