Quattro lavori da consigliare a chi ama programmare

Programmare è la tua passione? Sei alla ricerca di un lavoro che valorizzi le tue qualità di developer? Dai un’occhiata a queste quattro offerte proposte da aziende che conosciamo bene.

ludwig cerca un Mid-Senior Frontend Developer

ludwig è il motore di ricerca che permette di confrontare la frase che si sta scrivendo in inglese con tanti esempi presi da fonti attendibili. Un anno fa circa i due co-founder Roberta Pellegrino e Federico Papa hanno raccontato durante un appuntamento di Casi Studio come l’interesse verso questa startup stia crescendo sempre più. Non stupisce quindi che in queste settimane il team sia alla ricerca di un Mid-Senior Frontend Developer.

Scopri tutte le caratteristiche richieste per candidarsi per questa posizione.

Virtuoso cerca un iOS Engineer (Italian Speaking)

Non è la prima volta che parliamo di Healthy Virtuoso e non è neanche la prima volta che questa startup viene citata all’interno di un numero di bacheca. Con il cuore diviso tra la Sardegne e la Lombardia Healthy Virtuoso è una delle realtà più promettenti del panorama startup italiano. Il loro prodotto, lo ricordiamo, è l’app che ti permette di migliorare i tuoi comportanti attraverso sfide online.

In queste settimane il team è alla ricerca di un iOS Engineer di lingua italiana. Trovi la descrizione della posizione sul profilo Linkedin dell’azienda.

Kineton cerca un Front End Developer

A proposito di belle realtà per cui lavorare Kineton è una di quelle aziende per cui abbiamo perso la testa. Ci è bastato registrare l’intervista a Angelo Ferraro per scoprire l’attenzione che questa azienda con una sede (tra le altre) in Campania ha per i propri dipendenti. Per questo motivo se sei un Front End Developer non dovresti lasciarti scappare l’opportunità di poter lavorare per loro.

Leggi le specifiche richieste per questa posizione.

Ardeek cerca un full-stack developer

Gli amici di Ardeek da sempre partner tecnico di Start Me Up sono alle prese con una serie di cambiamenti. Dopo aver lavorato al nuovo logo (bellissimo!) adesso sono alle prese con il team. Stanno cercando un full-stack developer con i super poteri! Leggi i requisiti e non perdere la possibilità di poter lavorare al fianco di un team di professionisti composto da persone di valore.

Qui le caratteristiche richieste per candidarsi.

Trovato qualcosa di interessante? Non tenertelo per te, condividi questo articolo con chi ama programmare!

Immagine di copertina KOBU Agency via Unsplash

Tra bandi e offerte di lavoro, la giusta occasione per svoltare

Come ogni mese, scandagliamo il web alla ricerca di bandi e offerte di lavoro che vi permettano di svoltare: nella vostra carriera, con una nuova sfida lavorativa o con la vostra startup, trovando i fondi giusti per raggiungere il vostro obiettivo. Nella bacheca di aprile trovate due bandi e quattro offerte di lavoro. Scopritele tutti!

Come sempre le offerte arrivano direttamente da Start Me Up – gruppo d’ascolto. Se volete conoscerle in anteprima, unitevi! Pubblichiamo un’offerta al giorno, dal lunedì al venerdì.

Culturability 2020: una certezza con qualche novità

600 mila euro per centri culturali innovativi, nati da processi di rigenerazione e riattivazione di spazi, edifici, ex siti industriali, abbandonati o sottoutilizzati. È questa la cifra che Unipolis, la fondazione promotrice di Culturability ha deciso di mettere sul piatto confermando l’apertura della call nonostante “l’attuale fase di emergenza sanitaria generata dal Coronavirus”. L’intento è quello – si legge ancora sul sito – di “offrire un supporto alle tante organizzazioni culturali in difficoltà, che continueranno nei prossimi mesi ad accusare gli effetti della chiusura dei propri spazi e dell’annullamento dei loro eventi avvenuti in questi mesi”.

L’edizione 2020 di Culturability mantiene l’intento degli anni precedenti, ma presenta alcune novità negli obiettivi, nei tempi e nei destinatari. Il programma è indirizzato a centri culturali rigenerati già attivi, in cui si sviluppano processi di innovazione culturale con impatto sociale e civico, e si sperimentano nuove logiche di collaborazione con le comunità locali.

La call chiude il 16 giugno 2020 alle ore 13 e le candidature dovranno essere sottoposte solo online. Tutte le info sono su culturability.org.

Idee green da accelerare: Step Tech Park vi sta cercando!

Step Tech Park, l’hub per la lotta alle emissioni di CO2, ha lanciato la call for startup. In palio un esclusivo programma di accelerazione, uniche possibilità di networking e supporto quotidiano e concreto nella realizzazione dei progetti più sfidanti. C’è tempo fino al 15 maggio per partecipare!

Tutte le info qui steptechpark.com/call-for-future

Customer Success Manager presso Sketch

Questo non è un lavoro per tutti. Non tanto perché per gestirlo è necessaria la conoscenza della lingua inglese scritta e parlata ma perché la figura richiesta dovrà diventare il “volto di Sketch” per i clienti. Il CSM dovrà infatti gestire il rapporto con i clienti, raccogliere i loro feedback e l’evangelizzazione della piattaforma di sketch. L’obiettivo – si legge nell’annuncio – “non è vendere, ma piuttosto costruire relazioni, favorire l’adozione duratura e aiutare i clienti a raggiungere con successo i propri traguardi”.

Sketch è una delle aziende digitali più importanti al mondo. Lavorano in modalità remoto e quindi ci teniamo a segnalarvela.

Tutte le info: sketch.com/jobs/customer-success-manager/

Customer Engineer, Networking, Google Cloud – presso le sedi Google di Milano e Roma

Google Italia è alla ricerca di un ingegnere che possa occuparsi del controllo della rete e della gestione dei clienti interessati all’uso di Google Cloud. Non quindi un semplice ruolo di tecnico, bensì una figura che sia in grado di parlare e immaginare per i clienti il modo migliore con cui utilizzare la rete che Google mette loro a disposizione.

Tutte le info su linkedin.com/jobs/view/1821360078/

Full stack e Junior developer presso Pigro, Bologna

Pigro è l’azienda che progetta assistenti virtuali pensando ad Aziende ed Enti Pubblici e a help desk di medie e grandi dimensioni. Ha la sede a Bologna ed è alla ricerca di due tipi di sviluppatori: uno back-end/ Full Stack e l’altro junior. Le due figure saranno inserite all’interno del team che da tempo si occupa di soluzioni che hanno a che fare con Intelligenza Artificiale e un approccio statistico.

Consulta la descrizione delle due offerte qui pigro.ai/lavora-con-noi

Posizioni aperte a Satispay – diversi ruoli e diverse sedi.

Satispay è una delle startup fintech più quotate in Italia. Anche noi la usiamo (sia in azienda che privatamente). Qualche giorno fa abbiamo fatto un giro sul loro sito e ci sono tante posizioni aperte. Sono diverse figure per diverse sedi. Potete filtrare la ricerca, sia per luogo che per competenza.

Fate tutto qui satispay.breezy.hr

Foto di copertina Linus Nylund via Unsplash.

Donne e tecnologia: la mission di Work Wide Women A Catania il 18 e il 19 novembre arrivano i Google Days



È un appuntamento dedicato alle donne quello che si vivrà il 18 e il 19 novembre al TIM WCap di Catania. Work Wide Women piattaforma di social learning tutta al femminile terrà due lezioni su Google Adwords e Google Analytics. Il portale nasce con la volontà di accrescere la conoscenza del digitale tra le donne. Lo spiega in questo podcast una delle co-fondatrici del progetto, Linda Serra. Reduce da una esperienza negli Stati Uniti dove ha approfondito questi temi, Linda ha deciso di dare il via a Work Wide Women. L’idea ha convinto anche TIM che nel 2014 le ha assegnato un grant e adesso il portale eroga lezioni in modalità e-learning o con lezioni frontali. Come quelle di Catania che il 18 e il 19 novembre porterà per la prima volta in Sicilia questo evento. Nell’intervista Linda sottolinea come sia la cultura a allontanare le donne da questo mondo: lei è comunque fiduciosa che, attraverso la divulgazione e l’evangelizzazione digitale, si possa recuperare il tempo perduto.
Se siete di Catania e dintorni, il consiglio è di non farsi scappare l’occasione. Ci sono tre tipologie di biglietti:

Di seguito i link per iscriversi ai workshop:

 AdWords 18 novembre

 Analytics 19 novembre

 Full Pack AdWords + Analytics

Per conoscere invece l’offerta formativa di Work Wide Women, basta andare su workwidewomen.com.

Beentouch si prepara al lancio mondiale

beentouch

Due anni fa circa cinque ragazzi di Catania dissero di voler sfidare Skype nella gara della telefonia voip. Quei ragazzi avevano fondato una azienda per raggiungere i propri obiettivi:  nace così Beentouch. Uno dei fondatori, Danilo Mirabile. Danilo torna a Start Me Up dopo un anno dal lancio della beta della App perché il 22 novembre verrà rilasciata in tutto il mondo la versione definitiva. Prima di parlare dell’evento Danilo racconta che anno è stato questo: mesi di lavoro per validare l’idea, migliorare le funzionalità della app, lavorare sul design e la ux e conoscere il mercato. Beentouch andrà ad aggredire le nazioni emergenti, che hanno specifiche esigenze, con un numero di utenti potenziali molto alto. Dietro Beentouch non c’è solo tecnologia, ma una vera e propria filosofia: tutti devono avere la possibilità di comunicare. Danilo lo spiega bene nell’intervista che naturalmente vi invito a ascoltare. I dettagli dell’evento del 22 sono qui, mentre se ne volete sapere fi più du Beentouch, questo è il sito ufficiale.

isamuni.it accende i riflettori sul panorama tech siciliano

Simone Ivan Conte è un programmatore siciliano che vive all’Estero, però è come se non se ne fosse mai andato dalla Sicilia. Il motivo? È forse uno degli attori più attivi nell’ambito del networking e organizzatori di eventi a tema sviluppo della zona. L’ultima sua fatica concepita insieme a Gabriele Viglianesi è isamuni.it  (si legge alla siciliana, isàmuni) , un portale che mette in risalto il mondo tecnologico della Sicilia, dando spazio a persone, gruppi, aziende e eventi.
L’intervista a Simone prosegue poi parlando della situazione del Sud Italia dal suo punto di vista estero, Simone coglie la quantità di gruppi che animano il territorio. Nota anche però la scarsa presenza di grossi player, l’unico vero tassello che manca al nostro  piccolo ecosistema regionale. Nonostante sia una versione beta, esiste una presentazione che ne spiega il contenuto. Trovate tutto su isamuni.it.

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Le citazioni degli ospiti di questo podcast

Promuovere processi innovativi sul territorio: Alberthon e 012 factory



Prima parte del podcast dedicata all’Alberthon, hackathon promosso dalla Fondazione Mario Diana con la collaborazione di 012 factory e Gdg Campania. Il 28 ottobre a partire dalle 10 e per le 24 ore successive circa 60 persone hanno preso parte alla maratona per sviluppare una applicazione che ruotasse intorno al mondo dell’istruzione universitaria e della formazione professionale dei giovani studenti al fine di semplificare la gestione del percorso formativo. Solo 3 squadre sono arrivate alla fine del percorso: ha vinto il team dei disagiati che adesso avrà altri 45 giorni per portare a termine quanto progettato e assicurarsi così il premio di 10.000 euro messo in palio dalla Fondazione Mario Diana.
L’iniziativa si è svolta nei locali di 012 factory, il primo centro di contaminazione in Europa per l’imprenditoria innovativa che ha sede a Caserta. Forse lo ricorderete perché in trasmissione ne abbiamo parlato più di un anno fa e poi perché lo scorso settembre sono stato ospite da loro per un appuntamento della Academy, il loro corso di formazione imprenditoriale.

Innescare processi innovativi: la mission di 012

In questo podcast parlo con Fabrizio Lapiello che oltre ad essere un membro fondatore di 012 è anche parte attiva del GDG Campania. È stato lui a organizzare l’Alberthon, «una iniziativa che parte dall’esigenza della Fondazione Mario Diana di sviluppare il progetto Prometeo attraverso la realizzazione di una app». Così, in pieno stile 012 factory si è deciso di portare un hackathon tra le mura dell’accademia per dare la possibilità a giovani sviluppatori di mettere a frutto le loro competenze da un lato e innescare processi innovativi all’interno del territorio. Fabrizio lo racconta nell’intervista che naturalmente vi consiglio di ascoltare.

La nostra forza? Il team

Raccontano la loro esperienza diretta il team dei disagiati (si chiamano proprio così), che finita la maratona adesso sono al lavoro per rifinire la soluzione che gli ha permesso di vincere questo primo turno e avere così quasi in tasca i 10.000 euro di premio (li avranno non appena consegneranno la versione beta della app, tra 45 giorni circa). A rappresentare tutto il team ci sono Vincenzo Santopietro e Francesco Battistone che raccontano alcune specifiche del progetto e come sono riusciti a arrivare alla fine di questo percorso e a sopratutto a vincerlo. Curioso, ma non poi tanto, come sia stata la forza del team a permettere loro di vincere questa competizione. Quindi non le competenze o la preparazione, ma solo il rapporto che i cinque disagiati coltivano anche fuori da questa esperienza (sono amici e colleghi). Tutto vero, vi basta ascoltare l’intervista.

Startup Weekend Messina: una occasione per crescere

Nell’ultima parte del podcast si parla di Startup Weekend Messina che tra l’11 e il 13 novembre arriva per la seconda volta in riva allo Stretto. Start Me Up è media partner e fa parte dell’organizzazione che è coordinata da Startup Messina. Ho chiesto a Sebastiano Longo di raccontare la sua esperienza, visto che l’anno scorso è stato uno dei partecipanti e quest’anno è parte attiva del gruppo promotore. Ne viene fuori uno spaccato interessante di un evento che nella sua semplicità riesce a catalizzare tante energie e, più che l’aspetto imprenditoriale, lavora sulla formazione delle persone. Così è stato l’anno scorso per la community messinese e la speranza è quella che si possa replicare anche quest’anno.
Già che ci sono vi ricordo che i biglietti sono ancora disponibili: potete trovarli, così come tutte le informazioni, su www.swmessina.it.

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Le citazioni degli ospiti di questo podcast

Start Me Up speciale Italian Games Fest 2016 Siamo stati a S.Agata di Militello (ME) per l'incontro organizzato dai GdG e ci è scappato uno speciale



Start Me Up torna eccezionalmente questa settimana per lo speciale Italian Games Fest 2016! Sedici minuti di interviste ai protagonisti dell’evento dedicato al mondo dei videogiochi organizzato dai Google Developers Group del Mediterraneo. La cornice era il Castello Gallego di Sant’Agata di Militello, in provincia di Messina. Niente ha potuto la sveglia presto e la tentazione di tuffarsi nel mare blu della costa tirrenica siciliana: a partire dalle 9:30 abbiamo assistito ai vari interventi che si sono succeduti nel corso di tutta la giornata (qui il programma).

La Sala dell'Italian Games Fest 2016

La Sala dell’Italian Games Fest 2016

Una app per educare

Tiziano Lo Giudice è il Responsabile del settore Tech di Olomedia e a Sant’Agata ha raccontato l’esperienza di Io sono Pulito, un sistema di educazione al sociale e alla salute voluto da alcuni club Rotary della zona di Palermo. La Olomedia ha tradotto le intenzioni del Rotary in un gioco a risposta multipla fruibile attraverso una app. I destinatari erano i ragazzi tra i 12 e i 18 anni, tutti studenti di scuole medie e superiori della zona di Palermo. I quiz sono stati preparati da alcuni esperti individuati dal Rotary e l’applicazione è stata promossa grazie all’aiuto dei professori nelle varie scuole. La risposta è stata ottima: ci sono stati 1500 download e si sono registrati al portale circa un centinaio di studenti.

Fabio con Tiziano LoGiudice di Olomedia

Fabio con Tiziano LoGiudice di Olomedia

Per Tiziano il successo dell’operazione è dovuto a due fattori: il gruppo di lavoro è riuscito a creare una comunità reale di riferimento a supporto del prodotto virtuale. In più i premi in palio hanno attirato l’attenzione dei ragazzi, spingendoli a partecipare. L’app Io sono pulito è ancora disponibile negli store Android, mentre tutte le informazioni e i contatti di Olomedia sono invece qui.

ilvideogioco.com e due consigli per scrivere una lettera di presentazione

Ha un passato (e un presente) come giornalista Edoardo Ullo, che sei anni fa ha deciso di aprire un blog sul mondo dei videogiochi. Quel blog oggi è ilvideogioco.com una testata giornalistica registrata che racconta «il mondo videoludico in sintesi». ilvideogioco.com è uno dei siti indipendenti sui videogiochi più seguiti in tutta Italia. Nell’intervista Edoardo racconta la prima volta che ha preso contatti con l’ufficio stampa di una casa produttrice per poter avere alcuni prodotti da recensire. In quell’occasione nessuno si fece vivo: fu solo dopo la risposta di Daedalic che Edoardo iniziò a dialogare con le grosse case produttrici.
A suo avviso quando ci si presenta a uno di questi colossi bisogna essere semplici e diretti: «devi fare capire che stai lavorando e non vuoi perdere tempo» sottolinea. Nelle lettere poi non devono mancare i riferimenti a cosa si è già fatto e infine è necessaria una buona dose di faccia di bronzo, «che non guasta mai!».

Fabio con Edoardo Ullo de ilvideogioco.com

Fabio con Edoardo Ullo de ilvideogioco.com

Nonostante i numeri in crescita e il buon successo che ilvideogioco.com sta ottenendo Edoardo ci tiene a precisare di voler comunque sempre dare spazio agli indipendenti, mantenendo quindi vivo lo spirito iniziale che lo ha spinto a creare ilvideogioco.com. Il sito ha anche un profilo facebook e un account twitter.

«…E come guadagniamo? Con la pubblicità!»

È un po’ il mantra di chi ha in mente un progetto, ma chi ci lavora sa bene che la pubblicità non è la soluzione a tutti i mali. Per questo motivo un intero panel dell’Italian Games Fest era dedicato alla pubblicità per mobile. Se ne è preso cura Pietro Alberto Rossi, consulente informatico.

Fabio con Pietro Alberto Rossi

Fabio con Pietro Alberto Rossi

Con Pietro andiamo subito al sodo e gli chiediamo quali siano le tipologie di pubblicità che secondo lui funzionano di più. «Al momento il miglior rendimento è dato dai video, perché esistono delle metodologie che costringono l’utente a guardare uno spot per un tot di tempo». Al secondo posto Pietro mette invece il tipico banner da trovare nella schermata di una app, che nonostante il minor guadagno è comunque facile da integrare. Ultimo posto per quei sistemi che ti invitano a compiere un’azione promettendoti una ricompensa, di solito non sono molto utilizzati. Se nell’intervista ci si riferisce principalmente alle app, il discorso vale anche per i siti responsive e tutto il mondo mobile. Non è un dettaglio da poco visto che la pubblicità può essere integrata all’interno di un progetto in qualsiasi stadio e rappresenta una delle principali fonti di guadagno. Oltre all’integrazione all’interno del sistema il messaggio deve essere comunque studiato in base al target che si intende raggiungere. È questo il lavoro di Pietro, che volendo, potete contattare qui.

E le donne?

Fabio con Federica Greco di Women Techmakers Catania

Fabio con Federica Greco di Women Techmakers Catania

Non solo videogiochi all’Italian Games Fest 2016: tra i vari interventi c’è stato anche il tempo per promuovere il Women Techmakers, progetto di inclusione sociale proposto e sponsorizzato da Google pensato per diffondere l’informatica tra le donne. Federica Greco, l’ultimo ospite di questo podcast è a capo del gruppo catanese è una studentessa di informatica e confessa di trovarsi spesso a lavorare in un ambiente prettamente maschile. Federica crede che una delle cause sia da trovare nella società che spesso «ti spinge a pensare che l’informatica sia qualcosa per i ragazzi». Per questo motivo è importante il contributo di iniziative come quelle di Google, per dire alle ragazze che l’informatica e la scienza sono anche per le donne. Per conoscere meglio Women Techmakers c’è un sito dedicato, mentre per entrare in contatto con il gruppo italiano, basta seguire la pagina facebook. Potete scrivere invece a Federica qui.

Nella foto di copertina i membri dei GdG del Mediterraneo