Alla ricerca dell’idea che salverà i nostri dati personali

Ne hai abbastanza di Facebook, Google e Yahoo che non fanno altro che prendersi un sacco di informazioni su di noi senza neanche chiedercelo? Ti piacerebbe accedere a tutti questi servizi offerti da queste aziende senza dover cedere per forza così tanti dati? Pensi che la blockchain possa essere una valida alternativa? Credi che l’internet in futuro potrà essere decentralizzato e distribuito?

Sta in queste domande il senso di DECODE, il contest alla ricerca di una idea o una iniziativa che abbia a che fare con la gestione della propria identità online, diritto all’accesso della rete, reputazione e conservazione dei dati online. In palio ci sono ben 500 ore di sviluppo software che permetteranno di vedere realizzata l’idea vincente.

Per partecipare c’è tempo fino al 5 giugno.

Chi promuove DECODE?

DECODE è promosso dal Waag Society, institute for art, science and technology. L’istituto è pioniere nel campo dei media digitali. In 22 anni di attività la fondazione è diventata una istituzione internazionale, una piattaforma artistica di ricerca e sperimentazione. Nel frattempo è diventata promotrice di una serie di eventi e ha organizzat di eventi e terreno fertile per l’innovazione culturale e sociale.

DECODE rientra tra i progetti finanziati dalla UE attraverso Horizon 2020.

Continua a leggere la notizia sul sito waag.org.

L’immagine di copertina è stata presa qui

49. Bot: perché non potrai più farne a meno



Perché usare i bot nella propria strategia di comunicazione? Perché usare principalmente Telegram? Quale sono le potenzialità di questo mezzo di cui tutti ormai parlano e sembra essere ormai un must have per chi gestisce qualcosa che ha a che fare con la tecnologia. Stefano Borzì è un giovane sviluppatore di Paternò (CT) che, vista la sua esperienza, è stato chiamato a tenere un workshop su questi temi durante il Google I/O Extended di Catania. In questo podcast anticipa i temi del laboratorio (abbiamo registrato l’intervista prima) e spiega perché ormai non è possibile fare a meno di questo strumento.

Perché ascoltare questo podcast?

  • Per scoprire qualcosa in più sui bot sia dal punto di vista tecnico che strategico

Guarda il video del workshop

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Link utili

  • Cosa è il Google I/O Extended Catania: l’articolo di Start Me Up che ne parla.

La citazione di Stefano

Stefano Borzì - programmatore

Leggi la trascrizione del podcast

Wake Up! Call 4 ideas porta la cultura di impresa a scuola Pochi giorni alla fine della campagna di crowdfunding promossa da 360gradi. In più parliamo di Effetto Wow e Need For Nerd



C’è tempo fino al 26 ottobre per dare una mano a 360gradi che su eppela sta cercando fondi per Wake Up! Call 4 ideas, quarta parte del percorso orientato a portare la cultura imprenditoriale sui banchi di scuola. Wake Up! Call 4 ideas è un contest in cui si invitano gli studenti di scuola superiore a pensare nuove idee imprenditoriali, permettere loro di seguire un workshop e partecipare allo Startup Day, con la consegna di un premio di 1000 euro alla migliore idea. Per saperne di più vi basterà ascoltare l’intervista a Davide Porrovecchio, primo ospite di questo podcast.
Wake Up! Call 4 ideas arriva dopo le iniziative Banca Scolastica, Wake Up! Your sense of business e il business game che i ragazzi di 360gradi hanno realizzato lo scorso anno, e che Start Me Up vi ha raccontato con una diretta da Corso Umberto I, a Caltanissetta.

Fate la vostra donazione adesso! Basta andare su eppela e scegliere la cifra che si intende donare. Sulla pagina facebook del progetto c’è un tutorial che spiega come fare la donazione.

L’Effetto wow? Scoprilo grazie al Service Design.

04-claudiacommongroundCosa rende unica una esperienza? Qual è l’effetto wow che rende indimenticabile un evento o un servizio? Non lo so, ma Claudia Busetto e Vincenzo Di Maria spiegheranno a chi organizza eventi o ha a che fare con le persone come rendere ogni esperienza memorabile. Lo faranno durante il workshop Effetto Wow, che rientra nelle Conversazioni sul futuro, serie di eventi che precede il Tedx Lecce che quest’anno ha come tema Memoria.

Ne parliamo con Claudia Busetto di commonground che ormai da tempo pone da tempo l’attenzione su temi che appartengono al Service Design. Proprio per questo motivo durante l’intervista gli chiedo alcune risorse per saperne di più su questa disciplina di cui ancora poco se ne parla in Italia. Claudia consiglia di iniziare con:

This is Service Design Thinking di Jakob Schneider e Marc Stickdorn, c’è il libro e un sito
Experience Design 1.1 di Nathan Shedroff, lo trovi qui
uxdesign.cc, archivio dove trovare qualsiasi cosa inerente al mondo dello ux design.

Inoltre Claudia invita tutti a Effetto Wow che, come scritto si terrà alle Officine Cantelmo a Lecce il 4 novembre (i biglietti si trovano qui) e poi anche al X Summit Italiano di Architettura dell’Informazione organizzato da Architecta, che si svolgerà a Roma l’11 e il 12 novembre e avrà come tema: Lasciare il segno. I biglietti si trovano qui.

In Sardegna c’è una community che ti insegna a programmare.

needfornerd

C’è chi in Sardegna si è messo in testa di diffondere i linguaggi di programmazione a chiunque abbia un minimo di curiosità. Sono i ragazzi di Need for Nerd e Michele Mereu li racconta in questo quarto podcast di Start Me Up. Venuti fuori dall’esperienza del Contamination Lab di Cagliari, i ragazzi da allora hanno organizzato workshop, incontri e eventi di divulgazione. Gli incontri sono pensati per esperti, principianti e bambini e sono tutti a tema coding, ovviamente. Need for Nerd ha collaborato con numerosi enti locali e crede fortemente nel valore della community. È attivo un gruppo su facebook che conta circa 2500 iscritti, dove chiunque può entrare per chiedere consigli e assistenza.

Need For Nerd è anche su twitter, facebook (come pagina) e ha un sito: needfornerd.com.

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#01.radiosmu – Personaggi Primo podcast di agosto dedicato ai personaggi incontrati durante la passata stagione



Per il podcast delle repliche di agosto abbiamo pensato di mettere insieme i personaggi più influenti che abbiamo incontrato in questi ultimi mesi. Il primo della lista è  Salvatore Sanfilippo, meglio conosciuto come antirez. Salvatore ha creato in licenza open source Redis un tool che simula la memoria a breve termine del nostro cervello per i portali web. Pensate che questo sistema è utilizzato anche da Twitter! Salvatore dice delle cose molto interessanti mischiando etica hacker con il mondo startup, facendo notare che la prima ha molto da insegnare al secondo. La seconda parte dell’intervista si concentra invece sul futuro dell’open source e delle minacce che arrivano da grossi colossi e in parte anche dal cloud. L’intervista è stata realizzata al termine di PAC’15, evento catanese dedicato alla programmazione.

Mariarita Costanza: dalla Tv al sogno (concreto) della Murgia Valley

mariarita-costanza_OfficialIl secondo ospite è Mariarita Costanza che molti di voi conosceranno come giudice del programma di Italia 1 Shark Tank. Spenti i riflettori delle tv Mariarita è un ingegnere e un’imprenditrice che vive e lavora nel Sud Italia. «Non sono l’unica ma, ahinoi, purtroppo sono ancora considerata un’eccezione – dice Mariarita – Mi auguro che si inneschi presto un cambiamento culturale che porti a considerare normale un’esperienza come la mia». Mariarita è il direttore tecnico di Macnil – Gruppo Zucchetti, azienda che risiede a Gravina in Puglia, nel cuore  di quella che lei stesa ha battezzato laMurgia Valley. «La Murgia Valley – continua – è un sogno che ho fin da quando ero studentessa. All’interno accogliamo chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e voglia mettere in piedi una startup. Possiamo offrire la nostra competenza ad ogni fase del progetto. Spesso sento dire che l’obiettivo di uno startupper è l’exit, ma per me non è così: l’obiettivo deve essere quello di creare aziende che possano offrire posti di lavoro e portare così sviluppo».
Con Mariarita Costanza parliamo anche della sua esperienza a Shark Tank, programma che l’ha catapultata nel mondo delle startup. L’intervista dà la possibilità a Mariarita di spiegare il mancato finanziamento ad alcune startup che in video avevano ottenuto il parere favorevole degli “squali”: «Studiando a fondo alcuni progetti ci siamo accorti che non stavano in piedi – spiega Mariarita – e spesso a mancare erano alcuni nodi fondamentali come il team o addirittura la passione per portare avanti un’idea di impresa».
Mariarita Costanza continua il suo impegno quotidiano nell’entroterra barese nel creare connessioni e sviluppo:«La Murgia Valley non è un ecosistema chiuso, anzi vogliamo entrare in contatto con chiunque condivida i nostri obiettivi». Per questo motivo è attiva una pagina facebook che vi consiglio di seguire per restare aggiornati su tutte le attività di Mariarita Costanza.

Roberto Chibbaro: «I miei errori al servizio degli altri»

chibbaroInfine chiudiamo con Roberto Chibbaro, un vero e proprio vulcano di idee e iniziative. Lo abbiamo sentito all’inizio della sua ultima invenzione: un vlog dove settimana dopo settimana racconta la vita di uno startupper. I video vengono pubblicati qui ogni mercoledì e vi consiglio di non perderli. Altro impegno di Roberto è la sua azienda, Glifus, app catalogo per le reti vendita destinata ai piccoli operatori locali. I clienti di Roberto risiedono principalmente fuori la provincia di Ragusa, (anche) per questo motivo da qualche anno lui insieme a altri appassionati ha fondato Ragusa Digitale. Il gruppo si riunisce due/ tre volte al mese con lo scopo di rendere “Ragusa un giardino digitale”.