Lavorare da casa al meglio con i consigli dei principali blog del settore

A quanto pare saremo costretti a lavorare da casa per un bel po’, una pratica a cui molti di noi non erano abituati fino a poco tempo fa (vedasi la seppur banale ma quanto mai esplicativa confusione dei termini lavoro da casa e smart working).

Sta di fatto che adesso siamo costretti a farlo e quindi perché non farlo al meglio? Ci sono in giro parecchie guide che vi aiutano a strutturare al meglio il lavoro da casa. Abbiamo letto i blog delle aziende che hanno fatto del lavoro da casa il loro punto di forza e questi sono i tre consigli che abbiamo trovato più spesso.

Fare un piano delle attività della giornata

Piano della giornata

È il consiglio che troverete dappertutto. Se si parla di lavoro da casa è necessario stabilire un piano che vi permetta di sapere quando lavorate e quando no, soprattutto se lo spazio in cui vivete è piccolo. È il consiglio che il blog di remote.co mette al primo posto. Avere un proprio piano della giornata in cui sapete da che ora a che ora starete al computer, quando fare le pause, ecc. vi aiuterà a gestire meglio le giornate e a essere molto più produttivi. Da questo punto di vista il lavoro da casa è un’ottima scusa per conoscersi meglio e sfruttare le proprie abilità. Solo voi sapete qual è il momento in cui siete più produttivi: è quella l’ora in cui evitare le chiamate e dedicarsi ai progetti più impegnativi. Lavorate meglio la sera? Potete permettervi di svegliarvi un po’ più tardi. Di esempi se ne possono fare a milioni. Se poi non siete capaci di gestire il vostro flusso lavorativo ci sono una serie di strumenti e tecniche che vi aiutano in questo (workinnomads.co ne elenca alcuni). Quando pianificate la vostra giornata non dimenticate di includere nella vostra routine anche momenti di svago che vi stacchino dal computer (e dalla sedia). E non per mettervi a letto.

Organizzare gli spazi

Organizzare gli spazi

Più o meno per gli stessi motivi del consiglio precedente, organizzare al meglio gli spazi facilita la vostra mente e il vostro corpo a “capire” meglio il momento della giornata che state vivendo. Quindi createvi una vostra postazione, magari nella parte più luminosa della casa: essere vicino a una finestra vi permetterà di guardare fuori e riposare di tanto in tanto gli occhi. Avere uno spazio dedicato al lavoro è uno dei consigli principali. Ne parla “Ambition & Balance, by Doist” nel suo blog dove elenca le principali abitudini di chi lavora da casa mentre remote-how.com alla FAQ 36 vi da qualche consiglio su come sistemare la vostra postazione casalinga.

Una volta sistemata tenete la postazione pulita e fate in modo che lì ci andiate solo per lavorare, no pranzo davanti al computer o peggio ancora lavorare dal letto. Pensate anche di sistemarvi in un posto bello in caso in cui sarete coinvolti in video chiamate: non sottovalutate mai lo sfondo e ciò che avete dietro. In caso, se usate Zoom, Canva viene in vostro aiuto.

Restare connessi

Video call

Uno dei rischi più grossi per chi lavora da casa (e vive solo) è la solitudine, una condizione naturale che può portare anche alla depressione. Ok, niente panico, esiste la soluzione! Ed è quella di restare connessi con il mondo esterno: gli strumenti ci sono, li conosciamo fin troppo bene e anzi a volte sono visti come una distrazione. Avere qualcuno con cui parlare, anche solo virtualmente è un supporto enorme. Se pensate che una chat possa risolvere tutti i problemi, siete leggermente fuori strada. Così come consigliano gli autori del blog di Buffer, un buon modo per evitare la solitudine mentre si lavora da casa sono le video chiamate. Vedersi e parlare (non scrivere) con qualcuno è un toccasana per chi è costretto a rimanere tra le mura domestiche.

Se lavorate come freelance e quindi non avete colleghi, potete sempre unirvi a una community online. Potete sceglierla in base al vostro lavoro, ai vostri interessi e, se proprio non sapete a chi rivolgervi, noi possiamo suggerirvene una!

Foto di copertina di Thomas Lefebvre via Unsplash

La casa è il tema del TEDxCapoPeloro 2019

Negli ultimi tempi il concetto di casa si é fatto sempre più mutevole. Lo abbiamo appreso anche dalle parole dell’ospite dell’ultimo podcast pubblicato. Ed é interessante capire le sfumature che il termine casa può avere alle soglie degli anni 20 del Ventunesimo Secolo. In più, se tutto ciò viene fatto in una città (Messina) che negli ultimi anni ha visto una lenta e crescente emigrazione, capite bene che il tutto assume contorni ancora più specifici.

Per questo motivo la seconda edizione del TEDxCapoPeloro ha come tema la casa.

Si svolge a Messina, sabato 23 novembre, alle ore 14:00, e l’organizzazione é come lo scorso anno a cura di alcuni ragazzi dell’associazione Startup Messina.

“Casa: Equilibrio tra radici e desideri”.

Una casa che vive in un equilibrio, tra le radici e i desideri di chi decide di lasciarla perché costretto oppure perché alla ricerca di nuovi stimoli. Una casa che non rappresenta più solo il posto degli affetti, ma é anche luogo di lavoro, magari condiviso, ma sicuramente sempre più connesso.
I sei speaker racconteranno attraverso le loro esperienze sei storie che aiuteranno il pubblico a pensare in modo nuovo la casa. Idee semplici che possano ispirare, come del resto é compito di ogni TEDx.
Per conoscere i nomi e il programma dell’evento, basta seguire i canali ufficiali, raggiungibili dal sito tedxcapopeloro.com.

Come Partecipare all’evento

Prendere parte al TEDxCapoPeloro 2019 è semplicissimo. Basta acquistare il proprio biglietto sul portale online Eventora e presentarsi giorno 23 novembre, alle ore 14:00.

Come è andata la scorsa edizione

Benissimo! Il tema dello scorso anno era Upwelling e si riferiva al fenomeno della risalita delle acque che avviene anche nello Stretto di Messina.

Un modo per portare a galla ciò che solitamente resta sul fondo e non viene visto. Una edizione quella dello scorso anno che ha registrato il tutto esaurito e ha portato sul palco sei speaker che hanno raccontato le loro storie ed esperienze nei campi dell’architettura, del lavoro e della società. Un momento di valore che ha permesso ai presenti di uscire dalla sala cambiati in positivo.

Un proposito che gli organizzatori si aspettano di raggiungere anche quest’anno.

50 azioni per salvare il pianeta da casa propria Ogni lunedì un'infografica per farvi riflettere una settimana intera

Dove sta scritto che lunedinfografica deve parlare solo di argomenti prettamente aziendali? E poi, avere cura del nostro pianeta non è comunque una questione aziendale? Se ci pensate aldilà delle mode green, la mia e la vostra azienda non è su questo pianeta? E così ecco una bella infografica che elenca le 50 azioni che ognuno di noi può adottare in casa e che potrebbero aiutarci a salvare il pianeta.

50 azioni per salvare il pianeta da casa propria

Questa infografica è stata realizzata da Good to be home e trovate l’articolo originale qui

50 ways your Home can save the Earth infographic

Yassine Mandaris – Wakuu app per il food #leintervistediSMU ...e l'attitudine a innovare

Protagonista di questa puntata è Yassine Mandaris. Yassine è un marocchino che vive a Villa San Giovanni e studia a Messina. La sua idea di impresa non è collegata a ciò che studia, lui definisce la sua “una attitudine a innovare”.

Wakuu: innovare il mondo della ristorazione.

La sua idea è Wakuu, una piattaforma innovativa applicata al mondo della ristorazione.
Siamo molto orgogliosi di ospitare Yassine Mandaris e soci nel nostro programma: ci piacerebbe consolidare sempre più il legame che Messina ha con le città calabresi che si affacciano direttamente sullo stretto.

La canzone utilizzata nel podcast è Les files d’attente – Law