14. La barca stampata in 3D che nasce dal lavoro sul campo e dalla ricerca scientifica.



Immaginate che la vostra prossima barca sia stata stampata in 3D. Non è una ipotesi così peregrina e non perché voi non abbiate bisogno di una barca. Ocore è la tecnica che arriva da Palermo e che rende tutto ciò possibile. Con Daniele Cevola e Francesco Belvisi cercheremo di capire tutti i vantaggi portati da questo progetto, nato dal lavoro sul campo e dalla ricerca scientifica. I due tempo fa a Palermo hanno fondato Livrea Yatch, azienda che progetta e produce barche. Unendo le loro competenze alla sperimentazione, Daniele e Francesco sono riusciti a sviluppare questa nuova tecnica: al momento l’obiettivo è quello di creare e progettare una barca che possa gareggiare in una regata transoceanica nel 2019. In realtà gli usi di Ocore potrebbero anche andare al di là del mondo della cantieristica ed è forse questo l’aspetto più interessante.

Ocore è balzata agli onori della cronaca grazie alla vittoria del primo premio assoluto al Premio Nazionale per l’Innovazione 2017. Un passaggio importante per Daniele e Francesco, che premia il lavoro portato avanti in questi anni. I due non si accontentano, naturalmente, e in questi giorni hanno chiuso un accordo con Levhoss Group, storico collaboratore di Livrea Yatch, che ha deciso di credere in questo progetto. In più, Francesco e Daniele fanno parte di Fablab @ School, progetto che porta la stampa 3D all’interno di un istituto palermitano.
Per restare aggiornati sul progetto: www.ocore.it.


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