6 offerte di lavoro e 2 bandi: a marzo la bacheca di SMU è bollente!

Non solo lavoro da remoto (e non smart working, come sapete) nel numero di bacheca di marzo. Questo mese vi presentiamo 6 offerte di lavoro e 2 bandi per startup che abbiamo trovato in giro per la rete.

TIPS: Se vuoi vederli in anteprima unisciti al gruppo d’ascolto facebook, dove dal lunedì al venerdì alle 12 ne pubblichiamo uno ogni giorno.

Offerte di lavoro

> Wikimedia Italia, Associazione per la diffusione della conoscenza libera, cerca un responsabile per OpenStreetMap e per Wikidata.

OpenStreetMap è un progetto collaborativo per la raccolta di dati necessari per la creazione della mappa globale del mondo. Per molti aspetti il progetto è simile a Wikipedia ed è per questo che, dal 2016, Wikimedia Italia è anche il chapter ufficiale della OpenStreetMap Foundation.

Wikidata è un progetto collaborativo parte del mondo Wikimedia il cui scopo è fornire un database aperto a supporto degli altri progetti, interconnesso con altre raccolte di dati aperti.

La sede di lavoro è Milano ma accettano anche candidature per lavorare da remoto. Gli altri dettagli qui.


> System Management S.p.A. cerca un programmatore. L’azienda guida l’evoluzione tecnologica di grandi aziende nel settore IT proponendo soluzioni altamente innovative basate sui risultati delle attività di ricerca e sviluppo interne nei settori della Comunicazione Multicanale, IoT, BigData Analysis e Cloud Enabling.

L’annuncio è pubblicato sul loro profilo Linkedin e la premessa vale da sola tutta l’offerta! 😉


> Il Gruppo Green Network è alla ricerca di un Digital Art Specialist su Roma. La principale mansione è dare supporto alle attività dell’intero reparto. Il ruolo prevede capacità di integrarsi all’interno di un team di lavoro, responsabilità per il proprio operato, capacità di progettazione, precisione nell’esecuzione e valutazione delle tempistiche.

Tutti i dettagli dell’offerta di lavoro sul profilo Linkedin dell’azienda.


Webflow è l’azienda californiana che permette a chiunque di creare un proprio sito web con un semplice copia/incolla. La sede è San Francisco ma ci sono posizioni aperte anche da remoto. Sono tutte elencate nella pagina di creativemornings.com.


> Il team italiano di MakersValley ha aperto una nuova posizione di stage per laureandi o neo-laureati alla prima esperienza, amanti del Fashion Tech & Made in Italy. La sede del lavoro è a Cardito (NA).

Tutti i dettagli dell’offerta nell’annuncio della pagina Facebook dell’azienda.

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Call per Startup

> IC406 è il programma d’incubazione che accompagna giovani imprenditori con idee innovative nell’ambito del digital business. Puoi candidare la tua idea fino al 30 aprile 2020.
Tutti i dettagli sul sito del bando.


> La Call for ideas dell’area Ambiente “Strategia Clima“, con uno stanziamento di 3,4 milioni di euro per il 2020, sostiene fino a 2 iniziative volte alla mitigazione e all’adattamento al Cambiamento Climatico a livello locale realizzate in collaborazione da amministrazioni locali, aree protette ed enti non profit.

Tutte le info sul sito della Fondazione Cariplo.

La foto di copertina è di Nijwam Swargiary via Unsplash.

Turismo lento e sostenibile: in Sicilia è vero rinascimento?



Non so la vostra, ma la timeline dei miei canali social a inizio gennaio era piena di citazioni dell’articolo del New York Times che indicava, tra le altre, la Sicilia come meta da raggiungere nel 2020. Ma lo faceva in un’ottica di turismo lento, sostenibile, parlando addirittura di rinascimento. E nel farlo citava Etnambiente, applicazione che permette alle persone di denunciare le microdiscariche presenti sul territorio dell’Etna. L’iniziativa coinvolge più attori (istituzioni, associazioni, operatori del turismo e liberi cittadini) che hanno sposato l’idea di Christian Liistro, presidente di Etnambiente e direttore commerciale di Tenuta delle Terre Nere, ospite di questo podcast.

Controllo diffuso sul territorio attraverso una app, la tecnologia e soprattutto i cittadini

L’applicazione Etnambiente permette a chiunque di poter segnalare in modo anonimo e sicuro le discariche presenti sul territorio etneo. Un processo che è tutelato dall’associazione che prende in carico la segnalazione, garantendone l’anonimato, e dal protocollo di intesa che i comuni del comprensorio dell’Etna (ad oggi 12) hanno firmato. L’azione si amplia con “Adotta una telecamera”, che permette a chi possiede una telecamera installata in una delle zone interessate di mettere a disposizione le immagini per segnalare abusi e comportamenti ascrivibili ai reati ambientali. L’intento è anche segnalare persone in fragranza di reato. Quello che Etnambiente cerca di stimolare è il controllo diffuso sul territorio: un compito che non è riservato solo alle forze dell’ordine, ma a tutte le persone che amano e rispettano un particolare territorio.

La citazione di Christian di Etnambiente su turismo lento e sostenibile

Christian, oltre a essere il promotore di Etnambiente è anche un viticoltore che vive e lavora sulle pendici dell’Etna. Ne approfittiamo quindi per sapere da lui se il turismo lento e rispettoso dell’ambiente citato dal New York Times è un settore realmente in espansione in quella parte di Sicilia. La risposta potete ascoltarla ovviamente nel podcast. A lui chiediamo anche le caratteristiche che deve avere chi intende intraprendere questa carriera, alla luce soprattutto del suo percorso che lo ha portato a studiare economia, vivere all’Estero e poi trasferirsi in Sicilia. Un percorso non lineare forse, ma che si inserisce nello spirito dell’operazione che ha visto nell’Etna Valley – citata da Christian alla fine dell’intervista – un’iniezione di innovazione e creatività che oggi la Sicilia può sfruttare a piene mani.


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Bando Ambiente 2018: 5 milioni di euro per le aree protette del Sud Italia

La Fondazione CON IL SUD promuove la quarta edizione del Bando Ambiente invitando le organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia a presentare progetti esemplari per la prevenzione e riduzione dei rischi ambientali all’interno dei Parchi e delle Aree naturali protette meridionali. Il Bando scade l’8 giugno 2018 e mette complessivamente a disposizione 5 milioni di euro. Le proposte di progetto devono essere compilate e inviate esclusivamente online, entro la data di scadenza, e non oltre, le ore 13:00 dell’8 giugno 2018.

Continua a leggere sul sito de La Fondazione Con il Sud

foto di copertina: l’area protetta di Capo Peloro a Messina

08. La vera sostenibilità ambientale è permettere a tutti di essere sostenibili



Se si parla di sostenibilità ambientale ed energetica non si dovrebbe prescindere dalla possibilità di permettere a tutti di poter utilizzare in modo equilibrato le fonti di calore e di energia. Fratello Sole nasce con questo scopo. Stiamo parlando di una non-profit sul risparmio energetico che fornisce una serie di servizi alle organizzazioni non-profit che lavorano con i cittadini più indigenti. Fratello Sole offre consulenza sull’autonomia energetica e i possibili investimenti da fare per trasformare i propri edifici in ambienti con minor consumo energetico, in modo da migliorare così anche il loro impatto ambientale. È una azienda pressoché unica nel suo genere e insieme al Presidente Fabio Gerosa, cerchiamo di capire perché.

La vera sostenibilità ambientale è permettere a tutti di essere sostenibili

Fratello Sole è caratterizzata da una forte radicalità verso il settore della sostenibilità ambientale e sociale, al punto da controllare tutta la filiera produttiva. In questo modo dallo studio alla realizzazione concreta delle opere si ha la certezza di essere stati rispettosi nei confronti dell’ambiente. Un aspetto molto apprezzato fino a ora, anche perché permette loro di arrivare dove altri non possono. Il segreto è la comunità (o come preferisce dire Fabio, “la comunione”) che supporta vicendevolmente i soci che ne fanno parte.

la citazione sulla sostenibilità di FabioFratello Sole è una delle aziende premiate con il Social Innovation to Tackle Fuel Poverty, l’iniziativa della Fondazione Schneider Electric, sotto l’egida della Fondation de France, e Ashoka, in partnership con Enel. Start Me Up è media partner del premio e in un percorso in quattro podcast vi porta a conoscere le aziende che stanno facendo qualcosa per ridurre la povertà energetica e stanno diffondendo i concetti di sostenibilità anche in questo ambito. Queste imprese riceveranno un percorso di consulenza personalizzata e specializzata di circa 300 ore, oltre a un sostegno economico da parte dei promotori del contest utile a aumentare l’impatto sociale di queste idee.

Ognuna di loro impiegherà il premio a modo suo e queste interviste ci aiuteranno a capirlo e a fare in modo che queste buone pratiche siano diffuse il più possibile.


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Ascolta la playlist con le canzoni scelte dagli ospiti di Start Me Up.

Eravamo per l’ambiente anche prima che lo dicesse Di Caprio Da qualche settimana Start Me Up vi permette di fare qualcosa per l’ambiente a prezzo scontato

Alzino la mano quanti di voi hanno saputo della vittoria agli Oscar di Leonardo Di Caprio. E quanti di voi hanno prestato attenzione al suo discorso di ringraziamento anziché agli svariati meme che sono girati in rete?

Ok, prima di iniziare un ripassino generale (che male non fa).

Un discorso da stampare bene a memoria e che ci permette di sottolineare quanto Start Me Up stia, in qualche modo, offrendo ai propri ascoltatori la possibilità di fare la propria parte in quella che possiamo definire la lotta alla salvaguardia dell’ambiente (scusate, ma termini meno epici non me ne venivano). Da qualche settimana infatti, se avete ascoltato il podcast, prima dell’inizio della trasmissione vi segnalo bioday.it, portale e-commerce dedicato alla cura della persona e della casa con prodotti rispettosi dell’ambiente.

bioday

Su bioday.it potete navigare alla ricerca del prodotto che fa per voi: sia per la cura del vostro corpo, che per la gestione della tavola e le pulizie della casa. Ma scrivere che bioday.it sia solo un sito di e-commerce è oggettivamente riduttivo. Lo scopo di Marco “il determinato”, Lucia “la mamma” e Nino “il fisico”, è quello di diffondere il più possibile la cultura bio nella nostra quotidianità. Avete provato a visitare la sezione glossario? E quella dedicata alle certificazioni?

prodotti_bioday

La linea di prodotti che va per la maggiore è la serie Helix Extra a base di bava di lumaca. L’avete già provata? La bava di lumaca è una delle sostanze naturali migliori per la cura e la rigenerazione della pelle. Contiene antiossidanti capaci di rallentare il processo di invecchiamento, eliminando i radicali liberi. Il suo contenuto in proteine è indispensabile per ridare all’epidermide un aspetto sano, giovane e tonico. Ricca di vitamine, garantisce idratazione, migliora l’elasticità e riduce notevolmente gli inestetismi della pelle. Inoltre è totalmente cruelty-free perché durante l’estrazione l’animale non subisce alcun maltrattamento.

helixextra

Vi ho convinto un pochetto? Non vale la pena fare un giro su bioday.it e iniziare a prendersi cura di sé stessi, della propria casa e anche del proprio ambiente? Inoltre, se in queste settimane ascoltate il podcast di Start Me Up, potrete avere uno sconto del 20% su tutti i prodotti che trovate on-line. Basterà inserire nel codice sconto la parola che viene pronunciata nello spot che ascoltate prima della sigla iniziale del programma.

Cosa aspettate? Credo fermamente che non sia possibile parlare di innovazione senza considerare la sostenibilità ambientale, per questo motivo fareste bene a fare la vostra spesa su bioday.it.

E per citare il buon Leo Di Caprio: “Non diamo per scontato questo pianeta, è l’unico che abbiamo!”.

Di Caprio

Immagine di copertina, via

Attenzione: Non ho ricevuto alcun compenso per aver scritto questo post, ma ho avuto la possibilità di provare l’e-commerce e alcuni prodotti prima di scriverlo. Le opinioni sono del tutto personali e non sono state influenzate in alcun modo.

50 azioni per salvare il pianeta da casa propria Ogni lunedì un'infografica per farvi riflettere una settimana intera

Dove sta scritto che lunedinfografica deve parlare solo di argomenti prettamente aziendali? E poi, avere cura del nostro pianeta non è comunque una questione aziendale? Se ci pensate aldilà delle mode green, la mia e la vostra azienda non è su questo pianeta? E così ecco una bella infografica che elenca le 50 azioni che ognuno di noi può adottare in casa e che potrebbero aiutarci a salvare il pianeta.

50 azioni per salvare il pianeta da casa propria

Questa infografica è stata realizzata da Good to be home e trovate l’articolo originale qui

50 ways your Home can save the Earth infographic